Gli eventi collaterali
Tutta Sanremo sarà coinvolta nel clima festoso del jazz: dagli aperitivi-concerto
alle jam session notturne.
Giovedì 28 Aprile - ore 18.00
Presentazione ufficiale
Il Festival avrà un elegante prologo nella cornice di un hotel storico della città: il
Grand Hotel de Londres accoglierà la presentazione ufficiale della kermesse in un
momento valorizzato dal l’esibizione del Freddy Colt Combo che si esibirà in un
repertorio divertente e scanzonato di swing italiano. Il raffinato look della frizzante
orchestrina troverà perfetto connubio con le atmosfere Belle Epoque della Sala
Imperiale all’interno dell’albergo.
Interverranno nell’occasione il Direttore Artistico Dodo Goya e rappresentanti del
Comune di Sanremo e della Provincia di Imperia.
Le presentazioni letterarie
“Jazz & Books”
Venerdì 29 Aprile - ore 17:00
Guido Michelone presenta “Sincopato Tricolore - C'era una volta il jazz italiano,
1900-1960”
(Effequ Edizioni)
Michelone, ripercorre, attraverso la musica, la storia di un'Italia che dal 1900 al
1960 vive passaggi epocali. E lo fa raccontando i gruppi, le orchestre, i solisti, le
jam session, gli hot club, le audizioni dei microsolco a 78 giri. E ponendo sotto lente
molti aspetti dell’incontro tra la nostra società e la musica in arrivo da
oltraoceano: la pruriginosa curiosità della Belle époque verso i suoni "africani" di
New Orleans; lo smoderato entusiasmo di molti poeti futuristi verso il selvaggio hot
jazz; la becera censura del regime fascista alle cacofonie dei negri ("musica
degenerata" per eccellenza); lo swing clandestino quale rivalsa libertaria negli
anni del secondo conflitto mondiale; il mito dell'America fra modernisti e
tradizionalisti nell'immediato dopoguerra; l'inizio di una via autoctona al jazz
italiano durante la ricostruzione e il miracolo economico; il boom del 1960 come
spartiacque fra un "prima" e un "dopo" di una musica comunque nuova e
autentica, così come la raccontano anche tre nuove interviste inedite ad
altrettanti protagonisti della musica di allora (e di oggi): Lino Patruno, Franco Cerri,
Giorgio Gaslini.
Sabato 30 Aprile - ore 17:00
Paolo Fresu presenta “Musica dentro”
(Feltrinelli)
Un viaggio nella musica jazz e nella vita dei suoi più celebri rappresentanti: gli
americani Chet Baker, Archie Shepp, Louis Armstrong, passando per il maestro
italiano Enrico Rava. Ma soprattutto, Fresu ci racconta la sua vita e la sua
viscerale passione per la tromba, partendo da quando era un ragazzo di
Berchidda, piccolo paese della Sardegna rurale dove prevalgono i suoni della
natura e della campagna. E il silenzio.
Introduce gli autori Freddy Colt.
In distribuzione gratuita copia della rivista di cultura musicale THE MELLOPHONIUM,
n° 21, speciale Soundz 2011
Il nuovo numero del periodico "The Mellophonium", edito dal Centro Studi Musicali
"Stan Kenton" di Sanremo, è dedicato a Soundz, ai suoi artisti, e comprende inoltre
articoli di approfondimento jazzistico, recensioni e notizie, il tutto con la firma di
giornalisti, critici, fotografi e musicisti di provata competenza e sensibilità. La rivista
è entrata nel suo dodicesimo anno di vita.
“Aperitivo in jazz”
Venerdì 29 e sabato 30 Aprile - ore 18.30
Mai come quest’anno, Soundz raggiunge il tessuto cittadino attraverso la
costituzione di un vero e proprio percorso di aperitivi in jazz che andrà ad animare
il centro offrendo agli ospiti internazionali (tra cui i partecipanti all’EPT di poker)
l’immagine di una città festosa e davvero orientata ad essere la capitale della
musica.
Saranno in scena praticamente tutti i migliori jazzisti della zona in una serie di
formazioni che rappresenteranno varie sfaccettature del “pianeta jazz”, dalla
bossa nova alla fusion, dal free al bebop.
Tra i luoghi interessati, le centralissime Via Matteotti e Via Gaudio, l’affascinante
cornice di Piazza Bresca, il caratteristico contesto di Piazza San Siro e ancora
l’eleganza del Victory Morgana Bay per l’aperitivo di chiusura domenica 1°
Maggio.
Venerdì 29 aprile – ore 18.30
Da Pietro (via XX Settembre)
Bar Festival (corso Matteotti)
Crudo (via Gaudio)
Pravda Cafè (piazza San Siro)
Perbacco (via Corradi)
21-Big Ben (Piazza Bresca)
Sabato 30 aprile
ore 12.00
Solentiname (l.mare V. Emanuele II)
ore 18.30
Da Pietro (via XX Settembre)
Bar Festival (corso Matteotti)
Crudo (via Gaudio)
Pravda Cafè (piazza San Siro)
21-Big Ben (Piazza Bresca)
Paspartù Quartet
Mauro Crespi Trio
dj set
Val Trio
Bruna Vietri Duo
OI’M-Base Trio
Bruna Vietri Duo
Val Trio
Mauro Crespi Trio
dj set
OI’M-Base Trio
MAD Trio
Domenica 1 maggio
Ore 18.30
Galà di chiusura
Victory Morgana Bay (c.so Trento e Trieste)
Lorena De Nardi Quartet
Jam Session
Venerdì 29 e sabato 30 Aprile - ore 23.00
La Cave Acoustic & Jazz Music Club, vico Pescio 16.
Come ogni Festival in cui si respiri l’autentica aria della creatività, anche Sanremo
favorirà delle occasioni di espressione musicale e divertimento, ovvero dei veri e
propri imperdibili concerti “dopo-spettacolo” in cui spontaneamente gli artisti in
rassegna si produrranno in performance fuori programma. Locale principe delle
Jam Session sarà La Cave Jazz & Acoustic Music Club, un luogo scelto non a caso:
si tratta, infatti, di una vera e propria “roccaforte” della musica dal vivo sanremese
che “produce” eventi live con continuità per dodici mesi l’anno. Per questo, si è
inteso sviluppare una sinergia tra l’organizzazione di Soundz e lo stesso locale.
Nelle serate di venerdì 29 e sabato 30 aprile si darà vita ad appassionanti concerti,
usufruendo di un gruppo resident guidato dai jazzisti sanremesi Enzo Cioffi, Andrea
De Martini, Alberto Micciché e Davide Fusi, cui si aggiungeranno diversi ospiti nel
corso della nottata.
IL PROGRAMMA
Venerdì 29 Aprile - ore 21.15
ANTONIO FARAO’ e "NEWS FROM EUROPE" TRIO
feat. Darryl Hall (basso) e John Arnold (batteria)
SCOTT HAMILTON QUARTET
Scott Hamilton - sax
Sandro Gibellini - chitarra
Aldo Zunino - basso
Alfred Kramer - batteria
Sabato 30 Aprile - ore 21.15
CHAUMONT QUARTET
Sebastien Chaumont - sax alto
Olivier Slama - pianoforte
Sebastien Lamine - contrabbasso
Max Miguel - batteria
PAOLO FRESU e DADO MORONI DUO
Paolo Fresu - tromba
Dado Moroni - pianoforte
Soundz è una produzione dell’Associazione Culturale Sanremo Jazz Big Band sotto
l’egida dell’ACJF.
Direzione artistica
Dodo Goya
Direzione organizzativa
Angelo Giacobbe
Informazioni
Ass. Cult. Sanremo Jazz Big Band
Via Matteotti n.194, Sanremo (IM)
tel. 0184/544633 - fax 0184/540915
e mail: [email protected]
I biglietti di ingresso saranno in vendita al botteghino dell’Ariston al costo di euro
15,00 (interi) e 12,00 (ridotti per under 18 e over 65); l’abbonamento alle due
serate è previsto al costo di 25,00 euro.
Apertura botteghino: lunedì 18 Aprile.
LE BIOGRAFIE
ANTONIO FARAÒ e NEWS FROM EUROPE TRIO
ANTONIO FARAÒ
PIANOFORTE
Considerato dalla critica europea uno dei più interessanti pianisti jazz dell'ultima
generazione, Antonio Faraò nasce a Roma nel 1965 in una famiglia dalle radici musicali
ben salde. Il padre, appassionato di jazz, lo introduce fin da giovane all'ascolto di Benny
Goodman, Count Basie e Duke Ellington, trasmettendogli un gusto per lo swing che
resterà intatto anche negli anni successivi, diventando elemento peculiare del suo modo
di comporre.
Faraò si distingue fin da ragazzo per uno spiccato interesse verso la musica neroamericana d'avanguardia.
I suoi primi modelli di riferimento sembrano essere due musicisti che, seppur diversi tra loro
per le strade verso cui indirizzano la loro ricerca, sono legati da un'identica tensione al
rinnovamento del linguaggio. Da un lato, McCoy Tyner, dall'altra il più giovane Herbie
Hancock. In seguito, Faraò scopre Bill Evans, pianista imprescindibile per chiunque voglia
suonare jazz in trio. L'influenza di Evans sull'estetica di Faraò (pur nella peculiarità dei
rispettivi linguaggi), appare oggi più evidente rispetto al passato.
La carriera solistica di Antonio Faraò è ricca di successi sin dal principio. Si ricorda la
vittoria, ottenuta nella categoria "Nuovi Talenti", al referendum indetto dalla rivista "Musica
Jazz" (1991) e la chiamata a numerosi festival internazionali nei quali ha potuto suonare a
fianco dei maggiori maestri del jazz contemporaneo.
Ha collaborato, tra gli altri, con: Franco Ambrosetti, Daniel Humair, Gary Bartz, Lee Konitz,
Steve Grossman, Tony Scott, Chico Freeman, Miroslav Vitous, John Abercrombie, Richard
Galliano e, tra i protagonisti della musica leggera, con la grande Mina.
A suggellare un percorso musicale di per sé straordinario, nel 1998 arriva il più prestigioso
dei riconoscimenti: il primo premio al "Concorso Internazionale Piano Jazz Martial Solal",
indetto dalla Città di Parigi ogni 10 anni. Un evento che ha lanciato Faraò ancora più nel
panorama jazz mondiale.
DARRYL HALL
BASSO
Dotato di una spiccata sensibilità e di accentuate versatilità e creatività, Darryl Hall è in
grado di esprimersi ad alti livelli in diversi stili musicali, dal jazz al R’n’B, dal Brasilian al Latin
e gospel.
Nella sua carriera, iniziata a soli 15 anni, si contano collaborazioni con i più conosciuti
musicisti jazz della scena mondiale (Geri Allen, Regina Carter, Ravi Coltrane, Mulgrew
Miller). Nato nel 1963 a Philadelphia, muove I primi passi con il basso elettrico, ispirato
dalla generazione funk della fine degli anni ’70.
La sua prima onorificenza fu il primo premio vinto alla competizione di basso al prestigioso
Thelonious Monk Institute nel 1995: in giuria figuravano nomi quali Ron Carter, Charlie
Haden, Percy Heath e Chris McBride. Questo riconoscimento spianò a Hall la strada verso
il gotha del jazz e gli permise di suonare con Jimmy Heath, Donald Byrd, Antonio Hart,
etc...
I punti di forza dell’espressione musicale di Hall sono il suono groove, swing e ritmico. Ecco
perché ne hanno richiesto la presenza artisti del calibro di Hank Jones, Tom Harrell, James
Williams, Howard Johnson, Teodross Avery, Robert Glasper, fino ad arrivare a Christian
McBride.
Nel corso degli anni è stato il bassista fisso della pianista Geri Allen e del vibrafonista
Stefon Harris per le registrazioni al Blue Note.
Nel 2004 Hall si trasferisce a Parigi, dove suona con Diane Reeves, Tom Harrell, Kirk
Lightsey e Benny Golson, e collabora anche con artisti francesi di grossa fama, a partire
da Laurent De Wilde e Christian Escoude.
Nel 2000 Darryl Hall registra “Subtle Touch”,album di debutto accolto positivamente dalla
critica. Nel lavoro, costituito soprattutto di brani originali, si alternano esecuzioni in solo ad
altre in duo, trio, quartetto e quintetto, grazie alla collaborazione con Jim Ridl (pianoforte),
Megumi Okura (violino), Sam Newsome (sax soprano) e Steve Hass (batteria).
JOHN ARNOLD
BATTERIA
Definito dal chitarista John McLaughlin come "un vero innovatore nel campo musicale
moderno John B. Arnold e' il nipote del grande compositore americano Hoagy
Carmichael. In Italia John ha fatto concerti e collaborazioni con: Chet Baker, Ray Bryant,
Barney Kessell, Mike Melillo, Bob Mover, Bob Porcelli, Pepper Adams, Lee Konitz, Sal Nistico,
Bob Wilber, Steve Grossman, Barney Wilen, Massimo Urbani, Maurizio Giammarco, Enrico
Pieranunzi, Stefano Di Battista, Flavio Boltro, Franco Cerri, Gianni Basso, Salvatore,
Bonafede, Dusko Goykovic, Rita Marcotulli, Danilo Rea, Giovanni Tommaso, Franco
Ambrosetti, Antonio Farao' Dado Moroni, Fabrizio Bosso, Daniele Scannapieco, Umberto
Fiorentino, Luigi Tessarolo, Fabio Zeppetella, Pietro Tonolo, Michael Rosen, Tony Esposito,
James Senese, Tullio De Piscopo, Bruno Martino, Manuel De Sica, Alex Britti e L'orchestra
Sinfonica di San Remo. In seguito, Arnold decide di ritornare in patria per continuare il
lavoro di musicista e ricominciare a studiare con i batteristi Andrew Cyrille, Michael Carvin
(Freddie Hubbard, Jackie McLean) e Leroy Clouden (Steely Dan). Durante il suo soggiorno
a New York che dura undici anni, John conta numerose collaborazioni e registrazioni
insieme ai nomi più grandi del jazz Americano.
La sua prima registrazione come leader (Native Beauty) viene effettuata nel 1998
insieme al suo sestetto e ad alcuni special guests (Larry Goldings, Matthew Garrison, Gary
Thomas). Del 2000 è Opium, il suo secondo disco, registrato nuovamente con il suo
sestetto, con la partecipazione di un'artista dello “spoken word” (Kymbali Craig) e con gli
ospiti Gary Thomas, Carolyn Leohart, Kenny Garrett, John Abercrombie, John Pattitucci e
Greg Osby. Successivamente registra un lavoro elettronico per la CNI, "Logorythms".
SCOTT HAMILTON QUARTET
Scott Hamilton è considerato il principale sassofonista mainstream di oggi. Scott, nato a
Providence nel 1954, iniziò la sua carriera in anni musicalmente abbastanza selvaggi con
uno stile che era allora al di fuori dalle aspettative del pubblico, ma che poi diventò
largamente comune tra tutti i nuovi interpreti . Il suo bellissimo sound e il suo impeccabile
fraseggio erano rari tra i giovani talenti. Quando firmò un contratto e cominciò ad
incidere album per la Concord Records, fu dunque oggetto di autentica sorpresa ed
eccitazione tra i devoti di questo stile e all’interno dell’intero panorama musicale. Il suo
primo lavoro per la Concord, “Scott Hamilton is A Good Wind Who Is Blowing Us No Ill”
risale al 1977 e prende il suo titolo da una lusinghiera recensione di Leonard Feather. Si
tratta solo del primo di una memorabile serie di circa trenta albums.
Hamilton si mette in evidenza suonando in una varietà di contesti, dal piccolo gruppo
all’orchestra d’archi, in collaborazione con musicisti quail Ruby Braff e Dave McKenna. La
sua costante è l’immaginazione creativa e il bellissimo e dolcissimo suono del suo
sassofono che creano una atmosfera unica in ogni brano interpretato.
Il suo quartetto “italiano” comprende Sandro Gibellini, affermato e versatilissimo chitarrista
bresciano, profeta di quello stile classico che è comune a Scott. Aldo Zunino, genovese e
Alfred Kramer, svizzero, costituiscono poi un tandem ritmico che in passato è già stato a
servizio di grandissimi musicisti, quali Cedar Walton Art Famer e Clifford Jordan.
CHAUMONT QUARTET
SEBASTIEN CHAUMONT
SASSOFONO
Sebastien Chaumont è il sassofonista alto più conosciuto e apprezzato della Costa
Azzurra.
Il suo repertorio annovera composizioni hard-bop con arrangiamenti a cura del pianista
Olivier Slama.
Il suo quintetto è composto da Olivier Slama (piano), Sebastien Lamine (contrabbasso) e
Max Miguel (batteria).
PAOLO FRESU-DADO MORONI DUO
PAOLO FRESU
TROMBA
Inizia lo studio della tromba all'età di undici anni nella Banda Musicale del proprio paese
natale e dopo varie esperienze di musica leggera scopre il jazz nel 1980 ed inizia l'attività
professionale nel 1982 registrando per la RAI sotto la guida del M° Bruno Tommaso e
frequentando i Seminari di Siena jazz. Nel 1984 si diploma in tromba presso il Conservatorio
di Cagliari e nello stesso anno vince i premi “RadioUno jazz”, “Musica jazz” e “Radio
Corriere TV” come miglior talento del jazz italiano. Nel 1990 vince il premio “Top jazz”
indetto dalla rivista 'Musica jazz' come miglior musicista italiano, miglior gruppo (Paolo
Fresu Quintet) e miglior disco (premio “Arrigo Polillo” per il disco “Live in Montpellier”), nel
1996 il premio come miglior musicista europeo attraverso una sua opera della ”Académie
du jazz” di Parigi ed il prestigioso “Django d’Or” come miglior musicista di jazz europeo e
nel 2000 la nomination come miglior musicista internazionale. Si tratta solo dei primi di una
lunga serie di riconoscimenti che proseguono a tutt’oggi.
Docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali,
ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana
degli ultimi 30 anni: F. D'Andrea, G. Tommaso, B. Tommaso, T. Ghiglioni, E. Rava, A. Salis, E.
Pieranunzi, G. Gaslini, GL. Trovesi, R. del Fra, A. Romano, G. Ferris, J. Taylor, K. Wheeler, P.
Danielsson, J. Christensen, G. Mulligan, B. Brookmayer, D. Liebman, K. Berger, D. Holland, R.
Beirach, J. Zorn, J. Abercrombie, H. Merril, R. Towner, R. Galliano, M. Portal, T. Gurtu, J. Lee,
Gunther Schüller, P. McCandless, J. Hall, L. Soloff, Uri Caine, Ralph Towner, Gil Evans
Orchestra, Toots Thielemans, Omar Sosa, Carla Bley, Steve Swallow, etc...
Ha registrato oltre trecentocinquanta dischi di cui quasi un centinaio a proprio nome o in
leadership ed altri con collaborazioni internazionali (etichette francesi, tedesche,
giapponesi, spagnole, olandesi, svizzere, canadesi, greche) spesso lavorando con
progetti “misti” come Jazz-Musica etnica, World Music, Musica contemporanea, Musica
Leggera, Musica antica, etc..., collaborando tra gli altri con M. Nyman, E. Parker, Farafina,
O. Vanoni, Alice, T. Gurtu, G. Schüller, Negramaro, Stadio, ecc.
Molte sue produzioni discografiche hanno ottenuto prestigiosi premi sia in Italia che
all'estero. Nel 2010 ha aperto la sua etichetta discografica Tŭk Music.
Dirige il Festival “Time in jazz” di Berchidda ed è direttore artistico e docente dei Seminari
jazz di Nuoro.
E’ stato più volte ospite in grandi organici quali la “G.O.N. - Grande Orchestra Italiana”,
l’ONJ - Orchestra nazionale di jazz francese, la NDR - orchestra della Radio tedesca di
Amburgo, l’italiana Instabile Orchestra, la PJMO dell’Auditorium/Parco della Musica di
Roma, l’Orchestra Sinfonica della Rai e l’Orchestra dell’Arena di Verona.
Ha coordinato, inoltre, numerosi progetti multimediali collaborando con attori, danzatori,
pittori, scultori, poeti e ha scritto musiche per film, documentari, video per il balletto o il
teatro.
Oggi è attivo con una miriade di progetti che lo vedono impegnato per oltre duecento
concerti all’anno, pressoché in ogni parte del globo.
Vive tra Parigi, Bologna e la Sardegna.
DADO MORONI
PIANOFORTE
Nato a Genova, è uno dei pianisti jazz italiani più richiesti in Europa e in America. Debutta
a 17 anni con Tullio de Piscopo e Franco Ambrosetti col quale ancora oggi collabora.
Nel 1987 viene chiamato, unico europeo, insieme ai pianisti Hank Jones, Barry Harris e
Roland Hanna, a far parte della giuria del premio internazionale pianistico Thelonious
Monk, svoltosi a Washington. Nel 1988 effettua un’importante tournée in sette paesi
africani con il sestetto di Alvin Queen per conto del Dipartimento di Stato americano.
Collabora quindi con Clark Terry e George Robert alla tournée mondiale organizzata dal
governo svizzero per la celebrazione del settecententenario della Confederazione
Elvetica. Nel periodo Luglio-Novembre 1991 il gruppo si esibisce in diversi paesi del mondo
riscuotendo grande successo ed il consenso della critica internazionale. Con il pianista
classico Antonio Ballista dà vita nel 1995 (con il Patrocinio di “Ferrara Musica”) al progetto
“Two Pianos Cine Soul”, ottenendo notevole successo in vari teatri nazionali e
internazionali. Sempre nel 1995 partecipa a un'incisione per l’etichetta discografia
America Concorde e a un importante tour in Giappone.
A oggi, ha inciso oltre sessanta cd per grandi etichette discografiche quali Sony
Concorde, Contemporary Telarc Mons, TCB Record, Enja.
Ha prestato la sua arte anche a pop star quali Eros Ramazzotti, Tiziano Ferro, Lucio Dalla,
nonché al duo comico Luca e Paolo.
Attualmente i suoi progetti sono il trio “Shapes” con Peter Washington (basso) e Lewis
Nash (batteria), il quintetto “The Cube” con Andrea Dulbecco (vibes), Riccardo Fioravanti
(basso), Enzo Zirilli: (percussioni/batteria) e Stefano Bagnoli (batteria), i “New York Reunion”
(stessa formazione degli “Shapes” più Steve Wilson (sax alto) cui vanno aggiunte le
collaborazioni con il “Roberto Gatto Special Quintet”, il “Rosario Giuliani Quintet” e il “Bert
Joris Quartet”.