Caratteri per il riconoscimento

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Anellidi (Phylum Annelida)
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Vermi macroscopici, per lo più a vita libera, più o
meno piatti o cilindrici, allungati e contrattili, con il
corpo suddiviso in un certo numero di segmenti
(talvolta mascherati da una segmentazione
secondaria) ; la maggior parte dei segmenti porta
fasci di setole o chete (non sempre appariscenti) e ci
può essere una ventosa circolare a una o su entrambe
le estremità del corpo; le dimensioni variano da circa
1 mm a più di 15 cm.
Questo phylum comprende i familiari
lombrichi e le specie affini; le
sanguisughe; i policheti marini e un gran
numero di forme acquatiche di minori
dimensioni e meno conosciute.
C
Cllaassssee C
CLLIITTEELLLLA
ATTA
A
(lombrichi, sanguisughe e altri)
Si tratta di vermi terrestri e d'acqua dolce
comuni, caratterizzati dalla presenza del
clitello, un ispessimento ghiandolare della
parete corporea, simile a un col- lare, che
copre parecchi segmenti della regione
genitale. E presente soltanto negli
esemplari sessualmente maturi e in alcune
forme acquatiche di piccole dimensioni e
completamente assente, pertanto e un
carattere di poco valore riguardo
all'identificazione. I clitellati sono
ermafroditi in quanto ogni individuo
presenta sia gli organi maschili che quelli
femminili, ma perché avvenga la
fecondazione
e
necessario
1'accoppiamento di due individui. Le uova
sono deposte in bozzoli secreti dal clitello.
Molte specie acquatiche si riproducono
asessualmente
per
gemmazione
o
frammentazione.
SSoottttooccllaassssee O
OLLIIG
GO
OC
CH
HA
AEETTA
A
Gli oligocheti comprendono molti vermi di
diverse forme e dimensioni. A un estremo
ci sono le piccole forme acquatiche
incolori con chete più o meno sporgenti,
all'altro i familiari, grandi, lombrichi
pigmentati, con chete poco visibili. Molte
specie hanno il sangue rosso e ciò
influenza la colorazione complessiva che
di solito e una sfumatura di rosso, rosa o
marrone. Il numero dei segmenti corporei
varia da meno di una dozzina a parecchie
centinaia. Il primo segmento non porta mai
chete ed e suddiviso in un lobo anteriore, il
prostomio, che precede la bocca, posta in
posizione ventrale, e che in alcuni generi e
chiaramente modificato,
segmento vero e proprio.
e
il
primo
Famiglia Tubificidae
Vermi di dimensioni piccole o medie, di
solito misurano 0,5-1,5 mm di diametro e
20-70 mm di lunghezza; le setole sono
disposte in ciuffi dorsali; la maggior parte
delle specie e traslucida rosa o rossa, a
causa del colore del sangue. Nessuna
specie e in grado di nuotare e quando
vengono disturbati si contraggono in
strette spirali. Questi vermi sono comuni,
spesso estremamente abbondanti, nei
sedimenti fangosi, in particolare dove sono
presenti eleva- ti livelli di contaminazione
con acque di scolo. Talvolta il fango
diventa rosso per la loro elevata densità.
Molte specie sono presenti anche nelle
acque salmastre degli estuari o in ambienti
francamente marini. Il verme completo è
di dimensioni maggiori ma, poiché e
frequente la riproduzione asessuale per
frammentazione, è facile trovare vermi di
piccole dimensioni. Non si formano mai
catene di individui generatisi per
gemmazione. La maggior parte delle
specie vive nascosta nel fango, dove
spesso costruisce soffici tubi fangosi dai
quali fuoriesce 1'estremita posteriore che
si agita nell'acqua e funziona da branchia.
L'identificazione e estremamente difficile e
i generi caratteristici sono rari. C'è un
genere tipico Tubifex, con molte specie,
ma tutti i vermi appartenenti a questa
famiglia comunemente sono indicati come
"vermi tubifex". Sono raccolti e
commercializzati come cibo vivo per i
pesci di acquario.
Sottoclasse HIRUDINEA
(sanguisughe)
Le
sanguisughe
sono
facilmente
riconoscibili per il loro corpo muscoloso e
contrattile e per le ventose, una a ogni
estremità, con le quali aderiscono a ogni
superficie solida. La suddivisione del
corpo in "veri" segmenti, caratteristica di
questo phylum, non può essere rilevata
esternamente poiché la superficie del
corpo e divisa, spesso fittamente, in
numerosi, stretti, falsi segmenti, gli annuli.
Il capo e situato estremità più sottile del
corpo e presenta da due a dieci macchie
oculari scure; sotto c'è la ventosa, di forma
variabile, che talvolta si distingue soltanto
quando 1'animale e fissato. La bocca può
essere un piccolo poro nella ventosa o
occupare interamente la concavità centrale.
Nel primo caso, e presente una proboscide
estroflessibile che viene inserita all'interno
della preda durante 1'alimentazione; nel
secondo caso possono essere presenti
mandibole estremamente forti e perforanti.
La ventosa posteriore e sempre rotonda e
chiaramente distinta dal resto del corpo.
Le sanguisughe sono capaci di enormi
cambiamenti di forma, ma devono
trascorrere lunghi periodi di riposo, fissate
a un substrato, e il loro profilo di riposo e
abbastanza costante e caratteristico —
questa e la forma mostrata nei disegni.
Anche le misure riportate si riferiscono
alla fase di riposo e possono anche
raddoppiare quando gli animali si
estendono. Le sanguisughe si ingozzano
quando si nutrono e, naturalmente, un
esemplare ben nutrito e ben più grasso di
uno a digiuno poiché 1'animale può
assumere in un singolo pasto più
dell'equivalente del suo peso corporeo. Il
movimento su un substrato compatto
avviene per aggrovigliamenti, spesso con
movimenti sinuosi simili a quelli di un
serpente durante la fase di estensione.
Alcune specie possono nuotare con
graziose ondulazioni verticali del corpo.
Tre delle quattro famiglie producono
bozzoli di uova, come e normale in questa
classe, e il clitello compare solo durante il
periodo riproduttivo. I bozzoli sono di
solito fissati ai sassi o agli steli delle
piante. I Glossiphoniidi covano le loro
uova — e più tardi curano i giovani
appena schiusi — in una cavità formata
dalla superficie ventrale del loro corpo.
Non si registrano casi di riproduzione
asessuale. Le sanguisughe sono molto
comuni nella maggior parte degli ambienti
d'acqua dolce; di solito si trovano aderenti
a un substrato compatto, al riparo dalla
luce sotto sassi o foglie, o sepolte nel
fango o nella sabbia. Le specie della
famiglia
Piscicolidae
si
celano
camuffandosi con gli steli vegetali, e
saltano per cattura- re i pesci che passano
vicino, Alcune specie succhiano il sangue
di vertebrati e invertebrati, parassitandoli
temporaneamente; altre predano vari
invertebrati — vermi, molluschi, larve di
insetti — che inghiottono interi. Soltanto
due specie sono in grado di nutrirsi di
sangue umano.
Famiglia Erpobdellidae Sanguisughe
sottili, leggermente appiattite, con una
ventosa anteriore indistinta, prive di
mascelle, con otto occhi disposti in due
file trasversali. Alcune specie sono semiterrestri.
Dina lineata
Una sanguisuga molto
sottile, lunga fino a 25 mm, rossastrobruna, di solito con quattro linee
longitudinali scure sulla superficie dorsale;
un annulo ogni cinque e più ampio degli
altri (vedere Erpobdella), ma ciò e difficile
da osservare negli esemplari vivi.
Distribuita localmente in Europa; di solito
in acque ferme.
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