P.A.S.
Appunti
Cristo Re, IV-040111
ADORAZIONE EUCARISTICA
CRISTO È LA FONTE DI OGNI DOMINIO
IL FIGLIO DI DIO È IL RE DEI CIELI
NOI SIAMO IL REGNO DI CRISTO
RICONOSCIAMO CRISTO COME SIGNORE E RE
CHI POTREBBE REGNARE SE NON CRISTO?
CRISTO CI HA LIBERATO
DAL POTERE DELLE TENEBRE
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* Si inizi con
-------------------------------5 MINUTI DI SILENZIO
-------------------------------Si preghi poi insieme, alla proposta dell’animatore, con la preghiera di san Francesco, che deve essere nostra,
quella ordinaria, quella usuale. Così pregava San Francesco.
* Ti Adoriamo (San Francesco)
(Come nel foglio a colori, da riutilizzare)
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GUIDA
«Sia lodato e ringraziato ogni momento, il Santissimo e divinissimo Sacramento».
Padre ricco di misericordia, che hai esaltato il tuo Figlio fatto obbediente fino alla morte, infondi in noi
la forza dello Spirito, perché possiamo portare quotidianamente il peso e la gloria della croce. Per Cristo
nostro Signore. Amen.
LETTORE I
Cristo è semente
“Cristo è il re, perché è la fonte di ogni dominio. Cristo è il regno, perché in lui è tutta la gloria del
regno. Cristo è l‘uomo, perché tutta l‘umanità in lui è rinnovata. Cristo è la semente in cui tutta la
grandezza di Dio appare così piccola, in tutta la piccolezza dell‘uomo. E che ancor più? Egli è diventato
tutto, per rinnovare tutto in sé. Cristo, l‘uomo, prese la semente: cioè l‘umanità di Cristo prese il regno di
Dio, che egli, come Dio, possedeva da sempre. La gettò nel suo orto, cioè nella Chiesa. La Chiesa è l‘orto,
ben curato, esteso su tutta la terra per la predicazione del Vangelo; circondato dalla siepe della disciplina,
ripulito, col lavoro apostolico, da tutte le male erbe, allietato dai frutti dei fedeli: i gigli delle vergini, le
rose dei martiri, il verde dei confessori; profuma dei fiori dell‘eternità” (Pietro Crisologo).
GUIDA
Dice Gesù, riguardo a Giovanni:
«Ma che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito di morbide vesti? Ecco, quelli che portano
morbide vesti abitano nei palazzi dei re” (Mt 11,8). Infatti descrivono Giovanni vestito con peli di
cammello intrecciati. E cos‘è questo: “Ecco, quelli che portano morbide vesti abitano nei palazzi dei re”,
se non un dire apertamente che quanti rifuggono dal soffrire amarezze per amore di Dio e sono dediti
soltanto alle cose esteriori, militano non per il regno celeste, ma per quello terreno? Nessuno dunque
creda che nel lusso e nella preoccupazione delle vesti non ci sia alcun peccato, poiché se non ci fosse
colpa, il Signore non avrebbe affatto lodato Giovanni per l‘asprezza delle sue vesti...
E già Salomone aveva detto: “Le parole dei savi sono come pungoli, e come chiodi piantati
profondamente” (Qo 12,11). A chiodi e a pungoli sono paragonate le parole dei sapienti, perché esse non
sanno accarezzare le colpe dei peccatori, ma bensì le pungono» (Gregorio Magno, Hom. 6, 2-5).
GUIDA
Ripetiamo insieme:
«Sia lodato e ringraziato ogni momento, il santissimo e divinissimo Sacramento».
LETTORE II
Il Re dei cieli
“Il Figlio di Dio è il re dei cieli; anzi, essendo la verità stessa e la stessa sapienza e giustizia, con
ragione asseriamo che egli si identifica nel regno stesso. Questo regno, poi, non ha sede né al di sotto né
al di sopra della nostra dimensione, ma in tutto ciò che viene chiamato «cielo». Anche se, infatti, tu
eliminassi quel passo in cui si legge: Di essi è il regno dei cieli (Mt 5,3); potresti tuttavia affermare che il
regno di costoro, finché dura, è Cristo stesso, dal momento che egli estende il suo potere persino su
ciascun pensiero di colui che non sia più schiavo del peccato; quel peccato che, al contrario, la fa da
padrone nel corpo mortale di coloro che vi si sono prostituiti.
Nel dire, poi, che Cristo domina su ogni pensiero di qualcuno, intendo significare che, ovunque vi sia
giustizia e sapienza e verità assieme a tutte le altre virtù, là il Signore esercita il suo potere su colui che è
divenuto egli stesso «cielo», recando in sé l‘immagine di realtà celesti” (Origene).
GUIDA
Ripetiamo insieme:
«Sia lodato e ringraziato ogni momento, il santissimo e divinissimo Sacramento».
LETTORE III
Noi siamo il regno di Cristo
«Il Figlio dunque consegnerà al Padre il suo regno? Non vien meno a Cristo il regno che egli dà, ma
anzi progredisce. Siamo noi il regno, poiché è stato detto a noi: “Il regno di Dio è in mezzo a voi” (Lc
17,21). E siamo prima regno di Cristo, poi del Padre; poiché sta scritto: “Nessuno viene al Palre se non
per mezzo di me” (Gv 14,6). Mentre sono in cammino, sono di Cristo; quando arriverò, sarò del Padre: ma
ovunque per Cristo, e ovunque sotto Cristo» (Ambrogio, De fide, V, 12, 150).
LETTORE IV
Riconosciamo Cristo come Signore e Re
“Dal momento che noi uomini non abbiamo voluto riconoscere Dio attraverso il suo Verbo e ci siamo
rifiutati di servire il Verbo di Dio, nostro naturale Signore, è piaciuto a Dio di manifestare in un uomo la
sua autorità e di attrarre tutti a sé. Non era conveniente, peraltro, che ciò avvenisse in virtù di un uomo
come tutti gli altri, onde evitare che, avendo un uomo come signore, onorassimo la dimensione umana in
quanto tale. E‘ questo il motivo per cui il Verbo stesso si fece carne, assumendo il nome di Gesù, e il
Padre lo rese Signore e Cristo, destinandolo, cioè, a dominare e a regnare. Nel nome di Gesù,
pertanto, mentre ogni ginocchio si piega, noi riconosciamo altresì lo stesso Figlio come Signore e Re e,
per il suo tramite, perveniamo alla conoscenza del Padre” (Atanasio).
GUIDA
Ripetiamo insieme:
«Sia lodato e ringraziato ogni momento, il santissimo e divinissimo Sacramento».
Il Signore Gesù ci ha rivelato l'amore gratuito e universale del Padre e dal suo cuore aperto ha fatto
scaturire la sorgente di ogni grazia e benedizione. Preghiamo insieme e diciamo:
R. Per il mistero del tuo amore misericordioso, ascoltaci, signore.
Perché la santa Chiesa, nata dal Cristo, nuovo Adamo, addormento sulla croce, si faccia tutta a tutti
manifestando al mondo la grandezza del tuo amore, preghiamo. R.
Perché quanti hanno scelto la via stretta dei consigli evangelici si facciano imitatori del Cristo, mite e
umile di cuore, nell'adesione alla volontà del Padre e nel servizio ai fratelli, preghiamo. R.
Perché l'uomo contemporaneo nel suo sforzo di rinnovamento culturale e sociale non dimentichi mai
il precetto evangelico della carità, principio e fondamento di ogni vero progresso, preghiamo. R.
Perché i cristiani divisi ritrovino la via dell'unità, attraverso la conversione del cuore, la preghiera
perseverante e le opere di giustizia, preghiamo. R.
Signore Gesù, che nel sangue e nell'acqua effusi sulla croce ci hai donato il tuo Spirito e ci hai aperto
le sorgenti della salvezza, liberaci dalla schiavitù del peccato, perché possiamo aderire a te, nostro Re, e
portare ogni giorno il giogo soave del tuo amore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
LETTORE V
Chi altri avrebbe potuto regnare se non Cristo?
“... A chi il Padre tiene la destra, se non a Cristo, suo Figlio? Chi tutte le genti hanno ascoltato, cioè in
chi tutte hanno creduto, i cui predicatori vengono così dipinti nei salmi di Davide: In tutta la terra uscì la
loro voce e fino ai confini della terra le loro parole (Sal 18,5)? In chi altro tutte le genti hanno mai
creduto, se non in Cristo, già venuto? ... E chi altri avrebbe potuto regnare ovunque, se non Cristo, Figlio
di Dio? Egli è stato preannunciato come colui che avrebbe regnato in eterno su tutte le genti. ... Ma il
regno, ma il nome di Cristo si diffonde ovunque, ovunque in lui si ha fede, da tutte le genti ricordate viene
venerato, ovunque regna, ovunque è adorato e ovunque gli viene tribuito eguale onore. Nessun
onore regale è troppo grande davanti a lui; nessuna brama barbarica gli è troppo inferiore, nessun
merito di dignità o di nobiltà di fronte a lui troppo si distingue: a tutti è uguale, su tutti è re, per tutti è
giudice, di tutti è Signore e Dio. Non dubitare a credere ciò che insegniamo, perché lo vedi con i tuoi
occhi” (Tertulliano).
LETTORE VI
Come i Magi abbiamo bisogno della luce di Dio
«Oggi, per mezzo della stella, Dio rivela il Figlio Unigenito quale Salvatore di tutti gli uomini. Nella
persona dei magi venuti dall‘Oriente, i popoli del mondo rispondono alla chiamata di Dio, individuano e
riconoscono il Bambino di Betlemme come loro Salvatore. Si adempie la profezia di Isaia: il buio copre
la terra, le tenebre avvolgono le nazioni, ma sopra Gerusalemme risplende la luce. Verso questa luce
sono diretti i popoli della terra e in questa luce cammineranno d‘ora in poi. Siamo di fronte ad un
mistero, che non era conosciuto dalle generazioni precedenti e quale fu rivelato a san Paolo dallo Spirito
Santo: i pagani sono già coeredi e membri dello stesso Corpo, e compartecipi della promessa in Cristo
Gesù per mezzo del Vangelo. Gesù inizia l‘opera dell‘unificazione dei popoli e la fondazione della
comunità della famiglia umana. La Chiesa, segno dell‘unità di tutto il genere umano, continua a svolgere
questa missione oggi, finché non ritorni il Signore. Abbiamo già conosciuto Cristo per mezzo della fede,
abbiamo ottenuto il rinnovamento della nostra natura umana, apparteniamo alla Chiesa, popolo della
Nuova Alleanza. Abbiamo hisogno, come una volta i magi, della luce di Dio per capire quanto grandi
siano i misteri ai quali partecipiamo, per poter annunziare a tutti gli uomini le grandi opere di Dio»
(Sacramentarium Bergomense, ed. A. Paredi, Bergamo 1962, n. 186.
LETTORE VI
Il Padre ci ha trasferiti nel Regno di Cristo
“Fratelli, ringraziamo con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi
nella luce.
E‘ lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio
diletto, per opera del quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; poiché per mezzo di lui sono state
create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni,
Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è
prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui. Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il
principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose. Perché
piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose,
rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle
nei cieli” (Col 1, 12-20).
GUIDA
Il sacramento del Corpo e del Sangue del Signore è culmine e fonte di tutta la vita della Chiesa, pegno
di benedizione e di salvezza per il mondo intero. Diciamo:
R. Per il mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, salvaci, Signore.
Per la santa Chiesa, perché fortificata dal pane della vita, cammini nelle strade del mondo annunziando
con le parole e con le opere il Vangelo di salvezza, preghiamo. R.
Per i sacerdoti, ministri dell'altare, perché si conformino sempre più al mistero che celebrano per la
lode di Dio e per l'edificazione del suo popolo, preghiamo. R.
Per quanti si gloriano del nome cristiano, perché nell'Eucaristia, segno e vincolo di unità,
ricompongano la piena comunione di fede e di amore, preghiamo. R.
GUIDA
Signore Gesù, che nel sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue hai posto la sorgente dello Spirito
che dà la vita, fà che la tua Chiesa, spezzando il pane in tua memoria, diventi il germe dell'umanità
rinnovata, a lode di Dio Padre. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. R. Amen.
TUTTI
«Annuncia, o Giuseppe, al tuo protoparente David le meraviglie: tu che vedesti partorire la Vergine, tu
che adorasti insieme ai magi, tu che glorificasti con i pastori,
tu che fosti istruito dall‘angelo, prega
Cristo Dio perché salvi le nostre anime» (Liturgia Bizantina, EE, n. 3034)
TUTTI
«Dio onnipotente ed eterno che hai voluto rivelare l‘incarnazione del tuo Verbo per mezzo della
testimonianza luminosa della stella, vedendo la quale i magi adorarono la tua maestà con l‘offerta di doni,
concedi che appaia sempre alle nostre menti la tua stella di giustizia, e sia nostro tesoro la confessione del
tuo Nome, per mezzo della vita» (Sacramentarium Bergomense, ed. A. Paredi, Bergamo 1962, n. 186).
----------------------------5 MINUTI DI SILENZIO.
----------------------------(Sarà il sacerdote a riprendere la preghiera, dando inizio alla recita dei Vespri). Padre nostro.
(In ginocchio. Canto per la Benedizione: Dal Foglietto a colori).