Comunicato n.146 8 giugno 2007 Ministero della Salute UFFICIO STAMPA Salute delle donne: insediata oggi Commissione ministeriale Il Ministro della Salute Livia Turco ha insediato oggi la “Commissione salute delle donne”. La Commissione della durata di tre anni ha le seguenti finalità: elaborazione del Piano strategico intersettoriale per la promozione e tutela della salute psico-fisica delle donne e la Conferenza Nazionale delle donne; approccio di genere alla salute; azioni per: salute sessuale e riproduttiva, percorso nascita, aspetti preventivi nelle varie fasi della vita delle donne; violenza contro le donne. Aprendo i lavori della Commissione il Ministro Livia Turco ne ha sottolineato l’importanza speciale: “La promozione della salute delle donne è un obiettivo strategico per la promozione della salute di tutta la popolazione, è misura della qualità – e quindi dell’efficacia ed equità- del nostro sistema sanitario, ma è anche molto di più. E’ uno spartiacque che coinvolge un insieme complesso e intrecciato di responsabilità, competenze, professionalità, esperienze, che richiede il concerto dei diversi livelli istituzionali e di decisione politica, ed è, anche, un vero paradigma del livello di civiltà, democrazia e sviluppo di un Paese. A tal fine abbiamo già stanziato rilevanti risorse nell’ultima Finanziaria, promosso il Piano d’azioni sulla salute materno-infantile, in coerenza con le raccomandazioni delle Conferenze Internazionali sulla salute, con quelle dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Unicef, in applicazione delle risoluzioni dell’Unione Europea, in accordo con le Società scientifiche e gli Ordini professionali. Inoltre, abbiamo presentato al Parlamento un disegno di legge sulla tutela della salute e dei diritti della partoriente e del nato, attualmente pronto per l’esame dell’Aula della Camera dei Deputati; avviato, insieme al Ministero degli Esteri, il percorso verso la Conferenza per il Partenariato con i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente per la promozione globale della salute e in particolare di quella delle donne; promosso numerosi progetti tra cui “Qualità e valutazione di modelli operativi del Percorso Nascita” e “Salute donna per la ricerca nella medicina di genere. Ma non basta: abbiamo lavorato affinché si istituissero specifici corsi di formazione di Medicina di genere presso le Università e, prima fra tutte, l’Università Tor Vergata di Roma ha deciso di istituire dal prossimo anno accademico un Master presso la Facoltà di medicina. L’obiettivo principale della Commissione è la preparazione di un evento che è del tutto inedito per i governi del nostro paese e che costituisce un’occasione straordinaria, una sfida innovativa. Mi riferisco alla Prima Conferenza Nazionale sulla salute delle donne, che terremo alla fine dell’anno e che avrà il compito di presentare il Primo Piano Intersettoriale triennale sulla salute delle donne. 1 “La salute in tutte le politiche” deve rappresentare il nuovo compito che il nostro sistema sanitario ha oggi di fronte. La sua stessa natura, le sue stesse finalità - di sistema pubblico e universalistico – impongono un passaggio innovativo. Sono convinta che la “Salute in tutte le politiche” rappresenti una vera strategia, che è anche la risposta scientificamente solida e operativamente efficace per la promozione della salute nelle società moderne e per la sostenibilità stessa dell’insieme del sistema di sicurezza sociale. Per questo, la partecipazione ai lavori di questa Commissione non soltanto dei rappresentanti delle Regioni, che sono da sempre interlocutore privilegiato di questo Ministero, ma anche – ed è la prima volta – di quelli degli altri Ministeri e degli Enti locali, ha per me un significato preciso. La Conferenza nazionale per favorire la salute in tutte le politiche promuoverà anche la costituzione di un Forum nazionale che sarà il luogo di confronto e di rappresentanza di quello che è la risorsa straordinaria, il capitale umano e sociale di questo Paese. Intendo i soggetti dell’associazionismo delle donne, le forze della rappresentanza sociale, le ONG, le associazioni imprenditoriali. Una Conferenza e un Forum quindi, per intrecciare tra istituzioni e società un grande dibattito pubblico su cosa significa oggi difendere e promuovere la salute delle donne, quali sono i contenuti, gli obiettivi, i valori. Ma le politiche delle donne hanno bisogno delle donne! Ed è per questo che ho anche voluto come invitate permanenti della Commissione, le donne del Consiglio Superiore di Sanità. Allora, a partire da questa Commissione, a partire dal tema della promozione della salute delle donne, noi siamo pronte a promuovere un grande obiettivo: la piena partecipazione delle donne ai luoghi decisionali della politica e delle istituzioni. Lavoreremo con questo slancio per preparare la Conferenza nazionale, che sarà anche l’occasione per indirizzare finalmente una vera strategia di politiche. Il diritto alla salute delle donne – è questo il mio auspicio – deve rappresentare il “diritto forte”, costituzionalmente esigibile, capace di riconoscere e promuovere tutti gli altri diritti, civili, economici, sociali. Dobbiamo, però, essere assolutamente consapevoli che non tutto è scontato. Anzi. Si tratta di un vero cambiamento, che impone un riposizionamento dell’approccio politico e anche culturale. Ci aspetta un grande lavoro di conoscenza, di approfondimento, di ricerca e quindi di proposta. Un faticoso impegno certo, ma anche appassionante, che produrrà – ne sono certa - proprio nell’anno europeo per le pari opportunità, un contributo importante nella lotta contro le discriminazioni e le disuguaglianze tra uomini e donne. Sono molto soddisfatta dell’insediamento di questa Commissione e anche molto fiduciosa: sento che siamo protagoniste/protagonisti di un passaggio importante, che può davvero rappresentare quel segnale di cambiamento così necessario per la promozione della qualità e dell’equità del nostro sistema sanitario, ma soprattutto così atteso dalla coscienza civile e democratica del nostro paese. La tutela e la promozione della salute delle donne nel XXI secolo è un obiettivo moderno, attualissimo, che rimette finalmente al centro della vita pubblica i corpi e le menti femminili, le loro vite, i loro desideri, le loro libertà. Soprattutto le loro parole. Buon lavoro a tutte/tutti!” Su www.ministerosalute.it è consultabile il testo integrale del discorso del Ministro Livia Turco. 2