Nottola comune - Parco Monte Barro

Nottola comune
Nyctalus noctula (Schreber, 1774)
Codice lista italiana: 110.626.0.003.0
Priorità: 11
RARITÀ GENERALE: valore = 2: Secondo la nuova “Lista Rossa” italiana appartiene alla
categoria delle specie vulnerabili. La Nottola comune inoltre rientra nell’allegato IV
della direttiva “Habitat” (92/43/EEC).
COROLOGIA: valore = 0: La Nottola comune ha un areale esteso su larga parte
dell’Europa, Asia, Cina e Vietnam settentrionale.
FRAGILITÀ: valore = 2: Alta capacità di dispersione e potenziale riproduttivo basso. Per
tutte le specie di chirotteri esistono quartieri di accoppiamento, colonie riproduttive e
siti di ibernazione diversificati, che richiedono interventi gestionali specifici per le varie
situazioni.
CONSISTENZA DEL POPOLAMENTO REGIONALE: valore = 2: Specie rara e localizzata con
distribuzione frammentata all’interno del territorio regionale.
SELETTIVITÀ AMBIENTALE: valore = 3: Specie selettiva che predilige i boschi maturi
intervallati da radure. Le aree forestate vengono utilizzate anche come siti di rifugio
(cavità arboree).
CRITICITÀ: valore = 2: Il territorio regionale, nel contesto della situazione nazionale,
risulta piuttosto importante per la specie.
STRATEGIE DI CONSERVAZIONE: Per questa specie sono auspicabili interventi
diversificati, che vadano nella direzione dell’incremento e della conservazione
dell’habitat disponibile [B], dell’esecuzione di monitoraggi demografici [C],
dell’informazione e del coinvolgimento delle popolazioni umane [D].
TIPOLOGIE DI INTERVENTO: Un approccio diretto alla salvaguardia delle popolazioni
richiede la pianificazione di azioni di conservazione e mantenimento dei siti
potenzialmente utilizzati come rifugio quali alberi senescenti [Bb6], cavità naturali ed
artificiali, edifici [Bd5] e in generale di tutti i siti riproduttivi [Bd4]. In tale contesto
devono essere ovviamente compresi interventi di rimboschimento volti all’incremento
della disponibilità di ambienti forestali [Bb1]. Parallelamente avranno effetto positivo
anche operazioni di salvaguardia di zone umide [Ba7], pozze [Ba6] ed interventi di
miglioramento della qualità delle acque [Ba1]. E’ inoltre auspicabile l’applicazione di
politiche agricole volte alla incentivazione dell’agricoltura biologica e ad un utilizzo
controllato di erbicidi e pesticidi [Bc4]. Unitamente alla attuazione di interventi diretti
sull’habitat di questa specie, dovranno essere adottate misure di monitoraggio sia sullo
status attuale delle popolazioni [C1] sia sui fattori che possono metterne a rischio la
consistenza, quali l’inquinamento delle acque [C10]. La salvaguardia di questa specie,
come di tutti i Chirotteri, infine, non può esulare dalla promozione di strategie di
educazione ambientale e divulgazione su scala locale [D2] e globale [D3].
COSA NON FARE: Alterare e manomettere grotte, cavità e di altre tipologie di rifugio
utilizzate dalla specie per l’allevamento dei piccoli e per lo svernamento. Utilizzare
massicce quantità di antiparassitari. Alterare gli habitat utilizzati dalla specie come siti
di foraggiamento.
FATTORI CRITICI: Disturbo umano presso i siti di allevamento dei piccoli e di
svernamento. Bioaccumulo di sostanze tossico-nocive. Frazionamento degli habitat.
La Nottola comune è caratterizzata da dimensioni intermedie tra la Nottola di Leisler e
la Nottola gigante. L’avambraccio misura 45-57 mm ed il peso varia tra 35 e 45 g.
Le orecchie sono brevi e larghe, quasi trapezoidali, con l'estremità arrotondata e la base
molto larga e presentano 4-5 pieghe. Il trago è corto e tozzo. E' presente una larga piega
cutanea che, passando dietro il trago, scende fin sotto la bocca. Le ali sono strette e
lunghe. La membrana alare prende inserzione a livello del tallone. Lo sperone misura
lunghezza pari alla metà del bordo dell'uropatagio.
A differenza di quanto si osserva in N.leisleri il pelo è di colore uniforme. Il dorso
presenta aspetto lucido e colore fulvo nella stagione estiva, assumendo colorazione
grigia dopo la muta estiva. Il ventre è bruno chiaro, opaco. I giovani hanno il dorso più
opaco e scuro rispetto agli adulti. Non si osservano differenze morfologiche di rilievo
tra i due sessi.
Diffusa in tutta Europa, a nord fino alla Scandinavia, a est fino agli Urali. Presente in
Nord Africa, Medio ed Estremo Oriente, fino al Giappone. In Italia è generalmente rara,
ma risulta segnalata pressoché in tutte le regioni. Nei parchi lombardi la Nottola risulta
estremamente rara, è stata infatti rinvenuta solo nel Parco dei Colli di Bergamo e nel
Parco del Ticino.
È da sottolineare che i dati distributivi inerenti i Chirotteri risultano spesso carenti,
quindi la mancanza di dati su una o più specie in una determinata area è, a volte, da
ricondursi ad una scarsità di studi specifici condotti nell’area stessa più che ad una
assenza comprovata (pur essendo nota una generalizzata diminuzione delle specie di
questo gruppo). Peraltro, questa specie è certamente più rara nel territorio regionale
della Nottola di Leisler.
Specie migratrice, sono noti spostamenti fino a 930 Km. Frequenta generalmente
margini di boschi di latifoglie e radure, ma anche praterie, discariche e stagni. Le
colonie riproduttive, costituite da 20-50 femmine, si formano a partire dal mese di
maggio in cavità arboree, cassette nido, ma anche in tetti e tettoie. Vengono partoriti
fino a tre piccoli. I maschi sono territoriali e in autunno per diverse settimane si
producono in "vocalizzi" di richiamo da un rifugio idoneo, costituendo harem di 4-5
femmine. I maschi non riproduttori vivono in gruppo.
Usa cacciare lungo i perimetri dei boschi allontanandosi anche di diversi km dai rifugi
diurni. Si alimenta di coleotteri e falene, ma anche di insetti di piccole dimensioni come
chironomidi. La predazione avviene principalmente in volo, ad altezze comprese tra 10
e 70 m e ad elevate velocità. In inverno occupa tronchi, fessure nelle rocce o nei muri e
cavità sotterranee, arrivando a tollerare temperature prossime a 0°C. Hibernacula di
grosse dimensioni possono contenere fino a 1000 individui di entrambi i sessi.
Ilaria Trizio e Adriano Martinoli
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