Esercizi Reti in regime stazionario Esercizi a cura dell’Ing. Antonello Columbanu e dell’Ing Emanuel Pazzola tutore del corso di ELETROTECNICA per Meccanici e Chimici e Biomedici A. A. 2006/ 2007 Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Cagliari ESERCIZI SULLE RETI IN REGIME STAZIONARIO Esercitazione 28-10-2006 ESERCIZIO 1 (Legge di Ohm generalizzata) E’ dato il circuito rappresentato in figura: Noti: E = 10V; Ri = 0,1Ω; Rc = 100Ω; a) Ricavare I e VAB a interruttore chiuso b) Ricavare I e VAB a interruttore aperto Soluzione a) Quando l’interruttore è chiuso la corrente non passa più nel ramo dove è presente la resistenza R, ma circolerà nel percorso a resistenza nulla, cioè nel tratto cortocircuitato ( la corrente preferisce passare nei percorsi a minore resistenza). Quindi il circuito da considerare sarà: 1 Quando il generatore eroga la corrente I la resistenza interna Ri provoca per la legge di Ohm, una caduta di tensione Ri I, che si manifesta con una diminuzione della tensione disponibile fra i poli del generatore, e cioè; V AB E Ri I Legge di Ohm per il bipolo attivo o legge di Ohm generalizzata Applicando la legge di Ohm al circuito esterno, di resistenza Rc e soggetto alla tensione VAB, si ha d’altra parte la relazione: V AB RC I Legge di Ohm per un bipolo passivo Ne risulta l’uguaglianza: E Ri I RC I E si ricava quindi l’espressione della corrente I: I E 10 0,099 A Ri Rc 0,1 100 La tensione VAB sarà pari a: VAB = Rc I = 100*0,099 = 9,99V b) I E 10 0,049 A Ri R Rc 0,1 100 100 2 VAB = Rc I = 100*0,049 = 4,99V Si osserva che in questo caso la VAB è minore rispetto alla VAB calcolata considerando l’interruttore chiuso, perché con l’interruttore chiuso è stata baipassata la resistenza R, e quindi complessivamente si ha una caduta di tensione minore nel circuito. ESERCIZIO 2 (Analisi di una rete elettrica col metodo di Kirchhoff) E’ dato il circuito rappresentato in figura: Si considerino i seguenti dati: E2 =24V; E3=30V; E4=16V; Ic6=2A; R1=18Ω; R2=4Ω; R4=6Ω; R5=20Ω. Determinare le correnti e le tensioni. Soluzione La struttura topologica della rete (cioè la configurazione geometrica) risulta essere: 3 Il problema dell’analisi di una rete lineare comporta la determinazione delle tensioni e delle correnti relative ai singoli lati della rete stessa. Quindi nel problema dell’analisi di una rete costituita da l lati esistono 2l incognite rappresentate da l tensioni di lato e da altrettante l correnti circolanti in essi. Allora bisogna impostare un sistema di 2l equazioni linearmente indipendenti e 2l incognite. Dove il primo gruppo di l equazioni sono le equazioni caratteristiche di ciascun bipolo costituente la rete, ed invece il secondo gruppo di l equazioni è dato dalla somma di n equazioni ai nodi ed m equazioni alle maglie. Per la determinazione delle m+n equazioni linearmente indipendenti, si fa riferimento alle definizioni di albero e coalbero. L’albero corrisponde a un percorso che collega tutti i nodi della rete senza dar luogo a percorsi chiusi. Il coalbero corrisponde a tutti i rami della rete che non fanno parte dell’albero. Dove: 4 = Albero = Coalbero Le equazioni linearmente indipendenti sono: n–1=4–1=3 equazioni ai nodi (dove: n = N° di nodi) l – (n – 1) = 6 – (4 – 1) = 3 equazioni alle maglie (dove: l = N°di lati) Quindi il numero totale di equazioni da impostare sarà: n – 1 + l – (n – 1) = 3 + 3 = 6 Si arriva così a impostare il seguente sistema di 6 equazioni nelle 6 incognite: I 5 I1 I 2 0 NodoA I I I 0 NodoB 1 3 4 I 3 I 5 I 6 0 NodoC E 4 E2 R1 I1 R4 I 4 R2 I 2 MagliaABDA E3 E4 U 6 R4 I 4 M MagliaBCDB E3 R1 I1 R5 I 5 MagliaACBA A questo sistema di equazioni si aggiungeranno le seguenti equazioni di bipolo per il calcolo delle tensioni UAB, UBC, UCD, UDB, UCA, UAD. U AB R1 I1 U E 3 BC U CD U 6 U DB E 4 R4 I 4 U CA R5 I 5 U AD E 2 R2 I 2 Risolvendo il sistema si ottengono i seguenti risultati: I1 = -0,135 A; I2 = 1,757 A; I3 = -0,378 A; I4 = 0,243 A; I5 = 1,622 A; U6 = 15,46 V UAB = -2,43 V; UBC = -30 V; UCD = 15,46 V; UDB = 14,54 V; UCA = 32,44 V; UAD = -16,97 V 5 ESERCIZIO 3 (Resistori serie e parallelo) E’ dato il circuito rappresentato in figura: Determinare la tensione V32. Soluzione Semplifichiamo il circuito: 6 RP1 R3 R2 1 2 2 R3 R2 1 2 3 RS 1 R5 R6 RP 2 1 1 5 2 3 6 R4 RS1 1/ 3 5 / 6 5 R4 RS1 1 / 3 5 / 6 21 RS 2 RP1 RP 2 RP 3 2 5 19 3 21 21 R1 RS 2 5 19 / 21 95 R1 RS 2 5 19 / 21 124 7 Calcoliamo la tensione V41 secondo la legge di Ohm per un bipolo passivo: V41 RP 3 I 95 285 6 V 124 62 Calcoliamo la tensione V31 utilizzando la formula del partitore di tensione: V31 RP 2 5 / 21 285 75 V41 V RP1 RP 2 2 / 3 5 / 21 62 62 Quindi la tensione V32 sarà pari a: V32 R5 1/ 2 75 45 V31 V R5 R6 1 / 2 1 / 3 62 62 ESERCIZIO 4 (Trasformazione stella triangolo) E’ dato il circuito rappresentato in figura: Sono noti i seguenti dati: R1 = 40Ω; R2 = 50Ω; R3 = 20Ω; R4 = 20Ω; R5 = 20Ω; Ri = 0,75Ω; E0 = 22V 8 Calcolare il valore della corrente I. Soluzione Il calcolo della corrente erogata dal generatore E0 è possibile se riusciamo a calcolare il valore della resistenza equivalente tra i punti A-C e cioè la RAC. Come appare chiaramente nessuno dei resistori del circuito risultano collegati il serie o parallelo e quindi bisogna operare una trasformazione triangolo-stella, infatti si osserva come le terne R1, R5, R4 e R3, R2, R5 costituiscono dei triangoli. Vediamo come diventa il circuito se sostituiamo al primo di questi due triangoli una stella: Come mostrato dalla figura di sopra, il circuito ottenuto è molto più semplice e presenta i caratteristici collegamenti serie parallelo. I valori di RA, RB, RD sono: RA R1 R4 40 20 10 R1 R4 R5 40 20 20 RB R1 R5 40 20 10 R1 R4 R5 40 20 20 RC R4 R5 20 20 5 R1 R4 R5 40 20 20 Risultano in serie RC ed R3, ed anche RB con R2, quindi: RC 3 RC R3 5 20 25 9 RB 2 RB R2 10 50 60 Quindi il circuito sarà: RC3 risulta in parallelo con RB2, pertanto: RP RC 3 RB 2 25 60 17,65 RC 3 RB 2 25 60 Il circuito semplificato sarà il seguente: La corrente in questo circuito vale: I E0 22 0,77 A R A RP Ri 10 17,65 0,75 Proviamo ora a risolvere lo stesso problema utilizzando una trasformazione stellatriangolo. Più precisamente sostituiamo alla stella R4, R5, R3 il triangolo RAB, RBC, RAC. Il circuito diventa: 10 I valori di RAC, RAB, RCB sono: R AB R4 R5 R4 R5 20 20 20 20 60 R3 20 RBC R5 R3 R5 R3 20 20 20 20 60 R4 20 R AC R4 R3 R4 R3 20 20 20 20 60 R5 20 Sono inoltre collegati in parallelo RAB con R1 (che chiameremo RP1), e RBC con R2(che chiameremo RP2): RP1 R AB R1 60 40 24 R Ab R1 60 40 RP 2 RBC R2 60 50 27,27 RBC R2 60 50 Quindi il circuito diventa: 11 RP1 e RP2 risultano essere in serie, quindi: Rs RP1 RP 2 24 27,27 51,27 RS risulta essere in parallelo a RAC, quindi: RP 3 R AC RS 60 51,27 27,65 R AC RS 60 51,27 Il circuito semplificato sarà il seguente: Quindi la corrente che circolerà nel circuito sarà pari a: I E0 22 0,77 A Ri RP3 0,75 27,65 C.V.D. ESERCIZIO 5 (Princ. di sovrap. degli effetti e generatori dipendenti) E’ dato il circuito rappresentato in figura: 12 Calcolare la tensione V. Soluzione Il principio di sovrapposizione degli effetti è valido per i circuiti lineari ed afferma che ogni grandezza elettrica in un circuito elettrico lineare in cui siano presenti n generatori può essere ricavata come la somma della stessa grandezza elettrica per n circuiti in cui ogni generatore indipendente operi singolarmente e gli altri siano disattivati. Anche nei circuiti in cui siano presenti generatori controllati è possibile applicare il principio di sovrapposizione degli effetti. In questo caso non si dovranno annullare i generatori controllati, ma si modificherà per i diversi circuiti la relazione fra la grandezza di controllo e quella controllata. Nel circuito ci sono due generatori indipendenti ed uno dipendente (generatore di tensione controllato in corrente), quindi i circuiti da considerare saranno due. Il primo circuito sarà: Per questo circuito si applica direttamente il principio di Kirchhoff e la legge di Ohm, e si ottiene: 12 - 2I = 4I da cui: I = 2A e quindi la tensione V1 sarà pari a: V1 = 6V = contributo alla tensione V del primo circuito Il secondo circuito sarà: 13 Applicando Il principio di Kirchhoff alle due maglie e la legge di Ohm si ottiene: 6 I Ix - I - 3 Ix - 2I 0 Risolvendo questo sistema si ottiene: Ix = 3A Quindi la tensione V2 sarà pari a: V2 = 3*3 = 9V = contributo del secondo circuito alla tensione V La tensione totale V è allora: V = V1 + V2 = 9 + 6 = 15V 14