La Spugna di Luffa
Perché usare per la propria igiene una spugna derivata dalla plastica,
quando potresti averne una ricavata da una pianta, non inquinante e
molto più efficace?
Pratica, ipoallergenica ed ecologica: La luffa è anzitutto una pianta. Il suo frutto maturo sembra un strano
incrocio tra una zucca e una zucchina: verde, grande e allungato. Ma ciò che la rende importante per noi è la
polpa, commestibile (anche se non buonissima) quando è piccola ma che diventa coriacea, legnosa e
immangiabile quando è matura. E’ a quel punto che il frutto viene raccolto, lasciato seccare e sbucciato, gli
vengono tolti i semi e i residui di polpa. Quello che ne resta è il fitto reticolo interno di fibre, secche, legnose e
molto leggere, che una volta immerse in acqua si rigonfiano, ammorbidendosi e diventando un’ottima spugna.
Come spugna da bagno: La spugna di luffa ha un’ottima capacità di esfoliare delicatamente la pelle,
rimuovendo le cellule morte e contemporaneamente riattivando la microcircolazione sanguigna. Questo si
traduce in un reale beneficio e una concreta sensazione di benessere, sopratutto per le zone del corpo
maggiormente stressate dalle normali attività quotidiane: schiena, gambe e piedi. La spugna di luffa è un ottimo
aiuto per ridurre gli inestetismi della pelle. Gli effetti benefici dell’uso della spugna di luffa sono di due tipi:
nell’immediato un beneficio delle zone massaggiate; a lungo termine un miglioramento estetico della pelle e
della silhouette. Infatti migliorare la microcircolazione sanguigna è un ottimo sistema per porre rimedio a molti
inestetismi della pelle: sgonfiare le gambe e i piedi, alleviare le macchie della pelle, togliere i peli incarniti
dovuti all’uso della cera depilatoria e, se usata con costanza, a ridurre la cellulite. La sua efficacia è simile a
quella delle spugne di crine, ma non graffia la pelle.
Per viso e pelli delicate: Per chi ha la pelle delicata o cerca una spugna da usare in zone sensibili, come il
viso, la spugna ricavata dalla luffa non ancora matura è un’ottima soluzione. E’ molto morbida, le sue fibre si
riempiono molto d’acqua e potrebbe in alcuni casi ricordare le spugne di mare. Con la differenza che alla
morbidezza si unisce una buona capacità pulente, per non perdere i benefici che si ottengono sul corpo con
un’azione tonificante. Inoltre va ricordato che la spugna di luffa è ipoallergenica: non viene trattata né sbiancata
chimicamente Per chi ha la pelle delicata o cerca una spugna da usare in zone sensibili, come il. Asciuga in
pochissimo tempo e le sue maglie sono troppo larghe per intrappolare i residui di sapone; in questo modo si
evita che l’acqua sporca ristagni e i batteri si moltiplichino. Anche per questo è preferibile rispetto ad altri generi
di spugne i cui tempi di asciugatura invece sono molto più lunghi. .
Per le stoviglie! Quando la luffa raggiunge il massimo della maturazione se ne possono ottenere spugne
particolarmente ruvide, che ben sostituiscono le spugne abrasive usate generalmente in cucina. Per questo
vengono consigliate per le stoviglie e la pulizia della casa in generale, laddove ci sia dello sporco da sfregare.
In sostanza si può dire che la spugna di luffa sia l’ideale per chi:
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Ha la necessità di utilizzare per la propria pulizia personale prodotti naturali non trattati.
Ha la pelle secca e cellule morte da togliere.
Cerca un aiuto per la riduzione di inestetismi della pelle (cellulite, peli incarniti, cattiva circolazione,
ecc…)
Ha un’anima ecologica e vuole contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, utilizzando spugne vegetali
piuttosto che artificiali o marine.