Fisica ambientale - Università degli Studi di Udine

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PROGRAMMI DEL CORSO DI LAUREA IN
Scienze e tecnologie per l'ambiente e il
territorio
a.a. 2012/2013
Chimica dell'atmosfera e nucleare ambientale
Docente: prof. Alessandro Del Zotto
Crediti: 6
Finalità : Nella prima parte del corso si forniscono le nozioni fondamentali della chimica inorganica.
La seconda parte del corso è focalizzata su analisi e comprensione delle cause fisiche e chimiche
dell'inquinamento atmosferico. La terza parte del corso fornisce elementi di chimica nucleare e
radiochimica e prende in esame la componente naturale e quella antropogenica delle radiazioni
ionizzanti. Lo studente quindi acquisirà un quadro completo dei molteplici aspetti dell'inquinamento
atmosferico (causato da agenti fisici, chimici e da radionuclidi) e potrà valutarne le ricadute negative
su qualità dell'ambiente e salute umana.
Programma: Parte I: Elementi di chimica inorganica. Tavola periodica degli elementi. Elementi
chimici fondamentali, composti principali e loro proprietà . Acidità e basicità di Brönsted e di
Lewis. Complessi metallici e loro proprietà . Silicati e silicoalluminati. Parte II: Atmosfera terrestre.
Composizione, struttura e dinamiche. Temperatura e pressione. Composizione chimica in funzione
dell'altezza. Interazione materia-luce. Meccanismi generali. Ozono e distruzione dello strato di ozono
nella stratosfera. Meccanismi chimici. Biossido di carbonio ed aumento dell'effetto serra. Altri gas
serra. Riscaldamento del pianeta: meccanismo. Particolato atmosferico e inquinamento da sostanze
inorganiche e organiche. Piogge acide. Inquinamento da gas a carattere acido. Inquinamento da
sostanze organiche. Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Lo smog fotochimico. Meccanismi di
formazione. Parte III: Elementi basilari di chimica nucleare: il nucleo e le sue caratteristiche, energia
nucleare. Nuclidi e radionuclidi, decadimenti radioattivi. Reazioni nucleari e loro bilanciamento.
Radioattività naturale: classificazione dei radionuclidi naturali. Cinetica di decadimento e t ½ .
Radon e problematiche connesse. Energia nucleare: fusione, fissione e reattori. Ciclo dell'uranio, scorie
radioattive e uranio impoverito. L'incidente nucleare e il fall-out, l'incidente di Chernobyl e
conseguenze. Radiazioni ionizzanti ed effetti biologici. Elementi di dosimetria e di radioprotezione.
Radionuclidi e meccanismi di trasporto. Radionuclidi nelle acque e nel terreno, le catene biologiche le
catene biologiche di trasmissione dei radionuclidi.
Esercitazioni: Il corso prevede obbligatoriamente una visita guidata presso la Sezione di Fisica
Ambientale dell'ARPA-FVG a Udine.
Bibliografia: Appunti di lezione. Per consultazione: D.F. Shriver, P.W. Atkins, C.H. Langford,
Chimica Inorganica, Zanichelli, Bologna S.E. Manahan, Environmental chemistry, Lewis Publishers,
Boca Raton, USA M. Eisenbud, T. Gesell, Environmental radioactivity, Academic Press, San Diego,
USA.
Modalità d'esame: Test scritto per le parti I e II del programma. Esame orale per la parte III.
Orario e luogo di ricevimento: Orario libero, ricevimento previo accordo diretto, via E-mail o
telefonico docente-studente. Studio del docente presso il Dipartimento di Chimica, Fisica e Ambiente,
sezione di Scienze e Tecnologie Chimiche, via Cotonificio, 108.
Indirizzi: Prof. Alessandro Del Zotto Dipartimento di Chimica, Fisica e Ambiente sezione di
Scienze e Tecnologie Chimiche via Cotonificio, 108 Tel: 0432558840 - 0432558853
Ecofisiologia dei sistemi acquatici
Docente: prof. Giorgio Honsell
Crediti: 6
Finalità : Obiettivo del corso è lo studio delle interrelazioni tra organismi vegetali ed ambiente,
dal livello cellulare a quello di comunità , negli ecosistemi acquatici e terrestri. Nel modulo “
Ecofisiologia dei sistemi acquatici” verrà data una descrizione degli ambienti acquatici e dei
principali fattori ambientali, saranno trattate le caratteristiche, struttura, funzioni e tassonomia dei
vegetali acquatici, sarà analizzata la struttura delle comunità vegetali negli ecosistemi acquatici
(fitoplancton e fitobenthos) e le risposte degli organismi ai fattori fisici, chimici e biotici dal livello
cellulare a quello di comunità . Saranno inoltre considerate le risposte delle comunità a fattori
antropici.
Programma:
Gli ecosistemi acquatici 1.1 I principali fattori chimico-fisici 1.2 Le caratteristiche
degli ambienti acquatici. 1.2.1 I mari e gli oceani. 1.2.2 Le acque interne (ambienti lotici e lentici).
1.2.3 Le acque di transizione. I vegetali acquatici: morfologia, biologia e tassonomia. 2.1
Cyanobacteria e altri procarioti fotosintetici. 2.2 Glaucophyta. 2.3 Rhodophyta. 2.4 Chlorophyta. 2.5
Chromalveolata. 2.6 Euglenozoa. 2.7 Spermatophyta Le comunità vegetali negli ecosistemi
acquatici. 3.1 Fitoplancton: successione e dinamica dei bloom. 3.2 Fitobenthos: zonazione del benthos
Flussi di materia ed energia negli ecosistemi acquatici. 4.1 Fotosintesi e produzione primaria. 4.2 I
principali nutrienti e il rapporto di Redfield. Flussi di rigenerazione e cicli biogeochimici negli
ambienti acquatici, 4.3 Le reti trofiche. Consumatori primari e secondari. Le comunità microbiche e
il processo di decomposizione della materia organica. Il microbial loop. L'uomo e gli ecosistemi
acquatici. 5.1 Eutrofizzazione, bloom fitoplantonici e red tides. 5.2 Le alghe tossiche. 5.3 Gli
ecosistemi acquatici e il cambiamento climatico globale.
Esercitazioni:
.
Bibliografia:
Barnes R.S.K. and K.H. Mann (1991) Fundamentals of Aquatic Ecology. Blackwell
Scientific Publications, Oxford Ghirardelli E. (1981) La vita nelle acque. Utet, Torino Lee R.E.
(2008) Phycology. Cambridge University Press Levinton J.S. (2001) - Marine Biology: Function,
Biodiversity, Ecology. Oxford University Press Mann K.H. and J.R.N. Lazier (2006) Dynamics of
Marine Ecosystems: Biological-Physical Interactions in the Oceans. Blackwell Scientific Publications,
Oxford.
Modalità d'esame:
Prova orale.
Orario e luogo di ricevimento:
.
Indirizzi: Prof. Giorgio Honsell DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI
Via delle Scienze 91/93 Tel. 0432 558790 fax 0432 558784
Ecofisiologia dei sistemi terrestri
Docente: prof. Enrico Braidot
Crediti: 6
Attività formativa previta:
Lezione (h): 45 Esercitazioni (h): 10 Seminari (h): 5 Studio
individuale previsto (h): 90 Totale ore: 60
Finalità : il corso si propone di introdurre gli studenti allo studio dell'interazione fra le piante ed il
loro ambiente (a livello di cellula, singolo individuo e popolazione); l'obiettivo sarà raggiunto
mediante 1'apprendimento di alcune nozioni sulla regolazione dei processi fisiologici e la relazione di
questi con l'adattamento ambientale.
Programma: Analisi dei fattori ambientali e individuazione degli effetti sulla vegetazione. Luce:
1.1 Risposte fotosintetiche alla dinamica della radiazione. 1.2 Efficienza fotosintetica e adattamento
fotosintetico all'irradianza. 1.3 Orologi biologici: risposte ritmiche e fotoperiodiche. 1.4 Fotorecettori:
percezione della luce come segnale ambientale. Acqua: 2.1 Relazioni idriche della cellula vegetale.
2.2 Regolazione dell'assorbimento di acqua, del trasporto e della traspirazione nelle piante. 2.3 Bilancio
idrico a livello di pianta. 2.4 L'economia dell'acqua in comunità vegetali. 2.5 Xeromorfismo e
tolleranza al disseccamento. 2.6 Stress da congelamento.
CO2 e O2: 3.1 Ecofisiologia
dell'assimilazione della CO2. 3.2 Risorse del carbonio nella pianta intera. 3.3 Risorse del carbonio a
livello di comunità vegetali. 3.4 Vento e turbolenze. 3.5 Modulazione dell'architettura vegetale in
risposta agli agenti atmosferici. 3.6 Respirazione a livello di tessuti. 3.7 Anossia. 3.8 Stress ossidativo.
Meteore e Temperatura: 4.1 Influenze ambientali sullo sviluppo e sulle transizioni di fase. Bilancio
termico. 4.2 Dormienza e germinazione dei semi. Vernalizzazione. Fattori nutrizionali: 5.1 cicli e la
nutrizione minerale delle piante. 5.2 Assimilazione e utilizzazione dell'N; principali cicli biogeochimici
5.3 Fattori interni ed esterni che influiscono sulla nutrizione minerale. 5.4 Componenti della risposta
plastica alla disponibilità dei nutrienti. 5.5 Bilancio e circolazione dei minerali nelle
comunità vegetali. Fattori abiotici: 6.1 Acquisizione di nutrienti da suoli “estremi” o
‘tossici”: meccanismi di resistenza. 6.2 Danni da alterazioni ambientali. 6.3 Stress da
salinità . 6.4 Incendi boschivi. Fattori biotici: 7.1 Interazioni tra organismi. 7.2 Competizione e
allelopatia: aspetti fisiologici. 7.3 Predazione e parassitismo. 7.4 Associazioni mutualistiche.
Esercitazioni: l'ingresso delle piante alloctone nei sistemi ruderali e negli alvei fluviali. Adattamenti
ecologici: piante idrofite, litofite e alofile.
Esercitazioni:
L'ingresso delle piante alloctone nei sistemi ruderali e negli alvei fluviali.
Adattamenti ecologici: piante idrofite, litofite e alofile.
Bibliografia:
Appunti di lezione; Larcher W. Ecofisiologia vegetale . 1993. Edagricole,
Bologna; Per consultazione:
Schulze, E.-D., Beck E., Müller-Hohenstein, K. Plant Ecology 2002 Spektrum Akademischer
Verlag GmbH, Heidelberg, 2002; Taiz L, Zeiger E. Fisiologia vegetale . 2008 Ediz. italiana e inglese
Piccin nuova libraria.
Modalità d'esame:
Colloquio orale.
Precedenze consigliate: Fisiologia vegetale, Fisica,
Chimica Generale ed Inorganica, Chimica Organica, Ecologia .
Orario e luogo di ricevimento:
(Dip. DISA) in via delle Scienze 91.
Venerdì dalle 9 alle 13 presso la Sezione di Biologia Vegetale
Indirizzi:
Prof. Enrico Braidot Dip.to DISA tel: 0432 558792 fax: 0432 558784
Ecologia quantitativa
Docente: prof. Enrico Feoli
Crediti: 6 PROGRAMMA RIFERITO ALL'ANNO ACCADEMICO 2012/2013
Finalità : Dare una introduzione esauriente sui metodi di analisi dati e di integrazione dei dati per
l'analisi quantitativa degli ecosistemi nella prospettiva della ricerca transdisciplinare. Dare esperienza
pratica sull'integrazione di dati provenienti da GIS, remote sensing e differenti basi di dati con un
approccio rivolto ad ottenere dati utili per un determinato progetto ma raccolti per altri progetti (data
mining) Dimostrare attraverso casi di studio come si possono definire unità operative geografiche e
come correlare le informazioni di diverse matrici di dati mediante l'uso dell'analisi multivariata e della
teoria dei “fuzzy sets”.
Programma:
Primo Modulo: Analisi dei dati ecologici (circa 35 ore) Cos'è l'ecologia
quantitativa. Problemi ecologici e ricerca di una loro quantificazione. Concetto di sistema e concetto di
stato di un sistema. Spazio ecologico. Dimensioni dello spazio ecologico. Misure di ampiezza di
nicchia Concetto di ordine, misure di ordine, entropia e neg-entropia, mutua informazione. Le unità di
analisi. Tipi di variabili e scale di misura: binaria, qualitativa, ordinale, intervallare razionale.
Rappresentazione dei dati: tabelle e matrici. Equazioni empiriche, metodi di linearizzazione. Concetti
base di statistica: popolazione, campione, variabilità , parametri di posizione e di dispersione.
Distribuzioni di frequenza. Analisi della varianza lineare e analisi della varianza per ranghi.
Trasformazione dei dati. Standardizzazione delle variabili e degli oggetti. Introduzione all' Analisi
multivariata e rappresentazione dello spazio multidimensionale. Matrici e vettori di dati ecologici. La
matrice di varianza covarianza e la matrice di correlazione. Modalità Q ed R. Classificazione
automatica degli ecosistemi. Classificazione politetica e classificazione monotetica. Funzioni di
somiglianza geometriche. Funzioni di somiglianza per dati qualitativi, chiquadrato, funzioni per dati
misti e integrazione dell'informazione. Matrici simmetriche e dendrogrammi. Linearità e non
linearità . Linearizzazione.. Matrici simmetriche di somiglianza e loro uso per la classificazione e per
l'ordinamento. Decomposizione singolare e spettrale di una matrice: autovalori ed autovettori. Analisi
delle componenti principali. Analisi delle corrispondenze. Analisi della correlazione canonica. Analsi
discriminante. Ordinamento, analisi diretta ed indiretta di gradienti Trattamento dei dati misti: Indice
di Gower e Indice di Goodall. Classificazione automatica gerarchica e non gerarchica. Metodi del
legame semplice, medio e completo. Topologia dei dendrogrammi. La teoria dei fuzzy sets,
applicazioni alle variabili ecologiche e alle classi di oggetti. Secondo modulo: Modelli ecologici
(circa 25 ore) Semplici modelli di crescita dell'individuo e di crescita delle popolazioni. Modello
esponenziale e logistico. Modelli di Lotka e Volterra. Modelli di dispersione spaziale, autocorrelazione
spaziale. Catene di Markov. Modelli per la misura della biodiversità , log-normale, broken stick,
geometrico. Modelli di dispersione e di diffusione. Analisi delle serie temporali: medie mobili e
ARIMA (modello autoregressivo delle medie mobili), applicazioni delle trasformate di Fourier.
Esercitazioni:
MATEDIT.
Durante il corso si faranno esercitazioni pratiche con l'uso del programma
Bibliografia: Dispensa di E. Feoli e P. Ganis “Introduzione all'ecologia quantitativa”
scaricabile da internet. Si consiglia anche
• il testo di M. Gatto Introduzione all'ecologia delle popolazioni (CLUP 1989),
• il testo di Ferrari C. Biodiversità , 2010 Zanichelli e
• il testo di Chelazzi G. Provini A. Santini G. 2004. Ecologia dagli organismi agli ecosistemi. Casa
editrice Ambrosiana.
• Jongman R.H.G., ter Braak C.J.F. & van Tongeren O.F.R. (eds.), 1995, Data analysis in
community and landscape ecology. 2 nd ed. Cambridge University Press. Cambridge.
Modalità d'esame: .
Orario e luogo di ricevimento: .
Indirizzi: Prof. Enrico Feoli Tel. Univ.: 040/5582076 cell. 3204329850
Fisica ambientale
Docente: prof. Steno Ferluga
Crediti: 6 PROGRAMMA RIFERITO ALL'ANNO ACCADEMICO 2012/2013
Finalità : Il corso affronta tematiche inerenti alla Fisica Ambientale con particolare riferimento
all'effetto sull'ambiente di radiazioni non ionizzanti (telecomunicazioni), radiazioni ionizzanti,
radioattività , fisica nucleare e fisica delle particelle, fonti energetiche convenzionali e alternative,
variazioni climatiche collegate ai cicli solari, alle maree e altri effetti planetari. Il corso prevede delle
esercitazioni che avranno come oggetto la radioattività naturale e artificiale, le radiazioni non
ionizzanti e l'inquinamento elettromagnetico.
Programma:
FISICA DI BASE (richiami)
Meccanica e Termodinamica
Argomenti di
studio della Fisica, grandezze fisiche e unità di misura, scalari e vettori, operazioni con i vettori,
operatori differenziali vettoriali, cinematica, quantità di moto, energia cinetica e potenziale, forza
peso, momento angolare, forza centripeta, gravitazione universale.
Temperatura, leggi dei gas
perfetti, primo principio della termodinamica, capacità termica e calore specifico, funzioni di stato,
liquidi, trasformazioni di fase, calore latente, termodinamica dell'atmosfera e clima, ciclo di Carnot,
secondo principio della termodinamica, entropia.
Elettromagnetismo
Elettricità in natura,
carca elettrica, legge di Coulomb, campo elettrostatico, legge di Gauss per il campo elettrico,
potenziale elettrostatico, forza elettromotrice, conduttori e isolanti, corrente elettrica, legge di Ohm e
resistenza, capacità , condensatori e dielettrici, circuiti elettrici.
Magneti naturali, campo
magnetico, forza di Lorentz, legge di Gauss per il campo magnetico, legge di Biot-Savart, circuitazione
di Ampere, corrente di spostamento, dia- para- ferro- magnetismo, induzione di Faraday; magnetismo
terrestre, ciclo magnetico solare ed effetti climatici.
FISICA DELLE RADIAZIONI
Onde
elettromagnetiche
• Radiazioni nell'Ambiente, equazioni di Maxwell e onde elettromagnetiche, vettore di Poynting,
energia della radiazione solare, polarizzazione, riflessione e rifrazione delle onde e.m., dispersione
della luce, diffusione, interferenza e diffrazione, microscopia atomica.
Interazioni luce-materia
La radiazione termica, corpo nero, fotoni, curva di Planck, legge di Wien; dualismo onda-corpuscolo;
emissione e assorbimento atomico, l'atomo come oscillatore (cenno), righe spettrali, bande molecolari,
proprietà ottiche delle sostanze, lampade a incandescenza e fluorescenza.
Lo spettro
elettromagnetico
• Onde radio e telecomunicazioni, microonde; radiazione infrarossa, luce visibile e colori, l'occhio
umano e la visione, raggi ultravioletti, raggi X e γ, radiazioni ionizzanti. Inquinamento
elettromagnetico, linee elettriche e stazioni radio, normative; inquinamento luminoso.
Radiazioni e
particelle
• Radiazioni naturali e artificiali, nucleo atomico e particelle, l'energia del nucleo, radioattività ,
decadimenti α, β e γ; modello standard delle particelle elementari, fermioni e
bosoni, forze fondamentali della natura.
Esercitazioni:
.
Bibliografia: .
Modalità d'esame: .
Orario e luogo di ricevimento: .
Indirizzi: .
Idrogeologia
Docente: prof.ssa Grazia Martelli
Crediti: 6 PROGRAMMA RIFERITO ALL'ANNO ACCADEMICO 2012/2013
Finalità : L'obiettivo del corso è quello di fornire le conoscenze di base sulle caratteristiche delle
acque sotterranee in merito alla loro distribuzione, circolazione e quantificazione.
Programma:
Complesso roccia - acqua sotterranea: l'acquifero. Genesi delle risorse idriche.
Dinamica del sistema acquifero: applicazione della legge di Darcy. Parametri idrogeologici
dell'acquifero: permeabilità , trasmissività , coefficiente d'immagazzinamento. Studio delle falde
idriche. Bilancio idrogeologico: Raccolta ed elaborazione dei dati idrogeologici di base. Valutazione
della ricarica attiva degli acquiferi.
Reti di flusso: carte piezometriche. Rapporti acque
superficiali-acque sotterranee. Limiti idrogeologici. Analisi quantitativa della superficie piezometrica e
portata della falda. Prove di emungimento su pozzi: Regime stazionario (modello Dupuit/Thiem).
Regime transitorio (modello Theis). Prove in abbassamento e in risalita. Applicazione di metodi grafici
per il calcolo di permeabilità , trasmissività , coeff. d'immagazzinamento.
Le sorgenti:
Classificazione delle sorgenti. Curve di esaurimento e stima delle risorse idriche sotterranee. I
principali acquiferi della Regione Friuli-Venezia Giulia: Pianura friulana. Anfiteatro morenico del
Tagliamento. Campo di Osoppo.
Esercitazioni: .
Bibliografia: G. Castany - Idrogeologia, principi e metodi, Dario Flaccovio Editore.
Modalità d'esame: Orale.
Orario e luogo di ricevimento: Da definire con il docente.
Indirizzi: Prof.ssa Grazia Martelli
Pericolosità e rischi geologici
Docente: prof.ssa Maria Eliana Poli
Crediti: 6
Finalità :
Il corso si propone di fornire allo studente le conoscenze di base sui vari tipi di
pericolosità connessi alle dinamiche geologiche e ai processi geomorfologici (pericolosità sismica,
vulcanica, idrogeologica). Sono presentati e discussi principi e metodologie di intervento per la
previsione, la prevenzione e la mitigazione del rischio sismico, vulcanico e idrogeologico.
Programma: Concetti di Pericolosità , Vulnerabilità , Elementi a rischio e Rischio Naturale.
Calamità naturale, evento estremo, disastro naturale. La Protezione Civile. Pericolosità sismica . I
terremoti, onde sismiche e sismografi, soluzione del meccanismo focale, Intensità e magnitudo ed
energia. Le cause del danno. La scala ESI del danno ambientale. La mitigazione del danno. Previsioni
dei terremoti a breve termine; Previsione probabilistica: per mezzo di zonazione sismica e carte di
rischio; Previsione deterministica. La zonazione sismica del territorio italiano e le zone
sismogenentiche: criteri di realizzazione. Parametrizzazione di sorgenti sismogeniche: la box sismo
genica. La sismicità italiana. La carta della pericolosità sismica del territorio italiano. La
classificazione sismica del territorio nazionale. La carta di rischio sismico della regione FVG.
Microzonazione sismica: indirizzi e criteri.
Pericolosità vulcanica . Il vulcanesimo; tipi di magmi e
proprietà fisiche. Prodotti vulcanici, loro pericolosità e criteri per la mitigazione del rischio. Tipi di
eruzioni, morfologia dei vulcani. Il vulcanesimo italiano: Vesuvio, Campi Flegrei, Etna, Stromboli.
Pericolosità e rischio vulcanico. Il Piano di evacuazione nazionale del Vesuvio.
Pericolosità fluviale . Processi fluviali e antropici. Rischio diretto e impatto diretto. L'Autorità di
Bacino. Pericolosità fluviali: 1) Migrazione laterale di un corso d'acqua. Opere di difesa. 2)
Esondazione e inondazione. Causa delle piene. L'idrogramma di piena. Metodi empirici e probabilistici
per la determinazione delle piene di progetto. Il metodo di Gumbel. Effetti idrologici
del'urbanizzazione. Interventi strutturali e non strutturali per la mitigazione delle piene. Il caso del
Tagliamento (Il piano stralcio) e del Meduna-Cellina. 3) variazioni del profilo longitudinale del corso
d'acqua. Il controllo del trasporto solido nei torrenti di scavo. Tecniche per la mitigazione degli alvei in
approfondimento. La ricerca del profilo di compensazione. Briglie, controbriglie e soglie. Il controllo
del trasporto solido nei torrenti di trasporto. Criteri di mitigazione. Difese attive e difese passive.
Principi per la difesa dalle colate veloci di fango e di detrito: Casi di studio. Pericolosità da frana
Fattori di instabilità di un versante. Caratteristiche morfologiche di una frana. Classificazione di
Varnes. Valutazione pericolosità di frana. Gli inventari dei fenomeni franosi. Il Progetto IFFI.
Stabilità dei pendii in terra. Caratterizzazione geotecnica dei materiali naturali e struttura dei terreni.
Proprietà fisiche del terreno (proprietà indice): granulometria, porosità , contenuto d'acqua, peso di
volume, peso specifico, densità relativa. L'acqua nel terreno: determinazione dei limiti di Atterberg.
Sistemi di classificazione delle terre. Concetti di pressione totale, pressione effettiva e pressione
neutrale: il principio delle tensioni efficaci. Resistenza al taglio dei terreni naturali (principi generali).
Criterio di rottura di Mohr-Coulomb. Misura della resistenza al taglio nei terreni naturali: prove di
taglio diretto, prove triassiali. Analisi di stabilità dei pendii in terreni: il metodo dell'equilibrio limite
globale. Analisi di stabilità di pendii illimitati (determinazione del fattore di sicurezza). Analisi di
stabilità di pendii di altezza limitata (valutazione dell'equilibrio dei momenti) Verifica della
stabilità in situazioni complesse (pendii naturali): determinazione del fattore di sicurezza con il
metodi di Fellenius. Stabilità dei pendii in roccia. Caratterizzazione meccanica delle rocce.
Definizione di roccia e ammasso roccioso. Prove di laboratorio su campioni di roccia. Tipologie di
facies rocciose. Analisi geomeccanica di un versante in roccia. Tipologia delle fratture negli ammassi
rocciosi. Caratteristiche delle discontinuità degli ammassi rocciosi (metodi di misura dei parametri
che le definiscono ed elaborazione dei risultati del rilevamento). Rappresentazione stereografica dei
giunti (fratture) mediante i reticoli di Schmidt (i diagrammi stereografici). Analisi di stabilità di
pendii in roccia (principi generali).Impiego della proiezione stereografica nelle verifiche di stabilità :
individuazione dei possibili cinematismi di rottura (planare, a cuneo, per ribaltamento). Esempi di
analisi di stabilità . Metodi qualitativi e quantitativi per la realizzazione delle carte di suscettibilità .
Approcci qualitativi: analisi di campagna con realizzazione di carte tematiche (carta delle frane);
sovrapposizione di carte indicizzate. Approcci quantitativi: il metodo statistico. L'approccio
deterministico e la determinazione del fattore di sicurezza. La determinazione della componente
spaziale: analisi di serie temporali degli eventi, analisi di serie temporali dei fattori di innesco,
monitoraggi. Criteri e opere per la mitigazione del rischio da frana. Riduzione della pericolosità di
frane in terra. Interventi finalizzati alla riduzione delle forze destabilizzanti il pendio. Interventi
finalizzati all'aumento delle forze resistenti. Stabilizzazione di pendii in roccia. Riduzione della
vulnerabilità e degli elementi a rischio.
Esercitazioni: Ad integrazione del programma sono previsti interventi di specialisti dei vari settori,
uscite sul terreno fra cui una visita alla sede della Protezione Civile del FVG.
Bibliografia:
Appunti e dispense di lezione
Sitografia on-line
D.E Alexander.:
Calamità naturali. M. Marchetti: Geomorfologia fluviale. Tanzini M.: Fenomeni franosi e opere di
stabilizzazione. Aleotti P. & Polloni G.: Valutazione e mitigazione del rischio di frana. Helvetius
edizioni. Casati e Pace: Scienze della Terra vol. II. P. Casati vol. I° volume M. Panizza:
Manuale di geomorfologia Applicata
Modalità d'esame:
Orale.
Orario e luogo di ricevimento: In qualsiasi momento dell'anno previo appuntamento (via mail o
telefonico), presso lo studio del docente.
Indirizzi: Prof.ssa Maria Eliana Poli Dipartimento di Chimica, Fisica e Ambiente sezione di
Georisorse e Territorio, via Cotonificio, 114 Tel. 0432 558747
Statistica applicata e gestione dei dati ambientali
Docente: prof.ssa Laura Rizzi
Crediti: 6
Attività formativa prevista: Lezioni (h): 45
individuale previsto (h): 90 Totale ore: 150
Esercitazioni (h): 15
Seminari (h): 0
Studio
Finalità :
Il corso si propone di approfondire le problematiche legate agli strumenti statistici
maggiormente utilizzati in ambito sperimentale. Particolare rilievo sarà dato agli aspetti di carattere
applicativo, alternando, nel corso delle lezioni, momenti di carattere teorico ed esercitazioni.
Programma:
Richiami di inferenza statistica
Stima puntuale e per intervallo
Test
delle ipotesi: errori di primo e secondo tipo
Livello di significatività e potenza del test
Il
modello di regressione lineare
Relazioni tra variabili: covarianza e correlazione
Regressione semplice: assunzioni e stima dei parametri.
Test sui parametri e misure della
bontà di adattamento.
L'analisi dei residui per la diagnostica.
Regressione multipla.
Uso delle variabili dummy.
Test e selezione delle variabili.
Violazione assunzioni classiche
sugli errori: multicollinearità , eteroschedasticità e autocorrelazione
Serie storiche ambientali
Definizione di serie storica: approccio classico e stocastico
Principali modelli per serie storiche
Metodi geostatistici
Stima di valori in punti non misurati: triangular irregular network, natural
neighbour, inverse distance weighting, kriging.
Stima di valori mancanti in serie storiche:
regressioni, reti neurali, generatori di dati.
Metodi Monte Carlo
Generazione di numeri
casuali. Metodi bootstrap.
Analisi multivariata Analisi in componenti principali: costruzione
delle componenti, scelta del numero di componenti, interpretazione dei risultati. Analisi dei gruppi:
metodi gerarchici e non gerarchici, algoritmi divisivi e agglomerativi, misure di similarità e
dissimilarità . Distanze. Determinazione del numero dei gruppi.
Esercitazioni: Esercitazioni presso il laboratorio di informatica. E' previsto l'uso di Excel e di R
per la gestione dei dati e l'analisi statistica.
Bibliografia:
F. M. Stefanini, Introduzione alla Statistica applicata con esempi in R, Pearson
Education,2007.
Camcamussi A., Möller F., Ottaviano E., Sari Gorla M., Metodi statistici per
la sperimentazione biologica, Zanichelli, Bologna, 1995 (2° ed.).
Modalità d'esame:
Prova orale finale.
Orario e luogo di ricevimento:
Da definire.
Indirizzi: Prof.ssa Laura Rizzi Dipartimento di Scienze Economiche Statistiche Via Tomadini
30/A Tel. 0432 249586 fax 0432 249595
Dott. Giovanni Fonseca Dipartimento di Scienze
Economiche Statistiche
Via Tomadini 30/A
Tel. 0432 249589
fax 0432 249595
[email protected]
http://www.dies.uniud.it/fonseca.html
Valutazione ambientale e processi di decisione
Docente: prof.ssa Lucia Piani
Crediti: 6 PROGRAMMA RIFERITO ALL'ANNO ACCADEMICO 2012/2013
Finalità : Il corso si propone di fornire agli studenti gli elementi di base per affrontare il tema della
Valutazione Ambientale e dei processi di decisione connessi alla attuazione di piani e progetti. In
particolare l'obbiettivo principale è quello di portare gli studenti a ragionare, con un approccio di tipo
preventivo, sugli effetti che molti interventi producono sull'ambiente utilizzando le forme tipiche
dell'analisi dei sistemi complessi in cui le variabili da prendere in considerazione sono molteplici e non
omogenee.
Programma: Il concetto di valutazione: le premesse, l'evoluzione Il processo decisionale e la
valutazione Dalle valutazioni di tipo socioeconomico alle valutazioni ambientali La coscienza
ambientale: le tappe fondamentali da Stoccolma a Rio a Joannesburg, copenaghen Il concetto di
sviluppo sostenibile Il tema della sostenibilità ambientale (sistema economico e sistema
ambientale) Il tema ambientale nelle valutazioni Le valutazioni ambientali: differenti strumenti a
livello di prodotto, impresa, territorio: Norme ISO, Norme EMAS, Agenda 21, Autorizzazione
Integrata Ambientale, LCA, Ecolabel, VIA, VAS. L'analisi costi benefici La normativa sulla VIA
Seconda parte
La Valutazione di Impatto Ambientale e la Valutazione Ambientale Strategica L'analisi dei piani:
obiettivi, azioni, norme; coerenza esterna, coerenza interna L'analisi dei progetti: l'individuazione
delle attività , dei fattori di impatto; le alternative Lo studio dell'ambiente: il problema dei dati
ambientali Il rapporto progetto ambiente: l'indviduazione degli impatti, la previsione degli impatti, la
quantificazione degli impatti. La stima della significatività degli impatti. La valutazione e
ponderazione delle risorse. I processi decisionali: alcuni approcci alla sintesi per la scelta tra
alternative: classificazione in ranghi di importanza delle risorse; gerarchizzazione dei criteri di scelta;
distanze dai ranghi; analisi di concordanza e discordanza.
Esercitazioni: Laboratorio tematico annuale su valutazione ambientale strategica e valutazione di
impatto ambientale - lavori di gruppo e presentazione di un elaborato.
Bibliografia: M.Palumbo Il processo di valutazione. Decidere Programmare Valutare. F.Angeli
2008 Malcevschi S., Belvisi M., Chitotti O.C., Garbelli P., Impatto ambientale e valutazione
strategica. Il sole 24 ore 2008 Appunti delle lezioni Materiale bibliografico su Esse 3 Letture
consigliate Rachael Carson, Primavera Silenziosa, Feltrinelli ed. 1999 Commissione Brundtland,
Our common future, http://www.un-documents.net/wced-ocf.htm .
Siti internet:
• www.europa.eu.int/eur-lex
• www.analistiambientali.org
• www.europa.eu.int/comm/environment/index_it.htm
• www.regione.fvg.it/ambiente/ambiente.htm
Modalità d'esame: Esame scritto/orale con discussione di un elaborato.
Orario e luogo di ricevimento:
Martedì ore 11-13 studio docente.
Indirizzi: Prof.ssa Lucia Piani DIPARTIMENTO Economia Società e Territorio Via delle Scienze
208 UDINE Tel. 0432 55 8308 fax 0432 558343
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