Il simposio dell`area ginecologica sulla Terapia ormonale

Il simposio dell’area ginecologica sulla Terapia ormonale sostitutiva
Dialogo immaginario con uno scettico
Che importa a me medico di medicina generale della menopausa ?
Il nostro paese ha una popolazione femminile ultracinquantenne di circa 11 milioni di persone.
Le donne oltre i 50 anni sono circa il 25% della popolazione totale e, in molte zone oltre il 50%
della popolazione femminile.
Hai mai pensato che un medico di medicina generale, tra le sue pazienti, ha più donne
ultracinquantenni che pazienti ipertesi o diabetici ? e che le donne di quest’età sono tra le maggiori
frequentatrici del tuo studio? Il climaterio femminile, inoltre, può significare maggior rischio di
cardiopatia ischemica, di osteoporosi, di fratture di femore, di disturbi genitourinari, di
problematiche sessuali, di malattia di Alzheimer, di disturbi emozionali.
Può anche accadere che tu non sia tanto interessato a conoscere le variazioni ormonali del
climaterio femminile, o le ultime risultanze della ricerca relative a queste tematiche, ma puoi non
interessarti alla prevenzione della cardiopatia ischemica, alla prevenzione e alla terapia della
osteoporosi, alla demenza, al carcinoma della mammella o a quello del colon ? puoi non
interessarti alla depressione, al disagio psichico e sessuale? La massima parte del nostro lavoro
di ogni giorno è compresa in queste condizioni ed è chiaro che non puoi non interessarti a queste
problematiche se vuoi far bene il tuo lavoro
Ma scusa la menopausa non è una tappa normale della vita di una donna ? perché tutti
questi problemi ? Non è meglio lasciar fare alla natura ? e poi le donne con la menopausa
sono un po’, come dire … finite, no?
E’ vero la menopausa è un evento naturale, inevitabile. Ma è questa fase della vita femminile può
essere un’eccellente occasione di prevenzione e di promozione della salute. Anche il solo proporre
la stagione del climaterio come occasione di salute anziché come “l’inizio della fine” della loro vita
e della loro femminilità può costituire un obiettivo particolarmente significativo per ogni medico di
medicina generale.
ll climaterio è una delle fasi della esistenza di una donna che tu, probabilmente, conosci da tempo
e che assisterai ancora per anni. La menopausa infatti è solo un episodio di una vita, ma la salute
di quella donna spesso è già stata per buona parte determinata da comportamenti e da fatti
precedenti. Per esempio: se è pur rilevante fare HRT per prevenire o curare l’osteoporosi è
almeno altrettanto rilevante far sì che la donna arrivi alla menopausa con un picco di massa ossea
il più elevato possibile. Questo è un problema da affrontarsi ben prima dell’evento climaterio, ed è
compito di chi – come te - si occupa della salute di quella persona per molti anni. Proprio perché
sei medico delle persone , non di un accadimento patologico ti devi interessare ai problemi del
climaterio, anche se sono ben consapevole che questo è solo uno dei momenti della vita di una
donna. La nostra preoccupazione principale è, in effetti, la salute della donna, non la gestione del
climaterio in sé e per sé.
Da quanto dici emerge un problema di formazione, ma forse – consentimelo - qui mi pare che vi
sia anche un problema di tipo etico-relazionale: quello di una arretrata concezione di sé nel
rapporto medico paziente e quello legato al riconoscimento di problemi solo quando coincidano
con i propri orientamenti culturali e ideologici. Infatti, le indicazioni di carattere estetico o sessuale,
di solito, non vengono riconosciute come indicazioni alla HRT. E ciò spesso in nome delle proprie
convinzioni personali. Non è ancora maturata in molti medici generali (ma anche in molti
specialisti) la visione del proprio ruolo come consulente di una paziente che sa decidere della
propria salute piuttosto che come nocchiero della salute altrui.
Ma io mi trovo a mal partito con gli ormoni, non ho mai fatto una visita ginecologica, ho
paura di fare la figura dell’ignorante, di non essere all’altezza; insomma sono in difficoltà a
trattare con le donne, quando si tratta di problemi ginecologici e le mando tutte dallo
specialista
Come te molti medici di medicina generale italiani hanno abdicato alla massima parte dei
compiti e delle competenze teoriche, ma anche di capacità manuali relativi alla gestione di
problematiche della salute femminile. La progressiva rinuncia da parte dei medici di medicina
generale ad occuparsi dei problemi delle donne è certamente frutto di una corretta presa di
coscienza della necessità di interventi sempre più appropriati per questi problemi, in parte anche
frutto di una impostazione culturale influenzata dai mass-media per cui ad ogni singolo problema
corrisponde un singolo specialista, ma anche di scelte sociopolitiche (introduzione dei consultori) e
sindacali che hanno privilegiato alcuni compiti, tralasciandone altri ed accettando che passasse
l’idea che sono interventi appropriati sulle donne solo quelli fatti dai ginecologi. Tuttavia,
consentimi di dire che non si vede perché il medico di medicina generale italiano sia così diverso
dai colleghi stranieri nelle cui nazioni vengono ritenuti “interventi appropriati” per la gestione di
una gravidanza fisiologica, della contraccezione ormonale e della menopausa anche quelli
effettuati da medici di medicina generale ben preparati e con una adeguata organizzazione .
Certo l’Università non ti ha fornito un bel servizio: molti come te si laureano in Italia senza avere
mai eseguito una esplorazione vaginale. E anche il SSN non incentiva i medici generali ad
occuparsi delle donne . Inoltre poche sono le occasioni di formazione su argomenti ginecologici e
le stesse industrie farmaceutiche che se ne occupano non ci informano dei loro prodotti.
Si ma come potrei fare io, che non sono specialista, a gestire correttamente una donna
in climaterio?
Credi proprio che si debba essere specialisti per decodificare e comprendere i problemi
personali, quelli sessuali, di coppia o relativi alla immagine di sé ?
Credi che occorra proprio essere specialisti per fare diagnosi di menopausa ?
E occorre proprio essere specialisti per effettuare il rilievo dei fattori di rischio cardiovascolare e
per l’osteoporosi o per fare la valutazione dello stato generale della donna in vista di una eventuale
terapia ormonale sostitutiva ?
E che solo gli specialisti possano prescrivere correttamente la terapia ormonale sostitutiva o
effettuarne il controllo a distanza ?
Inoltre è compito tuo informare correttamente circa i fenomeni e i problemi del climaterio. Spesso
le donne sono penalizzate da un’informazione incompleta e di parte. Un’efficace educazione
sanitaria, approfittando dello spazio “sala d’attesa” potrà migliorare e favorire anche il tuo rapporto
con loro. E’ compito tuo anche l’individuazione delle situazioni meritevoli di un approccio
specialistico e l’invio immediato e motivato a lui: sia il collega che la signora te ne saranno grati.
Anche la discussione con la signora di tutti gli aspetti del problema, in modo che lei possa
prendere una decisione consapevole circa la gestione della propria salute in climaterio è compito
tuo. Quando te la sentirai anche la prescrizione della HRT - quando opportuna - o delle terapie
alternative ad essa sono compito nostro, così come le indicazioni di tipo comportamentale ( dieta,
lo stile di vita, contraccezione) e un metodico controllo nel tempo . E chi altri potrà fare un
sostegno psicologico nei confronti della signora e dei membri del suo gruppo famigliare e un
counselling mirato circa le modificazioni psicologiche, relazionali e del comportamento sessuale
che possono avvenire in climaterio ?
Le donne in climaterio hanno bisogno di questo tipo di cose. Tu sei in grado di poterlo fare, se ti
prepari e ti organizzi bene.
E allora cosa posso fare ?
Migliorare la tua preparazione specifica in campo ginecologico . Per questo devi venire al simposio
dell’area ginecologica che faremo il 4 dicembre alle 9 durante il prossimo congresso SIMG e
seguirne le attività nei prossimi anni. Non hai altra scelta.