INFORMAZIONI SU ENDOSCOPIA CAPSULARE Il sistema di diagnosi effettuato tramite l'acquisizione di immagini da parte di una capsula deglutibile come un comune farmaco che contiene una o due telecamere ha rivoluzionato le diagnosi delle malattie intestinali evitando in certi casi disagi ai paziente ed ampliando il raggio delle esplorazioni endoscopiche al lungo distretto dell'intestino tenue (circa 6-7 metri). Il sistema è composto da tre semplici strumenti: una capsula monouso e ingeribile una cintura di registrazione dati un software di lettura immagini L'inizio dell'esame consiste nell'ingestione, da parte del paziente, della capsula che registra le immagini del tragitto percorso e le trasmette ad un registratore, disposto su una cintura posizionata sul paziente . Il movimento della capsula nell'intestino è assicurato dall'attività peristaltica dei muscoli intestinali. Il giorno precedente l'esame il paziente dovrà eseguire una pulizia intestinale analoga a quella per la colonscopia. La somministrazione della capsula è ambulatoriale, non causa alcun disagio o sensazioni sgradevoli durante l'ingerimento e consente al paziente autonomia di movimento. La capsula verrà eliminata spontaneamente con le feci nelle ore o nei giorni successivi A fine esame (dopo 8-10 ore) i dati vengono trasferiti dal registratore ad una workstation dove saranno analizzati ed elaborati dall'apposito software. Quando viene fatto l'esame ? Tra le indicazioni di impiego della videocapsula endoscopica c´è il sanguinamento gastrointestinale oscuro o occulto, il sospetto e/o il follow-up della malattia di Crohn, la sorveglianza delle poliposi familiari ed in casi selezionati, della malattia celiaca,. Di regola l'indicazione all'esecuzione viene posta dopo avere escluso patologie a carico del tratto digestivo superiore ed inferiore mediante gastroscopia e colonscopia. Quali sono i rischi della endoscopia con capsula? La endoscopia con capsula è un esame sicuro, ma come per tutte le procedure possono manifestarsi complicanze. Il rischio principale è dato dalla possibilità che la capsula si blocchi in una zona ristretta dell’intestino. Si tratta di una complicanza rara che diviene più frequente in presenza di particolari situazioni, come la malattia di Crohn ed esiti di interventi chirurgici dell’addome. Seppur raramente la ritenzione della capsula endoscopica può presentarsi anche in assenza di alterazioni del lume intestinale. Non esiste a tutt'oggi una metodica che escluda al cento per cento questa eventualità. Quando la capsula si arresta nell’intestino a lungo può provocare lesioni della parete intestinale, che possono portare anche a perforazione del viscere. Di fronte alla ritenzione della capsula si potrà provare a rimuoverla (quando possibile) con un endoscopio o in alternativa con un intervento chirurgico. La videocapsula, pur essendo considerato il sistema diagnostico più preciso di quelli attualmente a disposizione può comunque non essere in grado di evidenziare alcune lesioni, in relazione alla difficoltà di evidenziare nel dettaglio tutte le porzioni dell'intestino.