Un percorso mistagogico: Prima PRIMA DURANTE DOPO Essere cristiani Corso prematrimoniale Promessa di matrimonio Can. 1086 - §1. È invalido il matrimonio tra due persone, di cui una sia battezzata nella Chiesa cattolica o in essa accolta e non separata dalla medesima con atto formale, e l'altra non battezzata. §2. Non si dispensi da questo impedimento se non dopo che siano state adempiute le condizioni di cui ai cann. 1125 e 1126. Can. 1124 - Il matrimonio fra due persone battezzate, delle quali una sia battezzata nella Chiesa cattolica o in essa accolta dopo il battesimo e non separata dalla medesima con atto formale, l'altra invece sia iscritta a una Chiesa o comunità ecclesiale non in piena comunione con la Chiesa cattolica, non può essere celebrato senza espressa licenza della competente autorità. Can. 1125 - L'Ordinario del luogo, se vi è una causa giusta e ragionevole, può concedere tale licenza; ma non la conceda se non dopo il compimento delle seguenti condizioni: 1) la parte cattolica si dichiari pronta ad allontanare i pericoli di abbandonare la fede e prometta sinceramente di fare quanto è in suo potere perché tutti i figli siano battezzati ed educati nella Chiesa cattolica; 2) di queste promesse che deve fare la parte cattolica, sia tempestivamente informata l'altra parte, così che consti che questa è realmente consapevole della promessa e dell'obbligo della parte cattolica; 3) entrambe le parti siano istruite sui fini e le proprietà essenziali del matrimonio, che non devono essere esclusi da nessuno dei due contraenti. 15. Per un'adeguata preparazione al Matrimonio occorre un congruo periodo. I fidanzati devono essere informati già per tempo di tale necessità. 16. I pastori, guidati dall'amore di Cristo, accolgano i fidanzati e in primo luogo ridestino e alimentino la loro fede: il sacramento del Matrimonio infatti suppone e richiede la fede. 17. Dopo aver richiamato, secondo l'opportunità, gli elementi fondamentali della dottrina cristiana sopra esposti (nn. 111), si faccia ai fidanzati una catechesi sulla dottrina riguardante il Matrimonio e la famiglia, e sui riti, preghiere, letture del sacramento così che possano celebrarlo consapevolmente e con frutto. 19. Prima di celebrare il Matrimonio, deve risultare che nulla si oppone alla sua valida e lecita celebrazione. 20. Nello svolgimento della preparazione, considerata la mentalità del popolo circa il Matrimonio e la famiglia, i pastori si impegnino ad annunciare alla luce della fede il significato evangelico del vicendevole amore dei futuri sposi. Anche i requisiti giuridici riguardanti la celebrazione valida e lecita del Matrimonio possono essere utili a promuovere tra i fidanzati una fede viva e un amore fecondo per costituire una famiglia cristiana. 21. Se però, risultato vano ogni sforzo, i fidanzati apertamente ed espressamente affermano di respingere ciò che la Chiesa intende quando si celebra il Matrimonio di battezzati, non è lecito al pastore d'anime ammetterli alla celebrazione. Sebbene a malincuore, deve prendere atto della realtà e spiegare agli interessati che non la Chiesa, ma loro stessi, in tali circostanze, rendono impossibile quella celebrazione che peraltro chiedono. 22. Riguardo al Matrimonio, non di rado si danno casi particolari: come il Matrimonio con persona battezzata non cattolica, con persona catecumena, o semplicemente non battezzata, o con persona che esplicitamente abbia rifiutato la fede cattolica. Riti d’Ingresso Memoria del Battesimo Interrogazioni prima del consenso 5. La dimensione ecclesiale del sacramento del Matrimonio. La coppia e la famiglia, in virtù del sacramento, diventano immagine viva del mistero stesso della Chiesa e partecipano della sua fecondità. Attraverso la testimonianza di un amore oblativo, fedele, indissolubile e fecondo, accolgono e trasmettono in modo peculiare e insostituibile il dono della salvezza che viene da Cristo. La natura ecclesiale della celebrazione del Matrimonio risulta evidente soprattutto in alcuni momenti dell'azione rituale. Nei Riti d'ingresso è la Chiesa raccolta nel Signore che accoglie gli sposi: il saluto di colui che presiede e la monizione aiutano fin dall'inizio a evitare che la celebrazione assuma un carattere privato. Il Matrimonio infatti non riguarda soltanto gli sposi, i parenti e gli amici, ma richiede la partecipazione di tutta la Chiesa. PRIMA FORMA 45. All'ora stabilita, il sacerdote, indossati il camice, la stola e la casula del colore adatto alla Messa che viene celebrata, si reca con i ministranti alla porta della chiesa, accoglie gli sposi, li saluta cordialmente, manifestando la partecipazione della Chiesa alla loro gioia. 46. Si svolge quindi la processione all'altare: precedono i ministranti, segue il sacerdote, quindi gli sposi. Questi, secondo le consuetudini locali, possono essere accompagnati dai genitori e dai testimoni al luogo preparato per loro. Durante la processione si esegue il canto di ingresso. 47. Il sacerdote va all'altare, lo saluta con un inchino profondo e lo venera con il bacio. Quindi si reca alla sede SECONDA FORMA 48. All'ora stabilita, il sacerdote, indossati il camice, la stola e la casula del colore adatto alla Messa che viene celebrata, si reca con i ministranti al luogo preparato per gli sposi o alla sua sede. 49. Quando gli sposi giungono al luogo loro riservato, il sacerdote li accoglie e li saluta cordialmente, manifestando la partecipazione della Chiesa alla loro gioia. 50. Mentre si esegue il canto d'ingresso, il sacerdote va all'altare, lo salute con un inchino profondo e lo venera con il bacio. Quindi si reca alle sede. Carissimi, celebriamo il grande mistero dell'amore di Cristo per la sua Chiesa. Oggi N. e N. sono chiamati a parteciparvi con il loro Matrimonio. Riconoscenti per essere divenuti figli nel Figlio, facciamo ora memoria del Battesimo, inizio della vita nuova nella fede, sorgente e fondamento di ogni vocazione. Dio nostro Padre, con la forza del suo Santo Spirito, ravvivi in tutti noi il dono di quella benedizione originaria. Padre, nel Battesimo del tuo Figlio Gesù al fiume Giordano hai rivelato al mondo l'amore sponsale per il tuo popolo. R. Noi ti lodiamo e ti rendiamo grazie. Cristo Gesù, dal tuo costato aperto sulla Croce hai generato la Chiesa, tua diletta sposa. R. Noi ti lodiamo e ti rendiamo grazie. Spirito Santo, potenza del Padre e del Figlio, oggi fai risplendere in N. e N. la veste nuziale della Chiesa. R. Noi ti lodiamo e ti rendiamo grazie. Dio onnipotente, origine e fonte della vita, che ci hai rigenerati nell'acqua con la potenza del tuo Spirito, ravviva in tutti noi la grazia del Battesimo, e concedi a N. e N. un cuore libero e una fede ardente perché, purificati nell'intimo, accolgano il dono del Matrimonio, nuova via della loro santificazione. Per Cristo nostro Signore. R. Amen. La memoria del Battesimo, collocata subito dopo il saluto, evidenzia il fondamento teologico dell'atto del consenso, elemento costitutivo del sacramento. In forza del sacerdozio battesimale gli sposi partecipano al mistero dell'alleanza pasquale e compiono un atto propriamente ecclesiale. Il consenso degli sposi è la risposta a una parola di amore che, in quanto proveniente da Dio, li precede. Libertà Consapevolezza Volontà Apertura alla vita Voi siete già consacrati mediante il Battesimo… Siete venuti a contrarre matrimonio senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli del significato della vostra decisione? Siete disposti, seguendo la via del Matrimonio, ad amarvi e onorarvi l’un l’altro per tutta la vita? Siete disposti ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa? Can. 1055 § 1. Il patto matrimoniale con cui l’uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole, tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento. § 2. Pertanto tra i battezzati non può sussistere un valido contratto matrimoniale, che non sia per ciò stesso sacramento. Can. 1065 § 1. I cattolici che non hanno ancora ricevuto il sacramento della confermazione, lo ricevano prima di essere ammessi al matrimonio, se è possibile farlo senza grave incomodo. § 2. Si raccomanda vivamente agli sposi che, per ricevere fruttuosamente il sacramento del matrimonio, si accostino ai sacramenti della penitenza e della santissima Eucaristia. Can. 1089 Non è possibile costituire un valido matrimonio tra l’uomo e la donna rapita o almeno trattenuta allo scopo di contrarre matrimonio con essa, se non dopo che la donna, separata dal rapitore e posta in un luogo sicuro e libero, scelga spontaneamente il matrimonio. Can. 1095 Sono incapaci a contrarre matrimonio: 1) coloro che mancano di sufficiente uso di ragione; 2) coloro che difettano gravemente di discrezione di giudizio circa i diritti e i doveri matrimoniali essenziali da dare e accettare reciprocamente; 3) coloro che per cause di natura psichica, non possono assumere gli obblighi essenziali del matrimonio. Can. 1103 E’ invalido il matrimonio celebrato per violenza o timore grave incusso dall’esterno, anche non intenzionalmente, per liberarsi dal quale uno sia costretto a scegliere il matrimonio. Can. 1136 I genitori hanno il dovere gravissimo e il diritto primario di curare secondo le proprie forze, l’educazione della prole, sia fisica, sociale e culturale, sia morale e religiosa.