I Franchi. Il battesimo di Clodoveo. L'altra grande figura di sovrano che domina la scena di questi anni insieme a Teodorico è quella del re dei Franchi CLODOVEO (466-511), discendente di Meroveo, fondatore della dinastia dei Merovingi. I Franchi si erano stanziati all'inizio del V sec. Nel nord della Francia e nel nord-ovest della Germania. Erano il popolo barbaro più fieramente attaccato alle tradizioni germaniche e al paganesimo. Verso la fine del secolo il loro più grande re, Clodoveo, operò una serie di audaci conquiste territoriali che gli permisero di allargare il regno a quasi tutta la Gallia. Infatti nel 486 aveva riunificato tutto il regno nelle sue mani, poi nel 496 aveva distrutto gli Alamanni, e sconfitto i visigoti. Nella sua conquista del sud della Francia fu fermato solo da Teodorico che occupò la Provenza. L'evento decisivo della vita di Clodoveo fu però la sua conversione al cattolicesimo. Nel 493 Clodoveo aveva sposato la principessa burgunda CLOTILDE, devotissima, che cercò in ogni modo di convertire il marito, con la sua dolcezza e religiosità e a prezzo di grandi difficoltà. Infatti Clotilde riuscì a convincere Clodoveo a far battezzare il loro primogenito; questi però morì subito e accusò il Dio della moglie per la morte del figlioletto. Quando nacque il secondo figlio Clotilde riuscì di nuovo a farlo battezzare ma anch'egli cadde malato in maniera gravissima: allora Clodoveo divenne furioso contro i cristiani. Il bimbo però guarì, si dice miracolosamente e ciò iniziò a cambiare l'animo del re. Durante la guerra con gli alamanni in una battaglia decisiva a Tolbiac vicino a Colonia, l'esercito franco stava per essere messo in rotta completa. Clodoveo decise di rivolgersi al Dio della moglie facendo voto di battezzarsi in cambio dell'esito della battaglia. Quel giorno i franchi ebbero una grande vittoria. A quel punto Clodoveo si fece battezzare con tremila suoi ufficiali e soldati la vigilia di Natale del 496 dal vescovo san Remigio. Inoltre Remigio lo unse con l'olio santo: fu la prima incoronazione cristiana, rito sacro, perpetuato per più di un millennio dai re di Francia e dagli imperatori del Sacro Romano Impero. La conversione di Clodoveo e dei Franchi al cattolicesimo ha un'importanza eccezionale nella storia dell'Europa cristiana. L'esempio fu seguito ovunque. Inoltre Clodoveo estese negli anni seguenti il suo dominio sui territori che dipendevano da altri capi e riunì tutte le tribù sotto un'unica monarchia. I Franchi furono i soli insieme agli anglosassoni a passare dal paganesimo al cattolicesimo senza conoscere l'eresia ariana. Il regno dei Franchi destinato a divenire il regno di Francia avrebbe svolto un ruolo di primaria importanza nella storia della Chiesa specialmente dopo Carlo Magno e la Francia sarà sempre considerata dai Papi la “figlia primogenita della Chiesa”. I “re fannulloni” La conversione di Clodoveo ebbe una ulteriore conseguenza: consentì la pacifica e costruttiva convivenza nel regno tra franchi e romani, popolazioni della medesima fede, caso unico a quei tempi in tutto il continente europeo. Ciò permise al regno dei Franchi di prosperare e primeggiare su tutti gli altri popoli, compresi gli stessi ostrogoti (abbiamo già visto come furono proprio le divisioni religiose fra goti e romani la causa del fallimento di Teodorico). Ai romani fu come sempre lasciata la gestione della giustizia e dell’amministrazione pubblica: romani erano la gran parte dei vescovi, mentre i grandi capi militari e signori terrieri erano franchi. I successori di Clodoveo, chiamati “re merovingi”, non si dimostrarono all’altezza del loro antenato avviando il loro regno verso una fatale decadenza. Uno delle cause del declino fu la tendenza dei Franchi a considerare il regno come una proprietà privata del sovrano; quando questi moriva il territorio veniva diviso tra i figli con la conseguenza di indebolire il regno e provocare costanti guerre civili tra fratelli. Alla fine il regno fu diviso in due parti ciascuna con un proprio re: Austrasia, corrispondente all’odierna Francia di nord-est più il Belgio, e Neustria corrispondente alla Francia di nord-ovest. Col passar del tempo inoltre i re merovingi pur rimanendo di principio sovrani non esercitarono più concretamente il loro potere delegando l’amministrazione del regno ad un “maestro di palazzo” o “Maggiordomo” (ciò che oggi consideriamo il Primo ministro) che esercitava concretamente le funzioni di governo. Per questo i re merovingi passarono alla storia come “re fannulloni” mentre il potere effettivo si trasferiva nelle mani del Maggiordomo la cui carica divenne ereditaria. Dopo il 614 la carica di Maggiordomo del regno di Austrasia fu tenuta da PIPINO DI LANDEN e quindi dai suoi discendenti: essendo questi antenati di Carlo Magno vengono chiamati per comodità “Carolingi”. PIPINO DI HERISTAL, nipote di Pipino di Landen nel 687 riuscì a unificare il regno divenendo di fatto l’unico vero signore dei franchi. Suo fignlio CARLO, detto MARTELLO, sconfiggerà nel 732 gli arabi a Poitiers, salvando la Francia e l’Europa dall’invasione; il figlio di questi, PIPINO IL BREVE si farà proclamare re dei Franchi al posto dell’ultimo re merovingio; suo figlio sarà CARLO MAGNO. DOMANDE 12345678- Perché gli stati sorti dalla disgregazione dell’Impero romano furono chiamati Regni RomanoBarbarici? Con che titolo Teodorico discese in Italia su richiesta dell’imperatore d’Oriente? Che cosa provocò il suo conflitto con l’Impero romano d’Oriente? In che modo Clodoveo riunì quasi tutta la Gallia? Come avvenne la conversione di Clodoveo? Perché nel regno dei Franchi i rapporti con i romani furono migliori rispetto a quelli fra goti e latini? Come mai il regno decadde sotto i re merovingi e perché furono detti “re fannulloni”? Che cosa fece Pipino il Breve? 1- I capi barbarici volevano la distruzione dell’Impero romano. V F 2- Barbari e romani rimasero sempre divisi: fra loro non ci furono mai matrimoni misti V F 3- Il regno dei Franchi svolse un ruolo di fondamentale importanza nella storia europea. V F 4- Odoacre, re degli eruli, si investì da solo del titolo di imperatore romano d’Occidente. V F 5- Teodorico dapprima collaborò con i rappresentanti della cultura latina poi cominciò a perseguitarli. V F 6- I re franchi consideravano lo stato una loro proprietà privata e al momento della loro morte la lasciavano in eredità fra i loro figli. V F 7- Il re dei franchi Clodoveo si convertì al Cristianesimo perché dopo il battesimo suo figlio in grande pericolo di vita si era salvato. V F