Relatore Prof. Andrea Satta Specializzanda Dott.ssa Teresa Attolico La menopausa è caratterizzata, biologicamente, dalla presenza di una serie di eventi funzionali a carico dell’ovaio e del sistema neuroendocrino centrale, che conducono ad una condizione di ipoestrogenismo. Alterazioni Metaboliche Aumento peso corporeo Ipercolesterolemia Ipertensione Osteoporosi Vasi Sanguigni Cuore Ossa La Menopausa sovrapponendosi ai processi di invecchiamento può fungere da moltiplicatore dei rischi di malattia legati all' avanzare dell' età Terapia farmacologica Costante e adeguata attività fisica Corretta alimentazione Assicura supporto degli arti e delle cavità del corpo che contengono gli organi vitali Le ossa sono indispensabili per una corretta locomozione L' osso rappresenta una vasta riserva di ioni, quali calcio, fosforo, magnesio e sodio che sono indispensabili per la vita e possono essere mobilizzati quando l' ambiente esterno non ne assicura un adeguato apporto Normale Osteoporosi L’osso è composto da tre tipi di cellule: OSTEOBLASTI Cellula deputata alla formazione ossea, possiede recettori per Paratormone e Vitamina D OSTEOCITI Osteoblasti intrappolati nell' osso corticale che si trasformano OSTEOCLASTI Deputata al riassorbimento osseo,posseggono recettori per la calcitonina ma non sembra abbiano recettori per il Paratormone e per la Vitamina D L'osso infatti si rinnova continuamente mediante questo processo ciclico, l'osso vecchio viene riassorbito e sostituito dal nuovo. Questa perfezione tuttavia è mantenuta soltanto per breve tempo SCHIACCIAMENTI O FRATTURE DEI CORPI VERTEBRALI FRATTURE ALL' ANCA E DEL TERZO DISTALE DEL RADIO Le donne colpite da frattura osteoporotica, oltre all' enorme costo sociale, hanno un rischio di decesso a distanza di un anno, aumentato del 20% rispetto ai gruppi di controllo PICCO DI MASSA OSSEA (aumento dei valori della quota Minerale ossea fino al livello massimo) PERDITA OSSEA DOPO LA MENOPAUSA (può raggiungere il 5% annuo) Un basso picco di massa ossea e/o l’esaltata perdita meno-pausale di calcio, sono fattori che possono condurre al quadro clinico di osteoporosi, con un rischio di frattura elevato Habitus costituzionale Genetico Sesso Razza Quantità di tessuto molecolare Attività fisica Fattore alimentare Contenuto di calcio nella dieta Nutrienti che possono influenzare il metabolismo del calcio Il Calcio è una delle pietre miliari per la crescita ed il mantenimento di ossa sane. Quantità di calcio raccomandate dai LARN Bambini 800 mg/die Adolescenti 1200 mg/die Adulto 800-1000 mg/die Gravidanza e allattamento + 400 mg/die Menopausa 1200-1500 mg/die Anziani 1000 mg/die Latte e derivati 65% Vegetali 12% Cereali 8,5% Carne e pesce 6,5% * Alimenti con elevato contenuto di colesterolo L’ assorbimento del calcio avviene principalmente attraverso trasporto attivo transcellulare a livello del digiuno ed ileo. MA Solo il 35-45% del calcio introdotto con la dieta viene assorbito Vitamina D 25-Idrossivitamina D OSSO azione diretta su osteblasti e indiretta su osteoclasti INTESTINO aumenta assorbimento calcio e fosforo RENE aumento riassorbimento del calcio Vitamina D (Attiva) 1-25 diidrossicolecalciferolo La biodisponibilità del fosforo contenuto negli alimenti vegetali è in gran parte sotto forma di acido fitico Legandosi al calcio e al magnesio, forma dei sali insolubili che ostacolano l' assorbimento di alcuni minerali tra cui il calcio Sono abbondanti nei prodotti integrali e praticamente assenti in quelli raffinati Un consumo eccessivo di alimenti integrali riduce l' assorbimento intestinale del calcio contenuto negli alimenti, facendone perdere gran parte con le feci Il consiglio nutrizionale e' quello di ricavare la Razione quotidiana di fibra, direttamente dagli Alimenti, piuttosto che ricorrere ad integratori specifici Combinandosi con il calcio, forma dei sali insolubili, gli ossalati che precipitando sotto forma di cristalli, provocano irritazione delle vie urinarie, ematurie e danni renali In presenza di calcolosi da ossalati, la dieta non dovrebbe fornire più di 100 mg al giorno di acido ossalico. Anche un eccesso di proteine, in particolare quelle animali, si può tradurre in uno stimolo alla demineralizzazione della matrice ossea. Essendo ricche di aminoacidi solforati, fanno aumentare l’acidità del sangue L’organismo tende a correggere questa alterazione di PH utilizzando il calcio come Tampone , ed eliminandone una grande quantità con le urine. Uno studio di popolazione longitudinale,protratto per una durata media di 7 anni, condotto su 1035 donne bianche residenti in comunità, di età superiore a 65 anni, ha dimostrato come le donne anziane con alto rapporto proteine animali vs proteine vegetali nella dieta, hanno presentato una perdita al collo femorale più rapida ed un rischio di frattura di collo di femore più elevato rispetto a quelle con un basso rapporto. Questi dati suggeriscono la possibilità che un aumento nell' assunzione di proteine vegetali ed una riduzione nell' assunzione di proteine animali possa ridurre la perdita ossea ed il rischio di fratture dell' anca. ( Sellmeyer et al. 2001) Alcuni autori hanno stimato che circa il 70% delle fratture sarebbe influenzato dall' apporto proteico della dieta tuttavia dobbiamo ricordare che alla perdita di massa ossea, al processo di mineralizzazione e formazione del tessuto osseo concorrono numerosi altri fattori: L' alcool ha un azione diretta sulla funzione osteoblastica probabilmente come conseguenza della malnutrizione e dell' alterata funzionalità epatica. L' abuso si accompagna ad uno stato di basso turnover osseo e ad una riduzione del volume trabecolare. Nello studio di Framingham, si evidenzia come il prolungato uso di bevande alcoliche aumenta sostanzialmente il rischio di fratture di anca in entrambi i sessi La relazione tra assunzione di caffeina ed osteoporosi è stata oggetto di uno studio longitudinale della durata di tre anni, pubblicato su Am J Clin Nutr. (Prema B Raprui et al. 2001) I dati ottenuti hanno evidenziato che un assunzione di caffeina superiore a 300 mg risulta associata ad un più rapido decremento della massa ossea a livello della colonna, nelle donne in post menopausa. • L'obiettivo della meta-analisi è stato quello di studiare la relazione tra fumo, densità minerale ossea e rischio di frattura di femore. La perdita di osso post-menopausale fu maggiore nelle fumatrici, con una diminuzione della densità ossea di circa il 2% ogni 10 anni di età. • Il rischio di frattura al femore è risultato maggiore nelle fumatrici (19%) rispetto alle non-fumatrici (12%) Densità minerale ossea AUMENTO DELLA PERDITA OSSEA AUMENTO RISCHIO FRATTURE Aumento dell’attività del muscolo Mantiene efficienti i riflessi Migliora il senso di equilibrio Rischio di caduta Frattura Valori più elevati di densità ossea rispetto alle persone sedentarie Sia prima che dopo la menopausa, le donne che svolgono regolarmente attività fisica hanno una massa ossea maggiore delle loro coetanee sedentarie, ed i benefici dell' esercizio fisico in post menopausa sono stati confermati da studi condotti anche a breve termine. I risultati della Nurse's Healt Study hanno dimostrato che per le donne in post menopausa camminare per 8 ore a settimana ha un effetto protettivo contro le fratture equivalente all' assunzione di ormoni. (Prince et al. 1991) Purtroppo se l’attività fisica non entra a far parte della quasi quotidianità dello stile di vita della donna, tutti i benefici ottenuti per rallentare la perdita di massa ossea, andranno persi La riduzione della densità ossea, sarà misurabile già dopo un mese di inattività La parte conclusiva di questa tesi presenta la realizzazione di un report, nel quale sono state intervistate telefonicamente 85 pazienti delle ASL di Cagliari, Nuoro, Sassari e Oristano, per studiare la correlazione esistente tra attività fisica, alimentazione e sport. L' intervista è stata condotta tramite un questionario con 19 domande chiuse, in 4 blocchi: studio/lavoro; attività sportiva/movimento; fumo/malattie/cure; alimentazione per tipologia di alimenti/frequenza consumo. Il questionario è stato poi completato con altre 10 variabili estrapolate dalle Densitomentrie ossee delle pazienti, relative ai dati anagrafici e al quadro clinico I. Il gruppo di 85 pazienti include donne in menopausa di età compresa tra 53 e 77 anni II. L’ età media del campione è di 61 anni, con un età mediana alla menopausa di 50 III. L‘ altezza media è di 157,4 cm ed il peso medio di 61,3 kg con un BMI di 24,8 Sulla base degli innumerevoli studi e pubblicazioni utilizzati per la stesura di questo lavoro, possiamo concludere dicendo che: l' osteoporosi ha un' eziologia multifattoriale ed è una patologia influenzata dal tipo di alimentazione e dallo stile di vita. (Stransky et al. 2009) • Un regime alimentare VARIO con un corretto introito di proteine, grassi e carboidrati • Un consumo giornaliero di frutta e verdura • Una dieta ricca di calcio e vitamina D assicura gli apporti vitaminici, sali minerali e oligoelementi necessari per un corretto ed efficiente funzionamento dell' organismo Un ruolo chiave, nella prevenzione dell' osteoporosi, viene svolto dalla pratica di un corretto e costante programma di attività fisica che migliorando la massa muscolare e l' equilibrio, limita il rischio di cadute e quindi probabili fratture, e stimolando il rimodellamento dell' osso ne riduce la perdita di massa Ti prenderesti più cura delle tue ossa se potessi vederle? Grazie dell’attenzione