INCLUSIONE “Quando uno liberamente regala la sua libertà è più libero di chi è costretto a tenersela!” don Lorenzo Milani Prof. Angelo Lucio Rossi Prof.ssa Viaconzi Rossella Rho, 11.4.17 INCLUDERE Promuovere una nuova didattica Attivare nuovi strumenti e metodologie Inserire la musica e altri linguaggi e codici verbali e non verbali Usufruire, promuovere, allearsi con attività extracurricolari presenti (per implementare la comunità educante): CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE si intrecciano e offrono un’unica comunità di pratica. L’inclusione è possibile quando l’adulto/educatore è vivo e percepisce la realtà e quindi i bisogni dei singoli. Ogni pedagogia sottende un’antropologia (una visione dell’uomo). Musica e canto sono linguaggi universali che intrecciano più ambiti disciplinari (lingua, cittadinanza, ed. musicale, ecc…). Giornale, spettacolo teatrale, recital poesie, dialoghi filosofici, ecc… Esperienze laboratoriali curricolari ed extracurricolari (il laboratorio è mentale). Scuola come luogo culturale che produce cultura. Orchestra, bande musicali pluricentriche (apertura al territorio). Legge 107 (art. 1), Legge 295/01 Autonomia. Pluralità di spazi e metodi Inclusione attraverso la lettura (implementazione delle biblioteche scolastiche) e la costruzione di libri (Scuole dell’Infanzia di Reggio Emilia). Inclusione attraverso l’autobiografia personale degli alunni (rif. Duccio Demetrio). Includere leggendo ogni giorno qc. Inclusione attraverso gli spazi aperti e chiusi (corridoi/aule): Scuole all’Aperto e arte dell’infanzia/adolescenza dei ragazzi. Includere trovando alleanze educative con genitori ed Enti esterni: Associazioni Genitori, Comitati Genitori, Municipi, Associazioni sportive, ecc… Includere attraverso i gruppi GLHO per gli alunni DVA. Il gruppo GLHO è costituito da: docente di sostegno, docenti curricolari, DS, specialisti di riferimento (neuropsichiatra, psicologo, logopedista, ecc…). Comunicare all’esterno sempre le proprie esperienze didattiche e professionali (sito d’Istituto, FB, altri social, ecc…). Partire dal problema progettando e costruendo insieme percorsi didattici possibili (con gli alunni, i genitori, i colleghi, gli Enti, le Associazioni, ecc…). Le UdA devono essere condivise con gli altri colleghi. CRITICITA’ Eccessiva burocrazia Intromissione dei genitori non adeguata quando si tratta di didattica. Bruner “parlava di godimento dell’apprendimento”: bisogna puntare a quello e non meno di quello. Possibili fallimenti: in educazione non ci sono “istruzioni per l’uso”. Tentativi professionali ironici. Ricatto dell’esito: no atteggiamento comportamentista ma puntare sulla libertà propria e altrui. Esempio di PROGETTO TITOLO PROGETTO: GIORNALE “FILOSOFIA E STORIA” DI RHO fatto dai ragazzi con i quali negoziare il titolo. ANALISI DEI BISOGNI: Partire da idee, domande, esperienze, problemi e storia condivisa dei Paesi d’origine dei ragazzi: brain storming su scelta del titolo, delle sezioni del giornale, degli argomenti, immmagini, interviste. SOGGETTI COINVOLTI: Tema da sviluppare a livello di Istituto o di scuole di ogni ordine e grado afferenti al medesimo Municipio. CONTENUTI: tematiche da negoziare ASSEGNAZIONE RUOLI (Comitato di Redazione, grafici, pubblicitari, fotografi, impaginazione, logo, ecc…) COMPETENZE e CONOSCENZE ATTESE COMUNICAZIONE: presentazione, comunicato stampa, TEMPI LUOGHI PRODOTTO: Giornale STRUMENTI METODOLOGIE COSTI Ricerca di sponsor, autofinanziamento VALUTAZIONE