Cisario Alessia
Desogus Davide
Ferrante Luca
Roman Andreea
L'apparato digerente è formato
da un insieme di organi cavi che
nel loro insieme presiedono
all'introduzione degli alimenti, alla
loro successiva digestione,
all'assorbimento delle sostanze
nutritive che contengono e
all'eliminazione di quelle inutili o
presenti in eccesso. Le principali
funzioni dell'apparato digerente
sono pertanto quattro:
ingestione, digestione,
assorbimento e defecazione.
L’apparato digerente è un lungo
tubo aperto alle due estremità:
quella orale da cui inizia e quella
anale con cui termina. Questo
canale è costituito da una serie di
organi cavi e dalle importantissime
ghiandole annesse: inizia con la
bocca e continua con la faringe,
l'esofago, lo stomaco, l'intestino
tenue, l'intestino crasso e termina
con l‘ano; lungo suo percorso,
inoltre, si accompagna alle
ghiandole salivari, al fegato, alla
cistifellea e al pancreas.
LA BOCCA
È Il punto di passaggio tra la cavità orale e
la cavità faringea è detto istmo delle fauci.
La bocca, completamente rivestita da
mucosa, è delimitata anteriormente dalle
labbra, lateralmente dalle guance,
posteriormente dall'istmo delle fauci, in alto
dalla volta palatina, in basso dal pavimento,
costituito da un piano muscolare su cui
appoggia la lingua.
LA FARINGE
È una cavità muscolare membranosa, a guisa di
imbuto, posta nell'alto del collo dietro la bocca, e
da questa separata mediante il velo palatino; è
collegata con le fosse nasali, la laringe e
l'esofago e consente il passaggio del bolo
alimentare e dell'aria necessaria alla
respirazione.
L’ESOFAGO
È il tratto di canale che collega la
faringe allo stomaco
LO STOMACO
Riceve dall'esofago il cibo introdotto attraverso la bocca.
Al suo interno hanno inizio i processi digestivi, resi
possibili sia dalla presenza di enzimi digestivi sia dalla
contrazione periodica dello stomaco stesso. Da qui il cibo
passa poi nell'intestino, dove i processi digestivi potranno
proseguire
permettendo
l'assorbimento
dei nutrienti presenti negli alimenti ingeriti.
L’INTESTINO CRASSO
L'intestino crasso rappresenta la parte terminale del tubo
digerente. Lungo circa due metri, si estende dalla valvola
ileocecale all’ano. Anatomicamente viene suddiviso in sei
tratti.
L’intestino tenue (o
piccolo intestino) è
la parte iniziale del
nostro intestino. È il
più lungo tratto del
canale alimentare
ha un diametro di 3
centimetri e una
lunghezza di circa 7
8 metri.
Nell’intestino tenue si completa la scomposizione chimica di alimenti e avviene l’assorbimento di
quasi tutte le sostanze. Questa fase finale della digestione si compie grazie a diverse sostanze
chimiche prodotte dal fegato e dal pancreas e riversate nell’intestino attraverso due piccoli condotti.
In generale l’intestino porta a termine la digestione iniziata nella bocca e proseguita nello stomaco. La funzione
principale dell’intestino tenue è quella di completare la digestione tramite l’azione dei succhi enterici prodotti
dalla secrezione di alcune ghiandole in esso presenti e di iniziare l’assorbimento dei principi nutrienti contenuti
negli alimenti. Proprio per svolgere al meglio questa sua complessa funzione la superficie della mucosa che lo
ricopre internamente viene considerevolmente ampliata dalla presenza dei villi intestinali e delle pliche circolari.
L'intestino tenue inizia con la
valvola pilorica, che lo separa
dallo stomaco , e termina
con la valvola ileo-cecale ,
che lo congiunge con
il crasso .Può essere
suddiviso in tre tratti, il
primo chiamato duodeno, il
secondo detto digiuno e la
porzione terminale chiamata
ileo.
Duodeno
Dopo lo stomaco, l'apparato digerente riprende la forma di tubo. Il duodeno si trova dietro il
peritoneo, è disposto a C e forma un'ansa in cui si adagia la testa del pancreas. La sua mucosa di
rivestimento mostra un carattere nuovo: è provvista di sottilissime sporgenze, dette villi intestinali.
Importantissimi per l'assorbimento dei principi alimentari, i villi sono comuni a tutto l'intestino tenue.
La parete consta di una mucosa, di una tonaca muscolare comprendente due strati, e di una tonaca
sierosa solo sulla anteriore.
Digiuno:
Digiuno, o intestino medio, è la sezione centrale dell’intestino tenue . Il ph di questo tratto di intestino
è tra 7 e 9, quindi o neutro o lievemente alcalino.
I movimenti peristaltici in questo tratto di intestino, sono molto veloci. In questo tratto si svolgono
tratti importanti di digestione ed il tratto che assorbe più nutrienti derivanti dall’alimentazione, grazie
ai Villi intestinali. I villi intestinali del digiuno sono più lunghi che nel duodeno o nell’ileo.
Il suo nome particolare è dovuto al fatto che è sempre “vuoto” nei cadaveri.
Ileo:
E’ il tratto finale dell’intestino tenue, separato dall’intestino cieco grazie alla valvola
ileocecale.
Questo tratto di intestino si occupa di assorbire i nutrienti non assorbiti dal digiuno, ma
soprattutto assorbe la vitamina B12 e gli acidi della bile.
l processi infiammatori dell'intestino tenue possono
richiedere la cura chirurgica sia in caso di stenosi
(tubercolosi, actinomicosi) com'è stato sopra descritto, sia
in caso di perforazione e consecutiva peritonite. La
perforazione avviene sempre attraverso l'approfondirsi di
un processo ulceroso.
I tumori si localizzano raramente nell'intestino tenue, e più
raramente ancora la loro diagnosi è possibile
precocemente. Se si tratta di forme benigne essi si
svelano solo quando, per lo sviluppo raggiunto, si rendono
evidenti attraverso le pareti addominali o provocano
stenosi. I tumori maligni possono svelarsi anche prima per
le conseguenze generali..
La scomposizione dei cibi è un processo fisicochimico che inizia dalla bocca e che continua
nell’esofago e nello stomaco. L’assorbimento di
sostanze nutritive a luogo soprattutto
nell’intestino tenue, dove la scissione è
agevolata dalla bile e dai succhi pancreatici.
L’intestino crasso continua ad assorbire
sostanze nutritive e inizia ad aggregare i
prodotti di scarto.
È un procedimento fisiologico che attraverso
diversi eventi si ha la trasformazione dei cibi
ingeriti in sostanze assorbibili. Due processi:
uno meccanico e uno chimico, e attraverso
diverse tappe dislocate lungo l'apparato
digestivo. Attraverso i movimenti peristaltici si
ha il loro trasporto lungo l'apparato.
I VARI STATI DELLA DIGESTIONE
PROTEINA
AMMINOACIDI
Che cosa succede quando si mangia?
L’apparato digerente funziona come
una catena di montaggio alla rovescia:
parte del cibo intero per via via
scomporlo fino a ridurlo ai suoi più
elementari componenti chimici. Infatti,
il cibo ingerito viene scomposto dai
succhi digestivi in semplici elementi
facilmente assorbibili, che generano
l’energia richiesta per mantenere la
vita, sostituire le cellule che ormai
hanno concluso il proprio ciclo vitale,
far funzionare il corpo. Se consumiamo
un pasto equilibrato, ingeriamo tutti
gli elementi fondamentali di cui il
corpo ha bisogno.
LA SCOMPOSIZIONE DELLE
PROTEINE, DELL’AMIDO E DEI
GRASSI
MOLECOLA DI GRASSO
CATENA DI AMIDO
GLICEROLO
ACIDO GRASSO
MOLECOLA DI GLUCOSIO
Il rivestimento interno dell’intestino tenue presenta milioni di prolungamenti, i villi, ciascuno dei quali è percorso dai vasi
chiliferi e da una rete di vasi sanguigni per il rifornimento di sostanze nutritive. I villi sono ricoperti di epitelio, uno strato di
cellule in grado di assorbire le sostanze utili. A loro volta, le cellule epiteliali presentano numerose proiezioni, i microvilli.
Villi e microvilli aumentano le superficie totale dell’intestino tenue per consentire il massimo assorbimento dei nutrienti.