BULLISMO E SPORT
ANALISI SOCIALE DEL FENOMENO
A cura di Gabriella BALMA
ISTITUTO SAN GIUSEPPE 11 DICEMBRE 2015
COSA SI INTENDE PER BULLISMO
BULLO= PREPOTENTE Indica Prepotenza perpetrata da BAMBINI e RAGAZZI nei confronti
dei loro COETANEI sviluppata prevalentemente nel contesto SCOLASTICO
NATIONAL CHILD DEVELOPMENT STUDY: Su 7771 bambini di età compresa tra i 7 e 11 anni
Risulta che il 28% di essi è stato vittima di BULLISMO OCCASIONALE mentre il 15% ha
subito violenze fisiche e/o psicologiche CONTINUATIVE.
Le vittime hanno più probabilità di avere disturbi fisici e psicologici, livelli di istruzione più
bassa, disoccupazione più alta e qualità di vita inferiore.
Senza un adeguato sostegno SOCIALE sviluppano DEPRESSIONE, ANSIA E TENDENZE
SUICIDE perché gli effetti SOCIALI, FISICI E MENTALI DEL BULLISMO persistono a distanza di
40 ANNI!
CENNI STORICI E CARATTERISTICHE
IL FENOMENO E’ CONOSCIUTO DALLA FINE DEGLI ANNI 50 MA I PRIMI STUDI RISALGONO
AGLI ANNI 70 NEI PAESI SCANDINAVI ED IN SEGUITO IN QUELLI ANGLOSASSONI.
IL FATTORE SCATENANTE FU IL SUICIDIO DI DUE RAGAZZI.
IL BULLISMO può manifestarsi con COMPORTAMENTI VIOLENTI, DISCRIMINAZIONI,
MOLESTIE, PLAGIO ed altro ancora
Le tecniche prevalentemente sono due:
1) ALLONTANAMENTO DAL GRUPPO
2) INCLUSIONE IN UN GRUPPO CON LO SCOPO DI PROCURARE DISCRIMINAZIONI
PRINCIPALI CAUSE E TIPOLOGIA
CAUSE:
PERSONALITA’ DEL SOGGETTO
CONTESTO FAMILIARE
STIMOLI ESTERNI – MASS MEDIA
FATTORI AMBIENTALI E TERRITORIALI
TIPOLOGIA: Si basa su 3 principi e può essere di tipo DIRETTO o INDIRETTO
1) INTENZIONALITA’
2) DURATA NEL TEMPO
3) DISPARITA’ NELLE RELAZIONI
Il BULLISMO diversamente da VANDALISMO E TEPPISMO è una violenza di tipo
ENDOGENO
I RUOLI E LE STATISTICHE
RUOLI:
1)BULLO O ISTIGATORE 2)VITTIMA 3)COMPLICE 4) SPETTATORE
DATI STATISTICI:
I BULLI MASCHI sono più propensi al BULLISMO DIRETTO mentre LE FEMMINE
preferiscono quello di tipo INDIRETTO.
I periodi in cui il Bullismo è più frequente sono DUE:
Dagli 8 anni ai 14 anni e dai 14 anni ai 18 anni
SI STIMA CHE IL 60%-80% DEL BULLISMO SCOLASTICO
SI STIA EVOLVENDO IN SENSO STRAGISTICO E TERRORISTICO
I RUOLI E LE STATISTICHE
ELEMENTARI
MASCHI
FEMMINE
MEDIE
MASCHI
FEMMINE
TORINO
35,1%
35,2%
19,2%
16,5%
MILANO
51,9%
48,3%
32,0%
29,8%
BOLOGNA
46,5%
37,1%
ND
ND
FIRENZE
41,0%
50,6%
29,2%
31,2%
ROMA
ND
ND
14,4%
19,4%
NAPOLI
50,1%
45,6%
29,6%
32,3%
COSENZA
21,9%
16,8%
10,6%
16,9%
PALERMO
39,4%
39,6%
17,5%
25,7%
CAGLIARI
57,5%
30,7%
ND
ND
SPORT E BULLISMO
ETIMOLOGIA DELLO SPORT
Il termine SPORT trae origine dal Latino che tra i suoi significati aveva anche
quello di USCIRE FUORI PORTA cioè uscire dalle mura cittadine per praticare
delle attività ludiche.
La diffusione della Pratica Sportiva in tutte le Società del mondo
contemporaneo è il segno dell’importanza che lo SPORT ha assunto in quelle
realtà dal punto di vista Sociale, Economico e Politico.
Lo SPORT è parte integrante della cultura di una società, le discipline
sportive tradizionali apportano alle culture nazionali stretti legami che
intercorrono tra SPORT e MEDIA
SPORT E SOCIETA’
Lo SPORT viene largamente considerato un mezzo per trasmettere valori
universali attraverso i quali come ricompensa si ottiene un aiuto nella
socializzazione e nel rispetto di compagni o avversari.
I 14 VALORI DELLO SPORT
LEALTA’, CORAGGIO, TENACIA, SFIDA AI PROPRI LIMITI, SENSO DI
APPARTENENZA, RISPETTO DELLE REGOLE, RISPETTO DELL’AVVERSARIO,
RISPETTO DI SE STESSO, FRATELLANZA UNIVERSALE, SPIRITO DI SACRIFICIO,
DETERMINAZIONE, AFFIDABILITA’, COERENZA/COSTANZA, LAVORO DI
SQUADRA
SPORT DI SQUADRA
Perché un individuo si inserisce in una SQUADRA e ne condivide il
comportamento?
Secondo la teoria di Le Bon (Sociologo dell’800) ci sono 3 motivi
fondamentali:
1) Il senso di anonimato dà all’individuo una sensazione di potere ed
onnipotenza;
2) Nella SQUADRA si trasmettono da una persona all’altra informazioni ed
emozioni quasi per contagio;
3) In una SQUADRA gli individui si fanno suggestionare facilmente ed
obbediscono alle parole d’ordine del leaders.
SPORT DI SQUADRA
COSA SI INTENDE PER SQUADRA?
La SQUADRA è un gruppo di persone che interagiscono fra loro secondo
determinati modelli, sentono di appartenere al gruppo, e sono considerati
dagli altri come membri di un gruppo. In questa fase si sviluppa il concetto
del NOI in antitesi al LORO
Una SQUADRA può essere formata anche solo da 2 persone. Tuttavia le
SQUADRE formate da 5/6 persone funzionano meglio delle diadi o triadi in
quanto si possono ottenere maggiori spunti ed idee, inoltre pur essendo
difficile ottenere il consenso vi può essere meno tensione a gestire le
DINAMICHE DI SQUADRA
NELLE SQUADRE SI VERIFICANO FENOMENI CHE TENDONO A RIPETERSI
LA PRESSIONE A CONFORMARSI
E’ stato dimostrato che all’interno delle SQUADRE è possibile effettuare delle
pressioni nei confronti di alcuni membri tali da indurli a cambiare opinione
anche se sono consapevoli di essere nel torto. Ciò avviene perché i soggetti
hanno la necessità di sentirsi accettati dagli altri membri e pur nella
consapevolezza di avere ragione, ritrattano la loro posizione pur di non
dissociarsi dagli altri membri che diversamente li isolerebbero ed
allontanerebbero.
CONVEGNO SPORT E BULLISMO
GRAZIE A TUTTI
GABRIELLA BALMA
SOCIOLOGO
Formatore Nazionale ASI
Salvamento Agency
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Rm 335-1712120