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IL GATTO
“POCHI ANIMALI RIESCONO A DIMOSTRARE IL
PROPRIO UMORE ATTRAVERSO LE ESPRESSIONI IN
MODO TANTO CARATTERISTICO QUANTO I GATTI”.
[KONRAD LORENZ]
ORIGINE DEL GATTO
gatto domestico (Felis silvestris catus)


fa parte dell’ordine dei Carnivora e della famiglia
dei Felidae.
La specie Felis silvestris comprende sia i gatti
selvatici (lybica, silvestris, ornata) che il gatto
domestico che costituisce la sottospecie Felis silvestris
catus.
teorie sulla domesticazione
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fini alimentari,
per contrastare i piccoli roditori,
per compagnia
per credenze religiose.
È lecito parlare di domesticazione?

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
Il gatto domestico è ancora molto simile,
morfologicamente e geneticamente, al gatto
selvatico.
Le sottospecie selvatiche del gatto non sono in
pericolo di estinzione.
Nessun gatto è sociale allo stato selvatico e l’uomo
non controlla la sua riproduzione, né ha esercitato
su di esso una pesante selezione artificiale.
oggi


Oggi il gatto ha un enorme successo come animale
da compagnia e si ipotizza che supererà presto il
cane come popolarità.
I punti di forza del gatto sono la massima plasticità
comportamentale: da solitario a sociale, da gatto
d’appartamento a gatto libero e la capacità di
colonizzare ambienti numerosissimi, anche molto
diversi tra loro.
SVILUPPO
COMPORTAMENTALE DEL
GATTO DOMESTICO
Sviluppo ontogenetico del gatto
1.
2.
3.
4.
prenatale (prima della nascita),
neonatale (dalla nascita al 10°-14° giorno di
vita),
di transizione (fino al 20° giorno di vita),
di socializzazione (da 3 settimane fino a 9-10
settimane).
1) Periodo prenatale (prima della
nascita)
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La sensibilità tattile è presente nell’embrione a
partire dal 24° giorno di gestazione.
Il riflesso vestibolare di raddrizzamento è
sviluppato dal 54° giorno
Il riflesso di suzione è presente già 12 giorni prima
della nascita.
2) Periodo neonatale (2°-16°giorno)

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

si sviluppa prima il sistema tattile, quindi quello
vestibolare, poi quello olfattivo e per ultimo quello
visivo.
L’olfatto è presente alla nascita ed è completamente
sviluppato a partire dalle 3 settimane di vita postnatale.
Il gusto alla nascita è già funzionante in modo parziale,
ma matura completamente a 10 giorni di età.
L’udito si sviluppa molto precocemente: la risposta al
suono è osservabile già al 5° giorno di vita.
Il gioco
Def.: attività motorie praticate dopo la nascita che
apparentemente non sono finalizzate e nelle quali i
modelli motori presi da altre attività sono spesso
utilizzati in forma modificata e con sequenze
temporali diverse.
Esistono vari tipi di gioco tra cui il gioco
locomotorio, quello con oggetti e quello sociale.
Tipi di gioco



gioco locomotorio: attività ludica non specificamente diretta
verso altri individui o che comporta la manipolazione di
oggetti inanimati.
gioco con oggetti: occupa una piccola parte del tempo del
gattino fino circa alla settima settimana quando aumenta in
frequenza e può diventare più abituale del gioco sociale
intorno alla sedicesima settimana.
gioco sociale: “palestra comportamentale”, ha un picco
intorno alle 12 settimane e poi si riduce notevolmente fino a
raggiungere una frequenza molto ridotta dopo le 16
settimane. Da un punto di vista funzionale, il gioco potrebbe
diminuire di frequenza perché il costo energetico è
maggiore delle conseguenze positive per l’animale.
3) Periodo di transizione (verso 16°20°giorno)


Con l’apertura degli occhi, inizia a funzionare il
sistema visivo, il cui sviluppo si completerà intorno ai
3 mesi di età (gli occhi restano chiusi in media 7-10
giorni: al momento dell’apertura degli occhi, la
vista è solo parzialmente funzionante)
I gattini cominciano ad orientarsi verso stimoli visivi
intorno al 16° giorno ed a seguire uno stimolo visivo
a 18 giorni
4) Periodo di socializzazione (3 – 9
settimana)


Sembra che il periodo ottimale per la
socializzazione nei confronti dell’uomo sia tra la
terza e la settima settimana.
processo graduale: la madre riduce
progressivamente la quantità di cure e risorse
dedicata ai propri cuccioli (lo svezzamento inizia
circa a 4 settimane e termina intorno a 7-9
settimane).
ETOLOGIA
A) Comportamento sociale



Matriarcato: legame fondato sull’aggregazione di
femmine imparentate.
L’unità sociale è formata dalla madre con i figli che
crescendo non vengono allontanati: le figlie
partoriscono nelle stesse aree delle madri, che le
accettano. A loro volta le sorelle si tollerano e insieme
possono collaborare per l’allevamento collettivo della
prole. I maschi, invece, prima o poi si allontanano alla
ricerca di nuovi territori.
il grado di aggregazione dipende, direttamente,
dall’entità delle risorse disponibili.
Organizzazione sociale dei gatti
liberi

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

Numerosi maschi e femmine occupano lo stesso territorio e lo
difendono contro i conspecifici intrusi.
Non è rilevabile una chiara forma di ordinamento gerarchico, ma
pare che alcune femmine dominino su alcuni maschi adulti.
variabilità nella struttura e nell’organizzazione in funzione delle
caratteristiche dello specifico ambiente occupato dal gruppo e delle
caratteristiche degli individui.
Le femmine, raramente, si spostano da una colonia all’altra perché
la tolleranza reciproca è alta, e attaccano duramente maschi e
femmine estranei (soprattutto se ci sono i piccoli). I maschi che fanno
parte del gruppo vi restano finché ci sono femmine recettive e sono
più tolleranti con gli intrusi, fatta eccezione per gli altri maschi.
Plasticità comportamentale


Def.: elemento che permette alla specie di regolare
la grandezza del gruppo in relazione alle
caratteristiche ambientali.
Nei territori poveri di risorse i gatti preferiscono la
vita solitaria; in ambienti rurali formano piccoli
gruppi che si approvvigionano sia grazie all’uomo
sia tramite l’attività predatoria; in ambiente
urbano, con risorse alimentari abbondanti e
raggruppate si uniscono a formare le colonie o
gruppi allargati;
Il territorio del gatto

Il territorio è l’area occupata da un animale e difesa contro i
conspecifici.





L’area familiare è l’area dove l’animale si muove abitualmente, ma non
ne ha l’uso esclusivo (home range).
L’area centrale è l’area compresa all’interno dell’area familiare che può
essere difesa come un territorio (core area).
la rete di percorsi è una elaborata rete di collegamenti.
La struttura del territorio varia in funzione dell’organizzazione
sociale (dai gatti solitari con territori distinti fino ai gruppi che
condividono la stessa area centrale).
Il territorio non ha un confine lineare netto ed è costituito da un
insieme di aree che vengono utilizzate in modo funzionalmente
diverso
individualità


il gatto è un solista: pensa e risolve i problemi da
solo, ma non necessariamente un animale asociale,
anzi la maggior parte dei gatti domestici ama la
compagnia.
individualità: la variabilità individuale nella specie
del gatto è fortissima.
B) Comportamento sessuale

Sistemi sessuali



I gruppi rurali sono formati da piccoli gruppi di femmine intorno
a cui girano pochi maschi residenti
In ambiente urbano, i gatti formano grandi gruppi di maschi e
femmine, i maschi residenti partecipano tutti alla riproduzione
Comportamento sessuale della femmina e del maschio


La gatta in estro libera di uscire verrà circondata da numerosi
maschi, ognuno dei quali può lottare con un rivale per avere
l’accesso alla femmina.
La riproduzione è caratterizzata da poliestri stagionali, di solito
gennaio–settembre (variazioni dovute all’illuminazione artificiale).
I cicli estrali sono di circa 18-24 giorni e l’estro è di 4 giorni
(protratto fino a 10 senza copula).
C) Comportamento materno
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
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La gestazione della gatta dura circa 63 giorni e le cucciolate comprendono
da 1 a 10 gattini, ma mediamente 4-5.
La femmina impiega molto tempo a scegliere il luogo adatto al parto
Prima del parto, la femmina si pulisce molto accuratamente, mentre, dopo il
parto, la placenta e il cordone ombelicale vengono ingeriti per l’alto
apporto di nutrienti che consente alla femmina di non muoversi per le prime
24 ore e di alimentarsi pochissimo nei giorni successivi al parto.
Nelle prime 3-4 settimane, la gatta trascorre nel nido il 70% del tempo.
L’allattamento è molto debilitante per la femmina, quindi, dopo le prime 4
settimane, i suoi interessi e quelli per la figliata sono in antagonismo:
Dopo 4-6 settimane la madre comincia a portare le prede al nido: si ha la
ricerca, l’agguato, la cattura e l’uccisione della preda (sequenza istintiva),
insegnando ai piccoli le tecniche di caccia.
D) Comportamento alimentare
Predazione: pasti più grossi e in minor numero.
 Cibo disponibile: numerosi piccoli pasti (da 12 fino a 20 in
un giorno).
 2 o 3 pasti forniti dall’uomo: si adatta frazionandoli in più
assunzioni (così da compiere 5-6 pasti nelle 24 ore).



carnivoro stretto: intestino proporzionalmente corto ed
elevato fabbisogno proteico.
Preferenze alimentari: per selezionare il cibo, il gatto
usa la combinazione di olfatto e gusto ed è molto
rilevante anche la consistenza e la temperatura del
cibo fornito



Predazione: Il gatto classificato come un “killer ecologico in surplus”. L’attività di
mangiare e quella di cacciare sono completamente separate e gli stimoli offerti
dalla preda innescherebbero il comportamento predatorio. Mentre la consumazione
della preda dipende da fattori quali la fame e l’appetibilità della vittima, il tempo
dedicato alla predazione si riduce se il gatto è ben nutrito. L’efficienza predatoria
varia anche in rapporto allo stato riproduttivo: la gatta in allattamento è il
predatore più efficiente . Si hanno anche variazioni in rapporto ai cicli naturali: il
gatto viene definito predatore crepuscolare, ma in realtà le azioni di caccia
dipendono dai momenti di attività delle prede.
Stimoli predatori: Gli stimoli che innescano la predazione sono, generalmente, i
fruscii, gli sfregamenti, gli squittii e gli oggetti in movimento. La maggior parte
dell’attività svolta dal gattino è finalizzata ad apprendere le tecniche di caccia.
Caratteristiche nutrizionali della preda: Il gatto, anche se domestico, rimane un
carnivoro stretto attrezzato per uccidere e mangiare intere prede, fornendo una
dieta ricca e bilanciata.
E) Comportamenti legati ai ritmi
biologici

La giornata tipo di un gatto include:




dalle 13 alle 18 ore circa di sonno/sonnolenza;
dalle 4 alle 6 ore circa fra toelettatura e gioco;
cacciare, mangiare ed esplorare occupano il resto della giornata.
Toelettatura: I gatti dedicano molto tempo e attenzione alla loro igiene
personale. Le papille che presentano sulla lingua, oltre a raschiare via la
carne dalle ossa delle prede, li aiutano anche nella toelettatura. Il gatto
segue solitamente una sequenza precisa: baffi, zampa anteriore, testa,
orecchie, occhi, guance, mento, prima da un lato e poi dall’altro, poi spalle,
fianchi, genitali, zampe posteriori, coda. Il leccare è sostituito dal
mordicchiare, quando l’animale incontra un ostacolo, tipo un groviglio di
peli o un corpo estraneo. Ma talvolta la sequenza è incompleta.
L’assunzione del pasto umido stimola la toelettatura. Gli atti di pulizia
iniziano a 3 settimane circa, mentre prima provvede la madre. Il
comportamento di toelettatura reciproca (allogrooming) si osserva non solo
fra madre e gattini, ma anche fra gatti adulti che si conoscono, e serve a
cementare la loro relazione amichevole.
Primo approccio

abbassarsi, allungare dal basso un indice, farsi
annusare e poi grattarlo dal basso all’angolo delle
labbra, sotto il mento e poi dietro l’orecchio.
PERCEZIONE DEL GATTO
Percezione Tattile

I recettori cutanei del gatto si suddividono in 3 gruppi:



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meccanocettori (sensibili al tatto e alla pressione);
termocettori (sensibili alle variazioni di temperatura, ad esempio i recettori del caldo,
stimolati al massimo con temperature di circa 42°e i recettori del freddo che rispondono
fino a temperature di -25/30°);
nocicettori (sensibili agli stimoli dolorifici che indicano i valori estremi di temperatura e gli
stimoli di schiacciamento della pelle).
sensibilità tattile:



intorno al muso, cuscinetto nasale e base delle vibrisse (peli sensori che captano lo stimolo
sensoriale tramite i numerosi meccanocettori localizzati alla loro base e forniscono
informazioni sulla posizione del capo rispetto a ciò che sta nelle immediate vicinanze).
I baffi sono particolarmente lunghi e vengono tipicamente portati in avanti durante
l’esplorazione e l’azione predatoria, oppure indietro nelle posture difensive o in presenza
di dolore.
peli carpali: ciuffetti di peli localizzati all’altezza del carpo forniti di recettori che
rilevano le vibrazioni
Percezione Visiva

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

visione notturna o in condizioni di scarsa intensità di luce
(3-8 volte superiore alla nostra vista), dovuta al
tappeto lucido molto sviluppato, che ne incrementa
l’efficienza visiva del 40%,
gli occhi sono in proporzione più grandi rispetto al
corpo e al cranio e la distanza che la luce deve
percorrere per arrivare alla retina è minore rispetto
all’essere umano.
occhi disposti molto frontalmente: campo visivo ridotto,
visione bioculare migliore rispetto a quella del cane.
Percezione acustica


Udito: senso più sviluppato nel gatto, infatti può
udire una gamma di frequenze fra le più ampie nei
mammiferi fino a 10,5 ottave di estensione (contro
le 9,3 umane, e le 8,5 del cane).
capacità di percepire gli ultrasuoni: da collegare
alla necessità di intercettare quelli dei piccoli
roditori. La preda viene localizzata inizialmente
tramite l’udito e poi tramite la vista.
Percezione chimica



Gusto: lingua e palato. I calici gustativi sono sensibili
agli amminoacidi, mentre mancherebbe la risposta agli
zuccheri, in quanto il gatto è strettamente carnivoro.
Olfatto: Il gatto si serve dell’olfatto per la scelta del
cibo, per l’esplorazione dell’ambiente o di qualsiasi
oggetto nuovo, nel contesto sessuale e soprattutto per
la comunicazione intraspecifica.
Paraolfatto: esercitato grazie all’organo vomeronasale
o di Jacobson che viene utilizzato come una sorta di
organo olfattivo accessorio.
LA COMUNICAZIONE NEL
GATTO
A) Comunicazione acustica



mantenendo la bocca chiusa emettendo le fusa e il
trillo come segnale di contatto e saluto;
con la bocca aperta che poi si chiude si produce il
caratteristico miao anch’esso come saluto, il mowl
emesso dai maschi e i richiami delle femmine in un
contesto sessuale;
con la bocca che resta fissa si produce il ringhio e
l’ululato in un contesto aggressivo e il soffio e trillo
in un contesto difensivo o di dolore (il soffio con lo
sputo viene utilizzato per scoraggiare i predatori).
fusa

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



Verso emesso dalla madre nei confronti dei suoi
piccoli
in segno di saluto verso persone familiari,
nello stato di sonnolenza,
durante lo strusciarsi e il rotolarsi
nel ritrovare ambienti familiari e caldi.
di fronte al veterinario o in condizione di forte
dolore fisico
miao


raggruppamento di numerose vocalizzazioni in cui
sono state riconosciuti fino a 31 suoni diversi (meow, mouw, miaeao).
emessi
 in

contesti quali incontri amichevoli, per stabilire un
contatto o come richiesta di attenzione.
 in rapporto ad una richiesta precisa (cibo e/o acqua).
esiste una grande variabilità individuale e non si sa
ancora che funzione svolga nella comunicazione fra gatti.
B) Comunicazione visiva

posture del corpo:


durante gli incontri agonistici: i gatti tendono ad apparire di maggiori
dimensioni corporee, andando incontro a pilo-erezione ed ergendosi
sulle zampe; maggiore è la tendenza alla fuga più l’animale tenta di
accovacciarsi per risultare più piccolo.
interazioni non agonistiche:



Movimento della coda
Rolling: rotolamento sul dorso
espressioni mimiche:


durante l’incontro agonistico: tiene lo sguardo fisso sul rivale con gli
occhi obliqui, le orecchie erette girate indietro e il collo teso in avanti.
il gatto che non vuole lo scontro: evita il contatto visivo diretto, tiene le
orecchie schiacciate (movimenti molto veloci) e schiaccia il collo fra le
spalle.
C) Comunicazione olfattiva




I segnali olfattivi hanno il vantaggio di poter fornire
informazioni sull’emittente anche dopo molto tempo.
tramite l’urina e le feci, portatrici di odori caratteristici
e di secrezioni ghiandolari apposite
scratching o graffiatura che il gatto allo stato libero
esegue su superfici verticali “tenere” come alberi o
arbusti, mentre il gatto di casa utilizza le tappezzerie, i
piani delle sedie o i tappeti (quindi anche stando in
posizione orizzontale).
Marcatura tranquillizzante o di appagamento:
strusciarsi con i fianchi, la testa e la coda, contro
oggetti, animali e persone
RAZZE
American Curl
molto vispo, ha bisogno di ampi spazi per giocare e ama molto stare con i
bambini
Persiano
necessita di un ambiente chiuso e riparato, gradendo la vita d’appartamento;
oltre ad essere un ottimo animale da compagnia, ama socializzare con altri gatti.
Norvegese delle Foreste
molto robusto e muscoloso, ottimo cacciatore, molto vigile e tende ad aprire le porte e
cassetti; con le persone che conosce è molto socievole, ma si mostra riservato con gli
estranei ed è molto territoriale.
ha muscoli ben sviluppati e ha bisogno di molto esercizio fisico e di ambienti soleggiati;
è molto curioso e intelligente; ha bisogno di una compagnia continua, ma può aver
problemi di inserimento in un gruppo felino numeroso.
Certosino
è un attento osservatore e ama stare sulle mensole, convive molto bene con il cane.
Siamese
molto attivo e necessita di spazi abbastanza ampi, miagola molto.
Birmano
amichevole, ma riservato e gioca volentieri da solo
Maine Coon
ottimo cacciatore, molto affettuoso e ama la compagnia di bambini, cani e altri
gatti
Ragdoll
ragdoll come “bambola di pezza” perché, seppur grande e grosso, è il gatto più
mansueto e dolce del mondo. Di selezione nordamericana, con invidiabili occhi azzurri e
pelo “macchiato” particolare, di indole “angelica’
Angora
molto affettuoso e molto vivace. il suo mondo gravita attorno all'umano, o agli umani con cui vive, a cui dona tutta la
sua dedizione e le sue attenzioni. Ama le novità e le avventure, e sa prendere la vita con ottimismo ed allegria. La
sua curiosità e la sua voglia di vivere lo rendono il compagno ideale dei bambini, per i quali mostra una predilezione
tutta particolare.
Gatto nudo canadese
essendo senza pelo, soffre il freddo e deve essere coperto da un panno di lana, inoltre
va lavato anche due volte a settimana; è un ottimo compagno e fa continuamente le
fusa.
Gatto europeo
è il più versatile in assoluto, si adatta in ogni situazione.
PROBLEMI
COMPORTAMENTALI


Le patologie comportamentali negli animali sono
attualmente molto diffuse, al pari delle patologie
mediche, ma purtroppo sottostimate, soprattutto
nella specie felina.
Il dolore psicologico si manifesta a livello fisico
attraverso cambiamenti del comportamento e
sintomi organici; quando un animale si comporta in
modo insolito sta chiedendo aiuto.
causa


di natura anatomica - fisiologica (dolore o
patologia clinica),
a livello psicologico
disturbi comportamentali
1.
2.
3.
4.
5.
Aggressività nei confronti di persone o altri
animali,
Paura ed ansia,
Stereotipie e pica
Eliminazione inappropriata/disordini eliminatori
(eliminazione impropria e marcatura urinaria)
distruzione dell’ambiente
1. Aggressività:



L’aggressività può avere diversi bersagli, essere
intraspecifica (tra gatti) ed interspecifica (uomo ed altri
animali) e
in categorie a seconda della causa scatenante
 difensiva,
 offensiva,
 protettiva,
si manifesta in uno stato di disagio dal quale l’animale
non riesce a sottrarsi, ma si può esprimere anche durante
il gioco.
2. Paura ed ansia


il gatto si trova in forte disagio e non riesce a
sottrarsi (quando prova dolore, si sente aggredito o
abbandonato).
Reazioni:
 aggressività
difensiva,
 distruzione dell’ambiente
 marcatura urinaria.
3. Stereotipie

Sono atteggiamenti espressi in modo esagerato,
senza alcuna motivazione e spesso sono ripetuti nel
tempo:
 auto-toelettatura
esagerata (con rimozione di pelo),
 autotraumatismi,
 vocalizzazioni
eccessive,
 aggressività,
 movimenti
ripetuti,
 suzione della lana
 pica (ingestione di tessuti od altri oggetti).
4. Eliminazione inappropriata


eliminazione impropria: minzione normale d’urina
per quantità, ma in luogo inappropriato e le cause
sono da attribuirsi alla cassetta (locazione,
associazione a passato stimolo doloroso, substrato o
odori sgradevoli e numero insufficiente nel caso di
più animali)
marcatura urinaria: per diversi motivi marcatura
territoriale, natura sessuale e rassicurazione. E’
emessa con spruzzo diretto su superficie verticale, in
stazione quadrupedale e con la coda sollevata.
5. Distruzione ambientale


distrugge o rovina mobili, tendaggi e altri oggetti
per diversi motivi: paura, ansia da separazione,
marcatura del territorio, gioco.
in natura i gatti graffiano, in parte per rimuovere
gli astucci corneali delle unghie e in parte per
abitudine (graffiatoio).

Questi comportamenti alterati possono essere
sintomi di stati patologici sottostanti (come ansia,
paura, iperattività), che vanno riconosciuti e curati
correttamente; sono campanelli di allarme da non
sottovalutare.
Approccio clinico ai problemi
comportamentali


prestare particolare attenzione alla relazione tra
l’animale e la famiglia con cui vive (il disturbo può
essere influenzato e direttamente correlato allo stile
di vita domestico);
Cura/Terapia:
 uso
di sostanze chimiche che agiscono a livello
sistemico,
 Ambiente
 educare l’animale correttamente.
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