LA PREVENZIONE
DELL’OMOFOBIA E DEL
BULLISMO OMOFOBICO NEI
CONTESTI EDUCATIVI
Dr. Alberto D’ORSO – Psicologo e Sessuologo
BULLISMO OMOFOBICO
<<insieme dei comportamenti violenti, a causa dei
quali un alunno o un'alunna viene esposto
ripetutamente ad esclusione, isolamento, minaccia,
insulti e aggressioni da parte del gruppo dei pari, di
una o più persone che stanno nel suo ambiente più
vicino, in una relazione asimmetrica di potere, dove
gli aggressori o "bulli" si servono dell'omofobia, del
sessismo, e dei valori associati all'eterosessismo>>
LA VITTIMA
Sarà squalificata e de-umanizzata e in
generale, non potrà uscir fuori da sola
da questa situazione, in cui possono
trovarsi tanto i giovani gay, lesbiche,
transessuali o bisessuali, ma anche
qualunque persona che sia recepita o
rappresentata fuori dai modelli di
genere normativi
(Platero e Gomes, 2007)
L’omofobia colpisce maschi e femmine
LE MODALITA’ DEL BULLISMO
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Comportamenti di tipo verbale:
Derisioni, prese in giro (pressione psicologica);
Minacce;
Scritte sui muri e sui social network
Comportamenti di tipo fisico:
Violenze (aggressioni);
Molestia sessuale;
Esclusione dal gruppo di pari;
Espropriazione di oggetti o denaro
NON RIGUARDA SOLO ALCUNI…
La dinamica di sopraffazione propria del
bullismo omofobico è diretta non solo verso
gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, ma
anche verso eterosessuali che escono fuori
dagli schemi, adolescenti che si stanno
interrogando sulla propria identità sessuale o
persone che hanno amici, familiari o genitori
omosessuali.
L’omofobia è violenza
Omofobia=razzismo=antisemistismo=
sessismo=classismo=xenofobia
L’IMPORTANZA DEL LINGUAGGIO
Le comuni convinzioni radicate nella cultura, sono
veicolate attraverso il linguaggio: molte delle
manifestazioni di disprezzo nei confronti
dell'omosessualità, presenti nel gergo degli
adolescenti (ma non solo), rimandano a
categorizzazioni che marcano una diversità e hanno
valenze di tipo negativo, che tendono a
"deumanizzare" coloro cui sono rivolte, facilitando
così le dinamiche di sopraffazione proprie del
bullismo.
L’omofobia è volgare…
LE OFFESE
Sono solitamente utilizzate non soltanto
per definire una persona omosessuale,
ma in generale per descrivere
comportamenti poco accettati: in tal
modo, chiunque esca fuori dagli schemi,
può essere in qualche modo "segnalato",
perché non rispondente agli stereotipi
culturali dominanti.
L’omofobia non ha ancora una Legge
L’omofobia naviga in internet
CARATTERISTICHE
del Bullismo Omofobico
Intenzionalità
 Sistematicità
 Relazionalità

ASIMMETRIA RELAZIONALE
Negli episodi di bullismo omofobico,
l'appartenenza o la non appartenenza allo
stereotipo di genere dominante nel gruppo
dei pari costituisce un fattore determinante;
oltretutto, l'appartenenza al gruppo
dominante, e quindi in tal senso a ciò che
viene considerato "normale", rende colui che
prevarica in qualche modo più forte e sicuro
di sé.
L’omofobia riguarda bambini e adulti
L'omofobia tende ad agevolare i ruoli di aggressore e
di vittima grazie all'appoggio sociale. Difatti, alcuni
tra gli elementi specifici che contraddistinguono il
bullismo omofobico rispetto ad altre forme di
bullismo, sono proprio la presenza invisibile
dell'educazione "formale" (ricca di stereotipi di
genere) all'interno del sistema educativo, il rifiuto
familiare o la paura di un esplicito e specifico
appoggio verso le sessualità minoritarie, il contagio
dello stigma non solo tra la popolazione LGBT, ma
anche tra coloro che appoggiano tale popolazione, e,
soprattutto, la normalizzazione dell'omofobia, che
provoca un'interiorizzazione negativa della propria
identità.
L’omofobia è inciviltà
PERTANTO…
anche chiedere aiuto a qualcuno
equivale a centrare l'attenzione sulla
propria
omosessualità,
e
ciò
comporta
naturalmente
ansia,
vergogna e disistima.
DANNI TOTALIZZANTI
Le
prepotenze
chiamano
sempre
in
causa
una
dimensione nucleare del Sé
psicologico e sessuale.

Dal punto di vista clinico…
INCIDENZA DEGLI ADULTI

gli stessi insegnanti e genitori possono a volte
avere pregiudizi omonegativi, da cui svariate
conseguenze: reazioni di diniego che portano
a sottostimare o negare gli eventi;
preoccupazione per l'"anormalità" del
ragazzo, con relativi propositi di "cura";
atteggiamento espulsivo che si aggiunge alle
dinamiche persecutorie.
LA RESPONSABILITA’ GENITORIALE
GLI SPETTATORI

La vittima può incontrare particolari
difficoltà a individuare figure di sostegno e
protezione fra i suoi pari. Il numero dei
potenziali "difensori della vittima" si
abbassa
nel
bullismo
omofobico:
"difendere un finocchio" comporta il rischio
di essere considerati omosessuali.
OMOFOBIA INTERIORIZZATA
Il bullismo omofobico può assumere significati
difensivi rispetto all'omosessualità.
 Attraverso gli agìti omonegativi, il bambino
afferma il suo essere "normale" e la propria
conformità al genere; le prepotenze
omofobiche potrebbero essere l'unico modo
per dare sfogo ad affetti omosessuali
repressi".

BULLISMO ETERONORMATIVO

Insieme degli atteggiamenti, delle
credenze e delle opinioni che
tenderebbero alla rivendicazione
dell'idea secondo cui l'eterosessualità
sia la sola, naturale, forma di
sessualità (ETEROSESSISMO)
BULLISMO OMOFOBICO

Si riferirsi unicamente all'omosessualità, e
riguarda l'esplicita situazione di
prepotenza nei confronti di persone il cui
orientamento omosessuale è noto; fa così
riferimento al concetto di
OMONEGATIVITA’
?????
LE CONSEGUENZE

Le conseguenze dell'omofobia si manifestano
innanzi
tutto
nell'acuirsi
dell'omofobia
interiorizzata, che porta la vittima a sviluppare
sensi di colpa e vergogna per gli episodi subiti:
la vittima tende a cercare una propria
responsabilità per l'accaduto, sia a livello
comportamentale (credendo di aver agito
male),
sia
a
livello
disposizionale
(considerandosi, ad esempio, un errore della
natura).
LESIONI, PERCOSSE, TRAUMI
ASPETTI DEPRESSIVI

Questo naturalmente comporta un crollo dell'autostima
e un senso di impotenza che ha forti conseguenze in
termini di depressione. Inoltre, le vittime tendono a
sviluppare paure e preoccupazioni elevate: rivivendo
mentalmente gli episodi di violenza subita, temono una
loro ripetizione e per questo riferiscono di non riuscire,
ad esempio, a tornare a scuola. Queste paure, poi,
continuano a tormentare le vittime anche fuori dal
contesto scolastico, abitando i loro incubi e causando
anche improvvisi attacchi di collera che non hanno
motivo d'essere.
VITTIME A SCUOLA
Diminuzione del rendimento scolastico
 Percentuale elevata di abbandono
scolastico
 Paure atipiche
 Costante isolarsi della vittima

L’OMERTA’

La vittima tenderà a chiudersi sempre più
in se stessa e soprattutto eviterà di
parlare dell'accaduto: il timore di
ripercussioni nel caso in cui si diffonda la
voce di omosessualità è un forte freno
alla denuncia, e contribuisce a creare una
condizione di disadattamento sempre più
marcato.
EFFETTI ESTREMI

Il disadattamento costituisce le
fondamenta del disagio che porta
moltissimi giovani adolescenti GLBT
al suicidio.
L’omofobia è morte…
L’omofobia è un reato…
Combattere l’omofobia è cultura
Il MINORITY STRESS

Partendo dalla definizione di uno stress
psicosociale derivante dall'appartenenza
ad uno status minoritario, I. H. Meyer
suggerì che le persone omosessuali, così
come i membri di altri gruppi minoritari,
sono soggetti ad uno stress cronico,
correlato alla loro stigmatizzazione.
MA…

Se i membri di una comunità socialmente
stigmatizzata, come ad esempio quelli di una
popolazione soggetta al razzismo, possono contare
sull'appoggio familiare, la minoranza omosessuale
non ha modelli positivi di riferimento e difficilmente
trova sostegno nella propria famiglia, la quale può,
anzi, assumere atteggiamenti ostili e di rifiuto.
CONSEGUENZE PER I BULLI
Nemmeno gli aggressori sono, infatti, esenti dai
danni dell’omofobia. Sicuramente il bullo, al pari
della vittima, mostrerà:
 un ridotto rendimento scolastico;
 un isolamento rispetto al gruppo dei pari;
 inoltre, molti degli aggressori tendono a
sviluppare, in età adulta condotte delinquenziali,
nonché disturbi dell'umore;
 infine, sebbene sia più raro, anche i bulli corrono
il rischio di cadere in condotte suicide.

Così è giusto?
Il FENOMENO è scolastico:

il 94% degli studenti ricorda di aver udito
epiteti omofobici più di una volta
nell'ambiente scolastico. Emerge, altresì,
che tali epiteti sono spesso pronunciati in
presenza del personale scolastico, ovvero
adulti che nella maggior parte dei casi
hanno però evitato un intervento nella
situazione
FATTORI PROTETTIVI:
Ambiente scolastico (formazione dei
docenti)
 Gruppo dei pari (attività di educazione
alla pro-socialità)
 Dimensioni di personalità (terapia
individuale e familiare)
 Stili difensivi (cultura sociale di
appartenenza)

I DIRITTI

Il bullismo omofobico è un fenomeno sociale, di
gruppo ed è responsabilità degli adulti non
sottovalutarne la presenza nelle maggiori agenzie
di formazione dei giovani. Il bullismo omofobico
danneggia e le vittime di tale abuso hanno il diritto
di vedersi riconoscere la sofferenza, hanno il diritto
di cominciare a pensare a se stessi come vittime e
non come “persone sbagliate”.
BIBLIOGRAFIA
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Un supporto per i ragazzi…
Grazie per l’attenzione!