"alla musica"

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La Conquista delle Americhe
e le civiltà Precolombiane
Il nuovo mondo, l’ America, era abitata da tre
grandi civiltà: i Maya, gli Aztechi e gli Inca.
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Quella dei Maya aveva inventato il calendario astronomico vicinissimo
al nostro.
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Quella degli Aztechi era una popolazione guerriera.
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Quella degli Inca era la più vasta ed organizzata.
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I Maya erano comandati da un piccolo, ma potente gruppo di
sacerdoti.
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Gli Aztechi, da nobili guerrieri.
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Gli Incas dall’ Imperatore e da quattro Governatori.
Civiltà Precolombiane
Il termine civiltà precolombiane indica tutte quelle culture che erano presenti
nelle Americhe prima dell'arrivo di Colombo e la conseguente colonizzazione
europea. Vi sono comprese anche quelle culture che erano già scomparse
prima dell'arrivo degli spagnoli e portoghesi. Le civiltà precolombiane si sono
stabilite nel seguente modo: gli Aztechi in Messico, i Maya nella penisola dello
Yucatan e gli Incas nell'attuale Perù.
Maya
Fra le civiltà più grandi e antiche che popolarono l'America ci furono i Maya,
essi verso la metà del II millennio a.C si stabilirono nel Messico meridionale e
nel Guatemala. Quello dei Maya non era un impero ma un agglomerato di
città costituite da diverse comunità agricole. Al contrario di quanto si potesse
pensare, le città non erano centri di residenza ma luoghi di culto, di feste
religiose e di scambi. La società Maya era suddivisa in classi: al primo posto
troviamo i nobili, definita la classe dominante, anche perché uno di loro era
anche il capo della città, a seguire troviamo i sacerdoti che lavoravano a
stretto contatto coi nobili e potevano anche gestire i villaggi col ruolo di capo
ma le terre erano solo comunque di proprietà dei nobili. Il ruolo della
popolazione era quello di occuparsi della terra ed essendo abili costruttori,
anche di edificare nuove costruzioni, come i grandi templi piramidali.
Ai tempi dei Maya mancavano le invenzioni base per il lavoro come la ruota, il ferro e gli
animali da soma ma questo non fu un ostacolo per loro, che anzi, riuscirono a svilupparono
una coltura molto raffinata: usavano la scrittura geroglifica, un sistema di calcolo elaborato
e preciso che gli permise di fare osservazioni astronomiche esatte e crearono un calendario
di 365 giorni.
Durarono fino al X secolo d.C, cioè fino a quando vennero sottomessi dai Toltechi, ma questi
nuovi dominatori non cancellarono la loro storia ed i loro progressi, anzi, continuarono a
portare avanti quello che loro avevano incominciato influenzando anche gli Aztechi.
Aztechi
Nel XIII secolo apparvero gli Aztechi, una popolazione nomade che si stabilì
sull'altopiano del Messico. Intono al 1300 fondarono la loro capitale
Tenochtitlan e il secolo successivo iniziarono ad espandersi fino ad occupare il
Messico e parte del Guatemala (cambiano i popoli ma gli stabilimenti,
almeno in fase iniziale sono sempre gli stessi). Quello degli Aztechi, al contrario
di quello dei Maya era un forte impero centralizzato dove c'era il re e subito
dopo di lui il Consiglio di nobili di origine guerriera a dettare legge.
La loro organizzazione era di tipo piramidale dove al capo stava il re, e poi a
seguire i sacerdoti,la nobiltà, i liberi, i servi e gli schiavi. La loro economia era
basata sulla coltivazione del mais, però nella capitale il commercio si
estendeva a più prodotti.
 Erano politeisti ed adoravano il dio Sole e per celebrarlo facevano anche sacrifici umani.
Il popolo degli Aztechi si dedicava alla musica e alla danza, ma la loro specialità era
senza alcun dubbio l'architettura: basti pensare ai grandi palazzi della capitale, strade
facilmente percorribili, i monumenti funerari che hanno l'aspetto di vere e proprie opere
d'arte.
Tuttavia continuavano ad usare la scrittura geroglifica e non erano a conoscenza della
ruota e dell'utilità degli utensili in metallo.
L'ultimo re Aztechi fu Montezuma II, fu ucciso dalla popolazione stessa per la sua
decisione di accogliere Cortés come inviato degli dei secondo la tradizione religiosa
azteca che annunciava la venuta del dio Quetzalcoatl, in realtà questi e i suoi soldati
portarono solo violenze e disagi.
Incas
Tra il XV e il XVI secolo gli incas fondarono nella regione andna del Perù uno
degli imperi più vasti dell'età precolombiana.
La capitale, Cuzco, che era situata a 3500 metri di altitudine era anche la
residenza dell'imperatore; cioè il capo supremo, colui che possedeva il
controllo di tutti i poteri: religioso, politico e militare.
Il suo impero era difeso da un esercito agguerito, era fornito di una efficiente
rete stradale e addirittura di un servizio postale, inoltre le città erano abbellite
da grandi templi.
Per quanto riguarda la struttura del territorio era prevalentemente
montagnoso, questo favorì per via degli spostamenti un tipo di economia
molto diverso: lungo le coste si praticava la pesca, in pianura la coltivazione
del cotone, del mais e della patata, mentre nelle zone più alte il pascolo dei
lama.
Il terreno era suddiviso nel seguente modo, non essendoci la proprietà privata:
una parte spettava al sovrano per i bisogni dello Stato, una parte per le
funzioni religiose, una parte alle famiglie a cui veniva ripartita in base alla
necessità e soprattutto al numero delle persone che se ne dovevano
occupare.
Gli Incas si occupavano discretamente anche di artigianato, più
precisamente nel settore tessile e lavorazione dei metalli preziosi. Anche loro
erano politeisti, cioè adoravano più divinità, in particolare il dio Sole ma anche
elementi della natura.
Il loro imperò durò fino a qando Francisco Pizzarro, che guidava i
conquistadores spagnoli decise di impadronirselo approfittando dei contrasti
interni riguardanti la nobiltà.
Made By:
Nicola D’Erasmo
Gianluca Troccoli
Matteo Troccoli
Cristian Polimuro
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