LA COSCIENZA
 Insieme dei processi psichici elementari (vigilanza e attenzione)
e complessi (memoria, affettività e ideazione),
che si presentano nell’unità di tempo e che consentono la
conoscenza e la consapevolezza della propria individualità e di
quella degli oggetti esterni.
Si tratta quindi di una funzione psichica complessa, che permette
di ricordare fatti e sensazioni, di riconoscerli, valutarli ed utilizzarli
LA COSCIENZA
 Funzione che permette alla soggettività di esistere: per essere in
grado di avere delle esperienze, si deve essere coscienti
 E’ uno stato di consapevolezza di sé e dell’ambiente
LA COSCIENZA E LE SUE
DIMENSIONI
La coscienza ha 3 dimensioni:
1.
Vigilanza
2.
Lucidità
3.
Coscienza di sé (coscienza soggettiva)
VIGILANZA

Vigilanza: facoltà di rimanere deliberatamente svegli quando
altrimenti si potrebbe essere assonnati o addormentati

Non è uniforme o invariabile, ma fluttuante

Influenzata da
› Fattori interni all'individuo: l'interesse, l'ansia, la paura estrema
o la gioia la aumentano; la noia al contrario induce la
sonnolenza
› Situazione ambientale e il modo in cui la si percepisce: alcuni
stati abnormi aumentano la vigilanza, molti la riducono.
LUCIDITA’

La lucidità può essere dimostrata soltanto nella chiarezza del
pensiero su un argomento particolare

Il sensorio, cioè la consapevolezza piena di tutte le sensazioni
interne ed esterne in un determinato momento, può essere lucido
o annebbiato
LUCIDITA’

L'offuscamento della coscienza denota lo stato di più lieve
alterazione
della
coscienza
in
un
continuum
che
va
dalla
consapevolezza e allerta completa fino al coma

Nell'offuscamento, molte funzioni intellettive sono alterate:
› l'attenzione e la concentrazione, la comprensione e il
riconoscimento; la formazione delle associazioni, il giudizio
logico, la comunicazione attraverso il linguaggio e le azioni
intenzionali
DISTURBI QUANTITATIVI DELLO
STATO DI COSCIENZA
Condizioni di aumentata consapevolezza
in cui esiste sensazione soggettiva
di più ricca percezione, alterazione del tono dell’umore, sensazione
soggettiva di allerta aumentata, di maggiori prestazioni intellettuali,
memoria e comprensione
Condizioni di alterato stato di coscienza a prevalente sintomatologia
negativa
I sintomi negativi possono essere sintetizzati come una riduzione o
perdita della capacità di:
• elaborare gli stimoli
• direzionare l’attenzione
• controllare la comunicazione
• autocollocare nel tempo e nello spazio
• finalizzare il comportamento.
OTTUNDIMENTO
Vi è aumento della soglia sensitiva e percettiva
(fenomeno transitorio e reversibile)
OBNUBILAZIONE
Vi è perturbamento della coscienza, lieve sonnolenza
con o senza agitazione, difficoltà di attenzione concentrazione, grado
più o meno pronunciato di disorientamento
TORPORE
Il paziente è rallentato nelle azioni, impacciato nell’eloquio, torpido nelle
intenzioni, assonnato nelle esperienze soggettive, sono presenti
reazioni di evitamento agli stimoli dolorosi, i riflessi e il tono muscolare
sono ridotti
SOPORE
Il paziente è incosciente
(può tornare momentaneamente alla coscienza con stimoli
particolarmente vigorosi)
vi è assenza di risposte verbali o reazione a stimoli,
riflessi e tono muscolare sono fortemente ridotti
COMA
Il paziente è fortemente incosciente e
può presentare diversi gradi di profondità
DISTURBI QUALITATIVI DELLO
STATO DI COSCIENZA
STATO CREPUSCOLARE
Restringimento del campo di coscienza ad un circolo di idee cui viene
mantenuto un certo nesso logico e sequenzialità
STATO ONIROIDE
Il paziente non riesce più a controllare la realtà esterna, per la presenza
di allucinazioni, vissute con intensa partecipazione affettiva, e di
ideazione delirante
CONFUSIONE MENTALE o DELIRIUM
Sconvolgimento di tutte le attività psichiche,
sia affettive che ideative
DELIRIUM
Si tratta di una alterazione di coscienza,
manifestata da una riduzione della lucidità
della percezione dell'ambiente,
per cui la capacità di focalizzare, mantenere,
o spostare l'attenzione è compromessa
A causa di questi problemi, può essere difficile
(o impossibile) impegnare la persona
in una conversazione
DELIRIUM
Si accompagna a una modificazione cognitiva

deficit della memoria

disorientamento

alterazioni del linguaggio
Il disturbo si sviluppa in un breve periodo di tempo tende a fluttuare
durante il corso del giorno
La modificazione cognitiva non può essere meglio giustificata da una
demenza stabilizzata o in evoluzione
È una conseguenza fisiologica diretta di una condizione medica
generale, di una Intossicazione o Astinenza da Sostanze o di una
combinazione di questi fattorI
Coscienza soggettiva (o coscienza del Sé)
Indica la coscienza della propria persona,
del proprio corpo e della propria posizione
rispetto all’altro e al mondo esterno
Coscienza dell’Io
Indica il modo nel quale l’Io è consapevole
di se stesso attraverso la sua unità (essere “uno”), identità (essere “lo
stesso”) e contrapposizione rispetto alla realtà esterna
Coscienza del corpo
Indica l’insieme delle sensazioni del corpo e dei sentimenti dello stato
corporeo
DEREALIZZAZIONE
E’ la sensazione di percepire in maniera distorta il mondo esterno al
soggetto e di percepire gli individui conosciuti come estranei.
Chi soffre di questi disturbi non riesce a descrivere compiutamente il
sentimento di derealizzazione e utilizza il "come se" per descrivere
cosa gli stia accadendo.
Il mondo appare al soggetto come privo di coloritura affettiva: anche
gli ambienti familiari sono avvertiti come estranei e spesso il soggetto
riferisce disturbi visivi di appannamento e offuscamento della vista
(derealizzazione visiva).
DEPERSONALIZZAZIONE

Fenomeno comune

Presente in diverse condizioni
morbose

Ha
sempre
connotazione
di

sgradevolezza

Non
sempre
viene
spontaneamente

PSICOTICA
dichiarato
esplicitamente
Richiede un’indagine specifica
DIMENSIONE
NON
(mantenuto il
rapporto di realtà –come se-)
e/o

DIMENSIONE
PSICOTICA
(perdita del rapporto di realtà