Classi quinte – SCUOLA PRIMARIA PAPA GIOVANNI XXIII – 18 maggio 2016 La Valle della Biodiversità si trova ad Astino, nella parte occidentale della città, vicino all’omonimo monastero da poco restaurato. Dalla fermata del bus, si raggiunge a piedi camminando per una ventina di minuti su una strada poco trafficata che si estende in mezzo al verde e a diverse coltivazioni. Con il termine biodiversità si intendono tutte le diversità appartenenti ad una medesima specie vegetale ( ma anche animale) Lo scorso anno , per esempio, sono state registrate 75 tipologie diverse di pomodori e 80 di peperoncino. Non solo … appese all’ingresso della Valle c’erano 110 specie diverse di mais. Sembra quasi impossibile… Leggete questo libro e ne saprete di più. Noi l’abbiamo scoperto durante la Settimana della Lettura … nella giornata della mostra di libri a cura della Biblioteca Pelandi Avete mai mangiato le RADICI di una pianta? E le FOGLIE? E il FUSTO? E i FIORI? E i SEMI? Con questa domanda la guida Francesca ci ha introdotto il compito da svolgere: OSSERVARE CON UNA LENTE D’ INGRANDIMENTO I FRUTTI E LE VERDURE CHE AVEVA NEL CESTO Divisi a coppie, abbiamo analizzato frutta e verdura, dopo averla tagliata a pezzetti, suddividendo i prodotti in: “CON SEMI” e “ SENZA SEMI” Mangiamo RADICI come la carota , il rapanello e la rapa Mangiamo FOGLIE come il cavolo, le coste e l’insalata Mangiamo FUSTI come il porro e il sedano Mangiamo FIORI come i fiori di zucca e INFIORESCENZE come il cavolfiore e il broccolo L’UOMO È UN MANGIATORE DI PIANTE Mangiamo SEMI come le lenticchie e i piselli La guida Elena ci ha dato il secondo compito OSSERVARE I TESSUTI DI UNA CAMICIA, DI UNA MAGLIETTA, DI UN PORTAFOGLIO. Con la lente d’ingrandimento abbiamo osservato le trame dei tessuti, composte da fili “intrecciati”. Non erano tutti uguali. Il filo usato per fare la maglietta di cotone proviene da una pianta tessile, il COTONE appunto. Questo filo si ottiene dalla peluria che ricopre i semi della pianta . Toccando il batuffolo si sentono Il cotone è la prima pianta tessile al mondo. Cresce in paesi dal clima caldo secco e umido. La qualità migliore proviene dai paesi desertici, dove il terreno viene bagnato con l’irrigazione ( Egitto). Servono moltissima acqua, però, e molto fertilizzante. Anche il LINO è una pianta tessile. La guida ci ha distribuito uno stelo di lino e noi abbiamo continuato a torcerlo delicatamente fino a scoprirne la fibra. Un tempo l’uomo lavorava sempre così. Il lino ha un filo sottile ma molto resistente. Il tessuto che se ne ricava è leggero e traspirante, adatto per quando fa caldo. Dai semi si ricavano olio e farina, commestibili e usati anche come prodotti curativi. La CANAPA è un’altra pianta tessile, da cui si ricava un grosso filo e irregolare. La canapa è una pianta facile da coltivare e non impoverisce il terreno. Viene usata per sacchi e corde e tessuti grezzi. Lo sapevate che anche l’ ORTICA e il COCCO sono PIANTE TESSILI? Dall’ortica si ottiene il RAMIE. Con le fibre di cocco si fanno stuoie e tappeti. LANA SETA CACHEMIRE di pecora dal baco dalla tipica capretta tibetana ANGORA ALPACA da questo peloso coniglio originario della Turchia da questo buffo animale che vive sulle Ande (Bolivia) LANA di cammello • Si ricavano industrialmente da sostanze naturali: la CELLULOSA degli alberi, le PROTEINE VEGETALI della soia e ANIMALI del latte. Alcuni nomi: VISCOSA, RAYON, ACETATO • Si ricavano industrialmente da sostanze provenienti dall’industria petrolchimica ( idrocarburi dal petrolio) Alcuni nomi: POLIESTERE, POLIAMMIDE, ACRILICO Ricordate : ogni indumento ha un’etichetta che fornisce indicazioni sulla composizione del tessuto. LEGGETELA! A conclusione del lavoro la guida ci ha mostrato alcune piante aromatiche. In particolare abbiamo toccato alcune varietà di menta , ciascuna delle quali aveva un profumo diverso. Abbiamo anche toccato e annusato la NEPETA, una pianta aromatica dal profumo di menta che viene usata anche come repellente per gli insetti. Alcuni compagni hanno scomposto le parti della Nepeta e le hanno appoggiate su un cartoncino per metterle bene in evidenza. Eccole: • FUSTO QUADRAT0 • FOGLIE OPPOSTE SIMMETRICHE • FIORE con una particolare forma che ricorda le labbra • PELETTI BIANCHI SUL FUSTO che , quando vengono sfregati, emanano un gradevole profumo grazie all’ OLIO che contengono La guida ci ha detto che le piante aromatiche sono usate in cucina per dare sapore ai cibi. L’olio contenuto nei peletti, che fa emanare un tipico profumo non appena vengono strofinati, viene usato anche in erboristeria e a scopo curativo. Molte sono le piante che vengono usate a scopo curativo. Si chiamano PIANTE OFFICINALI.