Gli antefatti della
guerra di Troia
Di Federica Torlasco
1°Bc
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Il pomo della discordia
Il pomo della discordia è l’ antefatto che introduce la guerra di Troia.
La vicenda ebbe inizio con le nozze di Peleo e di Tetide che si svolsero in
allegria con la presenza di quasi tutti gli dei. L’ unica dea che non venne
invitata fu Eris, la dea della discordia; ella per vendicarsi fece rotolare
sul banchetto nuziale una mela d’ oro destinata alla più bella tra le dee.
Zeus decise, per non attirarsi l’ira delle altre dee, di eleggere un
giudice tra i mortali. Il fortunato prescelto fu un pastore che viveva sul
monte Ida. In realtà il pastore era Paride figlio di Priamo ,re della città
di Troia, che decise di affidare suo figlio ad una coppia di pastori
perché la moglie Ecuba ebbe una visione in cui la città veniva distrutta
da Paride. Scelto il giudice, Zeus decise anche le tre dee destinate alla
competizione. Le fortunate prescelte furono Era, Atena e Venere che
immediatamente partirono per raggiungere Paride. Arrivate sul monte
Ida le dee, dopo essersi presentate, fecero promesse meravigliose al
giovane il quale, dopo delle accurate riflessioni, diede la mela a Venere e
con essa egli ottenne l’ amore della donna più bella della Grecia: Elena.
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Zeus
Zeus (in greco Ζεύς) nella mitologia
greca è il re e padre degli dei, il
sovrano dell'Olimpo, il dio del cielo e
del tuono. I suoi simboli sono la
folgore, il toro, l'aquila e la quercia.
Figlio del titano Crono e di Rea, era il
più giovane dei suoi fratelli e sorelle.
Nella maggior parte delle leggende
era sposato con Era. La figura
equivalente a Zeus nella mitologia
romana era Giove, mentre in quella
etrusca era il dio Tinia.
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Paride
Paride nacque dall’unione tra
Priamo e Ecuba sovrani della
città di Troia. Paride non
visse la sua infanzia e parte
della giovinezza a palazzo
perché sua madre ebbe una
visione in cui il figlioletto,una
volta adulto, sarebbe stato la
causa della distruzione della
città. Così il sovrano troiano
lo affidò alle cure di una
coppia di pastori sul monte
Ida
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Era
Nella mitologia e religione
greca, Era o Hera (dal greco Ἥρα o Ἥρη )era
una delle divinità più importanti, patrona
del matrimonio e del parto. Figlia
di Crono e Rea, sorella e moglie di Zeus, era
considerata la sovrana dell'Olimpo.
Appena nata, fu brutalmente ingoiata dal padre,
che intendeva ucciderla. Come tutti i suoi
fratelli fu restituita alla vita grazie a uno
stratagemma ideato da Meti e attuato da Zeus.
Fu allevata nella casa di Oceano e Teti, e poi nel
giardino delle Esperidi (o, secondo altre fonti,
sulla cima del monte Ida) sposò Zeus.
La figura a lei corrispondente nella mitologia
romana fu Giunone. I suoi simboli sacri erano
la mucca ed il pavone
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Atena
Nella mitologia greca, Atena (greco: Ἀθηνᾶ),
figlia di Zeus e della sua prima moglie Metide,
era la dea della sapienza, della saggezza, della
tessitura, dell'artigianato e degli aspetti più
nobili della guerra (come ad esempio una
guerra difensiva o fatta per giusta causa),
mentre la violenza e la crudeltà rientravano nel
dominio di Ares. La sapienza rappresentata da
Atena comprende le conoscenze tecniche usate
nella tessitura, nell'arte di lavorare i metalli,
ma anche nel campo agricolo, navale e in
generale in tutti i vari tipi di artigianato. I suoi
simboli sacri erano la civetta e l'ulivo. In
tempo di pace gli uomini la veneravano poiché a
lei erano dovute le invenzioni di tecnologie
agricole, navali e tessili, mentre in tempo di
guerra, fra coloro che la invocavano, aiutava
solo chi combatteva con l'astuzia (Metis)
propria di personaggi come Odisseo. L'astuzia
e la furbizia erano delle doti che Atena poteva
donare ai suoi protetti. In generale Atena era
una divinità molto amata dal popolo
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Afrodite
Afrodite nella mitologia greca era la dea
della bellezza e dell'amore. Omero
sostiene che fosse nata da Zeus e da
Dione ma la versione più diffusa è quella
di Esiodo secondo la quale sarebbe nata
dalle spume del mare (da qui l'epiteto di
Anadiomene). Afrodite è una divinità
molto complessa ma che in ogni caso
rappresenta sempre la forza dell'amore
nelle sue diverse espressioni al fine della
conservazione della vita. Le sue piante
sacre erano il mirto, la rosa, il melo, il
papavero e tra gli animali la colomba, il
passero, il cigno, la lepre, il capro, la
tartaruga ed il delfino. Nella mitologia
latina è identificata con Venere.
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Elena
Elena è una semidivintà nata
dall’unione tra Zeus e Leda. Ha tre
fratelli Polluce (semidivinità),
Clitennestra e Castore. Tutti i
principi greci volevano sposare
Elena, essendo così bella e in età da
marito. Tindaro, padre di Elena,
avendo paura di inimicarsi i
pretendenti chiese aiuto al grande
Odisseo, il quale gli consigliò di far
giurare
ai
principi
fedeltà
qualunque fosse stata la scelta
della figlia. Il fortunato prescelto
da Elena fu Menelao. Le loro nozze
si svolsero successivamente a
quelle di Peleo e di Tetide.
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Menelao
Menelao (greco: Μενέλαος, Menélaos;
latino: Menelaus) è un personaggio della
mitologia greca, figlio di Atreo e di
Erope e fratello minore di Agamennone.
È il re di Sparta e marito di Elena.
Uomo di grande bellezza, fu uno dei più
importanti eroi greci della Guerra di
Troia, distinguendosi in numerose
azioni valorose, che lo resero
celeberrimo e temuto dai nemici. La
figura di Menelao si sviluppa
principalmente nell'Iliade di Omero. Il
suo epiteto era il biondo.
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Paride fa ritorno a Troia
Paride venne a conoscenza
che, nella bella città di
Troia, si stavano svolgendo
dei giochi, in onore di un
principe morto in quel
tempo.Così si recò nella
madre patria. Paride rimase
talmente colpito dai giochi
che ne prese parte,
addirittura vincendoli. Ciò
suscitò l’ invidia degli altri
concorrenti che vollero
ucciderlo se non che Priamo
riconobbe l’amato figlio.
Paride venne accolto a
palazzo calorosamente da
parte di tutti.
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Si realizza la promessa di
Afrodite
Poco dopo il ritorno di Paride, morì in
Grecia una parente di Priamo. Egli decise di
mandare il figlio per cercare di
impadronirsi dell’eredità della defunta.
Quando arrivò in Grecia, il principe venne
ospitato a Sparta da Menelao e da sua
moglie Elena. Essendo la donna più bella del
mondo si compì la promessa fatta da
Afrodite: i due giovani, in assenza di
Menelao,si innamorarono e, tradendone
l’ospitalità, si imbarcarono per tornare a
Troia.
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Un arruolamento difficile
Menelao adirato decise di muovere guerra alla città
di Troia. Il fratello Agamennone l’ aiutò a reclutare
i principi Achei che avevano giurato fedeltà.
Naturalmente non tutti vollero partecipare alla
guerra.Da una parte Odisseo, per non prendere
parte alla spedizione, si finse pazzo ma venne
scoperto da Palamede e costretto a partire.
Dall’altra, la ninfa Tetide sapendo che il figlio
Achille, se avesse partecipato alla guerra di Troia,
sarebbe stato ucciso, lo mandò presso Licomede, re
di Sciro travestito da fanciulla. L’astuto Odisseo
con uno stratagemma scoprì l’inganno e anche
Achille non potè così rifiutarsi di partecipare alla
spedizione contro Troia.
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Il sacrificio di Ifigenia
Agamennone, in una battuta di caccia per
sbaglio, uccise una cerva cara ad Artemide. La
dea arrabbiata fece fermare i venti ,
impedendo così la partenza della flotta achea
per Troia. Il grande sacerdote Calcante scoprì
che l’ unico modo per far calmare la dea era
quello di sacrificare la figlia di Agamennone
Ifigenia.
Agamennone senza ripensamenti
decise di sacrificare la figlia ma la magnanima
dea salvò la fanciulla e al suo posto fece
sacrificare un cervo. Così i venti ripresero a
spirare propizi e la flotta potè salpare.
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I primi 9 anni di guerra
La guerra ebbe inizio con l’ uccisione di Protesilao, che si
sacrificò ben conoscendo la profezia che il primo a
mettere piede sul suolo troiano sarebbe stato ucciso.
Per i primi nove anni gli Achei, pur avendo molti
combattenti valorosi, non attaccarono mai Troia e si
limitarono a saccheggiare i villaggi vicini. Tra i loro eroi i
più noti, oltre ad Achille ed Odisseo, erano Aiace, Diomede,
Patroclo e Nestore. I maggiori guerrieri troiani erano
Ettore, Enea ed Antenore.Troia, essendo sostenuta da
numerosi alleati, rimaneva imprendibile. Ciò fornì a Odisseo
l’ opportunità di vendicarsi di Palamede, accusandolo con
false prove di avere stretto un patto con Priamo che
impediva la conquista della città. Lo sfortunato principe
venne condannato a morte e ucciso per mezzo della
lapidazione.
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Odisseo
Ulisse (dal latino Ulyssēs)
o Odìsseo (dal greco Ὀδυσσεύς) è
un personaggio della mitologia
greca. Re di Itaca,marito e padre
di Penelope e di Telemaco e figlio
di Laerte e di Anticlea. E’ uno
degli eroi achei descritti e
narrati da Omero nell'Iliade e
nell'Odissea, celeberrima
opera letteraria, quest'ultima,
prende il nome dal suo
protagonista.
Possedeva molti epiteti come:
Prudente, distruttore di
rocche,luminoso, astuto, divino,
dal multiforme ingegno
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Achille
Achille (in greco antico Ἀχιλλεύς,
Achilleus,
in
latino,),
è
soprannominato piè veloce ed è
un eroe leggendario della guerra
di
Troia
e
protagonista
dell'Iliade. Il mito di Achille è
tra i più ricchi e antichi della
mitologia greca: oltre all'Iliade,
altre leggende hanno fatto
proprio tale personaggio e si sono
sforzate
di
completare
il
racconto
della
sua
vita,
inventando
episodi
che
supplissero alle lacune dei poemi
omerici. Via via si è venuto a
formare un ciclo di Achille.
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Ettore
Ettore (greco: Ἕκτωρ; latino: Hector) è figlio
primogenito di Priamo, re di Troia, e di Ecuba. Era
sposo di Andromaca e padre di Astianatte.
Nell'Iliade Ettore, per non lasciare che i nemici
prendano il sopravvento, li affronta per salvare la
sua gente e la sua patria. Sa essere in battaglia un
guerriero terribile e valoroso, ma lo si vede anche
spesso indietreggiare. Durante la lotta contro il
prode Achille inizialmente dà prova di vigliaccheria
per poi prendere coraggio e affrontare il suo
grande nemico in un duello leale. Partecipò alla
guerra di Troia e fu il più importante difensore
della città prima di essere ucciso in combattimento
da Achille, rabbioso con lui per l'uccisione di
Patroclo.
Le
sue
vicende
sono
narrate
principalmente nell'Iliade di Omero, di cui è uno dei
personaggi principali. La fama dell'eroe omerico
rimase viva anche in epoca post-classica, e nel
Medioevo egli fu ritenuto esemplare per la sua
piena adesione agli ideali cavallereschi.
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Enea
Enea (greco: Αἰνείας; latino: Aenēās, -ae) è figlio del
mortale Anchise (cugino del re di Troia Priamo), e
di Afrodite, dea della bellezza. Principe dei
Dardani, partecipò alla guerra di Troia dalla parte
di Priamo e dei Troiani, durante la quale si distinse
molto presto in battaglia. Guerriero valorosissimo,
assume tuttavia un ruolo secondario all'interno
dell'Iliade di Omero. Enea è il protagonista
assoluto dell'Eneide di Virgilio: le vicende
successive alla sua fuga da Troia, caratterizzate da
lunghe peregrinazioni e da numerose perdite,
favorite dall'ira di Giunone, si concluderanno con il
suo approdo nel Lazio e col suo matrimonio con la
principessa Lavinia, figlia del re locale Latino. È un
eroe destinato dal Fato alla fondazione di Roma.
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Fonti
Enciclopedia “Arcobaleno”.
Volume 3 Miti e leggende
Ugo Dettore.
Istituto geografico De Agostini_Novara.
Anno di pubblicazione 1966.
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FINE
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