L`impronta dei climi del passato sul paesaggio lecchese” File ppt di

L’IMPRONTA DEI
CLIMI DEL PASSATO
-Incontro con il professor Alfredo BiniLetizia Politi
Francesca Penna
Niccolò Viviani
LA SCIENZA E IL SENSO COMUNE
SONO MOLTO DIVERSI
  Le glaciazioni sono state più di cinque (come si pensa)
  La forma a «u» del suolo non è sempre dovuta ad un
ghiacciaio, ma anche all’antica presenza di un mare
  Le maggiori glaciazioni non avvengono quando la
temperatura è esponenzialmente alta: con il troppo
freddo non nevica e, se non nevica, i ghiacci non si
possono espandere. Un ghiacciaio avanza infatti quando
il volume di ghiaccio accumulatosi con le nevicate è
maggiore del volume che se ne ritira d’estate.
COME RICONOSCERE GLI ASPETTI DEL CLIMA
DEL PASSATO DAI DEPOSITI
E DALLA FORMA DEL SUOLO
  Analizzando i pollini rinvenuti in un terreno, si può
risalire alle temperature presenti al momento in cui quel
terreno era a contatto con l’aria.
  I foraminiferi, che costruiscono il proprio guscio in
carbonato di calcio (CaCO3), testimoniano la
composizione chimica dell’acqua oceanica aiutandoci a
risalire al clima passato.
  Grazie alla curva isotopica, possiamo scoprire che i
periodi freddi non sono stati quattro o cinque, ma di più:
non è detto che tutti abbiano avuto una glaciazione e
neanche che tutti abbiano lasciato un segno ancora
visibile sul suolo.
GHIACCIO
 Perché il polo
ghiacciato?
Sud
è
interamente
Quando faceva caldo tutti i continenti erano raggruppati
nella Pangea e l’acqua degli oceani si rimescolava
continuamente. In seguito i continenti cominciarono a
muoversi, nacquero correnti isolate tra cui la “corrente
circumantartica” e così si formò ghiaccio al polo sud.
 Le glaciazioni sono finite?
No, infatti le glaciazioni non sono un evento globale,
Groenlandia e Antartide sono ancora in glaciazione.
“Dal materiale si ottiene la
storia, è una specie di gigantesco
puzzle: dettaglio più dettaglio,
man mano ricostruisco la storia.”
(Professor Bini)