Convegno VGR VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO NEGLI INSEDIAMENTI CIVILI ED INDUSTRIALI VIII° edizione Isolanti nei trasformatori di potenza: potenziali benefici nell’ uso di fluidi innovativi Bemporad E.(1), Berardi S.(1), Calcara L.(2), D’Addato G.(2), De Bartolomeo D.(3a), Falconi M.(4), Ledda A.(1), Mazzaro M.(3b), Pompili M.(2), Vecchio A.(4) 1) INAIL, Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici 2) Università degli Studi di Roma La Sapienza, Dipartimento di Ingegneria Astronautica, Elettrica ed Energetica 3) Ministero dell’Interno, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a) Comando Provinciale di Caserta, b) Nucleo Investigativo Antincendi 4) ISPRA, Dipartimento Difesa del Suolo ROMA, 13 Settembre 2016 AGENDA Introduzione Tipologie di isolanti: Oli minerali Oli siliconici Esteri sintetici Esteri naturali Trasformatori di potenza in Italia: Normativa Assoggettabilità alla Seveso III Analisi incidentale: Incendio ed esplosione Sversamento e contaminazione di suolo e/o falda Conclusioni e prospettive INTRODUZIONE Il tipo di trasformatore elettrico più diffuso è quello che utilizza liquidi isolanti che ne estendono il campo di impiego alle più elevate tensioni (>500 kV) e alle più elevate potenze (>500 MVA). I trasformatori isolati e raffreddati con olio minerale rimangono ad oggi la soluzione più diffusa L’olio minerale viene utilizzato per le sue ottime proprietà dielettriche e diatermiche, ma comporta rischi di incendio, esplosione e rilascio tossico con contaminazione del suolo e delle acque superficiali e di falda In ambito internazionale stanno trovando sempre crescenti applicazioni liquidi isolanti innovativi, come gli esteri naturali (oli di origine vegetale) che presentano alcuni vantaggi Nel Dicembre 2014 è stata pubblicata dal CEI la Norma IEC e CENELEC EN 62770 “Esteri naturali nuovi per trasformatori e apparecchiature elettriche similari” INTRODUZIONE TAVOLO DI ESPERTI UNIVERSITÀ di Roma La Sapienza DIAEE INAIL Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ISPRA Dipartimento Difesa del Suolo verificare l’effettiva possibilità di ridurre i rischi per l’uomo e per l’ambiente, attraverso una maggiore diffusione degli esteri naturali in trasformatori elettrici come fluidi isolanti innovativi TIPOLOGIE DI ISOLANTI I vantaggi forniti dall’utilizzo nei trasformatori di un fluido dielettrico sono stati chiari sin dalle prime applicazioni di queste apparecchiature I moti convettivi di un olio isolante, unitamente alle loro proprietà dielettriche, permettono di raggiungere, in spazi contenuti, i più elevati valori di tensione e potenza. Oli minerali miscele di idrocarburi contenenti migliaia di composti chimici di strutture e dimensioni diverse, derivati principalmente da petrolio greggio ma anche sintetizzati da carbone, gas naturale e biomassa Oli siliconici composti generalmente da catene sature di ossido di silicone e di sintesi, l’esempio più comune è il poli(dimetilsilossano) o PDMS diffusi soprattutto dopo il bando degli oli contenenti PCB Esteri sintetici composti di sintesi ottenuti generalmente da alcoli e acidi grassi saturi Esteri naturali prodotti generalmente da fonti rinnovabili (es. oli vegetali) e consistenti sostanzialmente in trigliceridi OLI MINERALI ottime proprietà dielettriche e di trasmissione del calore prezzo di mercato molto contenuto rispetto a tutti gli altri tipi di liquidi isolanti ☹temperatura di infiammabilità inferiore agli altri isolanti (comunque > 135-140 °C) ☹maggior impatto (caratteristiche di pericolo per salute umana ed ambiente) OLI SILICONICI elevata temperatura di infiammabilità (>300 °C), ☹minore potere lubrificante, ☹comportamento instabile delle caratteristiche di bassa tensione superficiale, viscosità in presenza di forti inerzia chimica, campi elettrici buona stabilità della ☹prezzo maggiore rispetto viscosità alle alte temperature agli oli minerali ☹il PDMS a ca. 150°C in atmosfera con ossigeno può generare formaldeide, preferibili nei trasformatori compatti altamente sollecitati (Tossico Acuto cat.3 tutte e tre le vie espositive, Sensibilizzante e Corrosivo per la pelle, Mutageno cat.2 e Cancerogeno cat. 1B) ESTERI SINTETICI biodegradabilità molto più rapida rispetto agli oli minerali e siliconici punto di infiammabilità superiore rispetto agli oli minerali (> 250 °C) tolleranza migliore all’umidità rispetto agli altri tre fluidi ☹costo maggiore tra tutti i fluidi ESTERI NATURALI punto di infiammabilità superiore rispetto agli oli minerali (generalmente > 300 °C); assenza di pericolo per la salute umana e l’ambiente, rinnovabilità, possibilità di riutilizzo a fine vita come sottoprodotti (es. biodiesel) elevata biodegradabilità (minor impatto ambientale) azione protettiva: saturano più acqua prevenendo l'accumulo nelle carte isolanti e ritardandone i processi di invecchiamento ☹maggiore costo rispetto ai tradizionali oli minerali ☹minore capacità di resistenza all’ossidazione (migliorabile attraverso l’uso di appropriati additivi). TIPOLOGIE DI ISOLANTI Caratteristiche principali Tensione di scarica a 50 Hz [kV] ASTM D877 Densità [g/cm 3] Viscosità a 100 °C [cSt] Viscosità a 40 °C [cSt] Punto di fiamma [°C] Punto accensione [°C] Punto scorrimento [°C] Saturazione acqua a 23 °C [ppm] Biodegradabilità [%] Calore specifico [J/Kg K] Oli Liquidi Esteri Esteri minerali siliconici sintetici naturali 45 40 43 56 0,87 0,96 0,97 0,92 2 17 6 8 9 39 29 33 148 300 270 325 165 345 306 360 -40 -55 -50 -21 55 220 2600 1100 25 0 97 1860 1510 1800÷2300 1500÷2100 ALTRO FLUIDO: olio sintetico classificato come “non infiammabile” a base di policlorobifenili (PCB) (Askarel, Apirolio, ecc.) I PCB sono stati messi al bando alla fine degli anni ’80 (POP). Regolamentazione specifica (fine anni ’90) per bandirne l’uso e bloccarne la diffusione nell’ambiente, prevedendo uno specifico programma di decontaminazione e/o smaltimento per PCB >50 mg/kg (limite pericolo): D.lgs. 209/99, di attuazione della direttiva 96/59/CE, Regolamento CE n.850/2004 TIPOLOGIE DI ISOLANTI Andamento della viscosità cinematica e della capacità termica con la temperatura TIPOLOGIE DI ISOLANTI Andamento della conducibilità termica con la temperatura e della tensione di scarica con l’umidità TIPOLOGIE DI ISOLANTI L’andamento combinato di viscosità cinematica, calore specifico e conducibilità termica in funzione della temperatura permette di ritenere la capacità di smaltimento termico del calore dovuto alle perdite del trasformatore degli esteri naturali superiore rispetto quelli raffreddati con oli minerali tradizionali, qualora la stessa apparecchiatura sia progettata specificatamente per gli esteri naturali Andamento della biodegradabilità 28 NORMATIVA TRASFORMATORI Regolamento UE 548/2014 fissa i requisiti obbligatori in materia di progettazione ecocompatibile per i trasformatori elettrici con potenza minima di 1 kVA utilizzati nelle reti di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica è stato emanato al fine di favorire la penetrazione sul mercato di tecnologie e soluzioni di progettazione che ne migliorino il rendimento o l'efficienza energetica i trasformatori immessi sul mercato a partire dal 15/07/2015 sono soggetti a marcatura CE, mentre in precedenza non lo erano in quanto le direttive 2006/95/CE (bassa tensione), 2004/108/CE (Compatibilità Elettromagnetica) e 2006/42/CE (Macchine), di regolamentazione della marcatura stessa, risultano inapplicabili. NORMATIVA TRASFORMATORI Il DM 15/07/2014 di approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, l'installazione e l'esercizio delle macchine elettriche fisse con presenza di liquidi isolanti combustibili in quantità superiore ad 1 m³ (attività n.48 di cui al DPR 151/2011), è invece finalizzato a: a) prevenire e mitigare conseguenze di situazioni di guasto interno alle macchine che possono essere causa d'incendio o esplosione; b) garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso agli occupanti; c) limitare, in caso di incendio o esplosione, danni a persone, animali e beni; d) limitare la propagazione di un incendio all'interno dei locali, edifici contigui o aree esterne; e) assicurare la possibilità che gli occupanti lascino l'istallazione indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo; f) garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza. NORMATIVA TRASFORMATORI Il DM 15/07/2014, anche ai fini della prevenzione della contaminazione del suolo, prevede (capacità >1 m3) un sistema di contenimento: per macchine elettriche interne bacini di contenimento intorno alle apparecchiature o convogliamento del liquido versato in un’area di raccolta, entrambi dimensionati in modo da contenere il volume del liquido isolante contenuto nelle macchine elettriche e quello del sistema di protezione antincendio (ove previsto) per impianti all’aperto, il sistema di contenimento deve essere dimensionato secondo le specifiche norme tecniche vigenti; la norma CEI-EN 61936-1 prevede una fossa di raccolta con lunghezza e larghezza pari a quelle del trasformatore, aumentata su ciascun lato del 20% dell’altezza del trasformatore (conservatore incluso) per macchine esistenti in precedenza al DM il sistema di contenimento può essere comune a più macchine e deve essere dimensionato per contenere almeno la quantità del liquido della macchina maggiore è consentito l'uso di sistemi di assorbimento, atti ad evitare lo spandimento del liquido isolante combustibile, qualora risulti non realizzabile il contenimento ASSOGGETTABILITÀ SEVESO III D.lgs. 105/2015 Allegato I, parte II, punto 34 lett.e): “34. Prodotti petroliferi e combustibili alternativi”, oli combustibili densi e combustibili alternativi che sono utilizzati per gli stessi scopi e hanno proprietà simili per quanto riguarda l'infiammabilità e i pericoli per l'ambiente dei prodotti di cui alle lettere da a) a d) , S.I: 2.500 t, S.S: 25.000 t piuttosto elevate Q&A n.039, approvata, nel Seveso Expert Group n.4 del 15/01/2016 e pubblicata dalla CE il 1/03/2016 chiarisce che, per poter essere ricompresa nella voce n.34, lettera e) combustibili alternativi, una sostanza, oltre ad avere proprietà di pericolo simili ai prodotti petroliferi delle lettere a), b), c), d) della voce n.34, deve essere destinata all’utilizzo come combustibile ciò esclude l’assimilabilità al punto e) della stessa voce sia degli oli minerali che del biodiesel nel caso di utilizzo come isolanti nei trasformatori elettrici ASSOGGETTABILITÀ SEVESO III resta ferma la necessità di verificare la composizione completa in riferimento alla presenza di altre sostanze specificate e/o che possano comportare la classificazione in una categoria contemplata dall’Allegato I, parte I qualora il trasformatore si trovi all’interno di uno stabilimento soggetto al D.lgs. 105/2015, il fluido isolante, ove classificato, può concorrere all’applicazione della regola delle somme di cui alla nota 4 dell’Allegato I gli oli minerali sono generalmente UVCB ai sensi del Regolamento REACH, derivanti dalla distillazione del petrolio, caratterizzati da classificazione armonizzata come cancerogeni di cat. 1B, non di interesse ai fini “Seveso” va quindi verificata l’eventuale autoclassificazione in categorie di cui all’Allegato I ANALISI INCIDENTALE Incendi/esplosioni occorsi negli ultimi 10 anni a livello nazionale; Sversamenti accidentali, con contaminazione del suolo e/o della falda acquifera L’ analisi incidentale può risultare utile anche ai fini della pianificazione di emergenza ai sensi del D.lgs. 81/2008 e, non ultimo, nel caso di assoggettabilità al D.lgs. 105/2015 (Seveso III) L’analisi è stata differenziata in funzione degli scenari incidentali, pur cercando di seguire lo stesso approccio incendi/esplosioni grandi trasformatori sversamenti accidentali trasformatori con contenuto di liquido isolante ≤1 m3, contaminazioni pregresse, macchine di vecchia installazione ove non sia realizzabile il contenimento trasformatori normalmente non in esercizio (es. di riserva). ANALISI INCENDI/ESPLOSIONI circa 5.500 interventi dei Vigili del Fuoco avvenuti in ITALIA: periodo di osservazione di dieci anni (2005 – 2014), siti elettrici solo 192 hanno avuto esiti significativi e hanno riguardato trasformatori sia di potenza (142) che da distribuzione (50) soltanto 14 incendi possono essere classificati come rilevanti in nessun caso si sono avuti incidenti mortali ma solo un ferito (lieve) stima a livello nazionale ca. 1.000 i trasformatori AT/AAT ca. 1.000.000 i trasformatori da distribuzione (MT/bt) rischio per perdite di vite umane imputabili a incendi di trasformatori praticamente irrilevante (<𝟏𝟎−𝟕 ) INCENDI/ESPLOSIONI Numero incendi di trasformatori (VVF ultimi 10 anni) b) – Trasformatori Media e bassa tensione a) - Trasformatori in Alta Tensione Ripartizione per regione di incendi di trasformatori (VVF ultimi 10 anni) b) – Trasformatori Media e bassa tensione a) - Trasformatori in Alta Tensione Fulminazione 10% Rottura Cause di guasto casson di incendi di 1% trasformatori Non (VVF ultimi 10 accertate anni) 25% Altre 10% Trasformatori in AT Elettriche 54% Altre 2% Fulminazione 8% Non accertate 16% Trasformatori in MT e bt Elettriche 74% SVERSAMENTI da trasformatori MT/bt conseguenza di danneggiamenti per manomissione (finalizzati soprattutto al furto di rame) dati disponibili geograficamente limitati Probabile sottostima: non sono compresi i dati relativi agli sversamenti da trasformatore occorsi nella Città di Roma (sottostima) SVERSAMENTI approfondimento delle situazioni di inquinamento del suolo denunciate al 2006 in Provincia di Viterbo i rilasci accidentali da trasformatore, nonostante siano gli eventi più frequenti, sono quelli che risultano meno critici in termini di rischio, essenzialmente per via della ridotta estensione della superficie di suolo contaminata. SVERSAMENTI Eventi gravi in trasformatori di grandi dimensioni Data apr-16 feb-16 ott-15 Luogo/ sito del trasformatore USA, lago Michigan, feb-12 Quantità olio minerale Azioni mitigazione/ bonifica - 113.500 l il terreno contaminato è stato rimosso per poter essere bonificato “off-site”. centrale di Aprilia incendio da 2.000 l (in parte fuoriusciti malfunzionamento di un dalla vasca di raccolta e in componente della turbina parte bruciati) Roma rottura ed incendio a causa di un fulmine 35.000 l (in parte fuoriusciti dalla vasca di raccolta e in parte bruciati) incendio causato da un problema nel sistema di isolamento, di carta speciale, che ha portato ad un cortocircuito 92.000 l di cui 11.400 l sversati e 31.500 l in parte raccolti dai sistemi di contenimento in parte bruciati esplosione 75.000 l di olio minerale (privo di PCB) sono stati recuperati 37.000 l 20.000 l sversati - stato di New York, lago mag-15 Hudson, centrale nucleare “Indian Point” 2010 apr-15 Tipo evento/causa sversamento miniera, Quebec, Canada ILVA, Taranto rottura a seguito di un cortocircuito ed incendio 38.000 l (in parte fuoriusciti dalla vasca di raccolta e in parte bruciati) - CONCLUSIONI E PROSPETTIVE il rischio associato agli eventi incidentali riguardanti i trasformatori di potenza e di misura, pur se non preoccupante, non è affatto trascurabile: gli incendi risultano numerosi, ma solo in rari casi hanno comportato conseguenze rilevanti, gli sversamenti limitati essenzialmente ai piccoli trasformatori e quindi di entità ridotta, risultano piuttosto significativi come numero di eventi, ma complessivamente non sembrano presentare particolare criticità sono previsti approfondimenti per verificare ciò (campione attualmente circoscritto) e stimare quindi, a seguito delle opportune verifiche sulle caratteristiche di infiammabilità, biodegradabilità e tossicità degli esteri naturali rispetto agli oli minerali, l’effettiva riduzione del rischio che la sostituzione può comportare è previsto inoltre un più ampio studio di sostenibilità sull’impiego degli esteri naturali nei trasformatori di potenza e di misura che tenga in debito conto gli aspetti economici, ambientali e sociali FINE DOMANDE O SUGGERIMENTI? E ………….. GRAZIE A TUTTI PER L’ATTENZIONE! [email protected], [email protected], [email protected] [email protected], [email protected] [email protected], [email protected] [email protected], [email protected]