Cenni di Fisiologia: RENE PAS : Classe di insegnamento A60 Biologia e scienze A.A . 2013/2014 28/03/2014 Docente: Valentina Greco Concetto di Osmosi • • Il termine osmosi indica la diffusione del solvente attraverso una membrana semipermeabile da un compartimento avente concentrazione di soluto minore verso il compartimento con concentrazione di soluto maggiori, quindi secondo gradiente di concentrazione. Si tratta di un fenomeno importante in biologia, dove interviene in alcuni processi di trasporto passivo attraverso membrane biologiche Uguale Maggiore Minore concentrazione concentrazione concentrazione di soluto di soluto di soluto Molecola di soluto Membrana selettivamente permeabile Molecole d’acqua H2O Molecola di soluto circondata da molecole d’acqua Movimento netto dell’acqua Concetto di Osmosi • L'osmosi è un processo fisico spontaneo, vale a dire senza apporto esterno di energia, che tende a diluire la soluzione più concentrata, e a ridurre la differenza di concentrazione. Il flusso netto di solvente può essere contrastato applicando una pressione al compartimento a concentrazione maggiore. Se la pressione applicata supera la pressione osmotica, otteniamo l'osmosi inversa. • una delle tecnologie usate nella depurazione delle acque. Soluzioni a diversa concentrazione Comportamento delle cellule poste in soluzioni con diversa concentrazione: Soluzione isotonica H2O Soluzione ipotonica Soluzione ipertonica H2O H2O H2O Cellula animale (1) Risulta normale H2O H2O (2) Si gonfia fino a scoppiare H2O (3) Si contrae Membrana plasmatica Cellula vegetale (4) Perde consistenza (5) È turgida (6) Si contrae H2O Osmoregolazione • Per gli organismi è molto importante un equilibrio idrico tra le cellule e l’ambiente circostante • Il controllo dell’equilibrio idrico in una cellula si chiama osmoregolazione. • Le condizioni ideali per una cellula animale e una vegetale sono, rispettivamente, una soluzione isotonica e una soluzione ipotonica Il tipo di osmoregolazione dipende dall’ambiente L’acqua marina, che ha un’elevata salinità, è ipertonica rispetto al plasma sanguigno dei pesci ossei marini. Quando l’acqua marina attraversa le branchie i pesci ossei perdono acqua per osmosi. Per contrastare questa perdita bevono acqua quasi di continuo. In questo modo ingeriscono però anche sali, che vengono poi eliminati in modo attivo attraverso le branchie. Sylvia S. Mader Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2012 6 Il tipo di osmoregolazione dipende dall’ambiente L’acqua dolce è ipotonica rispetto al sangue dei pesci ossei di acqua dolce. Essi tendono quindi a introdurre acqua per osmosi attraverso le branchie e la superficie corporea. Di conseguenza, i pesci ossei di acqua dolce non bevono mai, mentre trasportano sali nel sangue in modo attivo attraverso le branchie. Sylvia S. Mader Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2012 7 Osmoregolazione negli animali AMBIENTE INTERNO STABILE - trattenuta adeguata quantità di acqua - appropriata concentrazione di sali e molecole - escrezione di prodotti di scarto e di sostanze estranee ORGANI ESCRETORI : animali terrestri :reni animali acquatici : reni, branchie, pelle Funzioni del rene • I reni regolano il bilancio idro-salino dell’organismo mantenendo pressoché costante il volume extracellulare, la pressione e l’osmolarità (concentrazione salina) del sangue. • Regolazione del pH ematico (equilibrio acido-base) fondamentale per mantenere la funzionalità dell’organismo • Escrezione di prodotti di scarto e sostanze estranee • Produzione di ormoni quali eritropoietina, che regola la sintesi dei globuli rossi e renina, un ormone correlato al bilancio idrosalino Sylvia S. Mader Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2012 9 Il rene è un complesso organo dell’omeostasi I reni sono formati da tre settori anatomici e funzionali 11 La corticale renale (o corteccia renale) è la regione più esterna del rene, di aspetto granuloso. La midollare renale è costituita da 6-10 piramidi renali alloggiate all’interno della corticale. La pelvi renale è la parte più interna dell’organo, costituita da una camera cava dove si accumula l’urina prima di essere trasferita alla vescica urinaria attraverso l’uretere. Sylvia S. Mader Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2012 Le unità funzionali del rene sono chiamati nefroni 12 L’urina è prodotta lungo i nefroni. Ciascuno di essi è costituito da diverse parti: • la capsula glomerulare; • il tubulo convoluto prossimale; • l’ansa di Henle; • il tubulo convoluto distale; • i dotti collettori. Sylvia S. Mader Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2012 La formazione dell’urina avviene in tre fasi Sylvia S. Mader Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2012 13 Gli ormoni e il riassorbimento dell’acqua e dei sali 14 L’ormone antidiuretico (ADH), secreto dal lobo posteriore dell’ipofisi, gioca un ruolo fondamentale nel riassorbimento dell’acqua a livello dei tubuli renali. Il volume e la pressione del sangue sono in parte regolate dal riassorbimento dei sali. L’ormone natriuretico atriale (ANH) secreto dagli atri, inibisce la secrezione di renina da parte del rene e di aldosterone da parte della corticale surrenale, con l’effetto di promuovere l’escrezione di ioni sodio, a cui si accompagna l’escrezione di acqua. Di conseguenza, il volume e la pressione del sangue diminuiscono. Sylvia S. Mader Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2012 L’esame delle urine fornisce molte informazioni sulla salute Fin dall’antichità, l’osservazione delle urine è stata utilizzata per la diagnosi di malattie. Per esempio, l’urina dei diabetici è «dolciastra» e torbida per la presenza di glucosio, mentre in altri casi l’aspetto torbido con bolle di schiuma alla superficie indica la presenza di proteine nell’urina, primo indicatore di un’insufficienza renale cronica. L’analisi delle urine è utile anche per indagini sull’abuso di farmaci e sull’uso di droghe, così come sul doping. Sylvia S. Mader Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2012 15 La perdita della funzionalità renale viene curata con la dialisi I pazienti con insufficienza renale devono essere sottoposti a emodialisi affidandosi a una macchina chiamata rene artificiale; sostituisce solo parzialmente la funzione renale: riesce ad eliminare i liquidi in eccesso e le tossine uremiche, garantisce l'equilibrio acido base ed idroelettrolitico Sylvia S. Mader Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2012 16 I principi su cui si basa l'emodialisi. L'emodialisi è permessa grazie alla combinazione di tre fenomeni fisici regolati dall'apparecchio di dialisi: la diffusione, la convezione e l'osmosi. Questi fenomeni avvengono grazie alla presenza di una membrana semipermeabile, il filtro di dialisi, che interfaccia il sangue ad una soluzione appropriata, il bagno di dialisi o dialisato. Quest'ultimo, grazie ad una sua specifica concentrazione, richiama ioni e tossine uremiche. I filtri di dialisi fungono da setaccio, attraverso dei pori dal diametro variabile in base al tipo di membrana, fanno passare oltre all'acqua diverse molecole di piccole e medie dimensioni, ma non quelle di grosse dimensioni come l'albumina e le proteine plasmatiche. La diffusione. E' il processo attraverso il quale i soluti passano attraverso la membrana dializzante secondo un gradiente di concentrazione, e senza passaggio di solvente. Nel caso specifico dell'emodialisi gli ioni e le piccole molecole passano dal sangue (alta concentrazione) al dialisato, bassa concentrazione, senza passaggio di acqua attraverso la membrana. Il processo avviene anche in modo inverso con passaggio di sostanze dal bagno di dialisi al sangue ad esempio il calcio (Ca) e Bicarbonato di Sodio. La convezione. E' il processo in cui il trasporto dei soluti attraverso la membrana semipermeabile avviene per trascinamento da parte del solvente che viene forzato ad attraversare la membrana semipermeabile per effetto di una forza idrostatica. Nel caso specifico dell'emodialisi l'acqua passa dal comparto ematico a quello del dialisato grazie ad un gradiente di pressione positivo nel comparto ematico che forza il passaggio di liquido attraverso il filtro. Questo fenomeno trascina con se le tossine uremiche. L'ultrafiltrazione. E' il solo passaggio di acqua dalla componente ematica al bagno di dialisi senza passaggio di soluti. Avviene grazie ad un gradiente di pressione positivo nel comparto ematico. In questo caso l'acqua non trascina con se soluti che vengono contrastati dalla concentrazione presente nel bagno di dialisi. L'osmosi. L'osmosi è un meccanismo chimico che consente il passaggio di sola acqua da un comparto a bassa concentrazione ad uno di concentrazione maggiore. Se in uno dei due comparti aggiungo un soluto che non ha la proprietà di passare attraverso la membrana semipermeabile la soluzione aumenterà di concentrazione ed attirerà acqua dal comparto a bassa concentrazione.