Lezione meteo Primo Livello Altura Cervia parte 2

Seconda parte
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Programma Seconda Parte:
1. Le masse d’Aria e la loro osservazione
2. Venti del mediterraneo e venti italiani
3. Spostamento delle perturbazioni e loro effetti
4. Vento e mare nelle perturbazioni
5. Previsioni a carattere locale
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1. Le masse d’aria
Estese porzioni di aria caratterizzate da omogenee proprietà fisiche
di temperatura ed umidità
Si originano dove stazionano gli anticicloni permanenti
Le masse d'aria che provengono da latitudini settentrionali sono
più fredde (aria polare e aria artica)
Le masse d'aria che giungono da latitudini meridionali sono più
calde (aria tropicale)
la massa d'aria che passa sopra un oceano viene definita aria
marittima
la massa d'aria che passa sopra un continente è detta aria
continentale
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Le masse d’aria che interessano il bacino del mediterraneo
Aria artica: tipica invernale, fredda, densa, poco umida
artica marittima (mAK): Mistral nella Valle del Rodano e nel Golfo del Leone;
rovesci o temporali sul Mediterraneo occidentale depressioni secondarie sulle
Isole Baleari e sul Golfo del Leone vanno ad interessare l'Italia
artica continentale (cAK): arriva in Italia attraverso la "Porta della Bora“; venti
nord orientali di particolare violenza nel Golfo di Trieste e sull'alto Adriatico (bora
chiara); il cielo si presenta sereno, l'atmosfera è limpida, la temperatura si
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abbassa e l'umidità è scarsa.
Aria tropicale: luoghi di origine sono quelli occupati dagli anticicloni permanenti
che stazionano attorno ai 30° di latitudine nord; In estate possono giungere più
in alto, nella stagione invernale rimangono in mediterraneo
tropicale calda marittima (mTW): proviene dall'Anticiclone delle Azzorre e
arriva in Italia dalla penisola iberica o il Marocco e provoca venti sud
occidentali (libeccio) talvolta molto forti; forte aumento della temperatura e
umidità, e diminuzione della pressione; La visibilità è ridotta per nebbia.
tropicale calda continentale (cTW): Giunge in Italia con forti venti da sud est
(scirocco); è molto secca ma transitando sul Mediterraneo si carica di umidità;
origina precipitazioni estese soprattutto sulle regioni meridionali; visibilità
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ridotta con di sabbia del deserto in sospensione.
Aria Polare: E' la massa di aria che in tutte le stagioni interessa maggiormente
le regioni italiane ed in modo speciale quelle centro settentrionali
fredda marittima (mPK): proviene dall'Atlantico settentrionale; giunge nel
mediterraneo attraverso la valle del Rodano ed i Pirenei dando luogo a venti
forti di maestrale; calo della temperatura e brusco aumento della pressione; in
estate non raggiunge l’Italia per la presenza di dell’anticiclone delle Azzorre
fredda continentale (cPK): Tipica della stagione invernale giunge sulla
penisola italiana attraverso le Alpi Carniche e sfociando sull'Adriatico
settentrionale è accompagnata da venti forti da est o nord est (bora chiara),
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cielo terso e da scarsi fenomeni.
calda marittima (mPW): tipica della stagione invernale, giunge sul
Mediterraneo occidentale passando attraverso la penisola Iberica o la Francia.
Genera un modesto aumento della temperatura e da deboli piogge
specialmente sulle regioni settentrionali italiane.
calda continentale (cPW): tipica della stagione estiva giunge dalla Russia
meridionale senza dar luogo ad alcun fenomeno di rilievo.
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2. Venti tipici del bacino del mediterraneo
Chamsin (dall'arabo khamasin). Vento caldo e secco che spira sul delta del Nilo
da aprile a giugno. Dura da 3 a 5 giorni.
Meltemi. Vento fresco da nord-est o nord, che spira nella stagione estiva sul
Bosforo e sul mar Egeo
Ghibli (dall'arabo qibli, meridionale). Vento del deserto, molto caldo e carico di
sabbia, che soffia per circa trenta giorni l'anno sui territori della Tunisia, della
Libia e dell'Egitto.
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Marin. Vento di sud-ovest che investe nella stagione invernale la costa
meridionale tra Francia e Spagna
Vendeval. Vento contrario al Levante che spira da ovest sulla zona di Gibilterra,
può giungere come vento di sud-ovest fino ai Balcani.
Levantes Vento caldo che spira in Estate da est sulla zona di Gibilterra.
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Venti dei bacini italiani
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Tramontana: vento freddo generalmente secco e piuttosto forte è
generalmente portatore di bel tempo, giunge secco sull'Italia centrale. E' quasi
sempre il prolungamento del Maestrale, della Bora o del Foehn
Grecale forte vento proveniente da nord est tipico del versante ionico e delle
coste orientali della Sicilia, spira con maggior frequenza nel periodo invernale
ed è generato dall'azione concomitante di alte pressioni sui Balcani e di basse
pressioni sul Tirreno.
Levante vento proveniente dai Balcani. D'inverno è per l'Italia la corrente di
aria più fredda in assoluto. D'estate è al contrario un vento torrido proveniente
sempre dall'infuocata penisola balcanica.
Scirocco in origine è un vento caldo e secco poichè proviene dal deserto,
passando sul mare si carica di umidità ed arriva sulle coste italiane come un
vento umido e foriero di piogge. Può soffiare con violenza sullo Ionio e sul
basso e medio Adriatico quando il centro depressionario si sposta verso la
Sicilia, la sua massima frequenza si osserva in primavera (sfruttato dalle
rondini per riuscire ad attraversare il Mediterraneo) ed in autunno, può essere
anticiclonico e ciclonico.
Austro, Ostro, Mezzogiorno vento caldo ed umido che spira da sud.
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Libeccio (africo per i latini) proviene da sud ovest ed è molto frequente nei bacini
occidentali dove fa sentire i suoi effetti fin nel Golfo di Genova, è strettamente
legato alle depressioni che si formano sul Mediterraneo occidentale può
instaurarsi anche improvvisamente con estrema violenza ed elevato fattore di
turbolenza. In Adriatico il Libeccio è un vento sporadico e d'estate può durare
solamente qualche ora.
Ponente è un vento fresco che spira da Ovest sinonimo e sintomo di instabilità. E' il
vento che insegue le veloci perturbazioni provenienti dall'Atlantico delle nostre
latitudini.
Maestrale proviene da nord ovest ed attraverso la valle del Rodano si precipita
nel Golfo del Leone acquistando velocità e secchezza. Insieme con la Bora è il
vento che assume le maggiori velocità è frequente in primavera ed in inverno. A
Marsiglia raggiunge spesso forza 9 con raffiche che superano i 100 Km/h. Può
durare da poche ore fino a tre o quattro giorni apportando bel tempo e nuvolosità
irregolare che però invade completamente il cielo. Quando arriva sulle coste
tirreniche, pur avendo le stesse caratteristiche del Mistral, non è altrettanto
violento. I fortunali da nord ovest sul mare Adriatico sono di breve durata ed
hanno maggiore violenza e persistenza nel Canale d'Otranto dove producono una
forte agitazione del mare.
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3. Direzione e velocità di spostamento delle
perturbazioni
Localizzazione del centro depressionario,
traiettoria, velocità di spostamento
La legge Buys-Ballot ci aiuta a localizzare il centro depressionario
La rotazione del vento e il tempo impiegato ci
danno la velocità (approssimativa) della
perturbazione. Se il vento tende ad aumentare
la depressione si approfondisce
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Il vento continua la rotazione e cala di
intensità, la perturbazione passerà
lontana
La rotazione del vento in senso orario comporta normalmente un miglioramento o è
indice di allontanamento del passaggio del centro della depressione, una rotazione
in senso antiorario è indice di avvicinamento di un fronte caldo.
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4. Il vento e il mare nelle perturbazioni
a) Davanti al fronte caldo: vento di
direzione quasi opposto alla direzione di
spostamento della perturbazione, mare
confuso e caotico.
b) Fra il fronte caldo e il fronte freddo:
vento forte direzione parallela alla
perturbazione, onde alte ma più orientate
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c) Dopo il fronte freddo: onda alla
massima altezza all’estremità SW (p),
fetch massimo, vento forte nella stessa
direzione
di
spostamento
della
perturbazione
d) A nord della perturbazione: vento
moderato di direzione contraria allo
spostamento della perturbazione, onde
contenute di breve durata.
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Elementi per una previsione locale
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Elementi per una previsione locale
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Il tempo durante il passaggio dei fronti
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Il tempo durante il passaggio dei fronti
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Le METEORE
Elettrometeore: temporali, fulmini e tuoni fuochi di sant’Elmo
Idrometeore: precipitazioni, nebbie, foschie, trombe marine
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ELETTROMETEORE
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IDOMETEORE
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1. La nebbia
La nebbia inizia a formarsi quando l'umidità relativa di una massa
d'aria raggiunge il 100%, ovvero quando si ha saturazione del
vapore acqueo in essa contenuto. A seconda di come si forma
avremo diversi tipi di nebbia.
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Nebbia da irraggiamento: si forma generalmente dopo il
tramonto, quando il suolo cede calore allo spazio tramite
irraggiamento, raffreddandosi. La temperatura degli strati
d'aria prossimi al terreno si abbassa sino a raggiungere la
temperatura di rugiada permettendo la condensazione di
goccioline di acqua liquida. La nebbia da irraggiamento è
tipica delle notti con cielo sereno (effetto serra da parte delle
nubi limitato) e vento poco intenso.
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Nebbia da avvezione: si forma quando l'aria umida passa per
avvezione sopra una massa fredda e viene così raffreddata.
Questo fenomeno è frequente sul mare quando l'aria calda
incontra acqua più fredda. È anche comune il caso in cui un
fronte caldo passa sopra un area di mare freddo.
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Nebbia da evaporazione: è la forma più localizzata e più
diffusa in mare, è creata dall'aria fredda che passa sull'acqua
molto più calda. Il vapore acqueo entra velocemente
nell'atmosfera tramite evaporazione e la condensazione ha
luogo quando il vapore acqueo raggiunge la saturazione. La
nebbia da evaporazione è frequente nel tardo autunno e
all'inizio dell'inverno.
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Nebbia frontale (o nebbia da precipitazione): si forma quando
una precipitazione cade nell'aria secca dietro alla nube, le
goccioline liquide evaporano in vapore acqueo. Il vapore
acqueo si raffredda e al punto di rugiada condensa e forma la
pioggia.
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Il problema principale quando c’è nebbia e’ evitare le
collisioni
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Cosa fare:
1) evidenziare al massimo la nostra presenza sullo schermo
radar delle navi in transito nella zona;
2) emettere suoni a mezzo avvisatori acustici tanto potenti da
farsi sentire dalle barche situate nelle vicinanze.
3) Accendere le luci di navigazione.
4) Adottare tutte le precauzioni prescritte dalle NIPAM
Comunque prestare la massima attenzione cercando di
pianificare il viaggio per non trovare nebbia fitta sul nostro
percorso e principalmente non farci venire addosso da nessuno
né di andare noi a sbattere contro qualcuno.
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Su Internet si possono reperire anche le previsioni della nebbia
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