Presentano disturbi relazionali

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M-PSI/04
INTERVENTI PSICO-EDUCATIVI E DIDATTICI CON
DISTURBI RELAZIONALI
prof.ssa Giovanna Mirra
I
disturbi di relazione sono modi
disfunzionali di percepire e reagire
nei confronti di quello che accade
nei contesti in cui si vive (famiglia,
scuola, gruppo dei pari, lavoro…)
Si
reagisce alle relazioni in modo
distorto, inadeguato, senza
capacità di controllo
I DISTURBI RELAZIONALI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Mancanza di comportamenti interattivi anche non verbali
Incapacità di sviluppare relazioni con i coetanei
Incapacità di condivisione emotiva
Scarsa autostima
Alti livelli d’ansia
Problematiche nello sviluppo dell’identità autonoma
Difficoltà a comprendere l’altro (empatia)
Presenza di comportamenti problema: aggressività,
negativismo, opposizione, rifiuto
Presenza talvolta di comportamenti ossessivi e/o compulsivi
LEGAMI TRA DISTURBI RELAZIONALI E
LIVELLI LOGICI DELL’ALUNNO
Presentano disturbi relazionali i ragazzi affetti da:
1.
Ritardo mentale
2.
Disturbo autistico
3.
Disturbi comportamentali
COMPORTAMENTI RELAZIONALI
SONO ADEGUATI E POSITIVI SE…..
1.
2.
consentono il raggiungimento pieno degli
obiettivi
non ostacolano gli altri nel raggiungimento
dei loro obiettivi
COSA FARE?
1.
Osservare e valutare il livello di partecipazione
sociale ( punti di forza e criticità delle attività di vita
sociale, civile e di comunità principali)
2.
Tracciare una mappa degli ambienti in cui vive
l’alunno per definire le autonomie sociali che gli
richiedono ognuno degli ecosistemi di vita e di
relazione ( ad es. se a scuola arriva accompagnato,
da solo, a piedi o con i mezzi pubblici, se riconosce
la propria aula, orientamento, abilità pedonali, uso
dei negozi, del denaro, lettura delle insegne, la
gestione del tempo..)
COSA OSSERVARE PER PRIMA
Autonomia
Obiettivi
Progetto di vita
famiglia
Immagine di sé come
persona che
apprende
Valutare aspetti
psicologici e
comportamentali
Idee sul suo lavoro
scolastico
Sulla sua
autoefficacia
COSA OSSERVARE
1.
Aspetti emotivi ( paura della separazione,
rabbia/collera, eccitazione positiva/gioia,
depressione, dolore da fallimento, perdite e conflitti )
2.
Comportamenti problema ( autolesionismo,
aggressività e stereotipie)
3.
Aspetti sociali (biasimo, sensi di colpa, autonomia
personale, cura degli oggetti, collaborazione,
rispetto delle regole, maltrattamenti, furti….)
4.
Aspetti ambientali ( famiglia con problemi, pregiudizi,
deprivazione…)
LAVORO DI GRUPPO N° 1
DA UN’OSSERVAZIONE DEVO POTER
RICAVARE…
1.
Setting: sono i dati ambientali ( disposizione dell’aula del gruppo in
2.
Descrizione del comportamento problema descrizioni
3.
Antecedente ciò che accade immediatamente prima del
4.
Risposta dell’ambiente: descrizione di come reagisce
5.
Conseguenze : descrizione delle reazioni del ragazzo
relazione a una data attività)
specifiche e contingenti e non interpretazioni psicologiche
comportamento problema
l’ambiente immediatamente dopo quel comportamento
COMPORTAMENTI NEGATIVI DI UN
ALUNNO CON DISTURBI RELAZIONALI
1.
Mancanza di affetto, attenzione e stima
2.
Noia e disinteresse per i compiti
3.
Inadeguatezza rispetto ai pari
4.
Deficit di abilità di apprendimento
5.
Incomprensione delle conseguenze
6.
Inadeguata stima della difficoltà o della lunghezza del
compito
7.
Esperienze negative precedenti legate alla stessa attività
CONSEGNA PER IL LAVORO DI
GRUPPO
1.
Iniziare in modo destrutturato per osservare più
comportamenti e consentire una valutazione soggettiva
di importanza
2.
Organizzare le tipologie di comportamento e dare un
ordine in base alla gravità o alla necessità di
incrementare
3.
Riflettere su cause e conseguenze legate ai
comportamenti da aumentare e diminuire
4.
Scegliere le categorie di comportamenti su cui lavorare in
seguito e applicare piccoli accorgimenti in classe in base
alle osservazioni effettuate
I GRUPPI DEFINIRANNO IL
COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
CERTIFICATI INDICANDO I DESCRITTORI
DEGLI ASPETTI:
- EMOTIVI
- RELAZIONALI
- COGNITIVI
- MOTIVAZIONALI
- DELLA PARTECIPAZIONE
- COMPRENSIONE
- DELLA MEMORIA
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