La misurazione del rischio di interesse del banking book Due modi di affrontare la questione: IMPATTO SUL MARGINE DI INTERESSE Repricing gap IMPATTO SUL VALORE DI MERCATO DEL PATRIMONIO Duration gap UN ULTERIORE PROBLEMA … IMPATTO SUI PASSIVITA’ VOLUMI DI ATTIVITA’ Dipende da: o entità delle poste a vista o callable o elasticità della domanda E IL REPRICING GAP def: Il repricing o maturity gap è una misura sintetica dell’esposizione al rischio di interesse nell’ambito del banking book Il repricing gap – riferito ad determinato orizzonte temporale – è definito come la differenza tra: - Attività sensibili (RSA) - Passività sensibili (RSL) GAP = RSA - RSL Una posizione è “sensibile” quando: - Scade nel periodo considerato (creando perciò un’esigenza di rifinanziamento/reinvestimento); - E’ a tasso variabile ed una data di revisione del tasso cade nel periodo considerato. IL REPRICING GAP VARIA A SECONDA DEL GAPPING PERIOD CONSIDERATO Esempio: Il 1/1/2004, una banca presenta il seguente SP: Attività Passività Titoli a tasso fisso (scad. 100 Depositi in c/c 1/8/04) Obbligazioni a tasso fisso Mutui ipotecari a tasso fisso 200 (scad. 1/10/2010) (scad. 1/7/2007) Capitale netto Prestiti commerciali a tasso 150 variabile (scad. 1/6/2005)* * Reset date = 1/6 300 100 50 Gap ad 1 anno RSA RSL Titoli a tasso fisso (scad. 100 Depositi in c/c 1/8/04) Prestiti commerciali a tasso 150 variabile (scad. 1/6/2005) 300 Gap = - 50 Gap a 6 mesi RSA RSL Prestiti commerciali a tasso 150 Depositi in c/c variabile (scad. 1/6/2005) Gap = - 150 300 Il repricing gap rappresenta la sensibilità del margine di interesse alla variazione dei tassi GAP > 0 RSA > RSL Le attività sensibili sono maggiori delle passività sensibili. Perciò, MI se tassi di interesse MI se tassi di interesse GAP < 0 RSA < RSL Le attività sensibili sono minori delle passività sensibili. Perciò, MI se tassi di interesse MI se tassi di interesse GAP = 0 RSA = RSL Le attività sensibili sono uguali alle passività sensibili. L’entità del margine di interesse non è influenzata dall’andamento dei tassi di interesse IL MARGINE E’ “IMMUNIZZATO” RISPETTO ALLE VARIAZIONI DEI TASSI Ponendo alcune ipotesi semplificatrici: - gap è costante nel corso del periodo considerato - tassi di tutte le attività e passività sensibili ad un comune tasso (i). ∆MI = Gap x ∆i ALCUNI INDICATORI MOLTO DIFFUSI GAP/Mezzi propri GAP/Totale attivo Effetto di una variazione dei tassi sulla redditività della gestione denaro GAP RATIO: AS/PS Particolarmente adatto per confronti tra banche diverse IPOTESI ALLA BASE DELLA REPRICING GAP ANALYSIS - Spread costante fra i tassi attivi e passivi - Mix e dimensione costanti dello stato patrimoniale nel corso del gapping period - Nessun cambiamento nel volume delle attività e delle passività - Nessun cambiamento nella composizione delle attività e delle passività ANALISI STATICA Alcuni problemi: - Le preferenze dei clienti cambiano al variare del livello dei tassi di interesse. - I debitori tendono a rimborsare anticipatamente in un contesto di tassi in diminuzione. - Gap costante period all’interno del gapping Non realistico se il gapping period è lungo Una possibile soluzione: I GAP MARGINALI - I tassi delle attività e delle passività sensibili si adeguano immediatamente al variare del livello generale dei tassi Non è sempre vero Esempio: PROBLEMA DELLE POSTE A VISTA Una possibile soluzione: I GAP STANDARDIZZATI - Variazioni parallele della curva dei tassi GAP MARGINALI E GAP CUMULATI Il gap cambia nel corso del tempo PER MIGLIORARE L’ANALISI: suddividere il gapping period in sotto-periodi sufficientemente piccoli da rendere l’ipotesi di costanza “realistica”. “MATURITY BUCKETS” ALL’INTERNO DEL GAPPING PERIOD Per ogni sotto-periodo MARGINALE si calcola un GAP Differenza fra la variazione delle attività e delle passività sensibili L’impatto di una variazione del livello dei tassi sul margine di interesse viene valutato attraverso i gap marginali per ottenere una misurazione più precisa Un esempio per dimostrare la rilevanza del problema: Ipotesi: - Il periodo analizzato è della durata di 3 mesi - Il totale delle attività e delle passività è pari a 100 e non cambia - Il livello del tasso di interesse guida aumenta dell’1% nel primo giorno del primo mese e poi rimane costante - Il margine di interesse prima del cambiamento è pari a 60 RSA RSL Gap cumulativi Gap marginali Mese 1 0 200 -200 -200 Mese 2 250 200 +50 +250 Mese 3 300 200 +100 +50 Impatto della variazione dei tassi sul margine di interesse: 2 metodi: a) Utilizzando il repricing gap cumulato: 100 x 0,01 x 3/12 = 0,15 Nuovo margine = 60,15 b) Utilizzando il repricing gap marginale : n GAPi T t i i i 1 -200 x 0,01 x 2,5/12 + 250 x 0,01 x 1,5/12 + 50 x 0,01 x 0,5/12 = -0,042 Nuovo margine = 59,92 LA SECONDA ANALISI E’ PIU’ PRECISA E FORNISCE MIGLIORI INDICAZIONI SU: - L’IMPATTO DELLA VARIAZIONE DEI TASSI SUL MARGINE DI INTERESSE - L’OPPORTUNITA’ E LA TEMPISTICA DI EVENTUALI MISURE CORRETTIVE I GAP STANDARDIZZATI MIRANO A CONSIDERARE LA DIVERSA REATTIVITA’ DELLE POSTE DELL’ATTIVO E DEL PASSIVO Metodologia: A) IDENTIFICAZIONE DI UN TASSO DI RIFERIMENTO ES: Euribor 3 mesi B) STIMA DELLA SENSIBILITA’ DEI DIVERSI TASSI BANCARI RISPETTO AL TASSO DI RIFERIMENTO attraverso una regressione statistica C) CALCOLO DEL REPRICING “STANDARDIZZATO” GAP GAP STANDARDIZZATO Gap calcolato utilizzando le attività e passività sensibili “pesate”. OVVERO MOLTIPLICATE PER IL RELATIVO COEFFICIENTE DI SENSIBILITA’ I gap standardizzati: un esempio Attività Mln. euro Coeff. Depositi interbancari a 1 mese 80 1,10 BOT a 3 mesi 60 1,05 Prestiti a tasso variabile a 5 anni 120 0,9 Aperture di credito 460 0,95 Mutui a tasso variabile a 10 anni 280 1 Depositi interbancari a 1 mese 140 1,10 Depositi in c/c 380 0,80 CD a tasso variabile 120 0,95 CD a tasso fisso a 1 anno 80 0,90 Titoli a tasso variabile a 10 anni 160 1 Patrimonio 120 Passività Esercitazione: Il repricing gap In data 1/1/2005, la banca Alfa presenta il seguente stato patrimoniale: Attività Aperture di credito in c/c Prestiti ipotecari a t. fix (scad. 1/6/2005) Prestiti ipotecari a t. fix (scad. 1/9/2012) Prestiti a t. var. (scad. 30/3/2006)* Titoli a t. fix (scad. 1/11/2007) Titoli a t. fix (scad.1/8/2005) Titoli a t. var. (scad. 1/10/2007)** Immobili Passività 5000 500 1500 Obbligazioni a t. fix (scad. 1/10/2012) Obbligazioni a t. fix (scad. 1/5/2005) Titoli a t. var. (scad.1/3/2011)*** Depositi in c/c Capitale netto 1100 900 500 8000 1000 2000 1300 700 250 250 11500 Notes : * Reset date = 30/3 ; ** Reset date : 1/10 ; *** Reset date : 1/3. 11500 Domande: 1) - Calcolate il gap, utilizzando i seguenti gapping periods: 3 mesi 6 mesi; 12 mesi. 2) Prendendo in considerazione il gap a 1 anno e sapendo che il margine di interesse all’inizio del periodo e’ pari a 1000, calcolare il valore del margine di interesse alla fine del periodo nel caso in cui il livello dei tassi di interesse diminuisca di 1 punto percentuale, assumendo che la variazione avvenga nel primo giorno dell’anno. 3) Ripetete l’analisi assumendo che la variazione avvenga a metà dell’anno (in data 1 luglio). 4) Commentate le differenze tra i gap a 3, 6 e 12 mesi. Quali sono nel conseguenze di tali differenze? Esercitazione: Il gap marginale e il gap cumulativo In data 1/1/2005, la banca Alfa presenta il seguente stato patrimoniale: Attività Prestiti ipotecari a t. fix (scad. 1/12/2007) Prestiti ipotecari a t. fix (scad. 1/5/2005) Prestiti ipotecari a t. fix (scad. 15/7/2005) Prestiti a t. var. (scad. 30/9/2008)* Prestiti a t. var. (scad. 30/4/2006)** Titoli a t. fix (scad. 1/11/2029) Titoli a t. fix (scad. 1/8/2005) Titoli a t. var. (scad. 1/10/2010)*** Titoli a t. fix (scad. 1/4/2020) Immobilizzazioni materiali Titoli a t. fix (scad. 1/11/2005) Passività 1000 2000 1350 Titoli a t. fix (scad. 1/10/2006) Titoli a t. fix (scad. 1/11/2005) Titoli a t. var. (scad. 1/3/2009)**** Depositi in c/c Capitale netto 5560 6500 5880 5000 5030 200 5670 3450 3900 2560 5000 270 2570 27970 27970 Notes : * Reset date = 30/9 ; ** Reset date : 30/4 ; *** Reset date : 1/10 ; **** Reset date : 1/3. Domande : 1) Calcolate il gap base utilizzando un gapping period pari a 1 anno. 2) Calcolate i gap marginali, utilizzando maturity buckets di durata trimestrale (1/1/2005-31/3/2005; 1/4/2005-30/6/2005; 1/7/200530/9/2005; 1/10/2005-31/12/2005) 3) Valutate l’impatto di un aumento dei tassi di un punto percentuale, utilizzando sia il gap base sia i gap marginali (assumendo che l’aumento avvenga all’inizio del periodo). 4) Proponete una strategia di copertura, utilizzando le indicazioni provenienti dall’analisi dei gap marginali. Esercitazione: I gap standardizzati In data 1/1/2005, la banca Alfa presenta il seguente stato patrimoniale: Attività Prestiti ipotecari a t. fix (scad. 1/12/2010) Prestiti ipotecari a t. fix (scad. 1/3/2006) Prestiti a t. var. (scad. 1/4/2006)* Titoli a t. var. (scad. 1/5/2009)** Titoli a t. fix. (scad. 1/4/2020) Immobili Passività 3000 0,8 Titoli a t. fix (scad. 1/10/2005) Titoli a t. fix (scad. 1/2/2005) 4000 0,8 Titoli a t. var. (scad. 1/4/2007)* Depositi in c/c 1700 0,9 Capitale netto 1300 0,9 500 0,8 700 11.200 Notes : * Reset date = 1/4 ; ** Reset date : 1/5 . 2000 1300 1200 6000 1700 0,8 0,8 0,9 0,5 11.200 Domande: 1) Calcolate il repricing gap con un gapping period pari a 1 anno. 2) Calcolate il gap standardizzato con un gapping period pari a 1 anno. 3) Quali conclusioni potete trarre comparando i due gap? 4) Valutate l’impatto di una diminuzione di mezzo punto percentuale nel livello dei tassi, utilizzando il gap standardizzato. 5) Proponete una strategia di copertura, utilizzando le indicazioni provenienti dal gap standardizzato. IL DURATION GAP REPRICING GAP: APPROCCIO REDDITUALE CONCENTRA L’ATTENZIONE SUL MARGINE D’INTERESSE UN CAMBIAMENTO NEL LIVELLO DEI TASSI HA ANCHE UN ALTRO IMPORTANTE EFFETTO: Modifica il valore di mercato patrimonio della banca (W): del Valore di mercato delle attività – valore di mercato delle passività IL DURATION GAP MISURA QUESTO SECONDO EFFETTO PERCHE’ E’ UTILE QUESTO SECONDO TIPO DI ANALISI? Esame degli effetti a medio-lungo termine di una variazione del livello dei tassi di interesse. UN ESEMPIO: SP Banca Alfa al 31/12/2003 Attività Passività Mutui decennali a tasso 100 CD a tasso fisso a 2 90 fisso (5%) anni (3%) Patrimonio 10 100 100 Hp: VARIAZIONE AL RIALZO DEI TASSI PARI ALL’1% AL 1 GENNAIO 2004 SOTTO IL PROFILO DEL REPRICING GAP PER DUE ANNI NON CI SONO PROBLEMI Oggetto principale di analisi: ATTIVITA’ E PASSIVITA’ A TASSO FISSO A SCADENZA PROTRATTA ? VALORE DI SENSIBILE A TASSI MERCATO PIU’ VARIAZIONI DEI La variazione del valore di mercato di uno strumento a tasso fisso può essere approssimata nel seguente modo: VMi - MDi VMi i dove MD = modified duration = n FCt t t 1 TRES MD t 1 (1 TRES ) IN CASO DI VARIAZIONE DEI TASSI: SOMMANDO LE VARIAZIONI DI VALORE SUBITE DALLE ATTIVITÀ E DALLE PASSIVITÀ, È POSSIBLE STIMARE IL CAMBIAMENTO DI VALORE DI W: z s W VM j VM k j 1 k 1 - MDA VMA - MDL VML i DOVE: z = numero di poste attive s = numero di poste passive MDA= modified duration media dell’attivo MDL= modified duration media del passivo w VM j MDp MD j VMp j 1 W - MDa VMa MDp VMp i PUO’ ESSERE ESPRESSA ANCHE COSI’: W -MDa LEV MDP VMa i DOVE: LEV = LEVERAGE = VMp VMa LA DIFFERENZA: MDa LEV MDP PRENDE IL NOME DI DURATION GAP L’IMPATTO DI UNA VARIAZIONE DEI TASSI SU W DIPENDE DA: A) DIFFERENZA TRA LA DURATION MEDIA DELL’ATTIVO E DEL PASSIVO B) GRADO DI LEVERAGE C) DIMENSIONE DELL’ATTIVO CONDIZIONE DI IMMUNIZZAZIONE: DURATION GAP = 0 DURATION DELL’ATTIVO < DURATION DEL PASSIVO LIMITI DEL DURATION GAP A) DIFFICILE UTILIZZO SPECIALMENTE IN FASE DI REALIZZAZIONE DELLE POLITICHE DI COPERTURA LA DURATION VARIA CON IL PASSARE DEL TEMPO ED AL VARIARE DEI TASSI, IN MANIERA DIVERSA PER ATTIVO E PASSIVO B) IMPRECISIONE DELLA DURATION C) IPOTESI DI VARIAZIONI UNIFORMI DEI TASSI Esercitazione: Il duration gap In data 1/5/2002, prendete in considerazione le seguenti opportunità di investimento e di finanziamento: Attività a) Titolo a tasso fisso: - tasso annuo nom.: 5%; - date god. cedole: 1/4; - scadenza: 1/4/2004; - TRES: 6%. b) Zero coupon bond: - scadenza: 1/7/2008; - TRES: 9%. Passività a) Deposito interbancario: - tasso di interesse: 5,2%; - scadenza: 1/12/2002. b) Titolo a tasso fisso: - tasso annuo nom.: 4,9%; - date di god. cedole: 1/9; - scad.: 1/9/2005; - TRES: 5%. Domande : Immaginate di indebitarvi per un totale di 20 milioni di euro e di investire tale ammontare, utilizzando le opportunità di finanziamento e di impiego descritte: Ideate un mix attivo-passivo appropriato, avendo l’obiettivo di essere immunizzati contro il rischio di variazione di W. Come cambiereste tale mix se aveste previsioni di un futuro ribasso del livello dei tassi di interesse? Esercitazione: Il duration gap In data 1/1/2005, la Banca Alfa sta cercando di valutare l’esposizione al rischio di tasso del seguente portafoglio attivo-passivo: Attività a) Titolo a tasso fisso: - tasso annuo nom.: 6%; - date god. cedole: 1/9; - scad.: 1/9/2006; - valore nom: 10.000.000 euro; - TRES: 6,5%; - CTQ: 100,66. b) Zero coupon bond: - scad.: 1/7/2011; - valore nom: 15.000.000 euro; - TRES: 7,8%; - prezzo: 61,37. Passività a) Certificato di deposito: - tasso di interesse: 6%; - date godimento cedole: 1/10; - scad.: 1/10/2005; - valore nom: 7.000.000 euro - TRES: 6%. b) Titolo a tasso fisso: - tasso annuo nom.: 5,8%; - date god. cedole: 1/5; - scad.: 1/5/2005; - valore nom.: 10.000.000 euro; - TRES: 6%; - CTQ: 103,76. Domande : Calcolate la modified duration media dell’attivo e del passivo. Calcolate il duration gap del portafoglio descritto. Come si modificherebbe W se il livello dei tassi salisse di mezzo punto percentuale? Suggerite una strategia di copertura sulla base dei risultati dell’analisi condotta. Esercitazione: Il duration gap In data 1/1/04 la banca Alfa presenta la seguente situazione: - valore di mercato dell’attivo: 100 milioni di euro - valore di mercato del passivo: 80 milioni di euro - modified duration media dell’attivo: 5 anni - modified duration media del passivo: 4 anni Vengono compiute le seguenti nuove operazioni: - emissione certificati di deposito del valore nominale di 10.000.000 euro, alla pari, con modified duration pari a 5,45 anni - erogazione di prestiti per un ammontare complessivo di 10.000.000 euro, con modified duration media pari a 4,8 anni. Calcolare il nuovo duration gap della banca Alfa e indicare quali conseguenze hanno generato le 2 nuove operazioni sul fronte del rischio di interesse. Esercitazione: Il duration gap In data 1/3/2002, la banca Beta ha il seguente portafoglio attivo-passivo: Attività a) Prestito a tasso fisso: - Tasso annuo nom: 10%; - Date pag. interessi: 1/9; - Scad.: 1/9/2004; - Valore nom: 5.000.000 euro; - TRES: 10%; - prezzo: 100. b) Zero coupon bond: - scad.: 1/7/2015; - valore nom: 15.000.000 euro; - TRES: 7,8%; - prezzo: 36,74. Passività a) Deposito interbancario: - tasso di interesse: 6%; - scad.: 1/10/2002; - valore nom.: 8.000.000 euro. b) Titolo a tasso fisso: - tasso annuo nom: 5,8%; - date god. cedole: 1/5; - scad.: 1/5/2004; - valore nom: 5.000.000 euro; - TRES: 6%; - prezzo: 102,74. Domande: Valutate l’esposizione al rischio della banca sulla base del duration gap. Quale tipo di aspettative sull’andamento futuro renderebbero opportuna l’esposizione descritta? dei tassi