Dario FILICE rieletto Segretario Provinciale dell’Slp-Cisl di Cosenza Incisiva presenza femminile fra gli iscritti e nella nuova dirigenza della Cisl Poste. Al 5° Congresso del SLP infatti, in segreteria accanto ai riconfermati Dario Filice, rieletto segretario generale, e Luigi Russo, entra, per la prima volta una donna, Tiziana Genise, che verrà affiancata nel Direttivo da altre tre colleghe – Mafalda Catalano, Emanuela Groccia, Maria Graziano – e dalle coordinatrici delle Donne, Filomena Pisani e dei Giovani, Emanuela Forte. Gli altri eletti del Direttivo sono stati, Michele D’Ambrosio. Corrado Martino, Roberto Morrone, Angelo Carolei, Domenico Tripodi, Antonio Ruffolo ed Ignazio Giordano; nuovo coordinatore Quadri, Salvatore Muoio. La Cisl si definisce “sindacato che unisce, difende e organizza il settore postale” e nella sua relazione il segretario provinciale uscente ed appunto rieletto, Filice, ha puntato tutto sulla difesa ad oltranza dei posti di lavoro contro i pericoli di chiusura della Filiale di Castrovillari e di alcuni piccoli uffici, facendo leva sull’ampia rappresentanza del Slp – aumentato di 400 nuovi iscritti, circa il 35% in più dal 2005, al netto dei pensionamenti, con le donne ben al 50% - testimoniato dal “cappotto” alle recentissime elezioni per i Rappresentanti Sindacali Unitari e della Sicurezza, RSU ed RLS (88% di consensi nelle 2 Filiali di Cosenza e Castrovillari, con 22 eletti su 25 negli RSU e ben 9 su 9 negli RLS). Spazio ad analisi ad ampio spettro nell’intervento del segretario provinciale della confederazione Paolo Tramonti, partito dalla crisi globale per arrivare ai problemi calabresi, rivendicando che «La Cisl è un soggetto radicato sul territorio che riesce a mantenere i rapporti coi lavoratori. Noi mettiamo la faccia su quel che diciamo e sottoscriviamo, mentre ormai la politica è totalmente autoreferenziale». Aspetti aziendali e di politica economica nazionale invece nei discorsi del segretario regionale Franco Sergio e del nazionale Sebastiano Cappuccio. Preoccupazione per la scarsa reattività di Poste rispetto ai pericoli della concorrenza in vista dell’apertura del 2011 e grande sconcerto per la chiusura ideologica della Cgil e per l’inconcepibile rottura delle intese sindacali in un momento di crisi; la dirigenza cislina difende e rivendica il ruolo e la paziente e responsabile posizione del sindacato che è riuscito a portare a termine accordi, col governo e gli imprenditori, essenziali in questa fase di pericolosa recessione.