Cgil: domenica occorre votare, appello per eleggere Sala 14/06/2016 Milano – Dalla Camera del Lavoro e dalle maggiori categorie della Cgil un appello a favore di Beppe Sala al ballottaggio di domenica a Milano. A sottoscriverlo una trentina di dirigenti sindacali, tra glia altri, Massimo Bonini segretario generale CdLM Milano; Marco Beretta segretario generale Filcams; Natale Cremonesi segretario generale Funzione Pubblica; Stefano Malorgio segretario generale Filt; Alberto Motta segretario generale Filctem; Sergio Passaretti segretario generale Spi; Marco Mandrini della segreteria Fiom. “Per le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate e i pensionati la partecipazione alla vita democratica è un tratto distintivo e di valore da sempre”, si legge nell’appello. Per questo motivo riteniamo che il loro voto per l’elezione del sindaco di Milano sia l’occasione di poter affermare i diritti del lavoro e della dignità delle persone. Il cambiamento a Milano è avvenuto nel 2011, con l’affermazione del centro sinistra. Dopo anni di torpore, si sono riscoperte potenzialità intellettuali, scientifiche, tecnologiche e di saperi che sono state accentuate anche attraverso le scelte di sviluppo operate negli ultimi anni dall’amministrazione Pisapia”. “Oggi non possiamo consegnare la città nelle mani di forze politiche che professano una visione populista, xenofoba della società e discriminante verso i generi. Welfare e Lavoro rappresentano una priorità e chiediamo al futuro sindaco di Milano di assumerli come impegno prioritario e su di essi sviluppare un confronto con le parti sociali. In tal senso Expo è stata un’importante esperienza dove chi ha avuto la responsabilità di gestione ha dimostrato di farlo con competenza e aperto al confronto sindacale”. “Per tutte queste ragioni e per partecipare in modo attivo ai tanti processi di cambiamento che interesseranno la città metropolitana, attraverso la nostra autonoma scelta, ti invitiamo a votare il 19 giugno Beppe Sala, che meglio interpreta i valori di giustizia sociale e di rispetto nel lavoro, che noi rappresentiamo”.