Dipendenze c`è in gioco la vita

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L'uso disordinato delle
nuove tecnologie
Nicolò Baldini Rossi, MD, Ph.D
Dipartimento di Salute Mentale
ASL Roma C
Bologna 7 dicembre 2013
Le nuove dipendenze
comportamentali connesse alle
moderne tecnologie
EFFETTI e DISAGIO
PSICOLOGICO
(GIOVANI ed ADOLESCENTI)
Struttura dell’intervento
• Premesse
• Nuove tecnologie: aspetti positivi, negativi e
differenze generazionali
• Internet e nuove tecnologie: uso, abuso, e
dipendenza
• Interventi terapeutici e prevenzione
PREMESSE
Le NUOVE TECNOLOGIE sono entrate di prepotenza nelle nostre vite,
stravolgendo ed influenzando l’esistenza di ciascuno di noi.
Un pò tutti siamo diventati tecnodipendenti in quanto non riusciamo più a
fare a meno delle apparecchiature elettroniche proprio perchè sono
ovunque.
Un tempo le tecnologie erano esclusivamente di supporto per il lavoro
fisico, consentendoci di controllare e conoscere i “mondi reali”; mentre
attraverso le nuove tecnologie la nostra azione si è estesa su “mondi
virtuali” ampliando il concetto di realtà.
I nuovi strumenti tecnologici danno libero e facile accesso ad interi mondi
sensoriali offrendo alla mente diverse opportunità di interagire con realtà
non materiali.
Il rapporto tra individuo e tecnologia rischia però di divenire esclusivo,
perchè solo quel mezzo fornisce una risposta esaustiva ai bisogni di cui
quell’individuo è portatore, spingendolo però a vivere sempre di più nella
rappresentazione della realtà piuttosto che nella realtà stessa.
NUOVE TECNOLOGIE
come la maggor parte delle cose anche la
tecnologia può essere usata nel bene o nel
male. Un martello ad esempio può essere
usato per COSTRUIRE o DISTRUGGERE
La tecnologia può...
Avvicinare
Allontanare
La tecnologia può...
dare in più
(es. ritrovare strada con
GPS)
sottrarre
(es. camminare e
telefonare)
Aspetti positivi della tecnologia
Online, si può:
Google – IMPARARE – seguire corsi online -
gestire finanze – investire – social network –
business network – Organizzare
eventi sociali e
politici – Partecipare a online communities – fare
ricerca – review – pubblicare – fare shoping –
pagare conti – archiviare e condividere documenti
– fare
arte – films – arti grafiche – editare e
condividere foto - collaborare. . .
Caratteristiche di internet e
nuove tecnologie
La comunicazione online si differenzia dal contatto facciaa-faccia poichè permette alle persone di:
• Comunicare a-sincronisticamente (in maniera
sequenziale e senza risposta immediata)
• Anonimamente (senza informazioni di base su stato
sociale, sesso, razza, idee politiche, etc.)
• In qualsiasi momento e luogo, e con chiunque
Caratteristiche di internet e
nuove tecnologie
..entrando in rete per qualsiasi motivo o scopo non
abbiamo più alcun:
•
•
•
•
•
•
•
nome
età
colore della pelle
timidezza
passato
alterazioni d’umore
5 kg extra
Aspetti invitanti
• Invisibilità
• “A dopo”
• Continuità
• “E’ solo un gioco”
• Uguaglianza e nessuna autorità
• Gioco dei ruoli
• Amicizie vecchie e nuove
Ovviamente dietro ad ogni beneficio
può sempre esserci un potenziale
svantaggio...
La tecnologia ha diversi aspetti
negativi
Aspetti negativi della tecnologia
Cyber-stalking – harassment – pedofilia –
pornografia - furto identità – violenza e
terrorismo - hacking – diffusione di foto online
non autorizzata – danni a copyright – perdita
di opportunità per contatti faccia-a-faccia –
danni fisici per mancanza di esercizio –
“perdersi” con facilità online per molte ore –
isolamento – sostituto o distrazione dalla vita
reale .
Effetti negativi di troppa tecnologia
• Eccessivo coinvolgimento nella tecnologia con
incapacità a relazionarsi ed a comunicare facciaa-faccia
• Alienazione ed isolamento trascurando le
normali attività offline (amicizie, interessi,
sports, alimentazione e cura di sè, etc.)
• Dipendenza e compulsioni trascorrendo
quantità di tempo eccessive in attività connesse
alle nuove tecnologie con conseguenze anche
serie per se e per gli altri
Digital Immigrants & Digital Natives
Cosa significa questa differenza generazionale nella
pratica?
Tutte queste aree differiscono tra le generazioni più giovani
e quelle più adulte:
o
o
o
o
o
o
Comunicazione
Ritmo di vita
Aspettative di carriera
Approccio al “nuovo”
Visione del mondo
Risorse sociali
Stili di comunicazione giovanili
Preferiscono strumenti a- sincronistici (vs.
sincronistici)
• Trascorrono più tempo “messaggiando” che parlando al
telefono
• Utilizzano Chat e Instant Messanger
• Trascorrono ore su MySpace & Facebook
• Amano il blogging
“Multi-tasking”
“Instant generation”
Internet e le altre tecnologie digitali sono
probabilmente i primi media di sempre sui
quali i giovani hanno un MAGGIOR controllo
e capacità di utilizzo rispetto agli adulti
Tale fatto può essere estremamente problematico o
stressante nelle relazioni genitori-figli o
nell’ambiente di lavoro
Nuove tecnologie: sintesi
• Le nuove generazioni di “nativi digitali” si trovano
nel loro ambiente, circondati dai più svariati apparati
tecnologici e digitali che padroneggiano e
gestiscono con massima naturalezza.
• La società in cui viviamo è in costante e rapido
movimento con strumenti tecnologici dappertutto e
per qualsiasi cosa.
• Come qualsiasi altro strumento, anche la tecnologia
può essere usata in malo modo, abusata, o divenire
oggetto di dipendenza o compulsione.
NUOVE TECNOLOGIE:
USO, ABUSO, E
DIPENDENZA
NUOVE TECNOLOGIE:
USO, ABUSO, E DIPENDENZA
SINDROME DA DIPENDENZA o DIPENDENZA
PATOLOGICA
Disturbo primario e cronico, determinato da fattori
genetici, psicosociali e ambientali, caratterizzato
principalmente da mancanza di controllo, compulsività,
smisurato desiderio, relativi al ripetersi dell’uso di
sostanze, di attività e di interazioni con altri individui,
nonostante le conseguenze negative che ne derivano.
QUANDO SI PARLA DI DIPENDENZE, SIAMO ABITUATI A
COLLEGARLE ALL’USO (e all’ABUSO) DI “SOSTANZE”…
Esistono delle DIPENDENZE “COMPORTAMENTALI”
che stanno dilagando tra i giovani (e non solo),
e che aprono nuovi orizzonti, anche sul versante etico.
Tra queste ricordiamo:
 DIPENDENZA DA TELEFONINO
 DIPENDENZA DAL LAVORO
 DIPENDENZA DA INTERNET
 GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO (GAP)
 SHOPPING COMPULSIVO
ED ANCORA:
 DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (bulimia, anoressia)
 ACCUMULO COMPULSIVO DI COSE
 ECCESSIVO USO DI VIDEO-GAME (playstation)
 CLEPTOMANIA, PIROMANIA, TRICOTILLOMANIA
 DIPENDENZA AFFETTIVA
 DIPENDENZA DA ESERCIZIO FISICO
E COSÌ VIA…..(ci sono almeno una cinquantina di attività e condotte
patologiche spiegate e trattate in termini di “Sindrome da Dipendenza”)
Dipendenze
da sostanze
Dipendenze
comportamentali
(nuove dipendenze)
Sono entrambe caratterizzate da:
 Sensazione di impossibilità di resistere all’impulso di
mettere in atto il comportamento (compulsività)
 Sensazione crescente di tensione che precede
immediatamente l’inizio del comportamento (craving)
 Piacere o sollievo durante la messa in atto del
comportamento
 Percezione di perdita di controllo
 Persistenza del comportamento nonostante la sua
associazione con conseguenze negative.
NUOVE TECNOLOGIE:
USO, ABUSO, E DIPENDENZA
POLI-DIPENDENZE
CROSS-DIPENDENZA
compresenza di una o più dipendenze
da sostanze e comportamentali nella
stessa persona
passaggio di un soggetto nel corso
della vita, da una dipendenza all’altra
NUOVE TECNOLOGIE:
USO, ABUSO, E DIPENDENZA
POLIDIPENDENZE IN ADOLESCENZA
Negli adolescenti, più che negli adulti, sembrano essere molto forti le relazioni
tra gioco d’azzardo patologico, problemi di alcol, sostanze stupefacenti e
tabacco.
In uno studio americano che indaga la sovrapposizione tra le diverse forme di
addiction in adolescenza, sono state rilevate elevate correlazioni nell’uso di:
 ALCOL
 NICOTINA
 CIOCCOLATA
 CAFFEINA
 GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO
 ESERCIZIO FISICO
Con una netta tendenza a divenire dipendente a più di una sostanza e/o
attività
(Greenberg, Lewis, Dodd, 1999)
Behavioral Addiction and Gambling in young
population in Florence (IT)
Sex
Relation
Submissive
Gambling
Food
Starving
Caffeine
(Pallanti et al., CNS Spectrum 2006)
ADOLESCENTI SONO A RISCHIO: PERCHE’?
Regioni cerebrali che
mostrano i maggiori
cambiamenti strutturali
nell’adolescenza
I circuiti della gratificazione e della motivazione, si sviluppano prima delle strutture
corticali di controllo. L’aumento di comportamenti a rischio negli adolescenti si
correla alle due diverse traiettorie di sviluppo di queste aree.
Casey BJ, Getz S, Galvan A. The adolescent brain. Dev Rev 28(1): 62-77 (2008).
TRA LE PIU’ COMUNI TIPOLOGIE DI ADDICTION
TECNOLOGICHE, TROVIAMO:
 INTERNET DIPENDENZA
 GIOCO D’AZZARDO COMPULSIVO ON LINE
 TRADING ON LINE COMPULSIVO
 DIPENDENZA DA CYBER RELAZIONI
 DIPENDENZA DA GIOCHI DI RUOLO ON LINE
 DIPENDENZA DA ECCESSIVE INFORMAZIONI
 SHOPPING ON LINE COMPULSIVO
 DIPENDENZA DA CYBERSESSO
ASPETTI DELLE NUOVE DIPENDENZE:
 FATTORI di RISCHIO
• psicopatologie preesistenti
• condotte a rischio
• eventi di vita sfavorevoli
• potenzialità psicopatologiche proprie della rete
CONSEGUENZE DELL'ABUSO DELLA RETE
1) PROBLEMI FISICI:
•Disturbi del sonno
•Eccessiva stanchezza
•Irregolarità dei pasti
•Scarsa cura di sé
•Mal di testa/schiena
•Affaticamento visivo
•Indebolimento sistema immunitario
CONSEGUENZE DELL'ABUSO DELLA RETE
2) CONSEGUENZE COGNITIVE
(problemi di attenzione, distorsioni nei modi di pensare, e
convinzioni di base disfunzionali)
3) CONSEGUENZE EMOTIVE
(repressione dei sentimenti e delle emozioni, con incapacità nel
gestirli ed integrarli ed interruzione della crescita emotiva; colpa e
vergogna)
4) CONSEGUENZE SOCIALI
(incapacità di relazionarsi agli altri e di comprendere i loro stati
emotivi, pensieri e bisogni; amicizie solo superficiali; progressivo
isolamento; problemi matrimoniali)
5) CONSEGUENZE ECONOMICHE
(spese, perdite, problemi con l’attività lavorativa)
INTERNET DIPENDENZA
Le forme di dipendenza da Internet sono in aumento e destano un notevole
allarme sociale: si rifiuta la vita socio-relazionale e ci si isola da tutto. L'unica
forma di comunicazione avviene mediante l'utilizzo di dispositivi elettronici.
• Fase iniziale: con attenzione ossessiva per la mail-box, polarizzazione ideoaffettiva sui temi inerenti la rete
• Fase Tossicofila: è caratterizzata dall'aumento delle ore di collegamento ad
Internet, con conseguente perdita di ore di sonno, controlli ripetuti di e-mail e
siti preferiti, elevata frequenza di chat e gruppi di discussione, idee e fantasie
ricorrenti su Internet quando si è off-line;
• Fase Tossicomanica: ad essa sono riconducibili collegamenti ad Internet
estremamente prolungati, al punto da mettere a rischio la propria vita sociale,
affettiva, relazionale, lavorativa o di studio.
INTERNET DIPENDENZA
• Predisposizione
I soggetti a rischio hanno un'età compresa tra i 15 e i 40 anni, hanno una
buona conoscenza dell'informatica, spesso sono isolati per ragioni lavorative
(es. turni notturni di lavoro) o geografiche e solitamente presentano problemi
psicologici, psichiatrici o familiari preesistenti alla Rete-dipendenza (tra questi
problemi spiccano solitudine, insoddisfazione nel matrimonio, stress collegato
al lavoro, depressione, problemi finanziari, insicurezza dovuta all'aspetto
fisico, ansia, lotta per uscire da altre dipendenze, vita sociale limitata, etc...) .
Personalità caratterizzate da tratti ossessivo-compulsivi e/o tendenti al ritiro
nelle relazioni sociali e/o con aspetti di inibizione nei rapporti interpersonali.
• Sintomatologia
I sintomi più frequenti: ansia, insonnia, depressione, alterazione del ritmo
sonno-veglia, distorsione del tempo, alterata percezione di se stessi, disturbi
della personalità, riduzione della capacità di relazione e del contatto con la
realtà, la sfera affettiva e il lavoro, perdita della capacità di limitare il tempo
trascorso in Rete, a danno di ogni altro impegno.
INTERNET DIPENDENZA
Tre fondamentali componenti della dipendenza da Internet
•
Tolleranza:
Aumento significativo del tempo trascorso in Internet per ottenere soddisfazione;
Riduzione significativa degli effetti derivanti dall'uso continuo delle medesime quantità di tempo
trascorso in Internet.
•
Astinenza:
Agitazione psicomotoria;
Ansia;
Pensieri ossessivi focalizzati su cosa sta succedendo in Internet;
Fantasie e sogni su Internet
Movimenti volontari e involontari di typing con le dita.
•
Craving o smania
Accesso a Internet sempre più frequente o per periodi di tempo più prolungati rispetto
all'intenzione iniziale;
Desiderio persistente o sforzo infruttuoso di interrompere o tenere sotto controllo l'uso di
Internet;
Dispendio della maggior parte del proprio tempo in attività correlate all'uso di Internet (acquisto
di libri on-line, ricerca di nuovi siti, organizzazione di file, etc...);
Deprivazione di sonno, difficoltà coniugali, ritardo agli appuntamenti, trascuratezza nei
confronti dei propri doveri occupazionali, sensazione di abbandono da parte dei propri cari.
INTERNET DIPENDENZA
Questi tratti, propriamente tipici della tossicodipendenza, dell'alcolismo, del gioco
d'azzardo patologico (GAP), dell'attività sessuale maniacale e dell'anoressia, sono
oggi riconoscibili anche in quei soggetti che fanno un uso eccessivo di Internet, per
soddisfare, sul piano virtuale, quello che non riescono ad ottenere sul piano della
realtà. Chi è affetto da tale forma di psicopatologia tende a percepire il mondo reale
come un vero e proprio impedimento all'esercizio della propria onnipotenza, che
sperimentano con immenso piacere nel mondo virtuale.
I soggetti che utilizzano la rete, oltre a non percepire l'ammontare di ore già trascorse
davanti al monitor, tendono ad adirarsi facilmente con chi li distoglie dal loro
"viaggio"; situazione, quest'ultima, che può essere paragonata alla risposta che un
alcolista dà ad un amico trovandosi ad una festa: "soltanto un bicchierino!", o a
quella del fumatore che dice a se stesso "solo un'ultima sigaretta e andrò a dormire!";
lo stesso processo mentale viene messo in atto dai dipendenti da Internet, che
risponderanno irritati, a chi gli chiede di disconnettersi, "ancora un minuto e
spengo!", oppure diranno a se stessi, razionalizzando, "un altro minuto non farà molta
differenza...", mentre invece rimarranno connessi ancora per ore e ore.
U.A.D.I (USO, ABUSO e DIPENDENZA da INTERNET)
(Cantelmi T. et al.)
Dipendenza (30 items)
tolleranza,astinenza, impatto sulla vita reale
(relazioni, salute, lavoro, abitudini), compulsività
Dissociazione (30 items)
esperienze sensoriali bizzarre, fuga-alienazione, identità,
onnipotenza
Spazio psicologico (20 items)
ricerca di emozioni, sperimentazione di aspetti diversi del
sé, regressione
Dipendenza da GIOCO D’AZZARDO ONLINE
Nell’era multimediale il giocatore d’azzardo cambia faccia: mentre prima era
facilmente individuabile, “segregato” nei luoghi a lui deputati, ora chiunque sia
in possesso di un computer, di un collegamento a internet e di una carta di
credito può essere un giocatore compulsivo.
Il gioco on-line è estremamente pericoloso proprio perché, dalla solitudine
della propria casa, il giocatore non ha freni, né inibitori né di tipo pratico: ha
infatti 24 ore su 24 la possibilità di accedere al gioco senza incorrere nello
sguardo giudicante degli altri. Viene in questo modo a mancare anche la
funzione socializzante del gioco, che diviene un rituale solitario, e, facilmente,
una compulsione.
Anche qui, come nelle altre net-patologie, si crea un circolo vizioso in cui il
soggetto rimane incastrato, trascurando quelli che sono i rapporti sociali e
familiari.
CAMBIAMENTI NELLO SCENARIO
TRADIZIONALE
Lentezza
Ritualità
Socialità
Manualità
Visibilità
Contestualizzazione
Alta soglia d’accesso
Complessità
FUTURO
Velocità
Consumo
Solitudine
Tecnologia
Invisibilità
De-Contestetualizzazione
Bassa soglia d’accesso
Semplicità
Dipendenza dalle CYBER-RELAZIONI
• Questo tipo di dipendenza, detta anche CyberRelational Addiction, rappresenta la tendenza ad
instaurare relazioni amicali o amorose con persone
incontrate on-line. Le applicazioni maggiormente
utilizzate da questi soggetti saranno quindi le e-mail, le
chat ed i newsgroup.
• In particolare le chat sono le maggiormente utilizzate
per intraprendere relazioni con sconosciuti. In questi
ambienti è facile incontrare malintenzionati (pedofilia) e
truffatori di ogni genere che faranno di tutto per
conoscere importanti dati della “vittima inconsapevole”.
Dipendenza dalle CYBER-RELAZIONI
Tra i pericoli maggiori in cui può cadere un utente della chat:
•
•
•
•
Virus;
Furto dati personali e lesione della privacy;
Adescamenti e truffe.
Una falla nel servizio o l'inesperienza dei chattatori spesso portano a problemi, anche
gravi, con conseguenze non solo per il singolo utente ma anche per i suoi contatti e per il
servizio stesso. I truffatori attraverso degli eventuali bug sul fronte della sicurezza del
servizio (backdoors) possono prendere il controllo sul PC dello sfortunato di turno ed
accedere all'intero sistema per scovarne dati personali che identificano il mal capitato o
altre informazioni sensibili (ad esempio dati e password della carta di credito) ma anche
per procurare danni ad altri utenti e allo stesso servizio della chat installando all'insaputa
dell'ignaro programmi malevoli detti malware che attaccano gli altri contatti per
diffondersi e sempre più spesso per protrarre attacchi DDoS. Altre volte la stessa
ingenuità delle persone rendono la chat e più in generale internet un pericolo. Questo
comportamento porta ad esempio ad accettare file anche da persone sconosciute che
potenzialmente possono contenere virus. La chat può anche essere uno strumento per
adescare persone, in particolare bambini. Per questo motivo è bene non lasciare mai un
bambino collegato ad internet senza la supervisione di un adulto. Usare un computer
pubblico per chattare o lasciare il proprio PC incustodito può essere un ulteriore pericolo
non solo per i sopracitati motivi ma anche per i log di conversazione. I log sono file che
contengono la cronologia degli eventi di sistema. Anche alcuni programmi di IM usano i
log per comodità dell'utente in modo da tenere un promemoria delle chattate svolte. Ciò
può rendere il log un pericolo per la privacy di chi chatta. Nel caso in cui ci si trovi ad
usare la chat in un PC di un net-caffè, di un aeroporto, o in altri luoghi pubblici e buona
norma disattivare il log di conversazione o cancellarlo a fine sessione.
Dipendenza da ECCESSO DI
INFORMAZIONI
Detta anche Information Overload è la ricerca di informazioni
tramite la “navigazione” sul World Wide Web. Il bisogno di
reperire informazioni sta diventando un problema per molte
persone, lo dimostrano alcune ricerche. Esse si basano su un
campione di 1000 persone provenienti dal Regno Unito, Stati
Uniti, Germania, Singapore ed Hong Kong; i risultati mostrano
che circa il 50% dei soggetti intervistati passa molto tempo a
ricercare informazioni sulla Rete ed il 54% sperimenta un
senso di eccitazione quando riesce a trovare ciò che stava
cercando. In pratica la gente desidera ardentemente essere
sempre al corrente ed avere accesso alle informazioni, tanto
che poi si trova intrappolata in enormi scorpacciate di notizie.
CYBER- DIPENDENZE: CRITICITA’
• Recente riconoscimento come entità patologica.
• Distorsioni cognitive e diniego connessi con il
disturbo, per cui i soggetti sono riluttanti a
riconoscere il disturbo prima che questo sia evidente a
familiari, amici, e colleghi.
• Accettabilità sociale della rete e nuove tecnologie.
• Elevata frequenza di altri disturbi psichiatrici in
comorbilità che possono mascherare una dipendenza
primaria.
INTERVENTI TERAPEUTICI
e PREVENZIONE
DIPENDENZE TECNOLOGICHE
• Non bisogna drammatizzare nè però sottovalutare:
una volta compreso come tutto ciò possa
trasformarsi in una grande perdita di tempo,
dovrebbe essere possibile controllare l'utilizzo del
computer e ritornare ad attività più produttive.
• E’ COMUNQUE FONDAMENTALE IL SUPPORTO DI
GENITORI E FAMILIARI ED UNA LORO ADEGUATA
CONOSCENZA DEL PROBLEMA.
OPZIONI TERAPEUTICHE
Questi approcci non sono mutualmente esclusivi e possono
essere usati in combinazione reciproca
•
•
•
•
•
•
•
Modificazioni Comportamentali
Terapia Cognitivo- comportamentale (CBT)
Modello di Riduzione del Danno
Gruppi di supporto ed Auto-Aiuto
Centri Specialistici (residenziali/ambulatoriali)
Modello dei 12 passi (AA)
Terapie farmacologiche
“CYBER WELLNESS”
Strategie d’intervento:
FAMIGLIA
GRUPPO DEI PARI
SCUOLA
Consigli utili per proteggere i figli dalle
insidie della Rete
• Prima di permettere a tuo figlio di esplorare il Web senza sorveglianza, fai
in modo da stabilire una serie di regole condivise.
• Non criticare, spaventare, o giudicare, aumentando i conflitti e le possibili
reazioni in senso opposto.
• Ascoltare cercando di comprendere gli aspetti positivi della vita “in rete” e
gli eventuali aspetti negativi di quella “offline”.
• Mostrare interesse e condividere le loro esperienze.
• Per quanto possibile, usiamo Internet insieme a loro, magari siamo noi i
primi a poter imparare qualcosa di nuovo! E se già sappiamo tutto della
Rete, cerchiamo di capire dove si concentrano i loro interessi e proviamo
ad arricchirli usando il loro linguaggio, le loro passioni e i loro strumenti.
•
Non nascondiamo loro i segreti e le insidie della Rete. Molto meglio che ne
conoscano le tentazioni: ciò che può sembrare affascinante, invece può rivelarsi
brutto e sgradevole.
•
Non partiamo da posizioni preconcette e da divieti assoluti, visto che non c'è
nulla, o quasi, che i ragazzi non debbano conoscere. Internet, così come l'uso
dell'e-mail o delle chat, possono essere veicolo per entrare in contatto con altre
culture, per aprire una finestra virtuale sul mondo, per prevenire l'insorgere di
pregiudizi razziali e culturali.
•
Facciamo capire loro che durante la navigazione bisogna evitare di fornire dati
personali che potrebbero essere intercettati da malintenzionati.
•
Il desiderio di nostro figlio di incontrare l'amico di chat può essere assecondato
accompagnandolo, dopo avergli spiegato che incontrare degli sconosciuti
comporta pur sempre dei rischi.
•
Prestiamo attenzione che non utilizzino la nostra carta di credito senza il nostro
permesso e spieghiamogli quanto sia semplice venire "derubati" anche senza
maneggiare denaro.
•
Insegniamo loro il "galateo" nell'uso di Internet e della posta elettronica: non
rispondere e non mandare messaggi volgari, offensivi o pericolosi.
•
Fissiamo i tempi che i ragazzi possono trascorrere in Internet: considerare il
computer una sorta di baby sitter a buon mercato potrebbe costarci molto caro!
IPOTESI DI INTERVENTI EDUCATIVI
Per evitare che il disagio tipico dell’età
giovanile produca dipendenza, bisognerebbe
avviare adeguati programmi di prevenzione
sanitaria finalizzati a esperienze di vita positive,
al fine di contrastare tali atteggiamenti patologici.
In una sola parola, promuovendo benessere.
L’Educatore non dovrebbe limitarsi a divulgare le informazioni
facendo assemblee a scuola o incontri con gruppi a rischio, ma
dovrebbe costruire pazientemente, gradualmente e
costantemente valori in grado di accompagnare le nuove
generazioni verso l’età adulta con le necessarie competenze,
per non cedere all’illusione di avventure pseudoemozionali che
le nuove tecnologie inducono.
PER CUI SI DOVREBBE:
• costruire benessere in classe;
• favorire l’empatia e le relazioni significative;
• promuovere autonomia ed autostima;
• attivare canali di comunicazione;
• favorire lo scambio comunicativo e alleanze costruttive fra i
docenti, gli alunni e le famiglie;
• contrastare l’evoluzione del disagio con particolare
riferimento alle dipendenze patologiche;
• aumentare la corretta informazione sugli strumenti
tecnologici, proponendo un loro utilizzo funzionale, e sulle
eventuali problematiche derivanti da un abuso di tali strumenti;
• formare ed aiutare le famiglie ad una efficace educazione delle
emozioni dei figli.
CONCLUSIONI
In una società sempre più hi-tech e sempre più
informatizzata che tende ad aumentare lo spazio fra le
persone è necessario intervenire attraverso adeguati
programmi di educazione alle emozioni attuabili dalla
scuola materna sino ad arrivare alle scuole superiori.
Questa alfabetizzazione emotiva insegnerebbe agli
alunni ad identificare e gestire il proprio mondo
emozionale, in quanto questa competenza rappresenta
il più potente fattore di protezione circa lo sviluppo di
disagio che potrebbe sfociare in una forma di
dipendenza, come appunto la tecnodipendenza.
CONCLUSIONI
Gli Operatori dovrebbero lavorare in sinergia con le
altre agenzie formative, ossia la famiglia e la scuola,
tale da favorire nei propri figli/alunni l’opportunità di
costruire rapporti significativi e duraturi, di essere più
autonomi e di sviluppare la propria autostima,
affinchè non venga confusa la realtà “reale” con
quella virtuale.
Tutto questo sarà possibile se gli adulti avranno la
consapevolezza di avere un ruolo imprescindibile per
la crescita e il benessere delle nuove generazioni.
CONCLUSIONI
La dipendenza non è insita nell ’oggetto, ma è nella
relazione che ciascuno ha con l’oggetto.
Il cambiamento inizia nella persona non nell’oggetto.
Fattori essenziali sono il supporto, la comunicazione,
lo sviluppare relazioni, e la motivazione.
Si possono trovare modi per usufruire delle nuove
tecnologie usandole in maniera adeguata e sana,
gestendone gli aspetti negativi senza doverli
demonizzare, e soprattutto vivendole in maniera
equilibrata.
GRAZIE
DELL’ ATTENZIONE
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