«Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si
debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare;
dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio
alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e
vaniloqui.»
(Aristotele, Protreptico o Esortazione alla filosofia)
Dal greco φιλοσοφία, composto di
φιλεῖν, "amare", e σοφία ,"sapienza“la
filosofia è AMORE DISINTERESSATO
PER IL SAPERE .
Vuole ricercare la
verità tramite la
ragione e vuole
dimostrarla con il
metodo scientifico.
Vuole contemplare
e apprendere la
verità tramite
l’intuizione.
Vuole ricercare la
verità tramite la
fede, ma non vuole
appropriarsene.
DOVE NASCE
LA FILOSOFIA ?
I Greci furono i primi
a comporre dei testi
scritti riguardanti la
filosofia.
LA FILOSOFIA
NASCE IN GRECIA
I Greci furono i
primi ad attuare
un’indagine critica
e razionale.
La Grecia era
contraddistinta da una
forma di governo
democratica: le πόλεις
Questo diede un forte
impulso alla dialettica e
al confronto di
opinione.
PERCHE’ NASCE
LA FILOSOFIA?
Nel VI secolo a.C. , nella zona
della Ionia, si formarono delle
nuove fiorenti civiltà.
Nuova cultura in quanto le persone non si
accontentano più di una spiegazione
mitologica della genesi del mondo e
ricercano il principio primo, chiamato dai
primi filosofi “φυσις”.
IONICI DI MILETO
I primi filosofi ricercano il principio primo
di tutte le cose ,cioè l’.
Questa è sia la materia da cui
tutte le cose derivano, sia la
forza che le anima.
: ritrovano il principio primo in un unico elemento;
•
: ritengono che la materia primordiale sia fornita di una
forza intrinseca che le permette di muoversi;
•
: identificano tale materia con la divinità.
(640 a.C./625 a.C. – circa 547 a.C.)
Osservando le stelle per strada,
cadde in un pozzo suscitando il riso
delle persone circostanti.
• il bambino nel grembo
della madre;
• le piante;
• l’uomo stesso.
La Terra galleggia
sull’acqua.
Prevedendo un abbondante raccolta
di olive, prese in fitto i frantoi della
regione riaffittandoli ad un prezzo
maggiore agli stessi proprietari.
L’acqua è quindi
SOSTANZA cioè ciò
che STA SOTTO E
SOSTIENE.
MATERIA
FORZA
(610 a.C. circa – 546 a.C. circa)
INFINITO
APEIRON
INDETERMINATO
Abbraccia e governa ogni cosa ed è
immortale e indistruttibile, quindi divino.
Ma come nascono le cose dall’infinto?
La derivazione delle cose dall’ àpeiron è la
separazione. La nascita stessa è la
separazione degli esseri dalla sostanza
primordiale.
(546-545 a.C. – 528-525 a.C. )
INFINITA’
ARIA
MOVIMENTO
INCESSANTE
Vede nell’aria anche
la forza che anima il
mondo.
Ma come nascono le cose dall’aria?
Le cose nascono dall’aria mediante il
doppio processo di rarefazione e
condensazione.
(Samo 570-571 a.C. – Crotone 497-496 a.C. )
A Crotone fondò una scuola filosofica
(associazione religiosa e politica) alla quale
potevano accedere tanto uomini quanto donne,
ma pochi potevano vedere il maestro(infatti
prima bisognava purificare l’anima)
• alternarsi delle
stagioni, del giorno e
della notte;
• la donna partorisce
dopo nove mesi;
• la musica.
Teoria della
metempsicosi
Ma come nascono le
cose dal numero?
NUMERO
Genera ORDINE e quindi
Le cosa nascono mediante
ARMONIA.
l’opposizione dei contrari.
PARI
DISPARI
(procedono indefinitamente
e quindi non sono armonici)
(non procedono indefinitamente,
quindi generano ordine)
PARIMPARI : 1
Pitagora spiega la realtà sulla base
della contrapposizione. Lo stesso
numero, che per Pitagora è il
principio generativo di tutte le cose,
è dominato da due opposti: il pari e
il dispari.
1. Limite – illimitato;
2. Dispari – pari;
3. Unità – molteplicità;
4. Destra – sinistra;
5. Maschio – femmina;
6. Quiete – movimento;
7. Retta – curva;
8. Luce – tenebra;
9. Bene – male;
10. Quadrato – rettangolo.
(535 a.C. – 475 a.C.)
Il filosofo del
DIVENIRE
La realtà non è
statica, ma è in
divenire.
Il filosofo
OSCURO
Parlava tramite aforismi in quanto
sosteneva che non tutti potessero
accedere al sapere, ma solo coloro
che lo ricercavano.
SOCIETA’
DESTI
DORMIENTI
Ricercano il sapere
- FILOSOFI
Non ricercano il
sapere
- NON FILOSOFI
1. Sa riflettere sulla realtà, non si
fa influenzare dagli altri e per
questo sa vivere da solo;
2. Ha una visione profonda della
realtà perché non si sofferma
sulle apparenze;
3. Ha una veduta complessiva
dell’essere.
FUOCO - λόγος
Fuoco: aspetto
fisico
La legge dell’interdipendenza è quella
legge che spiega la coesistenza degli
opposti e li governa. Nella società, ad
esempio, ricchi e poveri coesistono e
nessuna delle due classi elimina l’altra.
λόγος: legge che
governa la realtà
L’io è colui che unisce tutti i
punti di divergenza, cioè sia
il passato che il presente.
L’io quindi è l’anima.
Non ci si può bagnare due volte nell’acqua dello stesso fiume
(515 a.C. – 450 a.C.)
ELEATISMO: corrente filosofica che
accomuna coloro che pretendono di
giungere ad un essere unico, eterno e
immutabile.
SENTIERO DELLA
VERITA’ (alétheia)
Basato sulla ragione,
ci porta a conoscere
l’essere vero.
SENTIERO
DELL’OPINIONE (dòxa)
UOMO
Basato sui sensi, ci
porta a conoscere
l’essere apparente.
L’ESSERE E’ E NON PUO’ NON ESSERE,
IL NON ESSERE NON E’ E NON PUO’ NON ESSERE.
1.L’essere è INGENERATO e IMPERITURO;
2.L’essere è ETERNO;
3.L’essere è IMMUTABILE ed IMMOBILE;
4.L’essere è UNICO ed OMOGENEO;
5.L’essere è FINITO.
OPINIONE PLAUSIBILE
Offre una spiegazione verosimile
della realtà percepita con i sensi.
Tornano ad interessarsi del
problema della natura.
Sintesi tra eraclistimo ed eleatismo.
Di Eraclito accettano la
realtà in divenire.
Di Parmenide accolgono il concetto di
eternità ed immutabilità dell’essere.
LA SOLUZIONE
Ritengono che le cose del mondo siano
costituite di elementi eterni che,
unendosi, danno origine alla nascita e,
separandosi, danno origine alla morte.
Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.
(492 a.C. circa – 430 a.C. circa)
Come Parmenide, Empedocle
ritiene che l’essere non possa
nascere né perire.
Gli elementi sono quattro: fuoco,
aria, acqua, terra. Questi sono
animati da due forze opposte.
Amore - unione
Odio - disunione
Contesta tra
amore e odio
Dominio
di odio
Dominio
di amore
Contesta tra
amore e odio
A differenza di Parmenide
vuole spiegare l’apparenza
della nascita e della morte.
L’unione degli elementi è la
nascita delle cose, la loro
disunione la morte.
IL SIMILE CONOSCE IL SIMILE
(496 a.C. – 428 a.C.)
Nulla nasce e nulla perisce
(come Parmenide) laddove
nascere significa “riunirsi” e
perire “separarsi”
Dai semi distinguiamo la forza
che li fa muovere e li ordina:
l’intelligenza divina (noùs).
Gli elementi che si riuniscono
e si separano sono i semi.
I semi sono particelle
piccolissime e invisibili di
materia
Nel caos primordiale ha prodotto un
movimento turbinoso che:
Infinitamente
divisibili
•Ha fatto dividere le sostanze
secondo l’opposizione;
• Ha fatto staccare dalla terra masse
infiammate che, divenute luminose,
hanno formato gli astri e il Sole.
IL SIMILE CONOSCE IL DISSIMILE
(460 a.C. – 360 a.C.)
MATERIALISMO
Gli atomi non hanno caratteristiche
spirituali, ma sono materia.
Se tutto è materia, anche gli dei
sono materia. Subentra quindi
l’ATEISMO.
E allora chi governa gli atomi?
visto come causa
Ha una natura MECCANICA,
perché è solo il caso a
decidere e non c’è un
progetto divino.
ATOMISMO (Leucippo di Mileto)
• Problema della natura;
• Problemi della morale, della storia e
del linguaggio.
ATOMO
L’atomo è ESSERE e
sta nello SPAZIO che è
NON ESSERE.
Li identifichiamo non dagli
aspetti quantitativi, ma da
quelli qualitativi, cioè dalle
loro forme.
• La civetta di Minerva è la civetta che accompagna Minerva nei miti dell’Antica
Roma e, da Omero in poi, Atena nei miti dell’Antica Grecia.
• È il simbolo della filosofia e della saggezza, infatti gli occhi e il becco seguono la linea
della lettera φ, simbolo alfabetico greco della filosofia. Questa lettera quindi
accomuna armonia, bellezza e amore per la conoscenza e per la ricerca in senso
lato.
• Tale simbolo fu marchiato a fuoco sulla fronte degli abitanti dell'isola di Samo
come punizione per aver abbattuto il governo democratico filoateniese. Tale
repressione fu guidata dallo stesso Pericle, il noto politico ateniese.
• Era raffigurata in un'antica tetradracma ateniese del V secolo a.C.