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Torino, 11Dicembre 2015
Renata Florian psicologa e psicopedagogista
* Il cervello adolescente :
potenzialità e rischi
*Bullismo- ADOLESCENZASport
*"Adolescenza, età critica! " Un modo di dire
confermato dagli studi delle neuroscienze.
*Conferma: fra i 10 e 14/16 il cervello
sta
compiendo cambiamenti strutturali e
organizzativi, che determinano i nuovi sistemi
percettivi, motori e cognitivi.
*Lo sviluppo continua fino a circa a 22/23 anni.
*Cambiamenti
* Oltre ai cambiamenti visibili, fisici e di comportamento,
è
opportuno ricordare che nel cervello si stanno attivando
strutture diverse da quelle dell'infanzia.
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La corteccia parietale, più sensibile al livello della
percezione e del sistema reattivo, continua ad
influenzare scelte e decisioni impulsive, e continuerà
nell'adulto!
* La corteccia pre-frontale però
si attiva più
frequentemente di prima sul livello della logica, sulle
riflessioni e sul pensiero critico, e diventa uno strumento
di autocontrollo.
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Il cervello matura a zone e aree, fra zone nascono reti
funzionali sempre più fitte, le reti si connettono attraverso
altre reti in reticoli di aree diverse, fibre particolari collegano
aree che intervengono sulla stessa funzione e, in concreto,
anche sullo stesso compito.
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Ogni bambino, attraverso l'esperienza e l'apprendimento,
acquisisce nuove abilità e può attivare e usare diverse reti
per apprendere e eseguire un compito o affrontare la
soluzione di un problema, ma anche le relazioni con il
proprio"nuovo" corpo, gli altri e il mondo.
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L'arricchimento e gli stimoli dell'ambiente consentono
l'attivazione delle abilità percettive, motorie e cognitive, che
comprendono le abilità affettive e relazionali.
*Perché l'adolescenza è
un periodo critico?
* La ridistribuzione delle funzioni fra reti e aree
cerebrali rappresenta sicuramente un "vantaggio"
e apre il "periodo di crescita sociale", iniziato fra i
7/12 e che si evolve nell' inizio dell’adolescenza
fra i 14/16.
* Le grandi abilità sociali si sviluppano: l'imitazione,
l'integrazione con persone esterne alla famiglia, la
possibilità di riconoscere e assumere diversi punti
di vista, l'esame di strategie e la possibilità di
scelta, il cambiamento di opinioni.
*Decentramento-simpatiaempatia
Nell’adolescenza si
compiono i processi
di decentramento e
la capacità di
immedesimarsi ,
nell’altro. La simpatia
«emotiva» si struttura
più profondamente
attraverso l’esercizio
quotidiano e si
evolve nella capacità
di empatia.
*Allenamento ed
esperienza
*Gli stessi aspetti, presentati positivamente,
perché per fortuna crisi/crescita non sono di per
se' elementi negativi, possono essere elementi di
rischio, statisticamente provati, per lo
scollamento fra le potenzialità cognitive e la
quantità e qualità delle esperienze di
"allenamento", con cui anche i cervelli, come i
muscoli, vengono resi forti e flessibili, o deboli
e rigidi.
*Cosa fare?
* Intervenire e sostenere le/ gli adolescenti! Diventano, spesso
improvvisamente, alti, forti e sicuri (o così almeno sembrano, tanto più
se scelgono ruoli oppositivi) ma hanno ancora bisogno di esperienze
guidate, di indirizzo, di adulti che siano in grado di rassicurare! Per
esempio ad accettare i propri limiti ma impegnarsi a migliorare!
Compagni e amici sono indispensabili "specchi".
* Gli adulti possono
proporre modelli e affiancare attività che
favoriscano una maggiore consapevolezza corpo-mente, attraverso
tutto quanto allena le connessioni di reti e le possibilità di valutare e
scegliere, fra più percorsi aiutando, per esempio, a perseverare nelle
fasi iniziali, spesso faticose e poco divertenti, dell'apprendimento di
nuove abilità. Andare male a scuola....fa male! Iniziare attività e
abbandonarle al primo ostacolo insegna a evitare impegno e
resistenza (resilienza).
*Cosa non fare
* Impedire, limitare lo sviluppo del livello logico-critico, non
aiutare a cercare, e trovare, strategie e modi diversi per
affrontare un problema e risolverlo.
* Non favorire una buona consapevolezza dello schema
corporeo e di se stessi nello spazio ( uso di un corpo
"nuovo", delle mani, dello sguardo, una postura corretta, un
buon modo di camminare....,) e nella relazione con i
coetanei.
* Non allenare le capacità di anticipazione ( relazioni causa effetto) e quelle di inibire impulsività, aggressività e
reazioni acritiche .
*Non proporre schemi rigidi, che impediscano la
capacità di riconoscere ed elaborare opinioni
diverse e, in generale, di favorire la modificabilità
cognitiva : saper difendere una idea ma anche
saper apprezzare quelle di altri.
*Non favorire, di conseguenza, indottrinamenti e
fanatismi, che bloccano in modo devastante la
capacità di tolleranza e l'empatia : la
"generazione perduta" dei bambini rapiti, arruolati
e indottrinati dai terroristi.
*Cosa offrono le attività
sportive
* Non solo movimento e armonioso e/o buon sviluppo fisico, non solo tempo
"impegnato"in modo attivo ! Anche divertimento e rilascio di elementi chimici
naturali che favoriscono ottimismo e buon umore!
* Non solo confronto con modelli diversi, esperienze concrete, esperienze di gruppo e
lavoro di squadra..,Anche pensiero creativo, confronto fra azioni e risultati,
accettazione di regole, impegno e autodisciplina!
* Ogni esercizio fisico si iscrive in aree e reti del cervello: l'apprendimento di una
sequenza di ginnastica artistica, nel nuoto, nella danza, nelle arti marziali si traduce
nello Sviluppo di nuove reti e connessioni neuronali specifiche, con un percorso
che va continuamente su e giù dalle aree alla base del cervello percettivo alle aree
alte del pensiero astratto, ginnastica della mente!
* Un migliore controllo di se', una maggiore consapevolezza, una migliore
percezione dei propri rischi fisici e mentali valgono ben più della semplice e corretta
esecuzione di un esercizio sportivo!
*Sport per prevenire e
anche per rimediare
* La plasticità cerebrale può
aiutarci anche a
limitare nei cervelli i semi della violenza: chi ha
praticato violenza, e chi l'ha subita, può recuperare
con terapie e attività che coinvolgono mente e
corpo.
* La verbalizzazione e il dare parole ai pensieri
confusi e oscuri, alle paure, come nel teatro, e il
movimento nello spazio, con l'allerta vigile alla
percezione di se' e degli, possono fare miracoli.
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