ALLEGATO 3 CC I 08
Proposta formativa rivolta a tre aspetti della vita cristiana:
interiorità
fraternità
responsabilità
tema 2009 -- il battesimo
Interiorità
“La nostra testimonianza sarebbe insopportabilmente povera, se noi per primi non fossimo
contemplatori del suo volto”. (NMI 16) Mons. Luigi Novarese ha vissuto e insegnato la spiritualità
del “silenzio interiore”, intendendo, con questa espressione, la presenza trinitaria in ciascuno. Il
cammino proposto quest’anno vuole condurre ad una maggiore conoscenza ed esperienza di Dio.
Tale incontro apre il cristiano anche ad una migliore conoscenza di sé, delle proprie qualità e
potenzialità, come pure di lentezze, debolezze e limitazioni.
Fraternità
La comunione nella chiesa ha per i cristiano la concretezza dei volti. Volti che si incontrano in
spazi concreti. Per l’apostolato del CVS la vita di gruppo è di grande importanza. Ci si incontra per
pregare insieme, per realizzare la propria formazione personale, per coordinare concrete iniziative
apostoliche. Ogni incontro degli iscritti al CVS (con pochi partecipanti, come nei gruppi nelle
parrocchie, o a più vasta partecipazione come negli incontri diocesani) è attento a far crescere
l’elemento comunitario proprio di queste esperienze radicate nel battesimo: preghiera, formazione,
condivisione e operatività missionaria.
Responsabilità
La ricchezza del personale rapporto con Dio, nell’esperienza del silenzio e della preghiera (cfr.
NMI 20), apre al mondo esteriore. C’è una particolare sapienza nello sguardo verso il mondo, che
nasce dalla comunione con Cristo. Il fondatore del CVS, osservando il mondo esteriore, ne ha
colto le necessità, i bisogni legati al dramma della sofferenza. L’apostolato per la promozione
integrale della persona e la valorizzazione della sofferenza, intende offrire una risposta, concreta,
a tali necessità. La missione del CVS riguarda tutte le dimensioni della persona sofferente,
iniziando da quella, profonda e interiore, delle motivazioni, del senso che si riconosce alla propria
esistenza. Non sono da trascurare gli altri aspetti, guardando all’integralità della persona (salute,
integrazione sociale, lavoro, cultura, tempo libero…).
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tema 2010 -- cresima
Interiorità
“È necessario perciò che la Chiesa del terzo millennio stimoli tutti i battezzati e cresimati a
prendere coscienza della propria attiva responsabilità nella vita ecclesiale”. (NMI 43) Il compito che
la Chiesa intende stimolare si radica necessariamente nel cuore della persona. Il prendere
coscienza è avvenimento interiore. Ugualmente profondo è il dono dello Spirito, che suscita
comportamenti nuovi, coraggiosi, visibili, animando ogni persona nella vita nuova dei figli di Dio,
donata con il battesimo.
Fraternità
La consapevolezza di sé assume nella Chiesa una necessaria valenza di comunione. Si
comprende, infatti, di essere parte di una fraternità, scorgendo negli altri la medesima dignità di
figli scoperta in se stessi. Incontrarsi in un gruppo, programmare e realizzare insieme delle attività
apostoliche, permette un raffronto continuo con una diversità arricchente. L’ “altro” ha la stessa
dignità e il medesimo compito. Anche l’altra persona, disabile o sana, è soggetto attivo all’interno
di una comunità di persone tutte chiamate, tutte inviate ad operare con frutto nella vigna del
Signore.
Responsabilità
Con la Cresima, il cristiano maturo che appartiene al CVS, diventa annunciatore di Dio. Come un
profeta, quindi, è chiamato a immergersi nel proprio tempo, a conoscere la sofferenza e la lotta
dell’uomo d’oggi. In tale contesto è inviato a pronunciare la parola del Signore, anche quando
questa è “segno di contraddizione”, anche quando è difficile e rende presente in forma scomoda il
mistero della Croce. Come profeta sa vedere l’oggi, in profondità, nella prospettiva del futuro. Per
questo é chiamato ad annunciare, denunciare e rinunciare. Ecco perché è essenziale che conosca
dal di dentro la Parola di Dio, che sappia ricavare da essa la volontà del Padre, vivendo come
testimone risorto, entusiasta e coraggioso.
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tema 2011 -- l’eucaristia
Interiorità
“L'Eucaristia domenicale, raccogliendo settimanalmente i cristiani come famiglia di Dio intorno alla
mensa della Parola e del Pane di vita, è anche l'antidoto più naturale alla dispersione.” (NMI 36)
Un grande insegnamento di mons. Luigi Novarese riguarda l’unità di mente, cuore e azione. Si
tratta dell’impegno, radicato nella preghiera e nella comunione con Cristo, in una coerenza di
pensiero, amore e comportamento, effettivamente ispirati dalla Parola di Dio. Ascolto, meditazione,
vita di ogni giorno, rendono presente e visibile il dono di amore che Dio riversa con abbondanza in
Cristo Gesù, nella sua presenza, nell’eucaristia.
Fraternità
La celebrazione eucaristica è il luogo privilegiato per educare la comunione. Annunciare e coltivare
tale comunione è un impegno fondamentale della comunità cristiana. La visita alle persone
inferme, convocando presso di essi un piccolo gruppo di persone, può diventare l’offerta di una
preziosa esperienza comunitaria nell’incontro con il Signore. Il ruolo della Chiesa sacramento di
unità può così meglio esprimersi anche accanto a coloro che la malattia e la disabilità tendono ad
isolare.
Responsabilità
Il sacramento dell’Eucaristia conferma e concretizza l’appartenenza a Dio attraverso una vita
eucaristica di comunione con Dio e di dono ai fratelli. La partecipazione al sacramento educa
l’appartenente al CVS ad entrare nello spirito di un servizio autentico e generoso. È infatti nel
gesto della lavanda dei piedi e sulla croce, che si manifesta la regalità del Maestro. Il cristiano che
sa “regnare”, condivide la natura divina imitando Gesù nel prezioso servizio che si realizza nel
dono di se stessi per la salvezza del mondo.
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