La Storia della Francia La storia della Francia può essere suddivisa in vari periodi, in funzione delle forme politico-istituzionali e degli avvicendamenti dinastici che hanno caratterizzato l'esistenza del paese dalla protostoria ai nostri giorni. Poche nazioni hanno influito in modo determinante e irreversibile sulla Storia europea (se non mondiale) e ancora meno hanno avuto modo di tenerla in pugno come la Francia fece tra il 1600 e il 1800. La Fondazione della Francia Nonostante la Francia sia una tra le nazioni più antiche d'Europa, essa si configura in quanto tale solo a partire dal Medioevo, peraltro senza che sia possibile individuarne una data di nascita precisa e irrefutabile. La fondazione della Francia si fa risalire, da taluni, al 486, quando il re dei Franchi Clodoveo conquistò la maggior parte della Gallia; da altri, al IX secolo, a seguito dello smembramento dell'Impero carolingio; da altri ancora agli inizi dell'età basso medievale (XI-XII secolo), con la diffusione e il consolidamento di una lingua ed una civiltà comuni nella massima parte dell'attuale Francia settentrionale. Il termine "Francia" venne impiegato per la prima volta in forma ufficiale a partire dal 1190, quando Filippo Augusto iniziò ad essere denominato, nei documenti, con la formula di “rex Franciae” invece di ”Rex Francorum”. Il termine era peraltro già stato usato nella Chanson de Roland, scritta un secolo prima. Storia della Francia Le prime fonti scritte sui popoli insediati nei territori che divennero l'odierna Francia sono di origine greca. Se Tucidide dedica appena una quindicina di righe della sua ponderosa Storia delle guerre del Peloponneso in otto libri, alla fondazione di Marsiglia avvenuta due secoli prima, il suo contemporaneo Erodoto si dimostra più attento alle vicende della Gallia dedicandovi diverse pagine delle sue Storie. Storia della Francia Nel 1500, Luigi, avendo raggiunto un accordo con Ferdinando II di Aragona per dividere Napoli, marciò verso sud da Milano. Nel 1502, le armate francesi e aragonesi alleate presero controllo del regno meridionale, ma l'accordo durò poco e si arrivò a una nuova guerra tra Luigi e Ferdinando. Nel 1503, Luigi, essendo stato sconfitto nella Battaglia di Cerignola e nella Battaglia del Garigliano, fu obbligato ad abbandonare Napoli, che venne lasciato al controllo del viceré spagnolo Ramon de Cardona. Le armate francesi sotto il comando di Gaston de Foix inflissero agli spagnoli una travolgente sconfitta nella battaglia di Ravenna nel 1512, ma Foix venne ucciso durante la battaglia e i francesi furono costretti a lasciare l'Italia; intanto gli svizzeri invasero Milano, i quali rimisero sul trono Massimiliano Sforza. La Lega Santa fu vittoriosa, ma si divise ben presto; nel 1513 Venezia si alleò con la Francia, accordandosi tra loro sulla spartizione della Lombardia. Età Moderna Luigi comandò un'altra invasione di Milano, ma venne sconfitto nella Battaglia di Novara, alla quale seguirono una serie di vittorie per la Lega Santa, nelle quali le armate francesi, veneziane, e scozzesi vennero irrimediabilmente sconfitte. Comunque la morte di papa Giulio II lasciò la Lega senza una leadership, e quando il successore di Luigi, Francesco I, sconfisse gli svizzeri nella Marignano nel 1515, la Lega collassò, e nei trattati di Noyon e Bruxelles, abbandonarono alla Francia e a Venezia l'Italia del Nord.