Altri fatti importanti: 1) L’asimmetria classica degli effetti reciproci di campi elettrici e magnetici in moto relativo è spiegata – Quale campo risulta essere elettrico/magnetico diventa relativo 2) Occorre ridefinire il concetto di massa – Massapesoquantità (invariabile) di materia – Dato che la massa si determina sulla base della forza richiesta per ottenere un’accelerazione e gli stati di moto sono relativi a sistemi di riferimento, la massa non è costante • Quantità di moto definita come p=mv – m sarà la massa a riposo, o propria, e m la massa relativistica 3) Analoghi cambiamenti nel concetto di energia: E(totale)= E(cinetica)+mc2=mc2 1 • Quindi: • E=m0c2 (energia a riposo) e E=mc2 (energia totale) – (Introdotta nel 1905 e riscritta varie volte) • Legame fra massa e energia • Si scopre che le due leggi di conservazione non sono indipendenti – Analogia con l’unificazione di conservazione di energia meccanica e conservazione di calore • Versione più generale: • Sviluppando la nozione relativistica di impulso (‘quadrimpulso’), si ottiene l’espressione più generale dell’energia totale: E2=m2c4+p2c2 Chiaramente, per v=0, quindi p=0, si riduce alla formula E=mc2 dell’energia a riposo 2 • Conseguenze: 1. La massa ‘tradizionale’ di un corpo è la sua energia a riposo 2. Si può calcolare che qualsiasi corpo che si muove a velocità c ha massa 0 3. Si conferma la necessità che la velocità della luce (per cui m=0) nel vuoto sia un segnale limite Si ottiene da E=mc2 che se v=c allora mc2 viene diviso per 0 ed E diventa infinito – in pratica non c’è ‘contributo’ di massa a riposo Dato che E(totale)=E(cinetica)+mc2=mc2, allora E(cinetica)=E(totale)-mc2 Quindi l’energia cinetica aumenta a scapito della massa a riposo; questo avviene in modo da richiedere sempre più ‘energia in entrata’ () 3 Metafisica e fisica – le conseguenze concettuali della relatività (ristretta) 1) La natura ontologica di spazio e tempo 2) Passato, presente e futuro 3) 3D, 4D e persistenza degli oggetti 4 Metafisica e fisica – le conseguenze concettuali della relatività (ristretta) 1) La natura ontologica di spazio e tempo – SOSTANZIALISMO: Spazio/Tempo come ‘palcoscenico’ esistente indipendentemente da oggetti ed eventi fisici – Newton (XVII-XVII sec.) – RELAZIONISMO: Spazio/Tempo come non esistente indipendentemente da oggetti ed eventi fisici, e riducibile alle relazioni fra i diversi ‘stadi’ delle cose • Aristotele (?), Lucrezio (I sec. A.C.), Leibniz (XVII-XVII sec.)… 5 – Realismo ok, disaccordo sulla ‘riduzione’ – Leibniz: “gli istanti, considerati senza le cose, non sono assolutamente nulla; [...] essi consistono esclusivamente nell’ordine successivo delle cose” “Ritengo che lo spazio sia solo relativo, come il tempo; [...] ritengo che esso sia l’ordine della coesistenza, come il tempo è l’ordine della successione” (Lettera a Clarke, 1704) Argomento basato su presupposti teologici e metafisici: Natura di Dio e della creazione Principio di Ragion Sufficiente Principio di Identità degli Indiscernibili 6 • Argomento di Leibniz (ricostruzione!): 1. Dio ha creato l’universo massimizzando la varietà e minimizzando la ‘spesa ontologica’ 2. Per ogni cosa che esiste/accade c’è una ragion sufficiente (da 1.) 3. Non sono ammessi ‘indiscernibili’ (da 2.) 4. Se esistessero spazio e tempo assoluti e sostanziali, si darebbero n possibili universi ‘posizionati’ in modi diversi ma indiscernibili 5. Quindi, spazio e tempo non sono assoluti e sostanziali (tra l’altro, spazio, tempo e moto assoluti sono in linea di principio inosservabili…) 7 • Newton risponde con argomenti mirati a mostrare la differenza fra moto puramente relativo e moto assoluto (=moto relativo allo spazio assoluto) • Per esempio, l’argomento ‘del secchio’ 8 • L’argomento è potente ma non conclusivo • Altri relazionisti hanno proseguito l’opera di Leibniz • Mach (1838-1916): • Il moto che sembra assoluto non è riferito allo spazio in sé • Esso è relativo agli oggetti più lontani 9 10 • Entrambe le posizioni sono compatibili con la teoria della relatività – Anche se Einstein si ispira a Mach, la teoria non ha conseguenze ovvie dal punto di vista ontologico • La relatività degli intervalli spaziali e temporali rispetto ai sistemi di riferimento non rende tali intervalli relazioni fra cose – La teoria potrebbe essere interpretata come tale da mettere in evidenza fatti oggettivi riguardanti spazio e tempo come sostanze – Dall’altra parte, il relazionista deve completare il programma machiano e rendere conto di accelerazione ‘assoluta’ e ‘dynamic shifts’ • L’idea di spazio-tempo e intervallo spazio-temporale e la nozione di universo-blocco a quattro dimensioni, però, comportano che la posizione metafisica che si vuole sostenere debba essere applicata a spazio e tempo insieme – Necessità di considerare la teoria generale 11 2. Passato, Presente e Futuro: Teorie del Tempo • Teorie A e B (McTaggart – serie A, B e C) Presentismo Blocco crescente Blocco 4D • Il presentismo sembra intuitivamente plausibile • Al tempo stesso, filosofi e fisici hanno presentato argomenti a favore delle altre teorie 12 • Come abbiamo visto, la relatività sembra suggerire (imporre?) una concezione alternativa al presentismo • ETERNALISMO: Eventi passati, presenti e futuri come ugualmente reali, e differenti solo per l’osservatore – Spazio e tempo costituiscono un ‘blocco unico’ – Conseguenze sulla definizione dei concetti di ‘presente’ e di ‘divenire’ 13 – Il ‘presente’ ridefinito. Dal presente ‘cosmico’ a: • • • • 1. Presente puntiforme, presente=O 2. Insieme degli eventi sul cono di luce passato di O 3. Eventi nella regione non connessa causalmente con O 4. Presente come intersezione ‘a diamante’ di due coni di luce con vertici sulla stessa linea di universo di O e basi che comprendono O (Alexandroff) • 5. Presente come struttura conica con base incentrata su O e raggio e altezza determinata da ciò che O percepisce come ‘ora’ – Il ‘divenire’ ridefinito: • Venire in essere o determinismo/fatalismo cronogeometrico + … ? • 1. Connessione causale, fra eventi all’interno di coni di luce • 2. Relazione universale (meccanica quantistica) 14 – Reazioni possibili: • 1. Accettazione • 2. Rifiuto dal punto di vista anti-naturalista • 3. Aggiunta di un sistema di riferimento privilegiato senza ulteriore elaborazione • 4. Revisione (pseudo)naturalista – ritorno a teorie tipo LorentzFitzgerald • 5. Tentativo di rifondare un sistema di riferimento privilegiato su basi naturalistiche – Teoria della relatività generale/cosmologia – Gravità quantistica – 3.-5. salvano certe intuizioni metafisiche e/o di senso comune, ma al costo di rendere apparenti gli effetti relativistici • Come valutare costi e benefici? 15 3. 3D, 4D, oggetti e persistenza • Ritorniamo alle teorie del tempo: Presentismo Blocco crescente Blocco 4D • Cosa implicano per quanto riguarda la continuità temporale delle cose? • Intuitivamente, è vero il tridimensionalismo: – Gli oggetti persistono essendo interamente collocati a posizioni temporali successive (quindi: identità e multi-collocazione) 16 • Tridimensionalismo (endurantismo): – Gli oggetti persistono essendo interamente collocati a posizioni temporali successive (quindi: identità e multi-collocazione) • Alternative: • Quadridimensionalismo (perdurantismo): – Gli oggetti persistono essendo interamente collocati in una regione spazio-temporale • Teoria degli stadi: – Gli oggetti persistono come sequenze di ‘fasi istantanee’ – (Formulazioni mereologiche e locazioniste) • Problemi per il tridimensionalismo (e gli stadi) in un contesto relativistico: – Qual è l’oggetto/stadio ora? – Come si spiega la coerenza della sequenza di oggetti/stadi? 17 • Tridimensionalismo (endurantismo): – Gli oggetti persistono essendo interamente collocati a posizioni temporali successive (quindi: identità e multi-collocazione) • Alternative: • Quadridimensionalismo (perdurantismo): – Gli oggetti persistono essendo interamente collocati in una regione spazio-temporale • Teoria degli stadi: – Gli oggetti persistono come sequenze di ‘fasi istantanee’ – (Formulazioni mereologiche e locazioniste) Relatività speciale eternalismo + quadridimensionalismo? 18 La teoria della relatività generale – Obiettivo fondamentale: estendere la relatività a accelerazione e gravitazione – Principio di covarianza generale: le leggi della fisica sono valide in tutti i sistemi di riferimento – Prima osservazione: quando sono coinvolte accelerazioni, le ‘traduzioni’ da un sistema di riferimento a un altro sembrano aggiungere/togliere dei fattori (forze), implicando una perdita di covarianza – Esempio: corpo rotante fissato ad un punto – il sistema di riferimento esterno aggiunge a F=ma una forza centrifuga e una centripeta (di Coriolis) – Occorre esaminare ulteriormente la natura di questi fenomeni – Seconda osservazione: analogia fra accelerazione e gravitazione Principio di equivalenza debole (di Galileo): Tutti i corpi cadono con la stessa accelerazione, indipendentemente dalla loro massa (etc.) – Principio di Equivalenza – La capacità di un corpo di opporsi alle variazioni di moto e la capacità dello stesso corpo di essere sorgente e oggetto dell'influsso di un campo gravitazionale sono uguali – Massa inerziale=massa gravitazionale (localmente) – Le forze aggiunte nei sistemi non inerziali sono solo apparenti – Terza osservazione: l’accelerazione ha effetti sulla geometria – Consideriamo un disco rotante che ruota con velocità angolare • Per un osservatore O solidale al disco (disco in quiete) la circonferenza C è uguale a 2r, e il rapporto fra circonferenza e raggio è 2 (2r/r) • Per un osservatore O’ esterno al disco, la circonferenza sarà misurata con regoli (solidali al disco) che appariranno contratti ad O’ [mentre r rimane lo stesso essendo perpendicolare al moto] e sarà uguale a C (C/1-(2r2/c2)) • Il rapporto C/r sarà analogamente, 2 – Dato che è costante, la variazione è dovuta solo alla posizione nel ‘campo inerziale’ • Idem per i tempi, che si dilatano con l’aumento della velocità – Tutto questo si può spiegare attraverso le forze aggiuntive di cui sopra, o in termini puramente geometrici – Einstein segue la seconda strada: la posizione in un campo modifica i fatti fisici perché il campo non ha una geometria fissa e uniforme – I corpi seguono ancora ‘geodetiche’ • Vale a dire distanze spazio-temporali più brevi • Cfr. Russell: quelli in cui il tempo scorre di più – principio della ‘pigrizia cosmica’ (p. 102) – Ma queste non sono (solo) rette euclidee – Come è possibile? Quale è la geometria sottostante?