Diapositiva 1 - IISS Caramia

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RISORGIMENTO
Con il termine Risorgimento la storiografia
definisce il periodo della storia d’Italia durante il
quale la nazione italiana conseguì la propria
unità nazionale,riunendo in un solo nuovo Stato –
il Regno d’Italia – i precedenti Stati preunitari.
 Il termine Risorgimento richiama l’ideale di una
resurrezione dell’Italia attraverso il
raggiungimento di un’identità unitaria.

RISORGIMENTO

Gli storici fissano l’inizio del Risorgimento subito
dopo il Congresso di Vienna, nel 1815, e il suo
compimento con l’annessione dello Stato
Pontificio e lo spostamento della capitale a Roma
nel febbraio 1871.
.
Il termine viene usato, per la prima volta, da
Saverio Bettinelli (1717-1808), in un’opera del
1775, Il Risorgimento d’Italia dopo il Mille, con
riferimento però al periodo che siamo soliti
chiamare “Rinascimento”
 Dalla fine del 1700,con Vittorio Alfieri, il termine
indica la rinascita possibile dell’Italia.

.
Ma solo nel primo Ottocento, la cultura italiana
elabora il tema del presente che deve rinascere,
risorgere, rifacendosi ad alcuni momenti eroici
della storia italiana (il medioevo dei comuni) e ad
un patrimonio culturale ed etico importante come
quello del cristianesimo, di cui l’Italia è centro.
.
Si preferisce usare il termine Risorgimento,
anziché Rinascimento, perché quest’ultimo
richiama un’epoca di fioritura culturale ma anche
di perdita dell’indipendenza.
“Il Risorgimento” si intitola il quotidiano “politico,
economico, scientifico e letterario” fondato da
Cavour con Cesare Balbo (1848-52)
CAMILLO BENSO CONTE DI CAVOUR
17 MARZO 1861:
UN’ITALIA, ANZI DUE
“L’Italia nasce a Torino, di domenica.
 Battezzata dalla Camera per acclamazione e dal
Senato con due voti contrari , la creatura viene
mostrata in pubblico per la prima volta sulla
<<Gazzetta Ufficiale>> del 17 Marzo 1861 con
questa frase: <<Vittorio Emanuele II assume per
sé e i suoi successori il titolo di Re d’Italia.>>

VITTORIO EMANUELE II
.
Nord e Sud (all’appello mancano solo Roma e
Venezia) tornano a vivere insieme. Non accadeva
dalla caduta dell’Impero romano.
 A deciderlo però è stata un’esigua minoranza.
 Alle elezioni di gennaio ha partecipato l’1% degli
italiani: duecentoquarantamila maschi con un
carico d’imposta di almeno quaranta lire.
 L’Italia è fatta, ma senza i cattolici (la Chiesa ha
proibito le urne ai fedeli), le donne, gli analfabeti,
i poveri e gli evasori fiscali: il restante 99%,
insomma.

INCONTRO A TEANO
.
Comunque sia, oggi è domenica e l’Italia è nata.
 Ha una madre possessiva, la Destra, e un padre
severo, il Piemonte.
 Gli altri italiani devono imparare a sentirla figlia
propria. Non sarà un’impresa facile, tanto è vero
che dopo centocinquant’anni vi siamo ancora
impegnati.
(La Patria, bene o male” di Fruttero e Gramellini)

…NON SI CONTANO GLI EROI CHE
HANNO FATTO L’UNITA’ D’ITALIA !
1746: Genova occupata dagli austriaci
 Il popolo insorge e li caccia via con forza
 Il segnale della sollevazione viene dato ai
Genovesi da un eroico ragazzo, Giovanbattista
Perasso, soprannominato Balilla.

1815. Congresso di Vienna
L’Italia viene fatta a pezzi
 Tanti stati, colori, bandiere….il Regno di
Sardegna, il Regno Lombardo-Veneto, il Ducato
di Parma e Piacenza, il Ducato di Lucca, il
Ducato di Modena, il Granducato di Toscana, lo
Stato Pontificio, il Regno delle Due Sicilie.

LA CARBONERIA
1820-21: primi moti carbonari
 Non potendo combattere apertamente, gli italiani
cospirano, riunendosi in società segrete, una delle
quali è la Carboneria.
 Insorgono i Carbonari piemontesi, i Carbonari di
Napoli al grido: Costituzione!, cioè una legge che
garantisca ai cittadini la libertà.
 Molti gli arrestati, tra cui Federico Confalonieri e
Silvio Pellico (Le mie prigioni).
 Ciro Menotti viene giustiziato a Mantova (1831).
 Fallimento dei moti carbonari.

La Giovane Italia
1831: un giovane carbonaro rifugiato in Francia,
Giuseppe Mazzini, fonda
una nuova società segreta : la Giovane Italia
 Il suo progetto è repubblicano , ma non viene
attuato.

GIUSEPPE MAZZINI
I fratelli Bandiera
1844: due seguaci del Mazzini, i fratelli Emilio e
Attilio Bandiera, ufficiali veneti della Marina
austriaca, sbarcano con pochi amici a Crotone,
dove, accerchiati dalle truppe del re di Napoli,
vengono catturati, processati e fucilati nel vallone
di Rovito (Cosenza). Vanno a morte cantando:
“Chi per la patria muor-vissuto è assai”.
 Sono due veneziani che vanno a morire in
Calabria. Gli Italiani non si sentono più divisi: la
loro patria è una.

“Gran Dio, benedite l’Italia”(Pio IX)
1846:Pio IX concede la Costituzione dopo che lo
hanno fatto gli altri stati della penisola .
 Vincenzo Gioberti, nel Primato, ha progettato
un’Italia federale con a capo il papa .
 Un papa liberale è il “capolavoro “ del nostro
Risorgimento.

PIO IX
Patria , letteratura, arte, musica

Silvio Pellico,Niccolò Tommaseo, Giuseppe
Giusti, Massimo D’Azeglio, Giovanni Berchet,
Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi.
GIUSEPPE VERDI – G. BOLDINI
La prima guerra d’indipendenza
1848:tutta l’Europa è in fermento e anche l’Italia
 Venezia insorge , scaccia gli Austriaci e proclama
risorta l’antica Repubblica di San Marco
 Anche Milano insorge e dopo Cinque giornate
sbaraglia gli Austriaci
 Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria. La
notte del 25 marzo ad una finestra del palazzo
reale, a Torino, appare una fascia tricolore : è il
segno della guerra

La battaglia di Goito
Lo scontro tra l’esercito austriaco e quello
piemontese avviene a Goito
 Ma prima a Curtatone e Montanara gli Austriaci
hanno incontrato una resistenza imprevista:sono
i meravigliosi studenti di Pisa
 “E’ un’Italia in armi, quella che fa il
Risorgimento. I volontari si uniscono e partono
cantando una canzone che i nostri giovani forse
non hanno mai sentito: Addio, mia bella,
addio…..sono uomo e son soldato viva la libertà!”

( La Patria bene o male)
Brescia e Venezia
La prima guerra di indipendenza si conclude con
la sconfitta del Piemonte a Custoza
 Carlo Alberto chiede l’armistizio e va in esilio
 Vittorio Emanuele II può trattare in condizioni
più favorevoli ma l’Austria torna a dominare
 Brescia rifiuta di ricevere gli Austriaci, lotta per
dieci giornate e viene definita “leonessa d’Italia”
 Anche Venezia resiste, soffre fame e sete ma poi
sventola bandiera bianca

Roma
Alla fine del gennaio 1849 Roma è senza Papa, i
patrioti sono insorti e il papa è fuggito
 Eppure poco prima qualcuno aveva pensato di
farlo re d’Italia
 A Roma si è votato a suffragio universale e si è
proclamata la repubblica
 Mazzini e Garibaldi accorrono alla difesa di
Roma
 Goffredo Mameli muore in quella difesa, i
Francesi riconsegnano Roma al Papa
 La Repubblica romana avrebbe potuto farci
anticipare di un secolo la nascita della
Repubblica italiana

La seconda guerra di indipendenza
Dal 1849 al 1859, l’Italia torna nelle condizioni di
prima
 Altri patrioti : nel forte di Belfiore vengono
giustiziati don Enrico Tazzoli, Tito Speri, Carlo
Montanari, Carlo Poma.
 Nel 1857, Carlo Pisacane tenta una spedizione
nel Regno di Napoli ma a Sapri paga con la morte
il suo coraggio.
 1859: gli Austriaci vengono battuti a San Martino
e Solferino

LA SPIGOLATRICE DI SAPRI
I Mille
Nel 1860 Garibaldi ha cinquantatrè anni, è già
un eroe, è repubblicano ma è disposto a
combattere per i Savoia
 Il 5 maggio si parte da Quarto con due navi : il
Piemonte e il Lombardo
 Si sbarca a Marsala ….Calatafimi …
Palermo…Milazzo
 Ha la Rivoluzione con sé..
 Battaglia vinta al Volturno
 (26 Ottobre 1860) A Teano:”Ecco il re d’Italia”
 Si ritira a Caprera con un sacco di fave di cui era
ghiotto

PARTENZA DA QUARTO – G.INDUNO
GARIBALDI A CAPRERA
“Salute al re d’Italia”
Vittorio Emanuele non è più il re del
Piemonte,egli è ormai il re d’Italia.
 Al parlamento di Torino si riuniscono i
rappresentanti di tutte le regioni italiane e il 17
marzo 1861 proclamano solennemente la
costituzione del Regno d’Italia.

A cura della prof.ssa Tonia Salamina
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