La preghiera

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EBRAISMO
Dio parlando a Mosè sul Sinai disse:
Esodo 25:2
«Accetterete l’offerta da ogni uomo che sarà disposto a farmela di cuore»
Esodo 25:8
«Essi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro»
Dio fece costruire agli Ebrei l’Arca del patto dove erano tenute le tavole della legge,
un vaso di manna e la verga d’Aaronne. Si trovava dietro al velo nel luogo
Santissimo del tabernacolo. I leviti si prendevano cura dell’arca. Tra di loro, i
sacerdoti la portavano nelle occasioni solenni.
Tabernacolo
Arca del patto
L’arca venne posta prima in un tabernacolo provvisorio eretto da Davide e
poi nel luogo santissimo del tempio di Salomone.
Essa simboleggiava la presenza inaccessibile dell’Eterno
Gli israeliti offrivano sacrifici di animali al mattino e alla sera
Poi offerti nel Tempio di Gerusalemme
Durante l’esilio babilonese, con la prima distruzione del Tempio, si
costruirono le prime sinagoghe con funzioni (a ore fisse della giornata) di
lettura della Torah, salmi e inni. Questo "sacrificio di lode" cominciò a
prendere il posto dei sacrifici di animali.
Dopo che il popolo ritornò in Giudea, il servizio di preghiera venne
incorporato nel culto del tempio.
Anche se nell’A.T. abbiamo numerosi esempi di preghiera!
Con la distruzione del II Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. si perse l’uso
dei sacrifici.
Gli ebrei della "diaspora" nell'impero romano adottarono il sistema di
organizzare la propria attività giornaliera scandendola con momenti di
preghiera. Nelle città romane la campana del Foro suonava la prima
volta alle 6.00 (prima ora), poi a metà mattina (terza ora, circa le 9.00),
poi per l'intervallo del pranzo a mezzogiorno (ora sesta), l'inizio del
pomeriggio era alle 15.00 (ora nona), infine il giorno lavorativo aveva
termine circa alle 18.00 (ciò che sarà la preghiera serale)
Oggi, secondo la tradizione ebraica, vi sono tre preghiere giornaliere
durante la settimana. Quattro il sabato e cinque ad es. durante la festa
dello Yom Kippur.
L’ordine delle preghiere si trova nel Siddur, il tradizionale libro delle
preghiere ebraico
Durante i giorni feriali:
1) Al mattino
Shachrith
per tradizione risale ad Abramo
2) Nel pomeriggio
Minchah
«
Isacco
3) Alla sera
Arvith
«
Giacobbe
Una delle preghiere più importanti è:
Shemà
‫( שמע‬o Shemà Israel ‫)שמע ישראל‬
Recitata tutti i giorni: 1 volta durante la preghiera del mattino ed 1 alla sera
E’ composta da brani presi direttamente dall’ A.T.
Ricorda al popolo che il Signore li ha fatti uscire da una casa di schiavitù
1^ parte:
premessa pronunciata coprendosi gli occhi
«Ascolta Israele: il Signore il nostro Dio, è l’unico Signore
Sia benedetto il santo Nome del Suo Regno per sempre ed in eterno»
2^ parte:
composta di tre brani che ricordano l’importanza del patto col
Signore e la necessità di insegnare i comandamenti all’interno della
famiglia in ogni momento della giornata.
La responsabilità è sia singola sia collettiva.
De 6:4-9
•
•
De 11:13-21
Nu 15:37-41
Responsabile: non abbandonare il patto per non subire il castigo di Dio;
Ubbidiente: alla legge del Signore da questo dipendono le benedizioni.
Occorre avere dei segni esteriori di appartenenza, che servono a ricordare i
comandamenti del Signore per metterli in pratica.
Indossando i Tefillin gli Ebrei adempiono ad una delle regole della Torah
Mezuzah: sugli stipiti
delle porte
Tefillin: indossati nella preghiera del mattino
La Chiesa di Cristo e la preghiera
La preghiera è innata nel cuore umano ed esprime il bisogno inconscio dell’uomo
di essere aiutato
Per un credente implica l’esistenza di un rapporto di fiducia col Signore.
Così facendo l’uomo riconosce di essere stato creato da Dio
• Eb 11:1
Or la fede è certezza di cose che si sperano,
dimostrazione di realtà che non si vedono.
• Mt 21:22
Tutte le cose che domanderete in preghiera,
se avete fede, le otterrete
«La preghiera è l’effusione del cuore davanti al Creatore»
da Nuovo Dizionario Biblico di Renè Pache
La preghiera del «giusto» è la forma di comunicazione diretta che il vero
credente ha con il suo Creatore e Salvatore.
Conoscenza di Dio:
1) Dio non è impersonale ed è disposto ad ascoltare
2) Vi è un rapporto diretto con Dio, non sono le religioni che salvano ma Dio
stesso
3) L’essere umano deve diventare giusto, cioè GIUSTIFICATO agli occhi del
Signore
Sappiamo che si è giustificati per fede, credendo che il sacrificio
espiatorio di Cristo assolva in pieno alla giustizia di Dio.
Eb 9:22
«Poiché senza spargimento di sangue, non v’è remissione dei peccati»
Per mezzo di Gesù abbiamo riconciliazione con Dio  NUOVO PATTO
L’Eterno ascolta solo chi ha fatto pace con Lui
Ascolta solo le richieste pronunciate con rettitudine.
Solo chi ha abbandonato il peccato può avvicinarsi al Signore
mediante la preghiera.
L’atteggiamento di ribellione contro l’autorità divina deve
cessare, si deve implorare il perdono.
Pr 15:29
Il Signore è lontano dagli empi, ma ascolta la preghiera dei
giusti.
1Ti 2:8
Io voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando
mani pure, senza ira e senza dispute.
Stato d’animo per rivolgere una preghiera al Signore:
Contrizione - Sincerità – Umiltà - Fede - Giustizia (per gli Ebrei erano le opere
ritenute giuste del formalismo religioso) in realtà sappiamo che l’uomo viene
giustificato per fede solo se accetta Gesù - Ubbidienza
1) Contrizione: dolore che si prova pensando ai peccati commessi
2) Sincerità: riconoscere la gravità del male fatto e sapere di meritare il castigo di
Dio
3) Umiltà: implorare e ricercare il perdono di Dio per cambiare vita
4) Fede – Giustizia – Ubbidienza: Accettare qualsiasi sua decisione, essendo
consapevoli che il Signore detesta il peccato, ma non il peccatore. Sperare nella
sua benevolenza. Riconoscere di non poter offrire nulla a Dio per ripagare il
male fatto, se non il proprio cuore.
In un nostro canto leggiamo:
«Mi leverò ed andrò dal Padre mio, di confusion coperto e di rossor…»
Esprime perfettamente come deve essere lo stato d’animo di chi vuole
ritornare a Dio per essere perdonato.
Riprende il racconto del figliol prodigo di Luca 15
Il Messaggio di salvezza della Bibbia è per tutti quelli che osservano il patto col
Signore. Dio stesso li condurrà nella sua casa.
Is 56:6-7
«Anche gli stranieri che si saranno uniti al SIGNORE per servirlo,
per amare il nome del SIGNORE, per essere suoi servi, tutti quelli che
osserveranno il sabato astenendosi dal profanarlo e si atterranno al mio patto,
io li condurrò sul mio monte santo e li rallegrerò nella mia casa di preghiera; i
loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa
sarà chiamata una casa di preghiera per tutti i popoli».
Davide dice:
Salmo 27:4
«Una cosa ho chiesto al Signore, e quella ricerco: abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e meditare
nel suo tempio»
Gesù conferma il rapporto personale tra Dio e i suoi figli
Mt 6:6
«Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la
preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te
ne darà la ricompensa.»
La preghiera, è un dono, una grazia suprema che Dio da a quelli che lo amano.
Impossibile fabbricarla. La comunione intima con Dio vale più di tutte le ricchezze e di
qualsiasi successo...
Proverbi 4:23
«Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso procedono le sorgenti
della vita»
Pregate, dice Gesù, in ogni tempo. Satana desidera ardentemente di interporsi tra la
vostra anima e Dio. La facoltà della preghiera, una volta perduta, è infinitamente
difficile da ritrovare
Ralph Shallis (da "il Cristiano" 1978)
In Genesi 28, quando Giacobbe fugge in Mesopotamia, ad un certo punto si ferma
a passare la notte in un luogo dove prende una pietra e se la pone come
capezzale. Il Signore parla in sogno a Giacobbe e conferma che lo proteggerà e
che la sua discendenza sarà numerosa come la polvere della terra. Giacobbe
riconosce il Signore e chiama quel luogo
BETH-’EL = casa di Dio
Ora quella roccia su cui si addormenta credo possa simboleggiare Cristo, la pietra
angolare su cui si fonda la Chiesa del Signore.
La vera CASA DI DIO può essere nei nostri cuori solo se Gesù vive in noi!!
Gesù insegna come pregare: in privato per non farsi vedere pubblicamente.
La preghiera deve essere breve, perché Dio sa di cosa abbiamo bisogno, e
nello stesso tempo va fatta con perseveranza.
Il Padre Nostro, racchiude in se il gran comandamento di Gesù ricordato ai
farisei
Poni il Signore al primo posto amalo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con
tutta la mente tua.
Ama il tuo prossimo come te stesso
Mt 6:12
«rimettici i nostri debiti come anche noi gli abbiamo rimessi ai nostri
debitori!»
Lu 11:4
«Perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo a ogni nostro
debitore»
Con la preghiera sacerdotale (Giovanni 17) Gesù racchiude tutto il
senso della sua venuta sulla terra e ci presenta il significato della vita
eterna.
Egli fa una netta distinzione tra chi appartiene a Dio, i Santi, e chi
invece non gli appartiene.
Gesù prega per l’unità della Chiesa, fatta dai santi, per conservarla
pura per il bene dei credenti (affinchè siano preservati dal maligno),
non solo per chi Lo ha conosciuto direttamente, ma anche per chi ha
creduto in Lui mediante la predicazione della Parola.
Il fine è conoscere Dio. Se si riconosce Gesù e in Lui si vive, allora
l’amore di Dio è in noi e noi siamo passati dalla morte alla vita!
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