p indica il braccio corto (dal francese, petite) q indica il braccio lungo Figura 8.1 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Bandeggio di cromosomi metafasici Bandeggio di cromosomi prometafasici Figura 8.1 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Citogenetica • Dato che diversi cromosomi possono avere stessa dimensione e stessa posizione del centromero, vengono adottate procedure che danno ai cromosomi un bandeggio caratteristico • Per esempio: il bandeggio G • I cromosomi sono trattati e colorati con il colorante Giemsa • Alcune regioni si colorano più intensamente (bande scure o G) • Altre regioni si colorano meno intensamente (bande chiare) • Nella specie umana – Alla metafase sono visibili 300 bande G – Alla prometafase sono visibili 2000 bande G Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Citogenetica • Il bandeggio è utile per molte ragioni: – 1. Permette di distinguere i cromosomi individualmente – 2. Permette di determinare i cambiamenti della struttura cromosomica – 3. Mette in luce la relazione evolutiva tra cromosomi di specie altamente correlate Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Le mutazioni possono alterare la struttura cromosomica • I cromosomi possono venire alterati principalmente in due modi – 1. La quantità di informazione genetica del cromosoma può variare • Deficienze/delezioni • Duplicazioni – 2. Il materiale genetico può restare invariato in quantità, ma venire riarrangiato • Inversioni • Traslocazioni Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl • Delezione – La perdita di un segmento cromosomico rispetto al parentale • Duplicazione – La ripetizione di un segmento cromosomico rispetto al parentale – Inversione – Un cambiamento nell’orientamento del materiale genetico lungo un cromosoma • Traslocazione – Un segmento di un cromosoma che si attacca a un cromosoma diverso – Traslocazione semplice • Un trasferimento unidirezionale – Traslocazione reciproca • Un trasferimento bidirezionale Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Cromosoma 1 Cromosoma 21 Figura 8.2 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Delezione • Una delezione cromosomica avviene quando un cromosoma si rompe e viene perduto un frammento Figura 8.3 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Delezione • Le conseguenze fenotipiche delle delezioni dipendono da – 1. La dimensione della delezione – 2. Il materiale cromosomico deleto • Sono state perduti geni essenziali? • Se le delezioni hanno effetti fenotipici, questi sono in genere deleteri – Per esempio, la sindrome cri-du-chat nella specie umana • E’ causata da un delezione del braccio corto del cromosoma 5 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Duplicazione • Una duplicazione cromosomica di solito è causata da eventi anomali avvenuti durante la ricombinazione Figura 8.5 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Duplicazione • Come nel caso delle delezioni, le conseguenze fenotipiche delle duplicazioni sono tendenzialmente correlate alla loro dimensione – Le duplicazioni che riguardano grandi segmenti cromosomici daranno più probabilmente effetti fenotipici • Tuttavia a parità di estensione una duplicazione tende a essere meno deleteria di una delezione • Nella specie umana, si conosce un certo numero di sindromi ben caratterizzate e causate da piccole duplicazioni cromosomiche Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl La duplicazione può fornire nuove funzioni geniche, generando famiglie geniche • I geni nella regione duplicata possono accumulare mutazioni che alterano la loro funzione – Dopo molte generazioni, essi possono avere funzioni simili ma distinte – Essi diventano in questo modo membri di una famiglia genica – Due o più geni che derivano da un comune progenitore sono detti omologhi – Geni duplicati all’interno di una stessa specie sono detti paraloghi Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Geni derivati da un gene ancestrale comune Figura 8.6 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl • I geni delle globine codificano subunità proteiche che legano l’ossigeno – Nel corso di 500-600 milioni di anni, il gene ancestrale della globina è stato duplicato e alterato al punto che oggi esistono 14 geni paraloghi, localizzati su tre diversi cromosomi, che fanno parte di una famiglia genica – I differenti geni paraloghi svolgono funzioni simile ma distinte • Tutti legano l’ossigeno • La mioglobina serve a immagazzinare l’ossigeno nelle cellule muscolari • Diverse globine si trovano nei globuli rossi in diversi stadi dello sviluppo – In funzione delle loro caratteristiche che rispecchiano la richiesta di ossigeno di embrione, feto e adulto Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Espresse precocemente nella vita embrionale Espresse a livelli massimi durante il secondo e terzo trimestre di Espressa dopo gestazione la nascita Duplicazione Più adatta a legare e conservare l’ossigeno nelle cellule muscolari Più adatta a legare e trasportare l’ossigeno mediante i globuli rossi Figura 8.7 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Duplicazioni e famiglie geniche • La maggior parte delle piccole duplicazioni cromosomiche non hanno effetti fenotipici • Esse sono importanti perché forniscono materiale di partenza per creare geni aggiuntivi • E portare in ultimo alla formazione di famiglie geniche – Una famiglia genica consiste di due o più geni simili tra loro Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Inversioni • Un’inversione cromosomica è un segmento che è stato ruotato nell’orientamento opposto Il centromero è escluso dalla regione invertita Il centromero è incluso nella regione invertita Figura 8.8 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl • In un inversione, la quantità totale di informazione genetica resta identica – Perciò la maggior parte delle inversioni non ha conseguenze fenotipiche • In rari casi, le inversioni possono alterare il fenotipo di un individuo – Effetto del punto di rottura • Le rotture possono interessare un gene essenziale – Effetto di posizione • Un gene viene ricollocato in modo da alterarne la sua espressione • Circa il 2% della popolazione umana è portatore di inversioni che sono riconoscibili al microscopio ottico – La maggioranza sono fenotipicamente normali – Alcuni però producono progenie con anomalie genetiche Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Eterozigoti per l’inversione • I soggetti con una sola copia normale del cromosoma e una copia invertita sono definiti eterozigoti per l’inversione • Questi soggetti possono essere fenotipicamente normali – Ma sono caratterizzati da un’elevata probabilità di produrre gameti aberranti • L’anomalia si deve al crossing-over all’interno del segmento invertito • Durante la meiosi I, i cromosomi omologhi formano la sinapsi – Perchè essa si formi tra il cromosoma normale e quello invertito è necessaria la formazione di un’ansa di inversione – Se all’interno dell’ansa avviene un crossing-over si produrranno dei cromosomi altamente anormali Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Figure 8.9 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Traslocazione • La traslocazione ha origine quando un segmento cromosomico va ad attaccarsi a un cromosoma diverso • Nella traslocazione reciproca due cromosomi non omologhi si scambiano del materiale genetico – Le traslocazioni reciproche possono formarsi secondo due diversi meccanismi • 1. Rottura cromosomica e riparazione del DNA • 2. Crossing-over ineguale Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Traslocazione • Nelle traslocazioni reciproche non si assiste a un cambiamento della quantità di materiale genetico, ma piuttosto a un suo riarrangiamento – Per questo motivo esse sono anche chiamate traslocazioni bilanciate • Le traslocazioni reciproche, così come le inversioni, non hanno in genere conseguenze fenotipiche – In alcuni casi, tuttavia, esse causano effetto di posizione Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl • Nel caso delle traslocazioni semplici il trasferimento di materiale genetico è unidirezionale – Per questo motivo esse sono anche chiamate traslocazioni sbilanciate • Le traslocazioni sbilanciate sono associate ad anomale fenotipiche o anche a letalità • Per esempio: la sindrome di Down di tipo familiare – In questa sindrome, è presente una traslocazione di gran parte del cromosoma 21 sul cromosoma 14 – I portatori della traslocazione possiedono perciò tre copie di molti geni del cromosoma 21 • Per questo motivo essi risultano affetti dalla sindrome di Down • E la sindrome in questo caso presenta familiarità perché può essere trasmessa da una persona con un fenotipo normale che porta un cromosoma traslocato a più soggetti della progenie Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl • La traslocazione implicata nella sindrome di Down di tipo familiare è un esempio di traslocazione robertsoniana • Questa traslocazione insorge quando – Avvengono delle rotture alle estremità dei bracci corti di due cromosomi acrocentrici non omologhi – I frammenti più grandi si fondono in corrispondenza delle regioni centromeriche e si forma un unico cromosoma metacentrico o submetacentrico • I piccoli frammenti acentrici vengono perduti – Questo tipo di traslocazione è il riarrangiamento cromosomico più frequente osservato nella specie umana • Circa un caso su 900 nascite Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Traslocazioni bilanciate e produzione dei gameti • I portatori di traslocazioni bilanciate hanno un rischio più elevato di produrre gameti sbilanciati – Questo dipende dalla segregazione cromosomica alla meiosi I • Durante la meiosi I, i cromosomi omologhi formano la sinapsi – Nel caso di cromosomi traslocati si deve formare una struttura a croce affinché la sinapsi avvenga correttamente Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Figura 8.11 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl • La segregazione cromosomica può avvenire secondo tre modalità: – 1. segregazione alternata • Segregano in una stessa cellula i cromosomi ai lati opposti della struttura a croce • Ciò produce gameti sbilanciati – Entrambi porteranno un assetto completo di geni e perciò saranno vitali – 2. segregazione adiacente-1 • Segregano in una stessa cellula i cromosomi adiacenti non omologhi • Ciò produce gameti sbilanciati – Entrambi porteranno duplicazioni e delezioni e perciò non saranno vitali Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl – 3. segregazione adiacente-2 • Segregano in una stessa cellula i cromosomi adiacenti omologhi • Ciò produce gameti sbilanciati – Entrambi porteranno duplicazioni e delezioni e perciò non saranno vitali Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Figura 8.11 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl • La segregazione alternata e la segregazione adiacente-1 sono le modalità più frequenti – Avvengono all’incirca con la stessa frequenza • Invece, la segregazione adiacente-2 è molto rara • Perciò, un individuo con una traslocazione reciproca di solito produce quattro tipi di gameti – Due di essi sono vitali e due no – Questa condizione si definisce semisterilità Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl 8.2 Variazioni nel numero cromosomico • Il numero di cromosomi può variare secondo due modalità – Variazioni della ploidia • Variazioni complete del numero di assetti cromosomici – Aneuploidia • Variazioni del numero di particolari cromosomi all’interno di un assetto – Le variazioni della ploidia sono rare negli animali e frequenti nelle piante – L’aneuplodia è una condizione anomala Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Figura 8.12 Questo è un soggetto trisomico Gli organismi poliploidi haanno tre o più assetti cromosomici Questo è un soggetto monosomico Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Aneuploidia • Il fenotipo di qualunque specie eucariotica è influenzato da migliaia di geni diversi – L’espressione di questi geni deve essere coordinata strettamente per produrre il fenotipo normale • L’aneuploidia di solito causa un fenotipo anomalo – Essa porta a sbilanciamento deIla quantità dei prodotti genici – Tre copie portano nella media a una produzione del 150% – Un singolo cromosoma può avere centinaia o anche migliaia di geni Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl In molti casi gli effetti sono deleteri e questi individui hanno minori opportunità di sopravvivenza rispetto al soggetto euploide Figura 8.13 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Aneuploidia • Gli effetti negativi dell’aneuplodia sono stati scoperti per la prima volta negli anni 1920 da Albert Blakeslee e i suoi colleghi • Essi studiavano lo stramonio (Datura stramonium) – Tutti le 12 possibili forme di trisomia producevano la formazione di una capsula (il frutto essiccato) fenotipicamente distinta – Inoltre, le piante aneuploidi presentavano altri caratteri morfologicamente distinguibili • Tra cui alcuni deleteri Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Blakeslee notò che questa pianta è “debole e piegata con le foglie strette e ritorte.” Figura 8.14 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Aneuploidia • Durante la formazione dei gameti avvengono frequenti eventi di alterazioni del numero cromosomico – Circa 5-10% degli embrioni presentano un numero cromosomico anormale nella specie umana – E circa il 50% degli aborti spontanei sono dovuti a questa anomalia • In pochi casi, la progenie può sopravvivere all’anomalia numerica che ha ereditato Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl • Le aneuploidie autosomiche compatibili con la vita sono le trisomie 13, 18 e 21 – Esse riguardano cromosomi relativamente piccoli • Le aneuploidie dei cromosomi sessuali hanno di solito effetti meno gravi rispetto a quelle autosomiche – Ciò è dovuto al fenomeno della inattivazione del cromosoma X • Tutti i cromosomi eccetto uno sono convertiti in corpi di Barr – Gli effetti fenotipici possono essere dovuti a: • 1. Espressione dei geni X-linked durante le fasi embrionali che precedono l’inattivazione • 2. Sbilanciamento del dosaggio genico di geni pseudoautosomici Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl • Alcune aneuploidie umane sono influenzate dall’età dei genitori – Per esempio: la sindrome di Down (trisomia 21) compare più probabilmente con l’aumentare dell’età materna Figura 8.15 Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl • La sindrome di Down è causata da un errore di segregazione del cromosoma 21 – Questo evento di non disgiunzione è più frequente alla meiosi I dell’oocita • L’effetto dell’età materna può dipendere dall’età dell’oocita – Gli oociti primari nei mammiferi sono prodotti nell’ovario durante la vita fetale • E restano arrestati alla profase I fino al momento dell’ovulazione – Perciò all’aumentare dell’età in una donna gli oociti primari sono rimasti in profase I per un periodo di tempo progressivamente maggiore • Ciò può contribuire all’aumento della frequenza di non disgiunzione Principi di Genetica – R.J. Brooker, a cura di A. Russo Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies srl