Lezioni di psicologia dello sviluppo

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Lezioni di Psicologia dello
Sviluppo
Prof. Marina Pinelli
Dipartimento di Psicologia
B.go Carissimi, 10
43100 PARMA
Tel. 0521034830
E-mail:[email protected]
PROGRAMMA DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO I ANNO
(anno accademico: 2001-2002)
Parte Comune A-L e M-Z
Definizione di Sviluppo
Metodi di Ricerca in Psicologia Evolutiva
Principali Teorie dello Sviluppo Umano
Sviluppo Prenatale e Nascita
Il neonato: aspetti dello sviluppo motorio, percettivo, cognitivo,
e sociale
Sviluppo cognitivo
Sviluppo delle capacità di apprendimento, di attenzione e di memoria
Sviluppo sociale ed emotivo
Teorie dell’attaccamento
Sviluppo del concetto di sé nella prima infanzia e primi processi di
socializzazione
Sviluppo del linguaggio e delle capacità comunicative.
TESTI CONSIGLIATI
Schaffer D. R. (1997). Psicologia dello Sviluppo, PICCIN.(A-L e M-Z)
Novak G. (1999). Psicologia dello Sviluppo, MC GRAW-HILL.(M-Z)
Miller P.H. (1994) Teorie dello Sviluppo Psicologico, il MULINO.(A-L)
Il concetto di sviluppo
Sviluppo significa cambiamento nel tempo
Definizione
Bijou e Baer (1961,1978) definirono lo sviluppo
psicologico come
un insieme di cambiamenti progressivi nelle
interazioni tra i comportamenti di una persona e
gli eventi che si verificano nel suo ambiente
APPROCCIO DEI SISTEMI COMPORTAMENTALI
Caratteristiche dello sviluppo
• Comportamenti normali ad una
età sono anormali ad un’altra
Definizione: lo sviluppo è una sequenza
ordinata di cambiamenti comportamentali
I cambiamenti si verificano nel corso
di tutta la vita
• Cambiamenti nelle
interazioni
1. Impariamo in quali
condizioni emettere i
comportamenti
2. Si sviluppano nuove
relazioni tra
comportamento e
ambiente
3. Gli eventi e gli oggetti
del nostro ambiente
assumono nuove
funzioni
• Cambiamenti progressivi
1.Lo sviluppo è cumulativo:
si costruisce su ciò che è
accaduto prima
2. Progressivo non implica
un più elevato livello di
funzionamento
I cambiamenti
sono
• direzionali
• cumulativi
caratterizzati da
• differenziazione
• integrazione
Lo sviluppo dipende dall’interazione
tra fattori
Genetici
Cambiamenti maturativi
che hanno luogo nel
cervello
maturazione
Ambientali
Possibilità di apprendere
apprendimento
Lo sviluppo umano è un processo
olistico
La prospettiva olistica è una veduta
globale dei processi di sviluppo che
pone l’accento sulle importanti relazioni
tra aspetti fisici, mentali, sociali ed
emozionali dello sviluppo umano
Oggetto di studio sono due processi
paralleli
Filogenesi
Ontogenesi evolutiva
• Studio dei cambiamenti
•
Studio
dei
cambiamenti
comportamentali che
negli individui lungo la
avvengono nel tempo
loro vita
• Entro una determinata
specie
• Si studiano diverse
• Confronti tra specie diverse
sezioni dell’arco di vita
sono ambito di ricerca della
• Approcci diversi
psicologia comparata
Contingenze filogeniche e ontogeniche
se-allora
Le contingenze filogeniche
Le contingenze ontogeniche
sono le forze che
sono le forze che
modellano lo sviluppo
modellano lo sviluppo
delle specie nel loro
comportamentale degli
periodo di evoluzione
individui lungo l’arco della
Selezione naturale
loro vita
Se l’orso ha il pelo bianco e vive nell’Artico
Apprendimento
allora sopravviverà
(processo parallelo alla selezione naturale)
Se l’orso cattura un pesce in una pozza
d’acqua allora tornerà a quella pozza per
pescare
Lo sviluppo è un processo che implica
sistemi dinamici
1. Lo sviluppo implica relazioni tra elementi
(persona e ambiente)
2. La relazione tra questi elementi muta
costantemente
3. Gli effetti di tali elementi sono reciproci
(persona  ambiente)
4. Lo sviluppo è caratterizzato da un ampio numero
di fattori che agiscono simultaneamente
(condizioni iniziali)
5. Lo sviluppo non è lineare (cambiamenti di fase)
6. Lo sviluppo è emergente (nuovi attrattori)
La ricerca in psicologia dello sviluppo
 Ricerca di base  Ricerca applicata
 Approccio naturalistico: osservazione e
descrizione dello sviluppo nel suo
ambiente naturale
 Metodo sperimentale: in laboratorio
consente un maggior controllo sulle
variabili
 Convergenza di metodologie di ricerca
La convergenza di metodologie di
ricerca prevede una sequenza logica
1. Osservazione naturalistica per identificare il
problema e le potenziali variabili causali nel
mondo reale
2. Portare i fenomeni sotto controllo in un
ambiente di laboratorio per identificare i
processi coinvolti
3. Tornare al mondo reale per verificare che i
processi individuati in laboratorio funzionino nel
mondo esterno
Il metodo scientifico
• Atteggiamento o valore
finalizzato
all’acquisizione della
conoscenza che obbliga
i ricercatori ad essere
oggettivi e a consentire
che siano i dati a
decidere circa il merito
della loro teoria
• Affidabilità della
procedura:
1.informazioni che
tengono nel tempo
2. le stesse per i
vari osservatori
• Validità della misura:
misura ciò che si
suppone di misurare
metodo
Metodi di ricerca in psicologia
evolutiva
vantaggi
limiti
Interviste e questionari
Rapidità- Molte
informazioni- Forme
standardizzate
Inaccuratezza Insincerità –
influenza di capacità verbali e di
comprensione
Studio dei casi
Molte fonti di raccolta di
dati
Inaccuratezza – insincerità –
soggettività-differenza da caso a
caso
Metodo clinico
Metodologia flessibile-casi
singoli
Inaffidabile-interpretazioni
soggettive - influenza delle
capacità verbali
Osservazione naturalistica
Studio del comportamento
reale nel mondo
Condizionamento nei confronti
dell’osservatore-influenza della
presenza dell’osservatorecomportamenti inusuali non
compaiono nell’osservazione
Osservazione strutturata
Ambiente standardizzatoOsservazione non naturale
atti infrequenti e socialmente
indesiderabili
Progetti di ricerca comunemente usati
progetto
procedura
vantaggi
limiti
Progetti generali
Correlazionale
Informazioni circa due
o + variabili non
manipolate
Stima la forza e la
Non spiega causadirezione tra le variabili effetto tra le variabili
nell’ambiente naturale
Esperimento di
laboratorio
Manipola la V.I. e la
V.D.
Determina causaeffetto
Ambiente artificiale
Esperimento sul campo
Manipola la V.I. e la
V.D.
Determina causaeffetto e
generalizzazione al
mondo reale
Difficile controllo delle
variabili in ambiente
naturale
Esperimento naturale
Manipolazione naturale
da parte dell’ambiente
Studio di eventi
naturali non
riproducibili in
laboratorio
Causa-effetto
Difficoltà di controllo
Progetti di ricerca comunemente usati
progetto procedura
vantaggi
limiti
Progetti evolutivi
Trasversale
Osserva persone di
diverse età o gruppi in un
preciso momento di
tempo
Dimostra differenze
di età e suggerisce
tendenze evolutive
Poco caro poco
tempo
Differenze tra i gruppi
piuttosto che
differenze di sviluppo;
non fornisce dati sui
singoli soggetti
Longitudinale
Osserva gli individui di un
gruppo ripetutamente nel
tempo
Dati sullo sviluppo
dei singolo individui;
differenze e
uguaglianze tra
individui nel tempo
Costoso e dispendioso
di tempo; perdita di
soggetti che riduce la
generalizzabilità;
mutamenti
transgenerazionali
Sequenziale
Osservazione di diversi
gruppi ripetutamente nel
tempo
Discrimina le linee
evolutive; confronto
tra gruppi;meno
costoso e meno
tempo del
longitudinale
Più costoso e
dispendioso di tempo
del transazionale;
generalizzazione al di
là del gruppo è
discutibile
Comparazione transculturale
• Studio che compara
il comportamento
e/o lo sviluppo delle
persone che
appartengono a
diversi contesti
culturali o
subculturali
• Diversità culturali
influenzano…
Etica della ricerca
• Modelli di
comportamento che
i ricercatori sono
eticamente tenuti a
rispettare al fine di
proteggere i
partecipanti alle loro
ricerche da ogni
danno fisico o
psicologico
Le teorie
• Organizzano il pensiero
• Danno coerenza alle osservazioni
• Forniscono spiegazioni degli eventi in
termini di causa-effetto
• Stimolano nuove ipotesi di ricerca
Teoria: un insieme di concetti e di
proposizioni orientate ad organizzare,
descrivere e spiegare una serie di
osservazioni già effettuate
Le teorie differiscono su diverse
dimensioni
• Struttura vs funzione
• Descrizione vs spiegazione (previsione e
controllo)
• Natura vs cultura
Nove criteri per valutare le teorie dello
sviluppo
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Precisione
Chiarezza
Prevedibilità
Applicabilità
Coerenza interna
Parsimonia
Provabile (falsificabile)
Produttività (euristica)
Persuasività
Il ruolo della teoria nella ricerca
scientifica
Osservazioni
iniziali
Formulazione
teorica
Ipotesi
Rifiuto della
teoria attuale
Assunzione e adattamento
della teoria attuale
no
sì
I dati della ricerca confermano
l’ipotesi?
Nuove osservazioni (dati
della ricerca)
Schema della
ricerca per
provare le ipotesi
Lo sviluppo è il risultato di
interazioni complesse
• Si risolve nella continua e reciproca
riorganizzazione dei sistemi dinamici
• Il comportamento è funzione dell’interazione
reciproca di quattro fattori (Alan Ross,1982):
1. Corredo genetico-costituzionale
2. Storia delle interazioni precedenti
3. Condizioni fisiologiche attuali
4. Condizioni ambientali attuali
+
5. Dinamiche comportamentali
I principi dinamici dello sviluppo
•
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Funzioni che producono le strutture evolutive:
Determinazione multipla
Equifinalità
Non linearità
Proprietà emergenti
Cambiamenti di fase
Organizzazione coalescente
Selettività-organizzazione attraverso le conseguenze
Attrattori comportamentali
Traiettorie di sviluppo
Non linearità e modelli di sviluppo
B
X1
A3
A
B2
Modello non lineare
A2
Modello lineare semplice
A
B
B1
A1
Modello interazionale
Cambiamenti di fase e stadi di sviluppo
teorie stadiali
• si possono comprendere
meglio gli elementi
fondamentali dello
sviluppo osservandoli
come differenti aspetti
qualitativi del
comportamento.
• Freud individua gli stadi
psicosessuali dello sviluppo
della personalità
• Piaget identifica gli stadi
dello sviluppo cognitivo
I cambiamenti di fase
possiedono 4 caratteristiche:
• Sono improvvisi
• Il loro ordine è prevedibile
• Il comportamento nuovo
differisce nella forma dai
comportamenti che lo
precedono
• La forma e spesso la cadenza
del cambiamento di fase
sono prevedibili entro la
specie
Organizzazione coalescente o
organizzazione combinata
È il termine che indica il processo dinamico, attraverso il
quale i vari elementi si riuniscono insieme in schemi coerenti
di Comportamento (patterns)
Gli schemi comportamentali emergono perché molti fattori, tra cui
quelli genetici, la struttura fisica, le esperienze precedenti, le
condizioni ambientali e il compito, obbligano tutte le possibili
forme comportamentali nello schema emergente
Per esempio
la struttura fisica dei bambini piccoli limita la locomozione
Le nostre caratteristiche fisiche selezionate filogeneticamente
non ci consentono di volare
comportamenti universali
Proprietà dell’organizzazione combinata
Gli aspetti formali del comportamento sono determinati dal
compito particolare che si sta per eseguire ovvero dalla sua
funzione e dalle sue conseguenze
Classe di risposte
Anche se la specificità del comportamento è il risultato di vari
elementi concomitanti di tipo organismico e ambientale, dai
Singoli elementi non si può prevedere quali caratteristiche
assumerà il comportamento.
Alcuni fattori influenzano il risultato in modo sproporzionato
dominanti
Parametri di controllo
Funzione di controllare lo sviluppo dei comportamenti
emergenti
Cuspidi evolutive
Cambiamenti nelle interazioni persona/ambiente, che rendono
possibili nuove interazioni multiple
Una cuspide evolutiva è una modificazione, come il camminare,
che poiché si è verificata, rende possibile lo sviluppo di molte
interazioni nuove, quali i comportamenti sociali, quelli
esplorativi e tanti altri…
nodo rami albero
L’esplosione di rami evolutivi multipli, resa più probabile da
una cuspide, è coerente con il principio dinamico della non
linearità
Organizzazione attraverso le contingenze
Il compito è importante per l’organizzazione del comportamento
Il comportamento è funzionale cioè produce un risultato
La combinazione del comportamento dipende dai risultati ottenuti
cioè dalle contingenze
Le contingenze ambientali determinano le caratteristiche del
comportamento
Stati attrattori comportamentali
Attrattore è il pattern coerente che emerge in conseguenza
dell’organizzazione combinata
Il termine attrattore è una descrizione del comportamento
emergente
È lo schema assemblato dalla coalescenza dell’insieme delle
condizioni presenti
Gli attrattori sono assemblaggi deboli
Gli attrattori sono dinamici
Gli schemi di comportamento emergenti sono piuttosto fragili e
si possono facilmente disgregare se cambiano le condizioni
nelle quali si sono strutturati
Traiettorie evolutive
Lo sviluppo è un processo dinamico, multilivello e non
stazionario
Il tracciato del comportamento o traiettoria può seguire
tre possibili pattens
Rimanere stabile
Continuare lungo la stessa traiettoria
lineare o curvilinea
Momento evolutivo
Subire improvvisi cambiamenti di fase
Il modello organismo/ambiente di Horowitz
• Horowitz definì il suo modello di sviluppo
“strutturale/comportamentale”
Caratteristiche dell’organismo sono:
• disposizione genetica,
• struttura fisiologica,
• repertorio di comportamenti
Procedono lungo due dimensioni:
• Vulnerabile-Invulnerabile
• Leso-Illeso
Tipi di comportamento – tre categorie:
• Universali di primo tipo
• Universali di secondo tipo
• Non Universali
Funzioni: l’ambiente
• Favorevole-Sfavorevole
Esiti evolutivi: minimali-ottimali
La disposizione genetico-costituzionale e la
storia delle interazioni sono fattori
organismici.
Le condizioni fisiologiche e ambientali attuali
sono fattori ambientali.
Le loro transazioni dinamiche producono gli
esiti evolutivi.
Rassegna cronologica dello sviluppo
Periodo della vita
Arco d’età approssimativo
Periodo prenatale
Dal concepimento alla nascita
Infanzia
Periodo prescolare
Primi due anni di vita
Dai 2 ai 6 anni
Fanciullezza
Dai 6 ai 12 anni
Adolescenza
Dai 12 ai 20
Giovinezza
Mezza età
Dai 20 ai 40
Dai 40 ai 65
Vecchiaia
Dai 65 e oltre
“le grandi quattro”
• Punto di vista
psicanalitico
• Punto di vista
dell’apprendimento
• Punto di vista dello
sviluppo cognitivo
• Punto di vista
etologico
Estensioni e
complementi
• Genetica del
comportamento
• Information processing
• ……
Cinque aspetti fondamentali oggetto
di controversie teoriche
1. I bambini sono ontologicamente buoni o
cattivi?
2. È la natura (forze biologiche) o la cultura
(forze ambientali) ad avere l’influenza primaria
sullo sviluppo umano?
3. I bambini sono attivamente coinvolti nel
processo dello sviluppo o piuttosto sono
recettori passivi delle influenze sociali e
biologiche?
4. Lo sviluppo è continuo o discontinuo?
5. I bambini seguono vie di sviluppo simili o
differenti?
Il punto di vista psicanalitico
La teoria psicanalitica di Freud (1856-1939)
Eros = istinto di vita
Il neonato è mosso da due tipi di istinti
Tanatos = istinto di morte
Lo sviluppo umano è un processo conflittuale tra bisogni biologici
e regole sociali: conflitti biosociali
Tre componenti della personalità: id,
io,superio
id
Principio del piacere
Componente irrazionale
io
Principio di realtà
Componente razionale
superio
Principi morali
Componente costituita dai
principi morali internalizzati
Stadi dello sviluppo psicosessuale
Piacere attraverso la bocca
Stadio orale
Stadio
anale
Dalla nascita ad
un anno
Piacere attraverso la capacità di
trattenere e lasciare andare
Stadio fallico
1-3 anni
Complesso di Edipo
3-6 anni
Complesso di Elettra
Periodo di latenza
6-12 anni
Repressione
Attività socialmente accettabili
Stadio genitale
Vs un istinto sessuale maturo
Dai 12 anni in po
La teoria di Erikson dello sviluppo
psicosociale
E. è un revisionista, poiché la sua teoria differisce da quella di F.
per molti aspetti importanti:
è uno psicologo dell’io
e mette l’accento sugli aspetti sociali e culturali dello sviluppo.
Anche secondo E. esistono istinti di base e la personalità consiste
di id - io - superio -, ma dà una grande importanza all’io.
Ritiene che gli esseri umani siano creature fondamentalmente razion
i cui pensieri, sentimenti ed azioni sono ampiamente controllati dall’
Lo sviluppo avviene attraverso stadi:
il bambino - esploratore attivo e adattivo deve risolvere positivamente alcune
crisi o conflitti tipici di ciascuno stadio
al fine di prepararsi per le crisi che compariranno più tardi nella vita
Il punto di vista dell’apprendimento
(comportamentismo)
Il comportamentismo di Watson (1878-1958)
Lo studio dello sviluppo umano deve basarsi su
osservazioni del comportamento manifesto
La mente di un bambino è tabula rasa
Lo sviluppo umano dipende da associazioni
apprese tra stimoli e risposte
Lo sviluppo è un processo continuo:
acquisizione graduale di nuove e più sofisticate modalità
di comportamento o abitudini
La teoria dell’apprendimento operante di
Skinner
(comportamentismo radicale)
Skinner (1904-1990) afferma che la maggioranza delle abitudini
acquisite dai bambini
- le reali risposte che costruiscono una personalità sono operazioni liberamente effettuate che sono diventate più o
meno probabili come risultato delle loro conseguenze
Il comportamento è motivato da stimoli esterni
- rinforzi od eventi punitivi piuttosto che da forze interne come motivazioni o istinti
Determinismo ambientale
La teoria dell’apprendimento cognitivo sociale di
Bandura
Bandura (1925) ritiene processo centrale dello sviluppo
l’apprendimento osservativo
L’a.o. permette ai bambini piccoli di acquisire qualunque numero
di nuove risposte in una grande varietà di situazioni in cui i loro
modelli stanno semplicemente facendo i fatti loro e non tentano
di insegnare alcunchè ad alcuno
Determinismo reciproco:
l’ambiente ha influenza sul bambino, ma i comportamenti
a loro volta influenzano l’ambiente
Lo sviluppo umano è una interazione recirpoca continua
tra i bambini e i loro ambienti
Il modello ecologico di Brofenbrenner
L’ambiente è descritto come un insieme di strutture definite
Ciascuna dentro l’altra come una matriosca
macrosistema
esosistema
Luogo lavoro genitori
scuola
Eventi storici
cultura
mesosistema
Microsistema
Famiglia
Bambini
Madre
Padre
Rete sociale
educazione
coetanei
Amm. locale
Il punto di vista cognitivo-evolutivo
Jean Piaget (1896-1980)
P. definì l’intelligenza come un processo mentale fondamentale
che aiuta un organismo ad adattarsi al suo ambiente
I bambini crescendo acquisiscono strutture cognitive sempre più
complesse che li aiutano ad adattarsi al loro ambiente
Struttura cognitiva
schema
Modello organizzato di
pensiero o azione usato
per spiegare qualche
aspetto dell’esperienza
I bambini costruiscono attivamente nuovi modi di comprensione
del mondo basati sulla loro esperienza
schemi
disequilibrio
assimilazione
accomodamento
Le esperienze vengono
interpretate con gli
schemi
preesistenti
equilibrio
Modificazione degli schemi
preesistenti per adattarli alle
nuove esperienze
Quattro stadi di sviluppo cognitivo
• Stadio sensomotorio: dalla nascita ai
due anni
• Stadio preoperatorio: dai due ai sette
anni
• Stadio delle operazioni concrete: dai
sette agli undici o dodici anni
• Stadio delle operazioni formali: dagli
undici-dodici anni ed oltre
Nessuno stadio può essere saltato perché ciascuno si costruisce
sul precedente e rappresenta una modalità di pensiero più
complessa
Il punto di vista etologico
L’etologia è lo studio scientifico delle basi evolutive del
comportamento e dei contributi che le risposte
comportamentali danno per la sopravvivenza e lo sviluppo
di una specie
I membri di tutte le speci animali nascono con un certo numero
di comportamenti biologicamente programmati
Prodotti dall’evoluzione
adattivi
Per la sopravvivenza
Jhon Bowlby ritiene che anche i bambini abbiano comportamenti
preprogrammati per la sopravvivenza e lo sviluppo normale
Due grandi vedute
Modello meccanico:
uomo=macchina
1. Collezione di parti
che possono essere
staccate
2. Passivo
3. Cambia perché
parti sono aggiunte
o sottratte
Modello organismico:
uomo=organismo vivente
1. Realtà unitaria
2. Attivo
3. Evolve attraverso stadi
Sviluppo prenatale e nascita
Lo sviluppo prenatale
avviene tra il
momento del
concepimento e la
nascita.
Si divide in:
1. periodo germinale
2. periodo embrionale
3. periodo fetale
Influenze ambientali
1. Età materna
2. Stato emozionale
della madre
3. Dieta della madre
Principi dello sviluppo prenatale
Leggi della direzione dello sviluppo
Stabiliscono l’ordine in
cui emergono le caratte
ristiche
Tre leggi specifiche
Legge prossimo-distale
Legge cefalo-caudale
Legge grosso-fine
Le tre leggi sono reciprocamente collegate
Ruolo della sequenza temporale dello
sviluppo
Le leggi della direzione evolutiva riflettono l’importanza del
trascorrere del tempo nello sviluppo
La crescita è più rapida durante il periodo prenatale rispetto
ad ogni altro stadio evolutivo
La crescita rapida ha importanti implicazioni per lo sviluppo,
soprattutto quando insorgono problemi
I teratogeni sono sostanze prodotte da una malattia o assunte
come farmaci, che causano anormalità fisiche o fisiologiche
La teratologia è lo studio dei difetti presenti alla nascita
teratogeni
Lista di agenti ambientali ordinata in riferimento agli effetti
nocivi
• Agenti conclamati come teratogeni
comportamentali (sindrome fetale da alcool,
avvelenamento da piombo, malattia fetale di Minamata, causata
da avvelenamento da mercurio)
• Agenti che sono probabili teratogeni
comportamentali (sindrome fetale anticonvulsiva,
fumo di sigarette e nicotina, narcotici, PCB, ormoni e radiazioni)
• Agenti sospettati di essere teratogeni
comportamentali (marijuana, anenstetici,
antidepressivi, aspirina, talidomide e farmaci ansiolitici, infezioni
materne, metalli pesanti e solventi industriali)
Nascita e ambiente perinatale
L’ambiente perinatale è l’ambiente che
circonda il momento della nascita.
Comprende diversi fattori:
1. Medicine date alla madre durante il
travaglio
2. Pratiche usate per far avvenire il parto
3. Ambiente sociale che circonda il
bambino appena nato
L’ambiente sociale che circonda la nascita
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
L’esperienza dei genitori
Parto preparato o naturale
Coinvolgimento del padre
Depressione post-partum
Esperienza del neonato
Esperienza del bambino più grande
Complicazioni e pericoli perinatali
Screening prenatale
Anossia
Posizione anormale del feto
Effetti delle terapie ostetriche
Complicazioni del basso peso alla nascita
Il rischio riproduttivo e la capacità di recupero del bambino
Il neonato
Test di Apgar
NBAS scala di valutazione del
comportamento neonatale di Brazelton
Al momento della nascita
valuta:
battito cardiaco
respirazione
tono muscolare
colorito
riflessi
Pochi giorni dopo la nascita
valuta:
20 riflessi innati
lo stato del bambino
le reazioni agli stimoli ambientali
Le competenze del neonato
Riflessi di sopravvivenza
•
•
•
•
•
•
Riflesso
Riflesso
Riflesso
Riflesso
Riflesso
Riflesso
di respirazione
di ammiccamento
pupillare
di orientamento
di suzione
di deglutizione
Riflessi primitivi
•
•
•
•
•
Riflesso
Riflesso
Riflesso
Riflesso
Riflesso
di Babinski
di prensione
di Moro
del nuoto
di appoggio
Gli stati del neonato
Peter Wolff (1966) ha descritto 6 stati di coscienza che possono
Verificarsi durante il giorno:
• sonno regolare
• sonno irregolare
• sonnolenza
• inattività cosciente
• attività di risveglio
• pianto
Durante i primi giorni di vita i neonati passano circa il 70% del
tempo (16-18 ore al giorno) dormendo e soltanto 2 o 3 ore nello
stato cosciente inattivo. I cicli di sonno sono brevi e durano da
45 minuti a due ore. Esiste una grande variabilità individuale che
influenza il comportamento dei genitori
Mutamenti evolutivi degli stadi di coscienza
All’età che va da 4 a 6 settimane i bambini dormono soltanto
14-15 ore; tra i 3 e i 7 mesi dormono di notte e durante il
giorno fanno solo 2 o 3 pisolini
A 6 mesi il sonno REM si riduce al 25, 30% del sonno totale
Teoria dell’autostimolazione
Morte improvvisa o nella culla
Dai 2 ai 4 mesi
I neonati passano il 6-7% del loro tempo piangendo
Tipi di pianto
Pianto da fame
Pianto “pazzo”
o arrabbiato
Pianto da dolore
Ritmico comincia sottovoce e diventa
Sempre più forte e sempre più sostenuto
Ritmico, ma molto intenso
Comincia con un lungo grido seguito
da alcuni secondi di silenzio e poi da
un pianto più vigoroso
Mezzi per consolare un bambino agitato
La capacità di rispondere all’ambiente
Capacità sensoriali
sensazione
Rilevazione della presenza di stimoli
Relazione tra un evento presente
nell’ambiente – stimolo – e
un recettore sensoriale specifico
percezione
vista
udit
o
olfatto
gusto
tatto
Risposta organizzata ad uno stimolo
È innata o acquisita?
Metodo della preferenza visiva
Robert Fantz mise a punto una procedura per valutare l’acuità
visiva nel neonato, attraverso una particolare apparecchiatura
la camera visiva, in cui venivano presentati al neonato diversi
stimoli con diverse quantità di dettagli.
Il precipizio visivo
Walk e Gibson hanno messo a punto un apparato, noto
come il precipizio visivo, costituito da un pannello di vetro
posto sopra una parte piana e una che sprofonda. I bambini
di sei mesi evitano di gattonare sul lato profondo.
Abituazione disabituazione
Procedure di condizionamento operante
Il bambino è rinforzato se produce una risposta in presenza di
uno stimolo e una seconda risposta in presenza di un altro
Stimolo.
Gli stimoli possono essere presentati uno alla volta o simultaneamente
Le risposte possono essere: volgere il capo, succhiare una tettarella, scalciare
un oggetto mobile
I rinforzatori possono essere: la voce della madre, il latte, il battito cardiaco
intrauterino
Capacità sensoriali
Capacità visive
Acutezza
Non pari all’adulto migliora nei primi sei mesi
Percezione del colore
Da uno a tre mesi quasi la stessa
gamma degli adulti
Gamma normale come gli adulti
Capacità uditive
Buone capacità discriminative
Già funzionante prima della nascita
Le capacità percettive come comportamenti
Universali I
Sono risposte fortemente preformate a stimoli che tutti i
neonati umani possiedono alla nascita
Sono il risultato dell’interazione fra variabili genetiche e
ambientali prenatali e ci rendono capaci di apprendere dal
nostro ambiente, anche prima del momento della nascita
I riflessi come comportamenti
Universali I
Le relazioni tra determinati stimoli e determinate risposte
sono parte del nostro corredo genetico
È adattivo per il neonato possedere questi comportamenti alla
nascita
Un riflesso non equivqle qd un comportamento
Un riflesso consiste in una relazione tra un evento ambientale
(stimolo) e un comportamento (risposta)
Stimolo incondizionato
Risposta incondizionata
Lo stimolo elicita la risposta
Come si modificano i riflessi
• Possono rimanere gli stessi
• Possono scomparire
• Possono essere elicitati da nuovi stimoli:
il condizionamento rispondente
• Possono essere elaborati in nuovi
comportamenti: condizionamento
operante
Maturazione e crescita
Cambiamenti in peso e statura
Cambiamenti nelle proporzioni del corpo
Sviluppo dello scheletro
Sviluppo muscolare
Sviluppo del cervello e del sistema nervoso
Sviluppo neurale e plasicità
Differenziazione del cervello e
crescita
mielinizzazione
Laterizzazione
cerebrale
Sviluppo motorio
capacità
50%
90%
Alza la testa di 90° mentre giace sull’addome
Rotola
Si mette a sedere
2.2
2.8
2.9
3.2
4.7
4.2
Si siede senza supporto
Sta in piedi con supporto
Cammina con supporto
5.5
5.8
9.2
7.8
10.0
12.7
Sta per alcuni momenti in piedi da solo
Sta bene in piedi da solo
9.8
11.5
13.0
13.9
Cammina bene
Sale gli scalini
12.1
17.0
14.3
22.0
Calcia una palla
20.0
24.0
Prime capacità manipolatorie e coordinazione visuo-motoria
Afferramento ulnare
pinza
Sviluppo motorio nella seconda infanzia
A tre anni i bambini sanno camminare o correre in linea retta
Saltare sui due piedi
A quattro anni sanno saltare alla corda, camminare su una
sola gamba, afferrare una palla grande con entrambi le mani
e correre più a lungo e più veloci di prima
A cinque anni il bambino corre muovendo le braccia va in bici
cletta ecc.
Lo sviluppo percettivo
• Teoria dell’arricchimento (Piaget,
1954,1960): dobbiamo usare gli schemi
cognitivi che abbiamo a disposizione per
dare significato alla sensazione
• Teoria della differenziazione (Gibson,
1969,1987): dobbiamo rilevare gli
aspetti distintivi contenuti nella
sensazione stessa
Metodi di studio relativi ai neonati
•
•
•
•
Metodo della preferenza
Paradigma dell’abituazione
I potenziali evocati
La procedura “hig amplitude sucking”
Metodo della preferenza
Looking chamber (camera di osservazione)
Fantz anni ‘60
Metodo della abituazione
È una forma semplice di apprendimento
Potenziale evocato
Cambiamento della forma delle onde cerebrali che indica
che l’individuo rileva uno stimolo
High amplitude sucking
Uno speciale succhiotto contiene un circuito elettrico che
consente al bambino un controllo sulla presentazione degli
stimoli, variando la velocità di suzione rispetto alla linea di
base
Tatto temperatura e dolore
Percezione visiva nell’infanzia
Percezione di modelli e forme
Percezione primaria (0-2 mesi)
I bambini sono attratti da modelli molto contrastati con contorni
ben delineati tra aree chiare e scure
I visi e gli scarabocchi di un viso possono essere ugualmente
interessanti
I bambini preferiscono guardare tutto ciò che possono vedere
bene figure poco complesse contrastate che si muovono
Percezione successiva dei modelli e
della forma (2 mesi -1 anno)
Philip Kellman ed Elizabeth Spelke con bambini di 4 mesi
utilizzarono un dispositivo consistente in uno schermo e
un bastone che venivano diversamente presentati per vedere
se il bambino percepiva il rapporto figura sfondo
I bambini di 5-7 mesi sono in grado di organizzare gli oggetti in
figura sfondo senza utilizzare come indizio il movimento
A 9 mesi preferiscono configurazioni di luci sincrone al
movimento umano
A 12 mesi sono capaci di costruire forme da un’informazione
limitata
Percezione sociale precoce: visi ed
espressioni facciali
I bambini di 3 mesi preferiscono i visi normali ad altri modelli
identici in cui vi siano aree di chiaroscuro invertite
Riconoscono la fotografia della madre
Discriminano i visi di due estranei
I bambini di 5-7 mesi possono distinguere i familiari dagli
estranei
Riconoscere che un profilo e la foto della stessa persona
rappresentano il medesimo individuo
Esiste qualche contrasto sull’età in cui i bambini cominciano a
leggere i visi e a categorizzare le espressioni emozionali
Riferimento sociale
Fine primo anno
Percezione spaziale
stereopsi
Convergenza dell’immagine visiva dei due occhi
per produrre un’immagine singola che non si
sovrappone e che ha profondità
Indizi pittorici
Precipizio visivo
Avvicinamento visivo Espansione dell’immagine di un oggetto
fino ad occupare l’intero campo visivo
Costanza della dimensione
Tendenza a percepire un oggetto come dotato delle stesse
dimensioni nonostante i mutamenti di dimensione della sua
immagine retinica (6-8 mesi)
Percezione uditiva
Riconoscimento della voce
La voce della madre è
riconosciuta nei primi 3
giorni di vita
Reazioni alla parola e al linguaggio
A 2, 3 mesi discriminano tra “b” e “p”e
tra “da” “ba” “bu” “du”
Il suono musicale
A 2 giorni i n.
discriminano tra
aei
A 4-6 mesi distinguono le melodie
Percezione intersensoriale
Percezione transmodale
I sensi sono integrati
alla nascita?
I bambini piccoli provano disagio di fronte a
Incongruenze sensoriali
Il transfert transmodale tra le modalità visive e uditive
compare a 4 mesi
A 5 mesi i bambini integrano indizi uditivi e visivi e distanza
Controversia
arricchimento/differenziazione
I teorici della differenziazione pensano che i sensi sono
integrati alla nascita
Il fatto che molti tipi di integrazione transmodale non
avvengano prima dei 4, 6 mesi è a sostegno della teoria
dell’arricchimento
I sensi maturano a velocità diversa
L’accurateza di una percezione attraverso due sensi è limitata
dalle capacità percettive che hanno una modalità di sviluppo più
lenta
Apprendimento percettivo e suo sviluppo
nell’infanzia
Sviluppo dell’attenzione
Mutamenti nella durata attentiva
La formazione reticolare non è
completamente mielinizzata
Mutamenti nell’esplorazione visiva
Mutamenti nella selezione attentiva
Con l’età i bambini diventano più capaci di
Di concentrarsi su un compito per lunghi periodi
Di pianificare la ricerca delle informazioni che li
aiuteranno a raggiungere uno scopo
Di focalizzarsi
sull’informazione
pertinente
Sviluppo della percezione della forma
Rilevare le forme visive
Teoria della differenziazione della Gibson
Apprendimento percettivo
Teoria dell’arricchimento di Piaget
Sapere che in un certo contesto ci può essere un certo
stimolo può creare un’attesa cognitiva…
Influenze ambientali sulla percezione
Punto di vista interazionista
Gli stimoli ambientali che sono rilevati dai ricettori sensoriali
stimolano le risposte neurologiche che, a loro volta,
contribuiscono alla maturazione delle aree sensoriali del
cervello e delle vie nervose tra il cervello e i recettori
L’ambiente in cui il bambino viene allevato determina in ampia
misura il tipo di input sensoriali che rapidamente il sistema
nervoso, che sta maturando, interpreterà e analizzerà
Quali esperienze sono importanti
Usalo o perdilo
Effetti neurologici della deprivazione
visiva
Astigmatismo visivo
Neuroni particolari della corteccia
visiva rispondono selettivamente a
figure orizzontali, verticali e oblique
Effetti del movimento sulla percezione
Ipotesi del movimento (Walk)
Influenze sociali e culturali
Percezione degli stimoli fisici
Percezione delle figure
Valori sociali e percezione
Dipendenza/indipendenza
di campo
Ambienti sociali e percettivi
Test di Witkin
Differenze sessuali
Ricerche transculturali
Stile percettivo e personalità
Che cos’è lo sviluppo percettivo?
•
1.
2.
3.
4.
•
•
È la crescita delle capacità interpretative, un
processo complesso che dipende:
Dalla maturazione dei recettori sensoriali
Dal tipo di esperienze sensoriali
Dalle emergenti capacità cognitive
Dal contesto sociale
La percezione è un aspetto centrale di ogni cosa,
poiché non vi è nulla che noi facciamo che non sia
influenzato dalla nostra interpretazione del mondo
che ci circonda
La percezione è realmente al centro dello sviluppo
umano
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