PSICOLOGIA i meccanismi di difesa

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I MECCANISMI DI DIFESA
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FREUD
• TEORIA TOPICA
– CONSCIO, PRECONSCIO, INCONSCIO
• TEORIA GENETICA
–
–
–
–
–
FASE ORALE
FASE ANALE
FASE FALLICA
LATENZA
FASE GENITALE
• TEORIA STRUTTURALE (ISTANZE)
– IO, ES, SUPER IO
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Teoria strutturale
• Il neonato viene descritto come essere
indifferenziato, come un’unità psicofisica, che
contiene precursori sia da un punto di vista
psicologico che fisiologico
• Non è capace di prendere coscienza di sé e degli
altri
• E’ immerso completamente nell’inconscio
• Con lo sviluppo si differenziano tre istanze: IO, SUPER
IO, ES
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ES
• CONTIENE LE PULSIONI
• CONTIENE I MECCANIMI DEL
FUNZIONAMENTO PRIMARIO
• E’ IL DEPOSITO DEI RICORDI RIMOSSI
• E’ TOTALMENTE INCONSCIO
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SUPER IO
• E’ L’ISTANZA MORALE
• E’ SOPRATTUTTO INCONSCIO; HA UNA
PARTE CONSCIA
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IO
• ENTRA IN CONTATTO CON IL MONDO ESTERNO E DAL
RAPPORTO CON ESSO SI STRUTTURA
• PRENDE COSCIENZA DI SE’ E DEGLI ALTRI; PERMETTE
LA PRESA DI COSCIENZA ED I CONTATTI UMANI
• E’ SOPRATTUTTO CONSCIO, PRESENTA UNA PARTE
INCONSCIA
• E’ IN CONTATTO CON
– ES: PULSIONI
– SUPER IO: ISTANZA MORALE
– ESIGENZE DI REALTA’
• RAPPORTO IO MONDO: TRA BISOGNO DI
AUTONOMIA E BISOGNO DI IDENTITA’
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IO
• FUNZIONI STRUTTURALI: MEMORIA,
INTELLIGENZA, …
• FUNZIONI AUTONOME
• CONTIENE LA RAPPRESENTAZIONE
DELL’IO CORPOREO
• CONTROLLO AMBIENTE:
– PERCEPIRE; CONOSCERE, RICONOSCERE,
CONTROLLO MOTORIO, ESAME DI REALTA’
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Meccanismi di difesa
Freud 1926; Anna Freud 1936 (L’Io ed i Meccanismi di
difesa)
Sono i meccanismi di cui l’Io dispone per mantenere un
proprio equilibrio.
Sono i meccanismi che permettono all’Io di funzionare
nel modo più armonico ed economico per lui possibile
Operano in modo assolutamente inconscio ed
automatico
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Meccanismi di difesa
• Sono differenti dai Meccanismi di controllo, che
tendono a sottostare al controllo volontario e
cosciente
• Sono fisiologici, solo quando si cristallizzano ed
invadono l’Io diventano patologici (es. rimozione
nell’isteria; proiezione nella paranoia)
• Vengono utilizzati per proteggere l’autostima e
fornire una certa soddisfazione indiretta ed
incompleta ai bisogni
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Meccanismi di difesa
• Hanno uno scopo protettivo
• Operano su aspetti diversi della situazione
minacciosa (perdita di equilibrio)
– pericolo esterno (allontanamento - diniego)
– verso persone importanti affettivamente
(identificazione)
– pulsioni ed affetti inaccettabili (rimozione,
isolamento, sublimazione)
– interpretazione “post-factum” di intenti ed azioni
(razionalizzazione, proiezione)
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Meccanismi di difesa
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•
•
•
RIMOZIONE
PROIEZIONE
DINIEGO --> FUGA-ALLONTANAMENTO
IDENTIFICAZIONE
FORMAZIONE REATTIVA--NEGAZIONE
ISOLAMENTO- RAZIONALIZZAZIONE - INTELLETTUALIZZAZIONE
REGRESSIONE
SUBLIMAZIONE
ANNULLAMENTO RETRATTIVO
RIVOLGIMENTO CONTRO IL SE’
TRASFORMAZIONE DEL CONTRARIO
SOMATIZZAZIONE - CONVERSIONE
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RIMOZIONE
• Per Freud è il più importante dei Mdd
• Eliminazione dalla coscienza di desideri,
di fantasie e di sentimenti inaccettabili
• Consiste nell’impedire che la pulsione
venga soddisfatta mediante un
processo che la esclude dalla coscienza
e dalla memoria
• “Il ritorno del rimosso” era l’obiettivo
della psicoanalisi classica
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PROIEZIONE
• Consiste nel rifiuto di riconoscere dei
sentimenti come propri e li si attribuisce
ad altri
• Io non lo odio, è lui che odia me
• Si è sollevati dalla responsabilità di
impulsi inaccettabili, e ci si procura una
giustificazione per le proprie azioni ostili
nei confronti degli altri
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DINIEGO
• Incapacità a riconoscere un’esperienza
come avvenuta
• Disconoscimento diretto di dati
sensoriali traumatici (dato di realtà)
• Può associarsi ai meccanismi di fuga o
di allontanamento
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IDENTIFICAZIONE
• Il soggetto assimila uno o più tratti di un individuo
modellandosi su di esso (limite estremo Zelig)
• Una forma particolare è costituita per A. Freud
dall’Identificazione con l’aggressore, in cui il
soggetto assume la stessa funzione aggressiva, ne
imita i tratti e ne adotta le espressioni di potenza che
lo caratterizzano
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FORMAZIONE REATTIVA
• Un desiderio, un impulso inaccettabile viene tenuto
lontano adottando un atteggiamento
diametralmente opposto
– Pietà eccessiva -- Aggressività spiccata
– Eccesso di generosità -- Tendenza ad accumulare
– Passività--Attività motoria inibita
• Può essere connesso con la Negazione, cioè la
diretta asserzione ad esempio che non si è adirati o
ostili “Lei domanda chi possa essere la persona nel
sogno. NON è mia madre”
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ISOLAMENTO
• Consiste nel separare il contenuto affettivo
dall’ideazione; una percezione, una motivazione, un
pensiero vengono isolati dai sentimenti che vi sono
collegati
– episodio personale e doloroso riferito senza
partecipazione affettiva (indifferenza delle
isteriche)
– isolare il sintomo fisico dal suo contesto
psicologico ed affettivo (malato di disturbi
digestivi)
• Può affiancarsi all'intellettualizzazione e alla
razionalizzazione
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REGRESSIONE
• “Ritirata strategica”
• Per evitare l’angoscia di fronte ad una situazione, il
soggetto ritorno ad uno stadio precedente del suo
sviluppo
• Riacquisizione di un comportamento infantile di
fronte a situazioni che non si riescono ad affrontare
• Per Jung la regressione analitica rappresenta
l’occasione per ripartire verso una nuova
organizzazione psichica(Lettura finalistica)
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SUBLIMAZIONE
• Permette l’espressione di pulsioni e di affetti
inaccettabili, indirizzandoli verso mete più accettabili
• Per A. Freud rappresenta la base per lo sviluppo del
comportamento adattativo
• La pulsione incontra un ostacolo nella sua
realizzazione diretta, e si manifesta in attività più
“tollerate”, che ne ne contengono però il valore
simbolico
– pulsione esibizionistica-attore
– pulsione sadica-chirurgo
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ANNULLAMENTO RETROATTIVO
• Viene compiuta un’azione per abolire magicamente
un’azione anteriore (nevrosi ossessiva)
• Un’emozione o un conflitto, dopo essere stati
espressi, vengono immediatamente annullati e
cancellati da un’affermazione contraria
– prima riferito sentimento negativo verso una
persona cara, subito dopo le si dichiara amore
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RIVOLGIMENTO CONTRO IL SE’
• Una persona invece di manifestare nei riguardi di
una persona determinati sentimenti, di solito negativi
ed aggressivi, li rivolge contro se stesso,
proteggendosi così dal rapporto aggressivo con
l’altro, che rischia di essere troppo pericoloso per lui.
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TRASFORMAZIONE DEL CONTRARIO
• Conferire ad un sentimento o ad un’idea un senso
diametralmente opposto a quello che ha in realtà,
per abolirne l’azione
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CONVERSIONE
SOMATIZZAZIONE
• Un conflitto psichico
viene presentato
simbolicamente in
termini fisici (paralisi
delle scrivano)
• Sentimenti dolorosi
(emozioni,
perturbazioni) non sono
vissute nella sfera
psichica ed elaborate
da questa, ma
immediatamente
deviate sul corpo
• Disturbi funzionali
• Mediazione del sistema
neurovegetativo
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• OGNI DIAGNOSI DI MALATTIA
COMPORTA UNA PERDITA
• LA DIAGNOSI DI UNA MALATTIA GRAVE,
CRONICA, “INCURABILE” PORTA IL
PAZIENTE A CONFRONTARSI CON LA PIU’
GRANDE DELLE PERDITE: LA PERDITA DI
SE STESSO
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REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA
• MALATTIA COME:
– MINACCIA DELL’INTREGRITA’, ANGOSCIA
– NECESSITA’ DI INSTAURARE UNA NUOVA
MODALITA’ DI RELAZIONE CON SE’
– NECESSITA’ DI INSTAURARE UNA NUOVA
MODALITA’ DI RELAZIONE CON GLI ALTRI
– OCCASIONE
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REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA
• REGRESSIONE:
– “La malattia mi ha reso fragile, un bambino
piccolo; occupatevi di me”
– Momento di deresponsabilizzazione, e di
responsabilizzazione dell’altro e di delegare l’altro
– Indotta dalla situazione di ricovero
– In certi casi è utile (correlata alla malattia), se
perdura a lungo non permette la cura di sé
(riabilitazione)
– Fuga nel sonno come ibernazione psicologica
– Regressione dal punto di vista orale-->
focalizzazione dell’attenzione all’alimentazione
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REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA
• REGRESSIONE
– Grandissima sensibilità alle visite
• Possibile abuso e dipendenza da sostanze
• FORMAZIONE REATTIVA AL MOVIMENTO
REGRESSIVO
– Il pz. diviene aggressivo, non accetta la malattia,
rifiuta le cure, gli operatori diventano i “nemici”
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REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA
• FORMAZIONE REATTIVA AGGRESSIVA E
PROIETTIVA
– La malattia viene vissuta come un attacco alla
propria persona dall’esterno
– “Ce l’hanno con me”
– Mai soddisfatto di niente
– Tutti lo trattano male
– Si isola dagli altri
– Rivendicatività e diffidenza
– Tutta la responsabilità è degli altri
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REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA
• NEGAZIONE
– Possibili vari gradi di negazione della malattia:
a)parziale: negare la gravità della malattia
b)totale: negare l’essere malato
– Iperattività
– Problemi etici
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REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA
• ISOLAMENTO E RIMOZIONE
– I pz. isolano la propria malattia dai sentimenti, che
l’essere malato provoca.
– Parlano di sé come dei “trattati di medicina”
– I sentimenti vengono rimossi e non hanno la
possibilità di esprimersi
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REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA
•
•
•
•
•
SHOCK
SENTIMENTI DI PAURA
SENTIMENTI DI RABBIA
SENTIMENTI DI DISPERAZIONE
DEPRESSIONE
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