Corteccia celebrale

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Corteccia cerebrale
Il Cervello e' suddiviso in due principali sezioni Destra e Sinistra , che nell'evoluzione si sono
particolarmente differenziate modificando le infrastrutture neuronali degli Emisferi Cerebrali
Superiori.
Tale suddivisione del cervello in due sezioni rispecchia il fatto che anche il nostro corpo ha un
articolazione binaria: abbiamo infatti due occhi, due orecchie, due buchi del naso, una lingua che
differenzia il dolce dal salato ... due mani due gambe e cosi via dicendo.
Il nost r o cor po pr esent a una mar cat a simmet r ia e anche il
cer vel l o sembr a ubbidir e a quest a l egge, dal moment o che
l a sua par t e ant er ior e è divisa in due par t i
appr ossimat ivament e simmet r iche che sono chiamat e
emisf er i cer ebr al i e sono pr epost e, t r a l ’al t r o, al l e
f unzioni cognit ive super ior i.
In r eal t à quest a simmet r ia è sol o appar ent e e l ’emisf er o
dest r o e sinist r o pr esent ano del l e dif f er enze f unzional i
mol t o mar cat e. Una dif f er enza emisf er ica impor t ant issima
è l a l at er al izzazione del l inguaggio, i cui cent r i cer ebr al i
sono l ocal izzat i nei dest r imani nel l ’emisf er o sinist r o. Una
Una l esione al l e ar ee del l inguaggio por t a a un a per dit a del l a
capacit à di par l ar e o di compr ender e il l inguaggio ver bal e.
Quest e ar ee special izzat e sono mol t o pl ast iche nei bambini. Una
r ecent e r icer ca ha appur at o che al l or ché un bambino impar a una
nuova l ingua, dopo quel l a mat er na, quest a f unzione si l ocal izza
nel l a st essa ar ea cer ebr al e usat a per l a l ingua madr e. In et à più
avanzat a invece, a par t ir e dal l ’adol escenza, l ’appr endiment o di
una nuova l ingua coinvol ge una diver sa ar ea cer ebr al e 1.
Un’ al t r a dif f er enza, anche quest a not evol e, st a nel l a
capacit à di or ganizzar e nel l e sue var ie r el azioni int er ne
un quadr o visivo, una mappa, un insieme di immagini che
cr eiamo nel l a nost r a ment e, capacit à insit a
nel l ’ el abor azione del l ’ emisf er o dest r o.
Il r uol o pr imar io del l ’ emisf er o sinist r o nel l ’ el abor azione
del l inguaggio scr it t o e par l at o e in al t r e f unzione ad
esso cor r el at e, ha f at t o r it ener e che quest a par t e del
cer vel l o, che cont r ol l a dal punt o di vist a mot or io l a
par t e dest r a del cor po, f osse più impor t ant e o "nobil e"
del l ’ al t r a e che quest ’ ul t ima l e f osse in qual che modo
asser vit a. In r eal t à l e r icer che hanno messo in evidenza
special izzazioni diver se t r a gl i emisf er i, t ut t e con r uol i
det er minant i nel l a f or mazione dei pr ocessi cognit ivi e del
pensier o nel suo senso più gener al e. Sommar iament e si
può dir e che l ’ emisf er o sinist r o, quel l o del l inguaggio, è
più special izzat o per i pr ocessi sequenzial i, ser ie di event i
che si susseguono nel t empo, come possono esser e quel l i
del l a concat enazione l ogica del pensier o, ment r e
l ’ emisf er o dest r o è più special izzat o nel l ’ el abor azione
visiva o per immagini degl i event i, nel l a l or o
or ganizzazione spazial e ol t r e che nel l a l or o
int er pr et azione emot iva.
Le diverse funzioni dei due emisferi
cerebrali:
Un emisfero diventa dominante sull’altro nel momento in cui esplica una
sua funzione che l’altro non è in grado di eseguire altrettanto bene. Mentre
parliamo la dominanza va all’emisfero sinistro, per esempio, ma per fare un
bel disegno, nel quale hanno importanza i rapporti spaziali tra gli oggetti,
occorre la dominanza dell’emisfero destro. Questa dominanza però non è
automatica, nel senso che, a volte, la consuetudine o la cultura portano a
elaborazioni non consone al compito da portare a fondo, e che quindi
producono mediocri risultati. A questo proposito è interessante un lavoro
di B. Edwards un’insegnante di disegno che afferma che chi disegna male
spesso, disegnando con la mano destra, mantiene dominanti le
elaborazioni dell’emisfero sinistro a scapito di quelle dell’emisfero destro.
Nel suo lavoro insegna tecniche "di aggiramento delle funzioni sinistre"
che permettono di trovare la giusta elaborazione complessiva. I due
emisferi, pur separati, sono messi in comunicazione tra loro da un grosso
fascio di fibre nervose, il corpo calloso, che permette al cervello di
integrare le elaborazioni delle varie aree.
CORTECCIA CEREBRALE:
L'encefalo ( cervello e cervelletto ) è costituito da cellule neuronali, i neuroni, che ne
caratterizzano la funzione e da una massa di cellule di supporto ( astrociti, oligodendrociti )
che costituisce il tessuto gliale. Le connessioni all'interno dell'encefalo sono molteplici e
vanno poi a costituire i nervi e il midollo spinale, che trasmettono i messaggi a tutto il corpo.
Anche nel midollo spinale ci sono le stesse cellule che popolano l'encefalo. Encefalo e
midollo spinale costituiscono il Sistema Nervoso Centrale (SNC), i nervi vanno a formare il
Sistema Nervoso Periferico (SNP).Il SNC è il "centro" della nostra esistenza in quanto
esseri viventi. Controlla la nostra personalità attraverso il pensiero, la memoria,
l'intelligenza, il linguaggio parlato e scritto, la musica, le emozioni, la vita affettiva e
sessuale. Controlla i sensi: vista, olfatto, udito, tatto, gusto. Regola le funzioni vitali: respiro,
attività cardiaca, pressione arteriosa, metabolismo. Il tutto a fare sì che si possa interagire
con l'ambiente e gli altri esseri viventi attraverso il movimento, l'equilibrio e la coordinazione.
Pertanto il non funzionamento o il malfunzionamento del SNC altera quella complessa
funzione che intendiamo per "vita". Le funzioni elencate sono quelle "interne" al sistema; la
loro estrinsecazione e il rapporto con il mondo esterno avviene attraverso le funzioni
"esterne": le capacità sensoriali e sensitive, le capacità motorie, il linguaggio, le espressioni
artistiche, etc.. Non è possibile separare le funzioni interne da quelle esterne, e viceversa.
Pertanto è assolutamente importante il concetto filosofico di integrità della
"mente" e della "ragione" e che le malattie dell' encefalo, ivi compresi i
tumori, vanno ad interferire con il concetto di vita che il soggetto ha di se e
con la rappresentazione del proprio corpo nel mondo esterno e del mondo
esterno stesso.nel SNC le via motorie e sensitive incrociano tutte, anche se
a differenti livelli. Solo per il cervelletto, nella pratica, il lato della lesione
corrisponde al lato del disturbo avvertito la via motoria principale è
costituita da due neuroni motori, uno situato nella corteccia, i cui assoni,
che sono la via di trasmissione del neurone, terminano nel midollo spinale
(m.s.). Gli assoni del secondo motoneurone, che è nel midollo spinale
vanno a costituire il nervo periferico, che innerva i relativi muscoli. A ogni
assone corrisponde un numero di cellule muscolari, a costituire l'unità
motoria. Tanto più un movimento è raffinato: movimenti oculari, dita della
mano, labbra, lingua, corde vocali, tanto più sono necessarie unità motorie
indipendenti.
Le vie motorie principali sono influenzate nel loro decorso da tutti gli
stimoli che provengono dalle altre parti del SNC, al fine di compiere un
movimento coordinato e congruo con la motivazione. La stimolazione delle
zona motoria, indipendentemente dall'attività del resto del cervello, evoca
solo un movimento bruto e non finalistico.
Le vie sensitive sono invece schematicamente caratterizzate da 3
neuroni: il più periferico è nel ganglio del nervo periferico, adiacente al
midollo spinale; un secondo, intermedio, si trova nel talamo; il terzo è
nella corteccia sensitiva (lobo parietale). La sensibilità generale
somatica va differenziata dalla sensibilità specifica visiva, acustica,
gustativa e olfattiva che viaggia su vie indipendenti.In presenza di
eventi emozionali, fisici, di stress, riproduttivi e sessuali, sensitivi; gli
stimoli che partono dall'ipotalamo alterano lo stato di riposo ed
equilibrio del sistema per adattare tutto il corpo alla nuova situazione. Il
SNC è in continuo collegamento con l'esterno e con l'ambiente, con il
resto del corpo e con i visceri. Per compiere un'azione, anche banale,
devono essere coinvolte molteplici strutture. Ad esempio, per sedersi a
tavola e mangiare, si deve sentire lo stimolo della fame, avere la
motivazione per sedersi ed alimentarsi, essere materialmente in grado
di farlo correttamente e con la necessaria coordinazione.
L'area più grande dell'encefalo è il cervello che consiste in due emisferi,
destro e sinistro. Il destro controlla il lato sinistro del corpo e il sinistro
il lato destro. Uno dei due è dominante: in questo, il sinistro nei
destrimani e il destro nei mancini, si trovano le aree di integrazione
superiore delle sensibilità e dei sensi, oltre che le aree delle funzioni
psichiche superiori (linguaggio, calcolo, parola scritta etc.). Ogni
emisfero è diviso in quattro parti dette lobi: frontale, parietale,
temporale e occipitale.
Lobi cerebrali:
Grossolanamente ogni lobo controlla uno specifico
gruppo di attività. Nella parte posteriore del lobo
frontale vi sono i neuroni motori, nella parte anteriore
del parietale i neuroni sensitivi, il lobo occipitale
presiede alla vista, i lobi temporali hanno funzioni
psichiche così come la parte anteriore dei lobi frontali.
La parte esterna del cervello, mantello corticale o
corteccia, è costituito da sostanza grigia, ovvero
neuroni. Altre zone di sostanza grigia sono dislocate in
aree più profonde. La parte interna del cervello è
costituita da sostanza bianca, ovvero gli assoni e i
dendriti, che sono le fibre che partono e/o arrivano ai
neuroni e che trasportano le informazioni attraverso
impulsi elettrici e/o sostanze chimiche
(neurotrasmettitori). Le fibre sono rivestite da una
sostanza grassa detta mielina.
Suddivisione delle aree
Regione corticale
Funzioni
Corteccia Prefrontale
Risoluzione di problemi, emozioni
Corteccia motoria associativa
Coordinazione di movimenti complessi
Corteccia motoria primaria
Avvio del movimento volontario
Corteccia somatosensitiva
primaria
Riconoscimento delle informazioni sensitive provenienti
dal corpo
Corteccia sensitiva associativa Elaborazione polimodale delle informazioni sensitive
Corteccia visiva associativa
Elaborazione delle informazioni visive
Corteccia visiva
Riconoscimento di stimoli visivi semplici
Area di Wernicke
Comprensione del linguaggio
Corteccia uditiva associativa
Elaborazione delle informazioni visive
Corteccia uditiva
Riconoscimento delle qualità dei suoni (volume, tono)
Corteccia inferotemporale
Alcuni aspetti della memoria
Area di Broca
Produzione ed articolazione del linguaggio
Cervelletto
E la seconda area più vasta dell'encefalo. E' costituito da due emisferi e da una
porzione mediana, detta verme. E' attaccato al tronco dell'encefalo mediante i
peduncoli cerebellari, alloggiato al di sotto degli emisferi cerebrali, nella fossa
cranica posteriore. Svolge importanti funzioni per l'equilibrio e la coordinazione
dei movimenti.
Neuroni
Sono le cellule pensanti, collegate fra di loro da assoni e dendriti. Sono
estremamente specializzati: motori, sensitivi, visivi, di coordinazione ecc. Di
fatto sono la materia costituente dell'organismo più complesso che esista.
Glia
La glia è il tessuto di supporto dell'encefalo. Le sue cellule sono dette gliali. Le
più comuni sono gli astrociti e gli oligodendrociti. Le cellule ependimali, che
rivestono le pareti dei ventricoli cerebrali sono un'altra forma di glia. Gli astrociti
sono coinvolti con l'apporto di sangue all'encefalo e con il suo metabolismo, gli
oligodendrociti contribuiscono al mantenimento della melina, che è
fondamentale per la trasmissione dell'impulso nervoso. Le cellule gliali, al
contrario dei neuroni, sono in grado di riprodursi. Dalle cellule gliali hanno
origine la maggior parte dei tumori cerebrali.
Come ragionano uomini e donne:
Uomini e donne hanno la stessa intelligenza, ma ragionano con parti differenti del
cervello.
A parità di quoziente intellettivo gli uomini hanno sei volte e mezzo la materia grigia delle
donne, che è collegata all'intelligenza generale, mentre le donne hanno dieci volte la
materia bianca dell'uomo, che ha la funzione di relazionare le aree cerebrali Questo
suggerisce quasi che nel corso dell’evoluzione umana si siano sviluppati due differenti
tipi di cervelli ed entrambi sono stati in grado di adattarsi e di affrontare la vita sul
nostro pianeta. A sostenere la tesi anche il fatto che le donne utilizzano in maniera
dominante il lobo frontale, invece l'uomo è tendenzialmente portato a coinvolgere, nel
processo di ragionamento, una zona più vasta di corteccia. Per portare a termine la
ricerca, Richard Haier e la sua equipe hanno impiegato dei sofisticati scanner per la
risonanza magnetica, incaricati di osservare le zone del cervello coinvolte durante i test
intellettivi e gli stimoli a cui sono stati sottoposti i volontari dello studio. Con tale
metodologia di lavoro e grazie anche a software avanzati, gli scienziati dell'Università
della California sono così riusciti ad ottenere una mappatura delle zone cerebrali
coinvolte nel processo di ragionamento e a seguire l'attivazione dei neuroni in relazione
a stimoli diversi
Il tuo cervello è di destra o sinistra?
In quale senso
ruota la
ballerina? Orario
o Antiorario?
Se vedi girarla in senso orario utilizzi maggiormente l'area destra del cervello
Se vedi girarla in senso antiorario utilizzi in prevalenza l'area sinistra del
cervello.
Chi utilizza l'area sinistra è più avvezzo a:
- usare la logica
- matematica e scienze
- parole e linguaggio
- basarsi sulla realtà
- ragionare secondo modello
- alla sicurezza
- alle cose pratiche
- ecc
Chi utilizza l'area destra è più avvezzo a:
- usare i sentimenti
- usare l'immaginazione
- filosofia e religione
- percezione spaziale
- basarsi sulla fantasia
- essere impetuoso
- assumersi i rischi
- ecc
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