Tensione
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Tra cariche elettriche di segno opposto esiste una differenza di potenziale o tensione.
L’unità di misura della tensione è il Volt.
Cariche di segno opposto si attraggono ma se tra le due sfere metalliche non c’è un materiale
che possa permettere il passaggio di cariche elettriche, il sistema resta imperturbato all’infinito.
La tensione è la causa che, appena può, mette in moto le cariche elettriche e genera una
corrente elettrica (effetto).
La tensione si definisce tra due punti.
Tra i due poli di una pila c’è una tensione elettrica
Strumenti di misura della tensione: voltmetri
Pongo una spira all’interno di un campo magnetico prodotto da
un magnete permanente.
La spira è libera di ruotare.
Se faccio percorrere la spira da una corrente elettrica, genero
un secondo campo magnetico che tenderà a orientarsi in modo
uguale ed opposto al campo magnetico del magnete
permanente.
Per raggiungere l’orientamento, il secondo campo esercita una
coppia di forze sulla spira che avrà l’effetto di far ruotare la
spira.
Se alla spira collego un indice e una molla di richiamo, posso
misurare l’angolo di torsione.
L’angolo di torsione è proporzionale alla corrente che percorre
la spira perché la molla esercita una forza di richiamo
proporzionale all’angolo di torsione.
Altre viste
Le misure di tensione sono minimamente invasive.
Per misurare la tensione devo far scorrere una minima corrente tra i poli del
generatore (decine di microAmpere), cioè quella corrente che mi serve a vincere
la torsione della molla.
Porre un voltmetro ai capi di un generatore equivale a porre una resistenza
molto alta (dell’ordine dei centinaia di kiloOhm o megaOhm).
Le misure di corrente sono più invasive perché devo far scorrere tutta la corrente
possibile dal generatore di tensione.
Porre un amperometro ai capi di un generatore di tensione equivale a porre una
resistenza molto bassa (dell’ordine di Ohm o anche meno).
Quando effettuiamo misure di corrente dobbiamo sapere che il nostro amperometro
crea un corto circuito che potrebbe danneggiare il generatore.
Corrente
Se collego i due poli in modo
da permettere il passaggio di
cariche elettriche ho una
corrente elettrica
La corrente elettrica è l’effetto della tensione. Si misura in Ampere ed
è costituita da elettroni in movimento messi in moto da un generatore
di tensione.
Posso creare percorsi
migliori per il passaggio
delle cariche elettriche
così da far scorrere più
cariche elettriche ovvero
avere più corrente
elettrica.
A parità di tensione posso aumentare la corrente elettrica collegando
i due poli tramite materiali a minor resistenza elettrica
A parità di resistenza elettrica posso aumentare la corrente elettrica
aumentando la tensione
Legge di Ohm :
V=R*I
Per essere attraversato da
corrente elettrica devo toccare
contemporaneamente i due fili
elettrici del generatore di tensione
Oppure toccare un filo elettrico del generatore di tensione e disperdere verso
terra con un’altra parte del corpo
Nell’aria c’è un campo
elettrico di circa 100 V/m,
tra la nostra testa e i
piedi abbiamo una
tensione di circa 170 V,
perché non restiamo
folgorati?
perché non possiamo
usare questa tensione
per far andare gli
elettrodomestici di casa?
Due parole sulla differenza tra interruttore magnetotermico e interruttore differenziale per la protezione degli
impianti elettrici e delle persone
L’interruttore
magnetotermico toglie la
corrente all’impianto nel
caso in cui l’assorbimento
di corrente supera un
determinato valore.
L’interruttore differenziale toglie
la corrente all’impianto nel caso
in cui ci sia una dispersione di
corrente verso terra. Anche se
viene chiamato salvavita, non
salva la vita in tutte le
configurazioni in cui si può
essere attraversati da corrente.
Nell’aria c’è un campo elettrico di
circa 100 V/m,
tra la nostra testa e i piedi abbiamo
una tensione di circa 170 V,
perché non restiamo folgorati?
perché non possiamo usare questa
tensione per far andare gli
elettrodomestici di casa?
Principio di
funzionamento
dell’interruttore
differenziale