Il suono - Fonclamusica.

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IL SUONO
FONCLAMUSICA – caratteristiche del suono
Che cos’è il suono
Il suono è la sensazione data dalla vibrazione
di un corpo in oscillazione. Tale vibrazione, che
si propaga nell'aria o in un altro mezzo
elastico, raggiunge l'orecchio che, tramite un
complesso meccanismo interno, è responsabile
della creazione di una sensazione "uditiva"
direttamente correlata alla natura della
vibrazione.
Quando un oggetto vibra (ad esempio le nostre
corde vocali), provoca il movimento dell’aria
circostante: la vibrazione schiaccia minuscole tasche
d’aria, che poi si estendono di nuovo schiacciando
l’aria vicina, e così via. Le vibrazioni del suono,
chiamate onde sonore, si diffondono in tutte le
direzioni a partire dall’origine del suono, come le
onde in uno stagno.
Caratteristiche del suono
 Altezza
 Intensità
 Durata
 Timbro
Altezza e frequenza
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L’altezza è la proprietà dei suoni che descrive
quanto un suono è acuto o grave. Più
velocemente vibra un oggetto, maggiore è
l’altezza del suono prodotto. Più la vibrazione è
lenta, minore è l’altezza del suono. L’altezza è
influenzata dalle dimensioni, dal peso e dalla
densità dell’oggetto che sta emettendo il suono.
Di solito gli oggetti più piccoli, più leggeri e meno
densi vibrano più velocemente di quelli più
grandi, più pesanti e più densi.
La frequenza è il numero di onde sonore al
secondo. Si misura in unità chiamate Hertz. Hertz
è il nome del fisico tedesco che ha studiato il
fenomeno.
Intensità
L’intensità (o volume) di un suono si
misura in decibel (dB). L’ampiezza
è l’altezza dell’onda sonora.
L’onda di un suono forte ha una
grande ampiezza, un suono basso
invece ha un’ampiezza piccola.
Durata
La durata del suono è determinata dal periodo di
tempo in cui l’oggetto sonoro emette vibrazioni.
Quando un corpo sonoro smette di vibrare non
produce più suono.
Il perdurare delle vibrazioni dipende da vari fattori:
dall’elasticità del corpo sonoro;
dalla forza impiegata;
dalla durata della sollecitazione.
Nel linguaggio musicale la durata dei suoni viene
rappresentata attraverso le figure musicali.
Timbro
Il timbro è quella particolare qualità del suono
che permette di giudicare diversi due suoni con
uguale intensità e altezza. Il timbro
rappresenta, dunque, quell'attributo della
sensazione uditiva che consente all'ascoltatore
d'identificare la fonte sonora, rendendola
distinguibile da ogni altra.
Velocità del suono
Il suono viaggia nell’aria a una velocità di circa
340 metri al secondo. Anche se sembra veloce,
il suono viaggia molto più lentamente della luce,
che si muove a circa 300.000 chilometri al
secondo!
Il suono non viaggia solo nell’aria; viaggia
anche attraverso i liquidi e i solidi. Anzi,
viaggia più velocemente attraverso i solidi e i
liquidi che attraverso l’aria. Più l’oggetto
attraversato dal suono è denso, più il suono è
veloce.
Produzione del suono
La condizione fondamentale affinché si produca un suono è che sia messo in
vibrazione un corpo vibrante e perché un corpo sia definito vibrante, è necessario
che sia elastico. Una corda, ad esempio, viene definita vibrante quando viene
sottoposta a tensione. Esistono delle leggi che regolano la vibrazione delle corde.
Per capirle, però, bisogna introdurre il concetto di frequenza, il numero di
vibrazioni che vengono compiute in una determinata unità di tempo, per noi il
minuto secondo.
Leggi che regolano la vibrazione delle
corde
1. La frequenza è inversamente proporzionale alla lunghezza della corda: più lunga una
corda, minore è il numero delle vibrazioni al minuto secondo e meno acuto è il suono
prodotto.
2. La frequenza è inversamente proporzionale al diametro: più grossa una corda, minore è il
numero delle vibrazioni e meno acuto il suono prodotto.
3. La frequenza è direttamente proporzionale al quadrato della tensione: più si tende una
corda, maggiore è il numero di vibrazioni e più acuto è il suono prodotto.
4. La frequenza è inversamente proporzionale al quadrato della densità: più la corda
è densa, minore è il numero delle vibrazioni e meno acuto è il suono prodotto.
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Orecchio e udito
Per poter udire i suoni, l’orecchio deve raccogliere le onde sonore. Dopo
aver attraversato l’orecchio, le onde sonore arrivano in forma di segnali
elettrici al cervello, che li interpreta. Attraverso questi passaggi noi
possiamo udire i suoni.
Orecchio e udito
L'orecchio è l'organo dell'udito. Si divide in tre parti:
orecchio esterno, orecchio medio e orecchio interno.
L'orecchio esterno è formato dal padiglione
auricolare e dal condotto uditivo esterno. Il condotto
uditivo esterno è chiuso dal timpano, una membrana
che separa l'orecchio esterno dall'orecchio medio.
L'orecchio medio comprende tre ossicini (il martello,
l'incudine e la staffa), che vibrano quando vengono
colpiti dalle onde sonore. Il compito dei tre ossicini è
trasmettere i suoni all'orecchio interno.
Orecchio e udito
L'orecchio interno è formato dai canali semicircolari e
da una struttura a forma di chiocciola detta coclea.
Dalla coclea i suoni giungono al cervello. La tromba
(o tuba) di Eustachio serve a tenere costante la
pressione all'interno dell'orecchio medio. I canali
semicircolari non sono organi dell'udito, ma sono molto
importanti poiché costituiscono l'organo dell'equilibrio.
I tre canali informano costantemente il cervello sulla
posizione del nostro corpo e ci permettono di
muoverci mantenendo
Orecchio e udito
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Raccolta di Video didattici dal web
fonti - Wikipedia, Wikimap, Encarta Kids
www.fonclamusica.it
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