ASSOCIAZIONE CULTURALE “ PerlaPERSONA ” BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE CCNL COMPARTO SCUOLA ART.27 Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali di ricerca, documentazione valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza didattica, dell'attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica. PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE CCNL COMPARTO SCUOLA ART.27 I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dell'offerta formativa della scuola. PERCHE’ PARLIAMO DI BES perché c’è una NORMATIVA ben precisa : UNESCO 2000 –Educazione per tutti entro il 2015 Direttiva - 27 dicembre 2012 Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 -Indicazioni operative Nota 1551 del 27 giugno 2013 MIUR - Circolare esplicativa del 22 novembre 2013 punto di arrivo ATTUALE di un PROCESSO di definizione di norme in materia di inclusione che viene da lontano ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " • Art.3 e 34 della Costituzione • La legge 517 del 1977 che ha determinato la progressiva chiusura delle scuole speciali • La legge 104 del 1992 – primo vero ed organico intervento per le persone disabili • Il DPR 8 marzo 1999,n. 275 , in relazione all’autonomia scolastica – promozione successo formativo • La legge 53 del 2003 – Riconoscimento della personalizzazione dell’apprendimento • Il D. Lgs. 59 / 2004 – Piani di studio personalizzati • Il D. Lgs. 297 del 2004 – alunni in particolari condizioni • La Convenzione dell’ONU per i diritti delle persone con disabilità del 2006 • Le linee guida del MIUR sull’integrazione degli alunni disabili del 2009 • La legge 170 del 2010 – DSA; Linee Guida del 2011 • Le indicazioni nazionali per il curricolo del 2012 ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " Il concetto chiave è quello della centralità della persona passando gradualmente Anni ’60 – metà anni 70: dalla esclusione all’inserimento Metà anni ’70 – anni ’90: dall’inserimento all’integrazione Post anni ’90: dall’integrazione all’inclusione ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " Il modello italiano di inclusione scolastica è assunto a punto di riferimento in Europa e non solo. L’Italia è stata tra i primi paesi a scegliere la via dell’integrazione degli alunni con disabilità in scuole e classi regolari e oggi dell’inclusione Nel 2000 la Commissione per l’educazione, la scienza e la cultura dell’UNESCO riunitasi a DAKAR ha definito il principio dell’Educazione per tutti (Education For All - EFA) ponendolo come obiettivo dell’azione dei Governi, da raggiungere entro il 2015…….obiettivo ben lontano dall’essere centrato. “Ogni persona – bambino, ragazzo e adulto – deve poter fruire di opportunità educative specificamente strutturate per incontrare i propri basilari bisogni di educazione. “( The Dakar Framework for Action, Art.1). è urgente “includere coloro che sono socialmente, culturalmente ed economicamente esclusi. Ciò richiede lo sviluppo … di approcci all’apprendimento diversi, flessibili e innovativi e di contesti che inducano al rispetto reciproco e alla fiducia” ………(punto 65). ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " “L’educazione inclusiva è un processo continuo che mira ad offrire educazione di qualità per tutti rispettando diversità e differenti bisogni e abilità, caratteristiche e aspettative educative degli studenti e delle comunità, eliminando ogni forma di discriminazione ”. “ E’ quindi compito delle comunità educanti individuare per ogni persona, in ciascuno specifico momento della vita e nelle condizioni in cui oggettivamente essa si trova, quali siano i diritti educativi essenziali, elaborando le più efficaci strategie per raggiungerli. ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " DIRETTIVA e CIRCOLARI SUI BES Propongono un cambiamento culturale, pedagogico e didattico che porterà la scuola ad operare alcune importanti ridefinizioni strutturali interne e ad avviarsi verso una dimensione più autenticamente orientata ad UNA DIDATTICA INCLUSIVA ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " Definizione di BES COSA SI INTENDE PER BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE BISOGNO E’ tutto ciò che urge come necessario per il mantenimento e la continuazione della vita non solo in senso materiale, ma anche in senso psicologico. BISOGNO EDUCATIVO E’ tutto ciò che urge come necessario per la piena realizzazione della dignità della persona Non è innato, va continuamente ri-motivato, necessita di accompagnamento e di adattamento alle varie situazioni ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " Il Bisogno Educativo Speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo e/o apprenditivo, che si caratterizza in termini di funzionamento problematico come risultante dall’interrelazione reciproca tra i sette ambiti della salute secondo il modello ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Non ci sono da una parte bisogni educativi normali e dall’altra bisogni educativi speciali Tutti i bambini hanno Bisogni educativi normali Quando diventano speciali i bisogni educativi normali ? quando il loro funzionamento diventa problematico (non per l’insegnante ma per l’alunno) quando diventa difficile dare un soddisfacimento , una risposta adeguata ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " Quando possiamo parlare di BES ? Quando la problematicità si esprime e si caratterizza per l'alunno, in termini di Danno - ostacolo - stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia Quando la problematicità necessita di educazione speciale cioè individualizzata personalizzata Dario Janes Docente di Pedagogia Speciale e Didattica speciale / Scienze della Formazione Primaria / Bressanone / Università di Bolzano - Attualmente insegna Pedagogia dell'Inclusione ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " Il concetto di BES non ha alcun fondamento clinico perché non c’è in nessun manuale diagnostico il concetto di BES : (si trova quello di dislessia, ritardo mentale ecc. ma non di BES I BES sono, quindi, una macrocategoria, Non una categoria accanto alle altre potremmo dire pedagogico – politica, (nella sua accezione più nobile) ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " ) Alla base delle recenti disposizioni in ordine ai BES C’è UN NUOVO CAMBIAMENTO CULTURALE NUOVI PRESUPPOSTI DI PENSIERO NUOVA VISIONE ANTROPOLOGICA CONCETTO DI GIUSTIZIA ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " CONCETTO DI GIUSTIZIA E’ il principio antico dell’ unicuique suum di Eneo Domizio ULPIANO ( Giurista - II secolo d.C ) I LIBRO ‘’REGULARUM ‘’ ‘’Iustitia est constans et perpetua voluntas ius suum cuique tribuendi . Iuris praecepta sunt haec : honeste vivere alterum non laedere, suum cuique tribuere’’ La giustizia consiste nella costante e perpetua volontà di attribuire a ciascuno il suo diritto. Le regole del diritto sono queste : vivere onestamente, non recare danno ad altri, attribuire a ciascuno il suo. ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " CONCETTO DI GIUSTIZIA Lo ribadisce S. sec. quando dice morale ( dunque ….si attribuisce dovuto. Tommaso d’Aquino nel XIII ° che la giustizia è un abito una virtù ) secondo il quale a ciascuno quello che a lui è ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " nella stessa linea della Scuola di Barbiana di Don Milani, ‘’far parti uguali tra disuguali è una ingiustizia ‘’ perché GIUSTIZIA E’ DARE A CIASCUNO QUELLO DI CUI HA BISOGNO ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA Principio di equità 1 - EQUITA’ NELLA LETTURA DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Le CIRCOLARI e la DIRETTIVA permettono alla Scuola di fare un passo avanti verso l’equità nella lettura dei bisogni rendono giustizia a tutti i bisogni educativi speciali non ne privilegiano alcuni a scapito di altri, come se ci fossero due categorie : una di serie A ( quelle cliniche con certificazione- vedi Legge 104 disabilità( insegnante di sostegno) – Legge 170 disturbo ( misure dispensative e compensative ) e una di serie B ( quelle rilevate con “ fondate considerazioni pedagogiche – didattiche”: disturbo di linguaggio, difficoltà familiari , svantaggio sociale e culturale ecc. ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " OGGI C’E’ BISOGNO DI Di politiche eque di riconoscimento dei reali bisogni degli alunni, al di là delle etichette diagnostiche Può darsi infatti che un alunno con una situazione sociale e culturale disastrosa abbia un funzionamento reale ben più compromesso sia bisognoso di interventi più urgenti rispetto al funzionamento reale di un alunno con disabilità Non è giusto che l’alunno con una situazione sociale e culturale disastrosa, in assenza di una legislazione specifica,non venga tutelato analogamente al suo compagno con una sindrome di disabilità. Questo non è equo. ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " Rischio della deriva specialistica ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " Il principio precedente era che gli alunni che presentano un problema dovevano avere una diagnosi e di conseguenza specialisti, riducendo per molti versi gli spazi di azione e le responsabilità del docente curricolare. Queste Circolari e questa Direttiva ristabiliscono un equilibrio secondo il quale gli insegnanti devono essere insegnanti di tutti e non c’è bisogno della diagnosi per capire che l’alunno ha dei bisogni particolari. Non è più pensabile che la nostra scuola possa rispondere a una sempre più ampia espressione di bisogni solo con diagnosi e specialisti ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " Queste Circolari e questa Direttiva cercano di affrancarsi dal dominio culturale del modello medico-clinico tradizionale che riconosce e legittima in via prioritaria i bisogni "su base organica" , dove contano solamente le variabili biostrutturali e non il modello e la visione antropologica dell’OMS ( ICF ) intendono sciogliere quel nefasto legame che si è andato sempre più creando tra certificazione medica e intervento educativo ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " Il paradigma della legge 104 ….. impone la trafila del verbale di accertamento, a cui fa seguito una diagnosi funzionale, un profilo dinamico funzionale e, finalmente, il PEI : un protocollo certamente lungo La legge 170 per i DSA impone la certificazione rilasciata dalle strutture pubbliche o accreditate (In alcune regioni il certificato viene rilasciato dopo due anni ) L’intervento didattico non può aspettare i tempi burocratici della certificazione ma deve partire subito dalla percezione pedagogica dell’insegnante ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " MODELLO ICF Organizzazione Mondiale Sanità ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " della Il funzionamento umano non è da riferire unicamente a funzioni fisiche e corporee, ma secondo la visione ICF, deve fare riferimento anche al contesto familiare, sociale , ambientale cioè ad una visione antropologica bio-socio-ambientale DOMANDA: Ma se il corpo funziona bene, se non è ammalato, si può dire che la persona ha buona salute, vive una situazione di benessere? Secondo l’OMS , l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute non è assenza di malattia, ma benessere bio-psico - sociale, piena realizzazione del proprio potenziale. Questo chiama fortemente in causa dimensioni sociali, culturali, economiche, religiose, ecc. che non sono bio-strutturali. ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " IL MODELLO ICF Il modello ICF , bio-psico-sociale, ci obbliga a considerare la globalità e la complessità dei funzionamenti delle persone e non solo gli aspetti bio-strutturali. Accanto all'approccio medico ci dovrebbe essere un serio contributo pedagogico - didattico ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " La struttura concettuale dell’ICF parla di salute e di funzionamento IN TERMINI GLOBALI , quindi non solo di disabilità o di varie patologie. Secondo l’O.M.S. la salute di una persona non dipende dall’assenza di malattie , ma è la risultante globale delle reciproche influenze tra i sette fattori considerati : 1. CONDIZIONI FISICHE 2. FUNZIONI CORPOREE 3. STRUTTURE CORPOREE 4. ATTIVITA’ PERSONALI 5. PARTECIPAZIONE SOCIALE 6. FATTORI CONTESTUALI AMBIENTALI 7. FATTORI CONTESTUALI PERSONALI Dunque va letta e compresa in modo globale, sistemico e complesso. Il rilevamento dei BES dovrebbe essere fatto seguendo il modello ICF ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA C E R T I F I C A Z I O N I INPUT BES OUTPUT CONSIGLIO DI CLASSE DOWN ALUNNO H ( 104/92) PERCORSI OBBLIGATI PEI PDP FORMALIZZATI ALUNNO DSA ( 170/2010 NO VALORE LEGALE ? A DISCREZIONE DEL C.D.C. Alunno ADHA D I A G N O S I Individualizzare e personalizzare la didattica PDP FORMALIZZATO Problemi comportamentali Normali difficoltà ’sulla base di fondate considerazioni psicopedagogi che e didattiche ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA Individualizzare e personalizzare in modo informale MACROAREA dei BES: Bisogni Educativi Speciali COMPRENDE Area della DISABILITA’ ( Legge 104/92): psicofisica, sensoriale, motoria, autismo Area dei DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI: Disturbi specifici dell’apprendimento ( Legge 170/2010 ) disturbi specifici del linguaggio, disturbi della coordinazione motoria, disprassia, disturbo non verbale, disturbo dello spettro autistico lieve, A.D.H.D disturbo dell’attenzione e iperattività di tipo lieve, F.I.L. - funzionamento intellettivo limite, DOP disturbo oppositivo provocatorio Area dello DISAGIO socio economico, linguistico, culturale, disagio comportamentale relazionale, altre difficoltà ( malattie, traumi, dipendenze ) DISABILITA’ ( Legge 104/92): DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI: Certificazione con valore legale DSA: diagnosi con valore legale ( Legge 170\2010) Gli altri : Diagnosi con valore clinico DISAGIO Segnalazione sulla base di elementi oggettivi ( es: segnalazione dei servizi sociali ecc. ) Fondate considerazioni pedagogiche didattiche verbalizzate dal consiglio di classe o team docenti DISABILITA’( Legge 104/92): PEI – Piano Educativo Individualizzato ( redatto dal GLH ): gruppo di lavoro per l’handicap DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI: PDP – Piano Didattico Personalizzato ( redatto a discrezione del Consiglio di classe o da team dei docenti ) - GLI in presenza di certificazione - diagnosi clinica o sulla base di fondate considerazioni pedagogiche e didattiche DISAGIO: PDP ( redatto a discrezione del Consiglio di classe o da team dei docenti ) con o in assenza di certificazione sanitaria DISABILITA’( Legge 104/92): Insegnante di sostegno Necessita di Strategie educative e didattiche con percorsi differenziati DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI: AREA DELLO SVANTAGGIO: Non hanno insegnante di sostegno Necessitano di Percorsi individualizzati – personalizzati Strategie educative e didattiche flessibili e con percorsi condivisi Strumenti compensative e misure dispensative Valutazione personalizzata Tutti gli studenti in difficoltà con disabilità con disturbi evolutivi specifici con svantaggio socio-economico……. hanno diritto alla individualizzazione e alla personalizzazione dell’apprendimento Gli alunni con DSA E BES all’adozione delle misure previste dalla Legge n. 170/2010, qualora il Consiglio di classe o il team dei docenti della scuola ne ravvisino e riscontrino la necessità , ‘’sulla base di fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche ‘’ ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " L’ultima circolare del 22 novembre 2013 ribadisce in modo inequivocabile ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " E’ compito doveroso dei Consigli di classe o dei team dei docenti indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " Attraverso la Direttiva e le Circolari sui BES si affronta cosi : • sia la situazione legata ai tempi di rilascio delle certificazioni che finiscono col lasciare senza tutele i ragazzi che ne avevano diritto • sia la condizione precaria di quegli alunni che, sprovvisti di certificazioni e diagnosi, versano comunque in una situazione di evidente disagio sociale, economico, linguistico PROTOCOLLO PER L’INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI CON BES: ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " Il Consiglio di Classe, entro 60 giorni dall’inizio dell’anno scolastico, individua gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. L’individuazione degli alunni con Svantaggio Socioeconomico, Linguistico e Culturale sarà rilevata attraverso le eventuali segnalazioni da parte degli operatori delle strutture sanitarie attraverso l’osservazione spontanea e strutturata basata su “ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche”. ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " I vari docenti ,attraverso un questionario strutturato secondo le indicazioni dell’ICF, faranno un’attenta osservazione degli alunni Nel caso di individuazione di un possibile alunno con Bisogni Educativi Speciali i Coordinatori di Classe, con la collaborazione di tutti i componenti del Consiglio , compilano la scheda di rilevazione Successivamente il Dirigente convoca le famiglie interessate, I Consigli di classe informano i genitore sui risultati dell’osservazione e sulla normativa vigente, raccolgono ulteriori indicazioni utili sul piano didattico e pedagogico per la compilazione del PDP 1. 2. 3. Il Dirigente Scolastico, entro massimo 90 giorni dall’inizio dell’anno scolastico, per gli alunni con B.E.S., convoca il Consiglio di Classe e la famiglia interessata per la definitiva elaborazione del Piano Didattico Personalizzato Dopo la sua stesura, il Piano Didattico Personalizzato dovrà essere firmato dal Dirigente Scolastico , dai docenti del Consiglio di Classe e dalla famiglia per accettazione. Le rilevazioni di alunni con B.E.S. la successiva stesura del Piano Didattico Personalizzato e il monitoraggio delle attività e dei risultati durante l’anno scolastico devono essere verbalizzate e monitorate al fine di motivare le decisioni assunte (ciò per evitare eventuali contenziosi) ATTORI DELLE AZIONI A LIVELLO TERRITORIALE ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " SINGOLA ISTITUZIONE SCOLASTICA Gli Istituti scolastici che sono chiamati a stipulare accordi e intese con i servizi sociosanitari territoriali (ASL, Servizi sociali e scolastici comunali e provinciali, enti del privato sociale e del volontariato, Prefetture, ecc.) finalizzati all’integrazione dei servizi “alla persona” in ambito scolastico, con funzione preventiva e sussidiaria. ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " I CTS sono l’ interfaccia fra l’Amministrazione e le scuole e tra le scuole stesse, provvedono allo sviluppo professionale dei docenti e alla diffusione migliori pratiche. CTS -delle CENTRI TERRITORIALI DI collaborano con SUPPORTO Il GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione) I servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.). I GLIP (Gruppi di Lavoro Interistituzionale Provinciale) I GLIR ovvero con i Gruppi di Lavoro Interistituzionale Regionale ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " CTI - CENTRI TERRITORIALI PER L’INCLUSIONE I CTI hanno un ruolo strategico : la “definizione, per ciascuna istituzione scolastica, di un organico dell'autonomia, funzionale all'ordinaria attività didattica, educativa, amministrativa, tecnica e ausiliaria, alle esigenze di sviluppo delle eccellenze, di recupero, di integrazione e sostegno agli alunni con bisogni educativi speciali e di programmazione dei fabbisogni di personale scolastico,anche ai fini di una estensione del tempo scuola” ; la “costituzione […] di reti territoriali tra istituzioni scolastiche, al fine di conseguire la gestione ottimale delle risorse umane, strumentali e finanziarie”; la “definizione di un organico di rete …. per l'integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali, la formazione permanente, la prevenzione dell'abbandono e il contrasto dell'insuccesso scolastico e formativo e dei fenomeni di bullismo, specialmente per le aree di massima corrispondenza tra povertà e dispersione scolastica”; ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " CTI - CENTRI TERRITORIALI PER L’INCLUSIONE I CTI hanno un ruolo strategico : la costituzione degli organici […] sulla base dei posti corrispondenti a fabbisogni con carattere di stabilità per almeno un triennio sulla singola scuola, sulle reti di scuole e sugli ambiti provinciali, anche per i posti di sostegno, fatte salve le esigenze che ne determinano la rimodulazione annuale.” Le istituzioni scolastiche che intendano istituire un CTI possono presentare la propria candidatura direttamente all’Ufficio Scolastico regionale competente per territorio ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA " COMPETENZE DEGLI OPERATORI Il gruppo di docenti operatori del CTS o anche del CTI deve essere in possesso di specifiche competenze, …… È quindi richiesta una “specializzazione” nelle tematiche relative ai BES. Per quanto riguarda l’area della disabilità, si deve trattare “in primis” di docenti specializzati nelle attività di sostegno, ma anche di docenti curricolari esperti nelle nuove tecnologie per l’inclusione. Per l’area dei disturbi evolutivi specifici, possono essere individuati docenti che abbiano frequentato master e/o corsi di perfezionamento in “Didattica e psicopedagogia per i DSA”, ovvero che abbiano maturato documentata e comprovata esperienza nel campo, a partire da incarichi assunti nel progetto NTD (Nuove Tecnologie e Disabilità) attivato sin dal 2006. ASSOCIAZIONE CULTURALE " PerLaPERSONA "