SST - Teoria del SuperSpin, presentazione parte prima

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Corrado Malanga - Luciano Pederzoli
SST- SuperSpin Theory
TEORIA DEL SUPERSPIN
PARTE PRIMA
(Registrata in data 01/12/2003)
RELAZIONI DIMENSIONALI
ED INDETERMINAZIONE
SINTESI DELL’SST- Prima parte
L’SST dimostra l’esistenza di
relazioni molto promettenti tra
SPAZIO, TEMPO, ENERGIA, MASSA
CARICA E CAMPO ELETTRICI,
FLUSSO E CAMPO MAGNETICI;
estende inoltre a tre dimensioni
il principio d’indeterminazione
e stabilisce l’esistenza di una
realtà universale a 9 dimensioni.
RELAZIONI DIMENSIONALI
INASPETTATE
Le equazioni dimensionali
stabiliscono le relazioni tra le
grandezze che compaiono in una
formula fisica, prescindendo da
eventuali costanti puramente
numeriche; il rispetto delle
equazioni dimensionali è la
prima regola da seguire quando
si applicano le leggi fisiche.
I Sistemi di Misura, a loro volta,
rappresentano quanto di più
consolidato ed unanimemente
accettato esiste nel campo
tecnico-scientifico.
Essi definiscono tutte le
grandezze note e le
relative unità di misura.
Confrontando l’attuale
Sistema Internazionale di Misura (SI)
con il suo
predecessore più importante, il
Sistema CGS elettrostatico,
si scopre che la differenza
fondamentale consiste nella
diversa definizione della
carica elettrica.
Nel Sistema CGS la carica elettrica
è stazionaria ed è una grandezza
fondamentale, mentre per l’SI la
grandezza fondamentale è la
corrente elettrica ( i );
nell’SI non solo la carica
elettrica (Q) risulta in movimento,
ma viene considerata come
una grandezza derivata.
Uguagliando l’espressione di Q del
CGS a quella dell’SI, si ottiene una
nuova definizione della corrente, la
quale, introdotta nelle grandezze
dell’SI che la contengono,
ne altera l’espressione
dimensionale e consente di
intravedere relazioni tra
elettricità, magnetismo, spazio,
tempo, massa ed energia.
Ma per Einstein energia e massa
sono equivalenti (U = m*c2),
quindi nasce la curiosità
di sapere cosa succederebbe
se si adottasse, come
grandezza fondamentale,
l’energia invece della massa.
(Si pongono:
Q = carica elettrica
K = intens. di campo elettrico
Φ = flusso magnetico H = intens. di campo magn.
a = accelerazione)
Ad esempio si ricava che:
Lunghezza
Tempo
Massa
(Q/K)1/2
(Φ/H)1/2
Φ2*(K/Q)1/2
Natura elettrica
Natura magnetica
Natura elettromag.
L’Energia, invece, assume tre forme:
Energia
Energia
Energia
Q2*(K*Q)1/2
Q2*(Φ*H)1/2
Φ2*a
Natura elettrica
Natura elettromag.
Natura mag.-mecc.
Dalla U = Φ2*a deriva che è possibile produrre
energia accelerando un flusso magnetico
(classica esperienza del Disco di Faraday)
Inoltre
il principio d’indeterminazione di
Heisemberg
afferma che:
ΔT * ΔU ≥ h / (4*π) [h = cost. di Planck]
ovvero è incerta la determinazione
simultanea dell’energia che
una particella ha e dell’istante in
cui la possiede.
Ma dall’equazione di Einstein si
ricava che l’Energia contiene
anche lo Spazio (c = S/T);
di conseguenza,
agli assi coordinati T ed U
aggiungeremo, in un sistema
cartesiano tridimensionale,
l’asse spaziale S, ed avremo:
ΔS * ΔT * ΔU ≥ costante
(PRINCIPIO D’INDETERMINAZIONE MP)
Lungo i tre assi dello Spazio
(Sx, Sy ed Sz) è valido il Principio
di Heisemberg, e quindi anche il
Principio Generale MP.
È ipotizzabile che pure il Tempo
abbia tre componenti: Tx, Ty e Tz.
L’Energia avrà, quindi, altre tre
componenti: Ux, Uy ed Uz.
In tutto 9 componenti dimensionali:
3 lo Spazio, 3 il Tempo e 3 l’Energia.
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