Organizzazione sanitaria in Italia

Organizzazione sanitaria
in Italia
Articolo 32 della Costituzione
• La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell’individuo e
interesse della collettività,e garantisce
cure gratuite agli indigenti.
• Nessuno può essere obbligato a un
determinato trattamento sanitario se non
per disposizione di legge.
• La legge in nessun caso può violare i limiti
imposti dal rispetto della persona umana.
• La salute non ha prezzo!?
Sanità dal 1948 al 1978
• Organizzazione e gestione statale
• Assicurazioni mutualistiche (INAM etc.)
• Ospedali
• Uffici provinciali igiene
1970 Costituzioni delle Regioni
D.P.R. 14 gennaio 1972 n. 4
• Le funzioni amministrative esercitate dagli
organi centrali e periferici dello Stato in
materia di assistenza sanitaria,nelle sue
fasi di intervento preventivo, curativo e
riabilitativo,sono trasferite alle Regioni a
statuto ordinario.
Legge 23 dic.1978 n.833
Istituzione del Servizio Sanitario
Nazionale (SSN)
Che cosa è il SSN?
• Lo strumento operativo per garantire la
tutela della salute.
Art. 1 legge 833 “ la Repubblica tutela la
salute come fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della collettività
mediante il SSN”
Da cosa è costituito il SSN?
• Il SSN è costituito dal complesso delle
funzioni, delle strutture e delle attività che
concorrono a promuovere, a mantenere e
a recuperare la salute fisica e psichica di
tutta la popolazione.
Il SSN PERSEGUE:
• UNIFORMITA’ DELLE CONDIZIONI DI
SALUTE SU TUTTO IL TERITORIO
NAZIONALE, GARANTENDO A TUTTI I
LIVELLI UNIFORMI DI ASSISTENZA.
• I LIVELLI UNIFORMI DI ASSISTENZA
SONO “L’INSIEME DELLE ATTIVITA’ CHE
DEVONO ESSERE EROGATE DAL SSN”
(PSN 94-96)
A CHI COMPETE L’ATTUAZIONE
DEL SSN?
• NELLA LEGGE 833 /78 VI SONO TRE
LIVELLI DI INTERVENTO: LO STATO LE REGIONI - GLI ENTI LOCALI
• DALLA LEGGE 502/92 E SUCCESSIVE
MODIFICAZIONI VI SONO DUE LIVELLI DI
INTERVENTO : LO STATO E LE REGIONI
Lo strumento operativo del SSN
nella 833
è rappresentato dalle Usl
Fonte Min. sal
Le Usl nella 833
• Sono Strutture operative dei Comuni
• Sono lo Strumento per realizzare gli obiettivi per la tutela
•
•
della salute
Gestiscono :
a) le strutture ospedaliere del
territorio b) la medicina di base c) il servizio
farmaceutico d) l’Igiene pubblica e) l’Igiene mentale f)il
Servizio veterinario g)la Medicina preventiva e igiene del
lavoro
Effettuano la Gestione contabile e amministrativa
Finanziamento del SSN
• Il finanziamento del SSN avviene dalla 833
in poi attraverso la fiscalità generale.
• Fondi integrativi
Dalla 833 alla 502
• Per problemi gestionali
• Per problemi economici
• Per inefficienza e poca efficacia
Aziendalizzazione punto cardine
della 502/92
• Si passa dalla gestione politica alla
gestione tecnica.
• Le Usl diventano Aziende Sanitarie Locali
• Vengono create le Aziende Ospedaliere e
le Aziende Ospedaliere Universitarie
• Vengono ridefiniti gli ambiti territoriali
delle Aziende sanitarie
Organizzazione del livello statale
Nella 833/78
• Stabilisce la programmazione
sanitaria nazionale
• Indirizzi generali per la tutela
della salute
• Livelli di prestazione da garantire
a tutti i cittadini
• Norme per garantire uniformità di
assistenza
• Coordina attività amministrative
regionali
• Funzioni amministrative generali
• Stabilisce il Fondo Sanitario
Nazionale e il riparto alle Regioni
• Redige il Piano Sanitario Nazionale
• Recepisce direttive internazionali
Nella 502/92 e succ. modificazioni
• Indirizzi generali per la tutela della
salute
• Stabilisce la programmazione
nazionale con la partecipazione
delle Regioni
• Fissa d’intesa con le Regioni i LEA
• Stabilisce l’entità del Fondo
Sanitario Nazionale e lo ripartisce
d’intesa con le Regioni
• Redige il Piano Sanitario Nazionale
con la partecipazione delle Regioni
• Recepisce direttive internazionali
Piano Sanitario Nazionale
• La programmazione sanitaria è
prerogativa del livello statale, esplicata
con il Piano Sanitario Nazionale nel quale
si delineano le procedure di
programmazione e attuazione del SSN,la
promozione della salute, si individuano le
priorità realizzate con obiettivi chiari,
correlati con le disponibilità economiche, i
livelli essenziali di assistenza.
Gli obiettivi per raggiungere la
tutela della salute
•
•
•
•
•
•
Educazione sanitaria
Prevenzione
Diagnosi e cure
Riabilitazione
Igiene ambiente di
vita
Igiene ambiente
lavoro
•
•
•
•
•
Igiene alimenti
Igiene veterinaria
Disciplina farmaci
Formazione
Ricerca scientifica
Livelli Essenziali di Assistenza(LEA)
• I Livelli sono definiti essenziali perché necessari
•
•
•
e appropriati per rispondere ai bisogni
fondamentali di tutela della salute.
I LEA devono essere anche uniformi su tutto il
territorio nazionale.
L’individuazione dei LEA è effettuata, per il
periodo di validità del PSN contestualmente alla
individuazione delle risorse finanziarie destinate
al SSN.
Le prestazioni comprese nei LEA sono garantite
dal SSN gratuitamente o con quota a carico del
cittadino.
Lista positiva dei LEA
I LEA comprendono:
1. assistenza sanitaria collettiva in ambiente
di vita e di lavoro
2. assistenza distrettuale
3. assistenza ospedaliera
Lista negativa dei LEA
• Prestazioni completamente escluse
dai LEA
• Prestazioni parzialmente escluse dai
LEA
• Prestazioni incluse nei LEA, ma con
profilo organizzativo inappropriato da
modificare
Organizzazione del livello regionale
nella 502/92 e mod.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Legislativa
Amministrativa propria e delegata
Controllo
Stabilisce l’ambito territoriale dell’ASL
Individua le Aziende Ospedaliere
Vara i Protocolli d’intesa con le Università
Gestionale
Ripartizione del Fondo Regionale
Piano Sanitario Regionale
Azienda Sanitaria Locale(ASL)
• Le ASL assicurano i LEA
• Le ASL sono aziende di diritto pubblico con
personalità giuridica al fine di dotare
l’organizzazione sanitaria di efficienza,
efficacia ed economicità.
• Le ASL hanno dimensione infraregionali.
• Le funzioni dell’ASL vengono svolte con
atto aziendale.
AUTONOMIA DELLE ASL
• Gestionale
• Organizzativa
• Contabile
• Amministrativa
• Patrimoniale
• Tecnica
Autonomia organizzativa
• Autonomia organizzativa individua
autonomamente la struttura organizzativa
dell’Azienda sia come sistema
organizzativo interno (staff di direzione ),
sia come livelli di decentramento ( poteri
di gestione, di controllo )
Autonomia amministrativa
• Potere di adottare autonomamente
provvedimenti amministrativi che
implicano potestà pubblica.
Autonomia contabile
• Comprende l’area di di gestione
economica, finanziaria e patrimoniale
Autonomia patrimoniale
• Disporre del patrimonio sia con atti di
acquisizione, sia con atti di cessione, sia
con atti di amministrazione
Autonomia gestionale
• Il potere di determinare in piena autonomia gli
•
•
•
•
•
obiettivi dell’azione
programmare le attività
provvedere alla allocazione delle risorse umane,
strumetali e finanziarie
procedere al conferimento dei poteri e alle
attribuzioni delle responsabilità
il modo di controllare l’andamento della
gestione
la verifica dei risultati.
Autonomia tecnica
• Procedure e le modalità di impiego delle
risorse.
Organi delle ASL
• Direttore Generale
• Collegio sindacale
• Consiglio di direzione
Perché Aziende?
• La gestione e l’organizzazione sanitaria secondo
•
•
principi aziendali e strumenti privatistici (atto
aziendale) risponde a criteri di efficacia,
efficienza ed economicità, rispettando i vincoli di
bilancio attraverso l’equilibrio costi e ricavi.
Sfruttamento ottimale delle risorse rispettando i
livelli di qualità ed equità.
Organizzazione e funzionamento secondo il
livello basato sul controllo di gestione.
L’ASL da produttore ad acquirente
• L’ASL garantisce la tutela della salute per
conto della Regione tramite l’acquisto di
servizi sanitari da produttori pubblici (es.
ospedali) e privati.
Il flusso finanziario
• Il finanziamento alle ASL per acquistare i
servizi è basato sulla quota capitaria.
• La remunerazione dei soggetti erogatori
dei servizi sanitari (produttori pubblici e
privati) è basato su pagamento a
prestazione, tranne per i MMG e PLS
pagati per la parte maggiore a quota
capitaria.
Efficienza
• È il rapporto tra costi ( servizi) e benefici (diminuzione della
morbilità e/o mortalità)
• Ha due componenti: efficienza clinica ed efficienza di produttività
che si ottengono dalla capacità tecnico-professionale, dalla qualità
delle strutture, e dalla disponibilità delle risorse.
• L’efficienza può avere una soglia verso il basso e una verso l’alto.
• L’efficienza tecnica si ha quando l’utilizzo in modo razionale della
tecnologia disponibile rende il massimo prodotto possibile, in
definitiva efficienza nell’impiego delle risorse.
EFFICACIA
• L’efficacia è la capacità di raggiungere gli
obiettivi prefissati.
• L’efficacia a priori è quella relativa
all’utilizzo di tecnologie efficaci.
• L’efficacia a posteriori è quella della
valutazione dei risultati del sistema di cure
in termini di salute
ECONOMICITA’
• L’economicità si ottiene scegliendo i costi
di risorse minime che danno gli stessi
outcomes, anche usando i costi di risorse
superiori.
APPROPRIATEZZA
• “L’appropriatezza è la pertinenza delle
attività assistenziali rispetto a persone,
circostanza e luogo,questi devono essere
valide ed accettabili da un punto di vista
scientifico sia per l’operatore sanitario che
per gli utenti. Ovvero ,pertinenza tra
specifici bisogni di salute e modalità/tipo
di prestazione erogate” Holland 1985
ORGANIZZAZIONE
DIPARTIMENTALE
• È l’innovazione legislativa organizzativa principale
•
•
•
•
inserita nel dl 502/92 e succ. mod.
È il modello ordinario di gestione operativa con cui sono
organizzate le strutture aziendali.
È un’aggregazione di più unità operative affini o
complementari,con propria autonomia e responsabilità,
ma interdipendenti( es. Dip. Cardiologia, Chirurgia
generale, Prevenzione ecc.).
Serve a potenziare le responsabilità dirigenziali e
professionali, come centro di responsabilità, sia
economico, sia per l’elaborazione dei programmi di
attività e di valutazione dell’assistenza.
Il D.G. nomina il direttore del dipartimento.
IL DISTRETTO
• è l’articolazione organizzativo-funzionale dell’ASL
• è individuato con atto aziendale
• prevede un bacino di utenza di popolazione minima di 60.000
•
•
•
•
•
abitanti
ha la finalità di realizzare un elevato livello di integrazione tra i
diversi servizi che erogano le prestazioni sanitarie e tra questi e i
servizi socio-sanitari, tale da consentire una risposta coordinata e
continuativa ai bisogni sanitaria della popolazione.
ha autonomia tecnico-gestionale
ha autonomia economico finanziaria
ha risorse in rapporto agli obiettivi di salute della popolazione
Ha anche compiti di assistenza socio sanitaria se concordati e
finanziati dai comuni.
Funzioni del distretto
• Assistenza primaria
• Coordinamento dei medici di medicina generale
•
•
con le strutture operative dei vari dipartimenti,
con i servizi specialistici ambulatoriali, le
strutture ospedaliere ed extraospedalere
accreditate.
L’erogazione delle prestazioni sanitarie a
rilevanza sociale, nonché delle prestazioni sociali
a rilevanza sanitaria se delegate dai comuni.
ADI ADP ADR
I Servizi offerti dal Distretto
• Assistenza primaria:MMG PLS Continuità
•
•
•
•
•
•
•
•
assistenziale
Assistenza specialistica ambulatoriale
Consultorio materno infantile
Attività e servizi per disabili
Assistenza domiciliare integrata (ADI)
Cure per tossicodipendenti (SERT)
Attività e servizi per patologie come HIV e per
pazienti in fase terminale.
Servizio di farmacia
ADI ADP ADR
Servizi allocati nel Distretto
• Articolazioni organizzative del
Dipartimento di salute mentale
• Articolazioni organizzative del Dipatimento
di prevenzione
• Articolazioni organizzative del
Dipartimento per le tossicodipendenze
Organi del Distretto
Direttore distretto
ucad
UOMedicina generale
UO Materno infantile
UO farmacia
UOspecialistica ambulatoriale.
Il Medico di Medicina Generale
• Sviluppa un approccio centrato sulla
•
•
persona,orientato all’individuo, alla sua famiglia
e alla sua comunità
Si avvale di un processo di consultazione
esclusivo caratterizzato da una relazione
continuativa mantenuta tramite una efficacia
comunicazione tra medico e paziente
Si occupa dei problemi di salute nella loro
dimensione fisica,psicologica, sociale culturale
ed esistenziale
Assistenza Primaria
MMG PLS Continuità assistenziale
• L’ assistenza primaria è garantita da un rapporto
•
•
di lavoro autonomo, continuativo e coordinato
che si instaura tra l’ASL e i mmg, pls e la
continuità assistenziale.
Il mmg e il pls possono svolgere il loro lavoro sia
singolarmente, che in forma associativa
Il nuovo compito del mmg: il governo dei
percorsi sanitari delle cure primarie e
dell’assistenza territoriale.
Dipartimento della Prevenzione
• Il DP garantisce la tutela della salute
collettiva attraverso gli obiettivi di
promozione della salute, prevenzione delle
malattie e disabilità, miglioramento della
qualità della vita.
• Il DP promuove azioni volte a individuare
e rimuovere le cause di nocività e malattie
di origine ambientale, umana e animale
Organizzazione del DP
• Igiene e sanità pubblica
• Igiene degli alimenti e della nutrizione
• Prevenzione e sicurezza luoghi di lavoro
• Sanità animale
• Igiene degli alimenti di origine animale
• Igiene degli allevamenti e delle produzioni
zootecniche
Dipartimento salute mentale
• Centro salute mentale
• Ambulatori
• Servizi psichiatrici di diagnosi e cure
• Centri diurni
• Strutture residenziali
• Collegamento con le Cooperative di lavoro
Assistenza Ospedaliera
• Ospedali non costituiti in Azienda
• Aziende Ospedaliere
• Aziende Universitarie Ospedaliere
• Istituti di ricovero e cura a carattere
scientifico
• Istituti privati accreditati
Ospedali non costituiti in Azienda
• Sono presidi delle ASL
• Sono diretti da un dirigente medico, responsabile delle
•
•
•
funzioni igienico amministrative e da un dirigente
amministrativo per le relative funzioni, entrambi nominati
dal Direttore Generale.
Hanno autonomia economico-finanziaria con contabilità
separata all’interno del bilancio dell’ASL
Se nell’ASL vi sono più presidi ospedalieri, questi
possono essere accorpati a fini funzionali
Gli Ospedali sono organizzati per Dipartimenti.
Azienda Ospedaliera
• Sono costituiti in Azienda gli Ospedali di
rilievo nazionale e di alta
specializzazione,individuati dalle Regioni in
base a parametri stabiliti dall’art. 4 del dl
502 e succ. modificazioni.
• Le AO hanno gli stessi organi e le
medesime attribuzioni previste dalle ASL
I requisiti per le AO
• Organizzazione dipartimentale delle UO
• Disponibilità di un sistema di contabilità economico
•
•
•
•
•
•
patrimoniale e per centri di costo
Almeno tre UO di alta specializzazione
Dipartimento emergenza di secondo livello
Ruolo di ospedale di riferimento del programma di
assistenza sanitaria regionale
Attività di ricovero in degenza ordinaria per pazienti di
altre Regioni
Indice della complessità della casistica superiore del
20% superiore alla media regionale
Disponibilità di un patrimonio immobiliare adeguato
Autonomia AO
• Gestionale
• Organizzativa
• Contabile
• Aministrativa
• Patrimoniale
• Tecnica
Il Dipartimento
“Il Dipartimento è un insieme di UO
omogenee, affini o complementari,
tra loro interdipendenti, che
perseguono comuni finalità, pur
conservando autonomia e
responsabilità professionale”
Finalità del Dipartimento
• Impiego ottimale degli spazi
assistenziali, del personale e delle
apparecchiature disponibili
• Applicazione di sistemi integrati di
gestione
• Verifica della qualità complessiva
dell’assistenza
• Promozione di nuove attività e nuovi
modelli operativi
Il Bilancio del Dipartimento
• Costi delle risorse umane, tecniche e
strutturali
• Costi dei consumi per beni e servizi
• Finanziamento aziendale ed esterno
Programmazione delle Attività
Piano Strategico Aziendale
(lungo periodo)
Piano Operativo annuale
Obiettivi Dipartimentali
Obiettivi delle UO
UOC di Cardiologia
•
•
•
•
•
•
UTIC
Degenza Cardiologica
Degenza Cardiologia Riabiitativa
Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione
Servizio di Cardiologia
Ambulatorio Cardiologico
UO di Emodinamica
 Due sale operatorie per procedure
diagnostiche di cateterismo cardiaco e
coronarografia e procedure terapeutiche di
angioplastica coronarica.
 Ambulatorio di Emodinamica.
 Sezione di degenza integrata presso la
divisione di Cardiologia e Cardiochirurgia .
UO di Cardiochirurgia
Camera operatoria,
Degenza ordinaria
Ambulatorio di Cardiochirurgia,
Servizio di Anestesia e
Rianimazione
Unità di Terapia intensiva postchirurgica
Assistenza ospedaliera per acuti
Gli Istituti di ricovero e cura pubblici e
privati sono 1281 così suddivisi
• Pubblici
Ospedali inseriti nelle ASL
598
AO ed AOU
98
Istituti ricovero e cura a carattere scientifico
50
• Istituti privati accreditati
535
Fonte min. salute
Scheda di dimissione ospedaliera
(SDO)
• La SDO è lo strumento di raccolta delle
•
informazioni relative ad ogni paziente dimesso
dagli istituti di ricovero pubblici e privati, sia in
regime di ricovero ordinario che di day hospital.
La SDO usa per la codifica delle informazioni di
natura clinica(diagnosi, interventi e procedure
diagnostiche) il sistema di codici ICD9CM.
Da chi è compilata la SDO
• La SDO è compilata dal medico
Istituti di ricovero e cura a
carattere scientifico (IRCCS)
• Gli IRCCS sono dotati di autonomia e
personalità giuridica di diritto pubblico o
privato che perseguono finalità di ricerca,
unitamente a prestazioni a prestazioni di
ricovero e cura di alta specialità.
• Gli IRCCS possono essere trasformati in
Fondazioni aperte alla partecipazione di
soggetti pubblici e privati.