I.I.S.S. Madre Teresa di Calcutta Casteltermini FACCIAMO LUCE SULLA LUCE Realizzato dalla classe IVB 2014/2015 Perché vediamo gli oggetti? Perché vediamo gli oggetti? Noi vediamo gli oggetti perché da essi partono radiazioni luminose che giungono al nostro occhio Una SORGENTE LUMINOSA emette luce propria, mentre gli OGGETTI ILLUMINATI diffondono in tutte le direzioni la luce da cui vengono investiti. Che cos’è la luce? UN FLUSSO DI PARTICELLE MICROSCOPICHE emesse a ritmo continuo dalle sorgenti luminose fotoni TEORIA CORPUSCOLARE Che cos’è la luce? UN FLUSSO DI PARTICELLE MICROSCOPICHE emesse a ritmo continuo dalle sorgenti luminose UN’ ONDA cioè energia che si propaga fotoni TEORIA CORPUSCOLARE TEORIA ONDULATORIA La velocità della luce La luce può propagarsi in un mezzo trasparente (aria, vetro, acqua) ma anche nel VUOTO. La sua velocità nel vuoto è c= 300 000 km / s La luce proveniente dal sole impiega circa 8 minuti per arrivare a noi. 150 milioni di km = 8 minuti-luce Sol e Terra Onde Un’onda è caratterizzata da una lunghezza d’onda e da un’ampiezza lunghezza d’onda (λ) ampiezza La radiazione elettromagnetica trasporta un’energia che aumenta al diminuire della sua lunghezza d’onda B Luce è una radiazione elettromagnetica Onde elettromagnetiche B ONDE RADIO = 1km – 10cm trasmissioni radio-televisive B B MICROONDE = 10cm – 1mm radar, telefono, forni B B IR - VISIBILE - UV = 1mm – 10-9m calore, luce, reazioni chimiche B B B RAGGI X – RAGGI GAMMA radiografie = 10-8 – 10-12m Lo spettro elettromagnetico LUNGHEZZA D’ONDA (m) 1fm 1m 1pm 10-14 102 10-12 RAGGI GAMMA B B B 1nm 10-10 RAGGI X B B 1μm 10-8 ULTRAVIOLETTO B 10-6 INFRAROSSO B ENERGIA VISIBILE 1mm 10-4 10-2 MICROONDE B 1 ONDE RADIO Colori e lunghezza d’onda L’occhio umano è sensibile solo ad una piccola parte dello spettro elettromagnetico: la luce VISIBILE COLORE LUNGHEZZA D’ONDA (nm) violetto 380-430 azzurro 430-470 verde 470-520 giallo 520-590 arancion 590-610 e rosso 610-750 B B B B Ciascun colore corrisponde ad una radiazione elettromagnetica di diversa lunghezza d’onda B Isaac Newton Sir Isaac Newton (Woolsthorpe-by-Colsterworth, 25 dicembre 1642 – Londra, 20 marzo 1727) è stato un matematico, fisico, filosofo naturale, astronomo, teologo e alchimista inglese. Citato anche come Isacco Newton, è considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi. Fu Presidente della Royal Society. Newton fu il primo a dimostrare che la luce bianca è composta dalla somma (in frequenza) di tutti gli altri colori. Egli, infine, avanzò l'ipotesi che la luce fosse composta da particelle da cui nacque la teoria corpuscolare della luce in contrapposizione ai sostenitori della teoria ondulatoria della luce, patrocinata dall'astronomo olandese Christiaan Huygens e dall'inglese Young e corroborata alla fine dell'Ottocento dai lavori di Maxwell e Hertz. La tesi di Newton trovò invece conferme, circa due secoli dopo, con l'introduzione del "quanto d'azione" da parte Max Planck (1900) e l'articolo di Albert Einstein (1905) sull'interpretazione dell'effetto fotoelettrico a partire dal quanto di radiazione elettromagnetica, poi denominato fotone. Queste due interpretazioni coesisteranno nell'ambito della meccanica quantistica, come previsto dal dualismo onda-particella. Il disco di Newton: L’insieme di tutti i colori dello spettro solare, presi ciascuno in opportune proporzioni,produce luce bianca,come si può facilmente verificare in laboratorio con il disco di Newton, un cartoncino diviso radialmente in settori di diversi colori, il quale, posto in rapida rotazione attorno a un asse passante per il centro, appare bianco. La condizione richiesta è soltanto che la velocità angolare di rotazione sia tale che il colore riflesso da ogni settore all’occhio dell’ osservatore permanga sulla retina di quest’ ultimo per almeno 1/10 di secondo, in modo da non consentire la percezione cromatica separata dei vari colori. Costruzione del Disco di Newton Si prende un cartoncino di 0,3 mm e si ritaglia un cerchio. Dal centro viene diviso radialmente in settori di diverse estensioni angolari e in proporzione che verranno ricoperte da fogli colorati, acquistabili in cartoleria. Per mettere in movimento il disco possiamo usare una trottola giocattolo, oppure costruire una ruota che viene messa in movimento da una puleggia collegata alla ruota stessa, questo sistema era usato anticamente. Più semplicemente possiamo costruire una trottolina, con un goniometro circolare di plastica, sulla cui superficie viene incollato un cartoncino dello stesso diametro, preparato con le percentuali di colori e diviso radialmente in settori. 1 2 3 4 Il disco di Newton, dapprima fermo (1) e poi posto in rapida rotazione (2 e 3), fino ad apparire bianco (4) L’occhio umano L’occhio, tramite la lente del cristallino, forma un’immagine degli oggetti sulla retina, da cui poi partono gli impulsi elettrici che arriveranno al cervello La retina è ricoperta di coni e bastoncelli. I CONI sono i responsabili della visione a colori La propagazione della luce: le ombre La luce si propaga in linea retta La propagazione della luce: le ombre La luce si propaga in linea retta oggetto opaco Sorgente puntiforme ombra cono d’ombra La propagazione della luce: le ombre La luce si propaga in linea retta oggetto opaco Sorgente puntiforme ombra cono d’ombra C Sorgente estesa penombra P ombra La propagazione della luce: le ombre La luce si propaga in linea retta Sorgente puntiforme ombra oggetto opaco cono d’ombra eclisse parziale eclisse totale SOLE LUNA TERRA Le proprietà della luce Cosa avviene quando la luce colpisce un oggetto? Le proprietà della luce Cosa avviene quando la luce colpisce un oggetto? … può essere riflessa … … trasmessa … … assorbita e poi riemessa … Le leggi della riflessione raggio incidente i Superficie riflettente liscia (specchio) Le leggi della riflessione raggio incidente i r1 raggio riflesso i=r1 Superficie riflettente liscia (specchio) 1a legge: il raggio incidente, il raggio riflesso e la normale alla superficie riflettente giacciono nello stesso piano 2a legge: l’angolo di incidenza è uguale all’angolo di riflessione i=r1 Le leggi della riflessione Superficie scabra raggio incidente i r1 raggio riflesso i=r1 Superficie riflettente liscia (specchio) 1a legge: il raggio incidente, il raggio riflesso e la normale alla superficie riflettente giacciono nello stesso piano 2a legge: l’angolo di incidenza è uguale all’angolo di riflessione i=r1 Riflessione su uno specchio piano oggetto Riflessione su uno specchio piano P C oggetto Riflessione su uno specchio piano P C oggetto Riflessione su uno specchio piano L’immagine è VIRTUALE, delle stesse dimensioni dell’originale, DRITTA, ma NON E’ SOVRAPPONIBILE ALL’ORIGINALE P P’ C C’ oggetto immagine Riflessione su uno specchio concavo oggetto Riflessione su uno specchio concavo P C oggetto Riflessione su uno specchio concavo P C oggetto Riflessione su uno specchio concavo P C oggetto Riflessione su uno specchio concavo L’immagine è REALE, rimpicciolita e CAPOVOLTA P C’ P’ C oggetto immagine Riflessione su uno specchio convesso oggetto Riflessione su uno specchio convesso P C oggetto Riflessione su uno specchio convesso P C oggetto Riflessione su uno specchio convesso L’immagine è VIRTUALE, rimpicciolita e DRITTA P P’ C’ C oggetto immagine Le leggi della rifrazione raggio incidente i raggio incidente i Le leggi della rifrazione raggio incidente i r1 raggio riflesso raggio incidente i r1 raggio riflesso Le leggi della rifrazione raggio incidente i r1 r2 raggio riflesso raggio rifratto raggio incidente i r1 raggio riflesso Le leggi della rifrazione raggio incidente i r1 r2 raggio riflesso raggio rifratto raggio incidente i r1 r2 raggio riflesso raggio rifratto 1a legge: il raggio incidente, il raggio riflesso e la normale alla superficie riflettente giacciono nello stesso piano 2a legge: quando un raggio luminoso passa da un mezzo meno “denso” a uno più “denso” si avvicina alla normale; se passa da un mezzo più “denso” ad uno meno “denso” si allontana dalla normale Lenti convergenti e divergenti Lenti convergenti Immagine capovolta e rimpicciolita Immagine capovolta e ingrandita Lenti divergenti Immagine diritta e rimpicciolita Applicazioni delle lenti macchine fotografiche binocoli e cannocchiali microscopi e lenti di ingrandimento occhiali da vista Esempi di rifrazione Il bastoncino spezzato Esempi di rifrazione Il bastoncino spezzato Un bastoncino immerso parzialmente in acqua sembra spezzato Esempi di rifrazione Il bastoncino spezzato Un bastoncino immerso parzialmente in acqua sembra spezzato P’ P A causa della rifrazione, gli oggetti in acqua appaiono più in alto di dove realmente si trovano Esempi di rifrazione Il miraggio aria sempre più calda e quindi sempre meno densa sabbia bollente Il fenomeno della fata Morgana In ottica la Fata Morgana, o Fatamorgana, è una forma complessa e insolita di miraggio che si può scorgere all'interno di una stretta fascia al di sopra dell'orizzonte. Il nome italiano è conosciuto anche all'estero,perché si tratta di un fenomeno frequentemente osservato nello Stretto di Messina. Esso fa riferimento alla fata Morgana della mitologia celtica, che induceva nei marinai visioni di fantastici castelli in aria o in terra per attirarli e quindi condurli a morte. Tale fenomeno, che può essere osservato a terra o in mare, nelle regioni polari o nei deserti, distorce enormemente l’oggetto (o gli oggetti) su cui agisce il miraggio, tanto da renderli insoliti e irriconoscibili. Può riguardare qualsiasi tipo di oggetti "distanti", come isole, coste o barche. Il soggetto è mostrato in rapida evoluzione, in posizioni diverse da quelle originarie, in una visione che può passare senza soluzione di continuità dalla compressione all'allungamento. Il fenomeno si verifica in diversi luoghi nel mondo e ha ispirato numerose opere poetiche, i cui autori fornivano spiegazioni fantasiose del fenomeno. Ha avuto ampia diffusione l'opinione che questo miraggio sia anche la causa di alcuni casi di avvistamenti UFO. Riflessione totale Riflessione totale Riflessione totale Se la luce passa da un mezzo meno denso a uno più denso incidendo con un angolo superiore di un ANGOLO LIMITE, essa viene riflessa totalmente alim alim Riflessione totale Se la luce passa da un mezzo meno denso a uno più denso incidendo con un angolo superiore di un ANGOLO LIMITE, essa viene riflessa totalmente alim alim PRISMA a riflessione totale Riflessione totale Se la luce passa da un mezzo meno denso a uno più denso incidendo con un angolo superiore di un ANGOLO LIMITE, essa viene riflessa totalmente alim alim PRISMA a riflessione totale FIBRA OTTICA La fibra ottica Le fibre ottiche sono filamenti di materiali vetrosi o polimerici, realizzati in modo da poter condurre al loro interno la luce (propagazione guidata), e che trovano importanti applicazioni in telecomunicazioni, diagnostica medica e illuminotecnica. FIBRA OTTICA Esempi di riflessione totale PERISCOPIO Esempi di riflessione totale FIBRA OTTICA PERISCOPIO Esempi di riflessione totale FIBRA OTTICA PERISCOPIO Esempi di riflessione totale FIBRA OTTICA PERISCOPIO Esempi di riflessione totale FIBRA OTTICA PERISCOPIO Esempi di riflessione totale FIBRA OTTICA PERISCOPIO Gli occhiali da vista occhio miope Gli occhiali da vista occhio miope e la sua correzione Gli occhiali da vista occhio miope e la sua correzione occhio ipermetrope Gli occhiali da vista occhio miope e la sua correzione occhio ipermetrope e la sua correzione Realizzato da : Gli alunni della IV B a cura della Prof.ssa Palumbo Magrì Serafina