L’alcol è…divertimento Alcol è…seduzione Alcol è….colore Alcol è….gioco Alcol è…festa ….l’alcol è anche questo ….l’alcol è anche questo Fuori dal pub sotto casa mia a Milano assisto ogni notte ad uno spettacolo rivoltante di questi quasi bambini/e ubriachi marci che non si reggono in piedi, vomitano, fumano, pisciano per strada e.... Puzzano Commento lasciato su internet al fondo di un’articolo della Repubblica “Teenager stregati dall'alcol: il primo bicchiere a 14 anni” del febbraio 2011 ….l’alcol è anche questo ….l’alcol è anche questo ….l’alcol è anche questo ….l’alcol è anche questo L’alcol: un nemico sottovalutato… •L’alcol è una droga socialmente accettata. •Non viene percepita la sua reale pericolosità. •Intorno al consumo eccessivo di alcol esiste una certa tolleranza ed una certa leggerezza di giudizio (“una ciucca….cosa vuoi che sia….a chi non è mai successo….”) Perché? L’alcol da sempre accompagna la storia dell’umanità Ha un costo relativamente basso È facilmente accessibile da tutti Il cinema e la pubblicità contribuiscono a rendere l’alcol una bevanda appetibile Il suo consumo è spesso parte dei riti di iniziazione Il consumo di alcol è globalizzato e molto diffuso ….. Lo sapevi che…. Secondo un rapporto pubblicato nel 2011 dallo psichiatra David Nutt sulla rivista inglese “Lancet” l’alcool ha costi collettivi e personali più alti rispetto ad eroina e crack. Ad ogni sostanza è stato dato un punteggio che esprime la pericolosità della sostanza (su sé stessi e sulla società) Perchè il consumo eccessivo di alcolici è così pericoloso? Alcol punteggio: 72 Eroina punteggio :55 Crack punteggio : 54 Cocaina punteggio : 27 Tabacco punteggio : 26 Cannabis: 20 Quali dati si hanno sui costi sociali dovuti all'abuso di sostanze alcoliche? Lo sapevi che…. Il “Binge drinking", è un’ espressione ormai nota che vuole dire bere fino a stordirsi, ossia buttare giù almeno cinque bicchieri in due ore fuori dai pasti Il 20,4% dei giovani italiani (campione di 2000 ragazzi tra i 13-24 anni) ha ammesso di aver fatto un’esperienza di Binge drinking, contro l'8,6% delle ragazze. Un fenomeno in aumento se si pensa che nel 2005 il dato era del 14,6% per i maschi e del 6,1% per le giovanissime ALCOL e SOCIETA' GENERAZIONE ALCOLICA Dagli happy hour (il rito metropolitano dell’aperitivo mangereccio a prezzo ridotto) ai chupito scontanti dopo le 2 di notte: se non alzi il gomito sei OUT. Persino l’entrata in discoteca è regolata dal bicchiere. UNA MODA. BERE FA PIU’ MORTI DELLA DROGA Tra i teenagers, bere è diventato un vanto, Allo stato attuale 16 L’Età minima per la somministrazione di alcolici secondo la legge italiana 800.000 Gli adolescenti italiani che consumano alcolici 25% La percentuale di giovani europei tra i 15 ed i 29 anni che muore a causa dell’alcol 30000-50000 Sono i morti in un anno determinati dall’abuso di alcol in Italia è PENSACI SU… Da un’indagine dell’istituto Decoder, su di un campione di 1000 adolescenti italiani è emerso che Il 93%, beve regolarmente alcolici due volte alla settimana, di questi: il 42% prova i sintomi dell’ebbrezza Il 21% si ubriaca 1 volta alla settimana Il 26% si ubriaca più di una volta alla settimana 11-12 E’ l’età media di iniziazione all’alcol in Italia mentre nel resto di Europa è 14 anni Quando si beve troppo… Quando si beve troppo e troppo spesso: Tramite la circolazione sanguigna l’alcol raggiunge l’alcolismo Consumo eccessivo di alcol L’alcol provoca tolleranza, cioè occorre assumere dosi il cervello in una frazione di secondi, giunto ai neuroni l’alcol ne distrugge alcuni sottraendo loro acqua: questo induce una parte del cervello a produrre la serotonina, la molecola della “felicità”. Ne consegue una sensazione di euforia, di assenza di preoccupazioni, di riduzione dell’ansia. saltuario=ubriacatura Tuttavia se l’alcol è in eccesso, molti neuroni muoiono disidratati producendo malfunzionamenti nel controllo motorio, sulle capacità intellettive, sulla vista e sull’equilibrio. L’alcol fa parte della classe dei sedativi ipnotici, cioè ha un effetto deprimente sul sistema nervoso. A dosi molto elevate si può arrivare alla paralisi dei centri nervosi che regolano il respiro ed il cuore, con conseguente coma etilico e morte. Gli effetti dipendono dall'alcolemia sempre più elevate per percepire gli effetti dell’alcol; provoca anche dipendenza, cioè la mancata assunzione comporta una crisi di astinenza, con tremori, allucinazioni, ansia, etc. E’ difficile per un bevitore capire quando si diventa dipendenti dall’alcol: nessun esame o analisi permette di capire quando si è cronico=alcolismo superato il confine tra bevitore occasionale e bevitore cronico. Negli alcolisti è presente anche una malnutrizione determinata da una serie di fattori:senso di sazietà, apporto giornaliero di nutrienti inadeguato, danni al fegato e al pancreas che causano problemi nella digestione degli alimenti ingeriti, danni all'intestino che determinano un alterato assorbimento delle sostanze nutritive, le calorie degli alimenti vengono sostituite da quelle inutili dell'alcol. Gli effetti si manifestano nel tempo con un danno progressivo all'organismo Alcool e salute: ingestione ed assorbimento Quando ingeriamo l’alcol questo passa attraverso la bocca, raggiunge la faringe discendendo lungo l’esofago e giungendo allo stomaco. I vapori dell’alcol possono anche essere assorbiti dai polmoni. L’alcol esercita la sua influenza sull’organismo senza subire trasformazioni, questo fa sì che sia facilmente assorbibile. La velocità di assorbimento dipende dal contenuto dello stomaco: 1. A stomaco vuoto i suoi effetti sono più rapidi ed acuti 2. A stomaco pieno i suoi effetti sono più lenti Nel primo caso i livelli massimi di concentrazione nel sangue si raggiungono in 40-50 minuti. Una volta nello stomaco l’alcol passa attraverso la mucosa gastrica: il 20% viene assorbito mentre il rimanente 80% entra nell’intestino tenue per poi entrare nel sangue. Da qui viene trasportato contemporaneamente in ogni cellula del corpo. Il fegato è assai vulnerabile ai danni dell’alcol e con il tempo va incontro a gravi alterazioni del suo funzionamento poiché è proprio qui che si svolge il 90-95% del *metabolismo alcolico. Nel fegato l’alcol viene trasformato prima in acetaldeide, poi in acido acetico ed infine in anidride carbonica ed acqua *METABOLISMO: processo durante il quale l’alcol viene eliminato dall’organismo. Alcol e salute: patologie cuore: cardiomiopatia alcolica Esofago: varici esofagee Feagto: cirrosi epatica, epatite alcolica, steatosi epatica Stomaco: gastrite Apparato genitale: deficit ormonali pancreas: pancreatite Sistema nervoso: neuropatia alcolica Muscoli: miopatia alcolica indice ALCOLEMIA Quel tizio mi sembra che guidi a zig zag, sarà meglio fermarlo per misurare l’alcolemia! Mi sento la testa che gira un po’, eppure non ho bevuto tanto, con i miei 70 kg reggo anche due boccali di birra a stomaco vuoto..io reggo, sono un vero uomo! L’alcolemia o tasso alcolemico indica i grammi di alcol presenti in un litro di sangue. Per calcolare l’alcolemia, bisogna tenere conto di: QUINDI..Nel caso del nostro amico… 6° 6° 800 ml Grammi di alcol ingeriti. 800 ml X 6° X0,80=38 g Chissà se il nostro “vero uomo” se la caverà oppure…. In base alla legge l’alcolemia di un guidatore deve essere al di sotto di 0,5 g/L •Consumo a digiuno o stomaco pieno •Pesp del bevitore •Sesso (le donne hanno un fegato meno efficiente nel metabolizzare l’alcol) •Età •Stato di salute psico-fisica •etnia http://www.alcolino.it/etilometro.php?o= 1 alcolemia. (38 g : 70 Kg)x 0.7=0,8 g /L VUOI FARE IL TEST? Ho alzato un po’ il gomito, e allora? … L’uso eccessivo di alcol anche se sporadico può avere effetti immediati sul nostro organismo che possono rappresentare un pericolo Leggera euforia, disinibizione: 0,2 g/ml Rallentano le percezioni, in particolare della profondità: 0,4 g/ml si accentuano gli sbalzi di umore, difficoltà a parlare, attività motoria rallentata ed imprecisa perdita dell'autocontrollo: 0,8 g/ml totale confusione mentale: 1,5-2 g/ml Diarrea, vomito, mal di testa (segni dell’intossicazione) arresto dell’attività respiratoria:4 g/ml COMA ETILICO ALCOL E GUIDA sottovalutazione del pericolo, senso di onnipotenza riduzione della velocità di trasmissione degli stimoli e quindi tempi di reazione più lunghi; minore capacità di concentrazione e, a lungo andare, sonnolenza; alterazione del senso della distanza e della velocità; in alcuni paesi sono stati eseguiti esperimenti con conducenti in stato di ebbrezza facendoli guidare con tachimetro nascosto. Chiedendo loro di marciare ad una velocità prestabilita, essi procedevano generalmente ad una velocità quasi doppia! alterazione delle capacità visive (in particolare della visione laterale): chi guida in stato di ebbrezza tende a portarsi al centro della strada poiché l'abuso di alcool provoca la cosiddetta visione a tunnel; Maggiore sensibilità all'abbagliamento. Come convicervi a non guidare ubriachi? Approccio basato sull'informazione “mediata” da immagini, metafore, slogan che non mostra in maniera diretta e realistica gli effetti dell'alcol alla guida. Apre uno spazio alla riflessione senza l'intento di “shockare” Come convicervi a non guidare ubriachi? Approccio basato sull'informazione “mediata” da immagini, metafore, slogan che non mostra in maniera diretta e realistica gli effetti dell'alcol alla guida. Apre uno spazio alla riflessione senza l'intento di “shockare” Come convicervi a non guidare ubriachi? Approccio basato sull'informazione “mediata” da immagini, metafore, slogan che non mostra in maniera diretta e realistica gli effetti dell'alcol alla guida. Apre uno spazio alla riflessione senza l'intento di “shockare” Come convicervi a non guidare ubriachi? Approccio basato sull'informazione “mediata” da immagini, metafore, slogan che non mostra in maniera diretta e realistica gli effetti dell'alcol alla guida. Apre uno spazio alla riflessione senza l'intento di “shockare” Video realizzato da professori e studenti dell'Istituto “F.Albert” di Lanzo torinese Come convicervi a non guidare ubriachi? Approccio “crudo” e realistico che cerca di dissuadere dal guidare ubriachi attraverso un messaggio forte, frequentemente basato su situazioni reali o verosimili. http://www.youtu be.com/watch?v= Gli stili del bere Stile conviviale: nella cultura giovanile questo stile del bere soddisfa due domande: per un verso la ricerca del piacere e dello stare insieme per l’altro verso il desiderio di essere gradevoli e spontanei Il testo degli stili del bere sono tratti dal CD “E sai cosa bevi” …trovare nuove amicizie …per festeggiare …Un motivo per bere è quello di stare un po’ più allegri del solito Ritorna a “Motivi per bere” indice Gli stili del bere Stile consumistico: prevale in questo stile la razionalità del consumatore: le scelte avvengono sulla scorta di motivazioni che vanno dai gusti personali, ai bisogni indotti dai consumi, alle mode, alle risorse economiche Il testo degli stili del bere sono tratti dal CD “E sai cosa bevi” ….Perché mi piace l’aroma degli alcolici …È di moda Perché si frequentano luoghi che inducono al bere Ritorna a “Motivi per bere” indice Gli stili del bere Il testo degli stili del bere sono tratti dal CD “E sai cosa bevi” Stile rituale: è uno stile del bere che soddisfa sia la conferma di valori condivisi sia una domanda di identità all’interno del gruppo. In secondo luogo anche certe sperimentazioni di resistenza, di solidarietà di gruppo o di gioco, passano attraverso precise ritualità. In particolare, esse assumono spesso, nel consumo giovanile, la veste di gioco, sotto forma soprattutto della prova di resistenza, tipica questa dei riti di iniziazione dei giovani della vita adulta Ritorna a “Motivi per bere” indice Gli stili del bere Stile omologante: talvolta ci si lascia andare con l’alcol perché si tende ad omologarsi sui comportamenti degli altri membri del gruppo, anche per non subire le eventuali sanzioni informali derivanti da una possibile defezione. E’ l’esigenza di farsi accettare dal gruppo dei pari Il testo degli stili del bere sono tratti dal CD “E sai cosa bevi” …per farsi accettare nel gruppo Ritorna a “Motivi per bere” indice Gli stili del bere Il testo degli stili del bere sono tratti dal CD “E sai cosa bevi” Stile protagonistico: questo stile che taluni vedono come un effetto dei media sulla cultura giovanile, si connota per gli aspetti esibizionistici: la voglia di farsi vedere, di mettersi in mostra, di esibire la propria capacità di resistenza, mascherando forse, in questo modo, insicurezze e frustrazioni …per farsi notare …per vincere la timidezza Ritorna a “Motivi per bere” indice Gli stili del bere Stile alimentare: un dato, che peraltro non stupisce, è che il vino continua ad essere , consapevolmente o meno, un alimento. Come tale viene assunto ai pasti. Il testo degli stili del bere sono tratti dal CD “E sai cosa bevi” …Per accompagnare i cibi Ritorna a “Motivi per bere” indice Gli stili del bere Il testo degli stili del bere sono tratti dal CD “E sai cosa bevi” Stile anestetizzante: in questa categoria si collocano i consumi indotti da sofferenze esistenziali legate a problemi di ordine personale che possono presentare, talvolta aspetti di autodistruttività .. non pensare ai problemi che abbiamo o per distrarci dallo studio o dal lavoro Ritorna a “Motivi per bere” indice Gli stili del bere Il testo degli stili del bere sono tratti dal CD “E sai cosa bevi” Stile antivuoto: per taluni il piacere del bere è solo una funzione manifesta che copre in realtà disagi profondi e un malessere di vita, un vuoto esistenziale, vere ragioni queste che favoriscono l’abuso …per provare qualcosa di diverso …per stare male Ritorna a “Motivi per bere” indice