Burnout - Istituto Comprensivo N. 3 di Alghero

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Vittorio Lodolo D’Oria - Medico INPDAP
E-mail: [email protected]
Obiettivo seminario: conoscere il DMP

DMP: massmedia, psicologia, psichiatria (letteratura internaz.le)

Evoluzione sociale del DMP: famiglia, previdenza e salute

Riconoscimento precoce segni e sintomi del DMP: dinamiche

Dalla sanzione alla gestione/prevenzione: il ruolo del DS

Rischi e responsabilità medico-legali del dirigente scolastico

La Commissione Medica Verifica: come superarne i limiti
In cartella e per e-mail

questionario a risposta multipla
 locandina libro “Scuola di Follia” + articoli
 brochure dei servizi proposti sul DMP+studio scient
Via mail
 diapositive del corso
 risultati ricerca ANP sul DMP-DS
On-line: www.fondazioneiard.org “Scuola e sanità”
studio Golgota (La Medicina del Lavoro N° 5/2004)
 altre pubblicazioni scientifiche
 rassegna stampa
Terminologia e “fattore PSI”: burnout
 Affaticamento
fisico ed emotivo
 Atteggiamento distaccato e
apatico nei rapporti interpersonali
(studenti,colleghi)

Sentimento di frustrazione dovuto alla mancata realizzazione delle
proprie aspettative

Perdita della capacità del controllo degli impulsi (self-control)
Pubblicazioni burnout-insegnanti:
una questione internazionale

Stati Uniti
 Canada
 Gran Bretagna
 Francia
 Italia
 Israele
 Cina
 Barbados
 Australia

Scozia
 Nuova Zelanda
 Emirati Arabi
 Giordania
 Hong Kong
 Malta
 Institut National
Marcel Riviere CHS
La Verriere 78321
Le Mesnil St. Denis
Francia 2007: allarme suicidi insegnanti
Consiglio Economico e Sociale (CES) transalpino[1]. “Ogni giorno, al
di là delle Alpi, una persona si suicida a causa delle difficoltà legate alla
professione. Le ragioni: stress, eccessivo carico di lavoro, mobbing o, più
semplicemente, paura di perdere il posto …Allarme insegnanti. Il
dramma dei suicidi non risparmia il servizio pubblico. Il vicepresidente
del CES – monsieur Larose – è categorico. Nel mirino ci sono soprattutto
gli insegnanti. Tanto che non mancano iniziative ad hoc. Come quella che
riguarda il Centro di Salute Mentale della Mutua Generale
dell’Educazione Nazionale (MGEN), dove uno psichiatra segue ogni
anno 300 professori. <<Il 50% dei docenti presi in carico – rileva Mario
Horenstein, lo specialista ingaggiato dall’MGEN –soffre di problemi di
adattamento con manifestazioni di depressione attiva, e il 10% di
sindrome post-traumatica da stress legato a violenza. E’ dunque
importante aiutarli perché non affondino>>.
[1] Fonte: Il Sole 24 Ore Sanità N° 15/2007 del 17-23 aprile 2007
Fattori determinanti il DMP
FATTORI SOCIALI E PERSONALI: legati alla vita di relazione
extra-lavoro
FATTORI PROFESSIONALI: legati all’attività lavorativa
Assumendo che i fattori sociali e personali “pesino” in maniera analoga nei
quattro raggruppamenti professionali analizzati nello studio Getsemani
(insegnanti, impiegati, personale sanitario, operatori), sono i fattori professionali
a determinare la maggiore esposizione degli insegnanti alla patologia
psichiatrica.
La Medicina del Lavoro N° 5/2004 (1)

INSEGNANTI (n.774) patologie psichiatriche nel 49,8%

IMPIEGATI (n.651) patologie psichiatriche nel 37,7% ( =
22,3 p<0.001)

SANITARI (n.466) patologie psichiatriche nel 28,3% degli
accertamenti d’inabilità al lavoro ( =43,9 p<0.001)

COLLETTI BLU (n.1556) patologie psichiatriche nel 16,9% (
= 275,9 p<0.001 vs insegnanti)
(1) Studio epidemiologico retrospettivo su 3.447 accertamenti, dal
1992 al 2003, nella ASL Città di Milano. L. 274/91 art.13.
Confronto insegnanti verso altre categorie
professionali
INSEGNANTI
PERSONALE SANITARIO
49,21
26,52
patologia
psichiatrica
patologia
psichiatrica
altre patologie
altre patologie
50,79
73,48
IMPIEGATI
OPERATORI
34,97
15,71
patologia
psichiatrica
patologia
psichiatrica
altre patologie
altre patologie
65,03
84,29
Ulteriori evidenze emerse
Il rischio di patologia psichiatrica negli insegnanti rispetto alle altre
3 categorie (impiegati, operatori, personale sanitario) è indipendente
da:
# età
# sesso
Inoltre, tra gli insegnanti l’incidenza delle patologie psichiatriche è
molto simile ai diversi livelli d’insegnamento:
# materna: 45,5%
# elementare: 51,9%
# media: 52,2%
# superiore: 46,0%
Confronto insegnanti Maschi - Femmine
Insegnanti uomini
patologie
psichiatriche
altre patologie
Insegnanti donne
patologie
psichiatriche
altre patologie
Classificazione patologie psichiatriche (1.026
casi su 3.447 totali)
Spettro ansia – depressione: 71% sul totale
Insegnanti
Impiegati
Collaboratori
Sanitari
Disturbi dell’umore
133
68
65
35
Disturbo dell’adattamento
82
47
54
19
Disturbi d’ansia
29
30
21
17
Disturbi di personalità
40
18
15
8
Schizofrenia ed altri disturbi psicotici
38
29
37
22
Demenze ed altri disturbi cognitivi
8
5
5
3
Disturbi dissociativi
4
3
2
3
Disturbi somatoformi
3
1
1
3
Abuso di sostanze
1
2
5
Anoressia nervosa
2
2
Ritardo Mentale
1
Dist. controllo degli impulsi
1
1
1
342
207
210
totale
2
110
Provvedimenti assunti dal Collegio Medico
Giudizi medici
espressi (774)
Patologie
psichiatriche
(386)
Altre
patologie
(388)
Totale
Idonei
34 (8.8%)
59 (15.2%)
93 (12.01%)
Non idoneo
temporaneamente
all’insegnamento
107 (27.6%)
77 (19.9%)
184
(23.77%)
Non idonei
permanentemente
all’insegnamento
205 (53.1%)
229 (59%)
434
(56.07%)
Inabile
temporaneamente
2 (0.5%)
0 (0%)
2 (0.26%)
Dispensa dal servizio
38 (9.9%)
23 (5.9%)
61 (7.88%)
Patologie professionali
INS.
INS. %
IMP.
IMP. %
OPER.MAN
OPER.MAN %
SANIT.
SANIT. %
TRAUMI
0
0
1
0,2
2
0,1
1
0,2
DERMOPATIA
1
0,1
5
0,8
23
1,5
5
1,1
EMOPATIA
6
0,8
5
0,8
16
1
3
0,6
GINECOPATIA
7
0,9
5
0,8
37
2,4
5
1,1
UROPATIA
7
0,9
3
0,5
34
2,2
4
0,9
NEFROPATIA
10
1,3
17
2,6
34
2,2
7
1,5
OTOPATIA
10
1,4
11
1,7
26
1,7
6
1,3
IMMUNOPATIA
10
1,4
17
2,6
39
2,5
17
3,7
INFETTIVOPATIA
14
1,8
10
1,5
26
1,7
9
1,9
PNEUMOPATIA
20
2,6
26
4
53
3,4
17
3,7
VASCULOPATIA
23
2,97
15
2,3
107
6,9
24
5,1
GASTROPATIA
26
3,4
43
6,6
109
6,99
31
6,7
OCULOPATIA
30
4
25
3,8
40
2,6
14
3
ENDOCRINOPATIA
38
5
32
4,9
115
7,4
33
7,1
LARINGOPATIA
45
3
49
157
0,26
10,1
0
78
0,5
7,5
4
CARDIOPATIA
5,8
10,1
41
0
8,8
OSTEOPATIA
98
12,7
133
20,4
627
40,3
131
28,1
NEOPLASIA
110
14,2
60
9,2
112
7,2
51
11
NEUROPATIA
138
17,8
148
22,7
541
34,8
134
28,8
PSICOPATIA
386
49,8
245
37,6
263
16,9
132
28,3
Insegnanti e patologia psichiatrica
60
49,8
37,6
40
28,3
30
16,9
20
10
0
INSEGNANTI
IMPIEGATI
OPERATORI
MANUALI
SANITARI
60
50
56,9
55,9
Psicopatie iscritti INPDAP
48,7
Psicopatie insegnanti
44,5
Psicopatie altre categorie
41,9
Percentuale
Percentuale
50
40
30
33,1 33,3
28,9
26,2
20,8
26,7
24,3
20
10
0
1992-1994
1995-1997
1998-2000
2001-2003
Insegnanti e patologie professionali
Patologie
oncologiche
14,2
14
12
10
11
9,2
7,2
8
6
4
2
0
INSEGNANTI
IMPIEGATI
OPERATORI
MANUALI
SANITARI
7
6
Percentuale
Percentuale
20
18
16
Laringopatie
5,8
5
4
3
2
0,5
1
0,26
0
0
INSEGNANTI
IMPIEGATI
OPERATORI
MANUALI
SANITARI
Lo studio di Torino
Periodo d’osservazione: dall’ 01.01.95 fino al 31.12.01
 INSEGNANTI osservati n. 592 (78 scuola materna; 244
elementare; 133 media inferiore; 137 media superiore). Donne 481
(81,25%), uomini 111 (18,75%). Insegnanti a Torino: 2445 ins.
materna; 9204 elementari; 5404 medie inferiori; 7649 medie
superiori.
 Patologie psichiatriche riscontrate nel 48,9%
 Dati rilevati: età anagrafica, sesso, settore d’insegnamento,
materia insegnata, anzianità di servizio, assenze per malattia,
diagnosi, giudizio del Collegio Medico.

Autore Dr.ssa Franca Vizzi (Medico Legale)
Incidenza patologie secondo il livello
d’insegnamento
Età alla visita secondo il livello
d’insegnamento
Età media degli insegnanti visitati in sede medicolegale suddivisi per livello di scuola
50,75
51
50
48,69
49
47,47
48
47
46
44,98
45
44
43
42
materna
element.
media inf.
media sup.
Anzianità di servizio alla visita di accertamento
Anni di servizio (al momento della prima visita)
degli insegnanti visitati in sede medico-legale
suddivisi per livello di scuola
23,88
24
23,5
23,11
22,9
23
22,5
22
21,88
21,5
21
20,5
materna
element.
media inf.
media sup.
Età media degli insegnanti suddivisi secondo il
Età media (al
degli insegnanti
risultati affetti
da diagnosi!)
tipo di disturbo
momento
della
patologia psichica, suddivisi secondo il tipo di
disturbo
49
48,5
48,158
48,32
48,5
48,654
48
47,5
47
46,329
46,5
46
45,643
45,5
45
44,5
44
schizofr.
dist.person.
altre
dist.ansia
dist.adatt.
dist.umore
Totale assenze alla data dell’accertamento
Mesi di assenza (al momento della prima visita)
degli insegnanti visitati in sede medico-legale
suddivisi per livello di scuola
8
7,36
6,66
7
5,8
6
5,41
5
4
3
2
1
0
materna
element.
media inf.
media sup.
Mesi di assenza per patologia psichiatrica
Mesi di assenza media dal lavoro degli insegnanti
inviati a visita medico-legale per idoneità
lavorativa motivata da disturbo psichico
7,7742
7,0000
5,8340
6,2084
6,0000
5,0000
4,0000
3,0000
2,5751
2,0000
1,0000
6,9913
4,2045
0,0000
sesso femminile
sesso maschile
Lo studio della ASL Verona
Periodo d’osservazione: dal 1982 fino al 1998 (regional.zione)
 INSEGNANTI cartelle cliniche osservate n. 60/300
 Patologie psichiatriche negli insegnanti: 46,3%
 Dati rilevati: professione, età anagrafica, sesso, settore
d’insegnamento, materia insegnata, anzianità di servizio, assenze
per malattia, diagnosi, giudizio del Collegio Medico.

Autore Dr. A. Aschieri (M. del Lavoro)
“Dottore, sa chi è in buona
parte responsabile di questo
nostro disagio?”
(una insegnante di 55 anni)
23.03.07
“La menopausa”
Rischio insorgenza Depressione in
età premenopausa vs. Menopausa
Schmidt, et al. Am J Psychiatry. 2004.
Arch Gen Psychiatry. 2008; 65: 172-8
Trattamento della depressione:
uomini vs. donne (stratificate per età)
100%
Male
90%
80%
70%
70%
60%
Female
<40 Years
50%
40%
30%
Female
>40 Years
20%
10%
0%
Germany
France
Germany
France
UK
UK
Spain
Italy
Brazil
Mexico
Spain
Italy
Brazil
Mexico
Source: Market Insights IMS' MIDAS Prescribing Insights, 3Q2006
Canada
Canada
USA
USA
Ricapitolando …

lavoro psichicamente usurante (helping profession)
 nell’85% dei casi (600.000 lavoratrici) docenti donne
 rischio di patologia ansioso-depressiva di 2,5 volte > nella donna
 età media dei docenti 49,6 anni (dati MIUR 2005)
 rischio ansioso-depressivo quintuplicato in età perimenopausale
 nella maggior parte dei casi le docenti hanno il “figlio unico”
 la loro menopausa coincide con l’adolescenza dei figli
 riforme previdenza costringono a trascorrere Menopausa a lavoro
… le conseguenze a carico dei docenti e … dei nostri figli
Ricerca su correlazione Menop. (M) &
Depress. (D) in DMP-docenti: perché?
• un’indagine sociale (M-D) mai effettuata sul lavoro;
• su > categ. profess.le (1 milione) femminile all’85%;
• popolazione con età media 50 anni (menopausa);
• conseguenza riforme previdenziali: M oggi sul lavoro;
• d’impatto internaz.le/istituzionale/sindacale (patrocini);
• docenti ad alto rischio depressivo professionale;
• d’interesse anche per ripercussioni su utenza
Gli stereotipi nell’Opinione Pubblica
“Stress psicofisico negli
insegnanti….?”
“Ma non sono quelli che fanno 3
mesi di vacanze all’anno pur
lavorando solo mezza giornata!?”
“Ma chi è l’Opinione
Pubblica?”
“Tutti coloro che non sono
insegnanti!”
“Non è vero. Perché siamo tutti
noi, insegnanti inclusi!”
Fattori professionali negli insegnanti

Rapporto con studenti/genitori
 Classi numerose (II)
 Conflittualità tra colleghi
 Costante necessità di aggiornamenti
 Studenti extracomunitari
 Studenti portatori di handicap
 Avvento dell’informatizzazione
 Passaggio dall’insegnamento individuale a quello in équipe
 Problemi adolescenziali
 Retribuzione insoddisfacente (III)
 Scarso riconoscimento sociale della professione (I)
 Preparazione pedagogica inadeguata
Il cambiamento dello scenario:
mater, pater, magister

Società: scolarizzazione di massa, tv, politica sull’ handicap,
informatizzazione, studenti extracomunitari (0.3% nel ’97;
3% nel 2003; 6% nel 2013) di 133 nazioni.

Famiglia: da “normativa” ad “affettiva”; asse genitore-figlio;
delega educativa; f. monoparentali, allargate etc; figlio unico
e “fratellanza”; narcisismo genitoriale; modelli tv; genitoreamico; stili educativi multipli…

Scuola: livellamento ruoli (‘68); lavoro in équipe; riforma
pensioni; gestione manageriale; adolescenti nevrotici

Salute: medicalizzazione del disagio (studio CISL 1979)
Il percorso professionale ideale
“La base della piramide è
praticamente vuota”
Patologia
Psichiatrica
“Non sanzione ma
attenzione”
DMP
Eustress
Alta capacità
reattiva individuale
Normalità
BURNOUT: il percorso virtuoso
Patologia
Psichiatrica
DMP
Supporto Sociale
Pos. Coping Strategies
EUSTRESS/DISTRESS
Reiterati / Protratti
Eustress
Bassa capacità
reattiva individuale
Recupero/
Reinserimento
BURNOUT: la dinamica perversa
Isolamento
Patologia
Psichiatrica
Imbarazzo - Regressive
Coping Strategies
DMP
EUSTRESS/DISTRESS
Reiterati / Protratti
Eustress
Bassa capacità
reattiva individuale
Esclusione/
Espulsione sociale
BURNOUT: i percorsi possibili
Isolamento
Esclusione/
Espulsione sociale
Patologia
Psichiatrica
Imbarazzo - Regressive
Coping Strategies
DMP
Supporto Sociale
Pos. Coping Strategies
EUSTRESS/DISTRESS
Reiterati / Protratti
Eustress
Recupero/
Reinserimento
Bassa capacità
reattiva individuale
Alta capacità
reattiva individuale
Normalità
Gli attori nei diversi strati
Invio
In CMV
Condivisione
Counseling
Prevenzione
Approccio individuale al disagio
Alcool, fumo,
caffè,“pasticcarsi”
Corretta
alimentazione
Supporto
Psichiatrico
Uso appropriato
del farmaco
Disagio
Psichico
Supporto
Medico/Psicologo
Tempo Libero
Sport/Cultura/
Musica/Cinema
Condivisione/
Amicizia
Formazione
professionale
Facilitazione
auto-aiuto e
reinserimento
Cronaca recente
Il triplice intervento 626/94
PP: Competenza medica
Corso
Negazione della patologia
DMP per DS
Consapevolezza DMP:
Condivisione
Counseling
Corso DMP docenti
Coping “+” vs Coping “-”
Il triplo intervento del dirigente

Prevenzione: deve essere attuata sulla base della piramide
(fascia dell’eustress), con la finalità di rendere consapevoli i
docenti, e porli in grado di affrontare un’autoanalisi (corso a
inizio A.S.). Stesura Documento Valutazione Rischio.

Condivisione e counselling: devono essere possibili - a scadenze
fisse - grazie alla costituzione di gruppi di auto-aiuto e centri di
ascolto guidati da un docente-tutor (per la fascia del burnout)

Supporto medico-psicologico: è necessario avvalersi di una
équipe specialistica per la gestione dei casi complessi e per
facilitare il reinserimento lavorativo (punta della piramide).
L’invio in CMV va sfruttato appieno dal DS: unico strumento
Il dirigente di fronte al D. Lgs. 626/94

Art. 4 punto 5 “Il datore di lavoro adotta le misure necessarie per la sicurezza
e la salute dei lavoratori” (bibliografia internazionale su helping professions)

Art. 17 punto 1 “Il medico competente collabora alla predisposizione delle
misure per la tutela della salute e dell’integrità psicofisica dei lavoratori”

Art. 17 comma 4 “Il lavoratore, qualora non condivida il giudizio del medico
competente, può far ricorso avverso il giudizio di inidoneità all’organo di
vigilanza territorialmente competente” (SPISAL: entro 30 gg)

Art. 21 (Informazione dei Lavoratori) “Il DS provvede affinché ciascun
lavoratore riceva un’adeguata e formazione su: i rischi per la sicurezza e la
salute connessa all’attività dell’impresa in generale…i rischi specifici cui è
esposto in relazione all’attività svolta”

Art. 22 “La formazione deve essere periodicamente ripetuta (anche per i casi
di trasferimento e assunzione) e l’RSPP ne ha particolare diritto”

Art. 22 c 6 “La formazione dei lavoratori deve avvenire nell’orario di lavoro
e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori”
Il DS di fronte al DM 382/98

Art.1 “I datori di lavoro (DS) attivano gli opportuni interventi e promuovono
ogni idonea iniziativa di informazione e formazione”

Art.2 “I DS possono svolgere direttamente compito RSPP (solo se personale
non superiore alle 200 unità) o possono designare gli addetti al servizio
medesimo (personale interno). Se in gruppo gli istituti possono stipulare
convenzione con esperto esterno al fine di integrare l’azione di prevenzione e
protezione”

Art.3 “Il DS provvede alla redazione del DVR con il RSPP”

Art.5 c2 “In caso di grave ed immediato pregiudizio, il DS - sentito il RSPP –
adotta ogni misura idonea a contenere o eliminare lo stato di pregiudizio”

Art.6 c1 “L’Amm.ne scolastica forma e aggiorna i DS che a loro volta attuano
la formazione dei lavoratori ai sensi dell’art. 22 del D.L.vo 626/94”

Art.6 c2 “Iniziative di formazione, informazione, addestramento del personale
sono effettuate d’intesa con enti istituzionalmente preposti a sicurezza lavoro
Fattori predisponenti al burnout

bassa autostima
 disforia
 preoccupazione costante
 ossessioni e compulsioni
 passività
 isolamento
 senso d’incomprensione
 perfezionismo esasperato
 autoritarismo
 vita privata senza stimoli
 ambizione eccessiva
forte componente onirica
 personalità ansiosa
 nevroticismo
 impulsività
 aggressività/ostilità
 dipendenza dagli altri
 litigiosità
 incapacità a mediare
 menopausa
 vittimismo
 provenienza da paese lontano

Prefazione di T. De Mauro e G. Bollea
Struttura di “Scuola di follia”

Presentazione (Tullio De Mauro e Giovanni Bollea)

I perché del testo e lo stile usato (documenti scritti dai protagonisti)

30 storie vere di insegnanti visti in Collegio Medico spiegano i ruoli di:
 Insegnanti
 Alunni, studenti e genitori
 Dirigenti scolastici
 Ispettori
 Medici
 La lettura sinottica, i commenti e le soluzioni prospettate
 Testimonianze di burnout
 La scuola e il nemico invisibile
 L’ambiente scolastico e la psicologia del lavoro
Pubbl. scientif.: Golgota (2004), Getsemani (2002). Studi F.ne Iard
(2003), Cisl (1979), Atti Parlamentari (2003), D.M. su Scientology (1998)

Evidenze emerse in “Scuola di follia”

reazioni al disagio psichico: aggressività/auto o fuga/evitamento

reazione aggressiva: conflitti e manie di persecuzione (+ altri segni)

reazione di fuga: apatia e frequenti/lunghe assenze (+ altri segni)

Colleghi confliggono tra loro (ambiente avvelenato)
 Alunni
reagiscono con paura, studenti con ribellione (rischio incolumità)

Genitori minacciano ritiro dei figli e denunce legali (no via medica)

DS sanziona, trasferisce, “formula” diagnosi, “registra”, “processa”…

Interessato denuncia caso di mobbing (manie persecuzione)

Collegio medico inadeguato, ignorante, incompetente, insufficiente
Segni e sintomi del burnout

senso di fallimento/vergogna
 rabbia/risentimento/colpa
 stanchezza cronica/insonnia
 incapacità a concentrarsi
 rigidità di pensiero
 mal di testa/stomaco e coliti
 sospetto e paranoia
 uso di coping negative
 crisi di ansia/panico
 incapacità a gestire il quotidiano
 trascuratezza nell’esercitare
 interpretatività, querulomania
 sentirsi spiato/osservato
 diffidenza, fobie
 procedimenti disciplinari
 assenza recapito domiciliare fisso

cinismo/apatia/mimica depressa
 assenteismo/evitamento impegni
 ossessioni-compulsioni
 pessimismo cronico
 accanimento sul debole/disabile
 scoppi e accessi d’ira
 conflitti con l’autorità diretta
 ricorso all’autorità istituzionale
 stravaganze/trasandatezza
 rivendicazioni/manie persecuzione
 ricorso al dileggio/sarcasmo
 sentirsi “mobbizzato”
 frequenti trasferimenti
 perdita autocritica e autocontrollo
 episodi significativi alle spalle
……
Obiettivi e vantaggi del corso per docenti

Si favorisce “autodiagnosi” e monitoraggio individuale (mirroring)

Si abbattono stereotipi abbattendo ansia e aumentando condivisione stress

Si spiega che visita in CMV è un diritto/tutela del docente e non un danno

Si illustrano i diritti alla tutela salute dei docenti (LL. 335/98, 274/91)

Si apre alla possibilità del counseling per chi percepisce il disagio

Si illustrano le reazioni di adattamento positive e quelle negative (coping)

Si abbatte il rischio di denunce per mobbing

Si diminuisce il rischio di denunce legali (626 applicata a 360° su DMP)

Si formano anche RSPP ed RSU

Vi sono fondi per 626/94 e la formazione/prevenzione è obbligatoria

Si accresce anche la conoscenza DMP nella classe medica (MC e MMG)

Si tutela indirettamente l’incolumità dell’utenza

Verosimilmente si contengono assenze e supplenze

Si informano docenti che le testimonianze servono per iscritto (allegati)
Fasi cliniche del burnout

Riduzione impegno, evitamento, apatia, isolamento
oppure …

Reazioni emotive, aggressività, manìe di
persecuzione, colpevolizzazione degli altri

Manifestazioni psicosomatiche da disadattamento e
applicazione di coping negative

Psicopatia (>: Disturbo dell’adattamento; Disturbo
acuto da stress; Disturbo post traumatico da stress)

Espulsione e rigetto sociale
Le tappe individuali per affrontare il disagio
 Consapevolezza del
 Condivisione
e confronto sul disagio
 Counselling per
 Impegno
 MMG:
rischio professionale
orientamento alla cura
personale: coping pos. vs neg.
terapia a 360°
 Specialista:
farmaco- e psicoterapia
 Reinserimento lavorativo
“protetto”
Proposta partecipanti (validità: 15.04.08)

corso prevenzione DMP per insegnanti (scuole o reti)

counselling medico insegnanti via mail con VLD


consulenza DS nello stilare una relazione per la CMV
stesura parte DVR relativa a prevenzione DMP
L’atteggiamento del dirigente scolastico
di fronte al docente affetto da DMP (casi)

Immobilismo

Ricatto e trasferimento (scaricabarile)

Omertà a difesa della scuola (cintura di sicurezza)

Formulazione d’ipotesi diagnostica

Richiesta visita ispettiva

Richiesta visita medica collegiale per inabilità

Assunzione di provvedimento disciplinare

Cambio di mansioni (biblioteca, sostegno, segret.)

Conflitti, carteggi, registrazioni, processi di piazza…
12 motivi che sconsigliano visita ispettiva

Per richiesta visita in CMV non occorre la V.I.

L’ispettore è ignaro dei fatti e comincia indagine da “zero”

L’ispettore non è psicologo nè psichiatra

V.I. ha tempi lunghi e non è “indolore” (clima peggiora)

Richiesta di V.I. ha “connotati” prevalentemente disciplinari

Richiesta V.I accresce nel docente il sospetto di “mobbing”

Se richiesta V.I. è fondata, culmina comunque con invio in CMV

Ispettore può “riprendere” per inerzia il DS

Prognosi eventuale psicopatia peggiora col trascorrere del tempo

Ispettore deve innanzitutto stabilire chi è il “sano” e chi il “malato”

La richiesta di V.I. non pone DS a riparo rischi legali (es. per danno utenza)

Se problema è medico (DMP), DS inadempiente (626: sorveglianza sanitaria)
Domande FAQ dei dirigenti scolastici (1)

Quali strumenti ho per affrontare un caso di DMP?

Corro il rischio di denunce per mobbing?

Occorre il consenso dell’interessato per visita medica?

L’interessato può rifiutare di presentarsi alla CMV?

Cosa rischia l’insegnante che rifiuta la visita medica?

L’interessato può ottenere relazione DS? (art. 22-23 L 241/90)

Posso ricorrere al medico competente (L.626/94)?

E’ utile richiedere visita ispettiva prima della CMV?

Può il DS fare ricorso avverso provvedimento della CMV?

Se docente è supplente (breve/annuale), posso mandarlo in CMV?
Domande FAQ dei dirigenti scolastici (2)

Se docente è in prova, posso inviarlo in CMV?

Devo proprio scrivere la mia relazione di accompagnamento?

Posso basare la mia relazione su testimonianze verbali?

E’ possibile allegare atti e documenti scritti da colleghi e utenza?

Mi conviene contattare il medico di base del docente?

Vale la pena contattare qualche familiare?

Devo prevedere il rischio DMP nel DVR?

Mi compete attuare strategie di prevenzione?

Ma la visita in CMV è a danno o a tutela del docente?

Ho responsabilità in caso d’inerzia o trasferimento improprio?
Domande FAQ dei dirigenti scolastici (3)

Hanno senso sanzioni disciplinari a carico del docente?

Quante volte può essere richiesta la visita in CMV e da chi?

Cosa fare quando provvedimento CMV è illogico?

La CMV deve trasmettermi il verbale con la diagnosi? (DL 196/03)

Posso registrare il colloquio col docente?

Nella relazione posso porre quesito diagnostico o diagnosi (dg)?

E trasmettere documenti medici con dg in mio possesso a CMV?

Posso richiedere il verbale di visita CMV contenente la dg?

Posso contattare o interpellare direttamente la CMV?

Chi devo privilegiare: lavoratore o utenza?
Gestione del docente affetto da DMP da
parte del dirigente scolastico

Cercare conferme su “stranezze” ascoltando colleghi, studenti, genitori
(verbalizzare incontri/testimonianze)

Effettuare colloqui con l’interessato (approfondendo i motivi del disagio) e
tentare di concordare la visita nonché la proposta risolutiva alla stessa CMV

Acquisire elementi dal fascicolo personali + info da precedenti scuole

Cercare il contatto con la famiglia o MMG (sconsigliato)

Richiedere visita ispettiva (sconsigliato)

Chiedere visita medico competente (idoneità specifica alla mansione)

Predisporre relazione asettica su tutta la vicenda (no diagnosi/giudizi)

Richiedere visita medico-collegiale nell’interesse del docente

Allegare atti, testimonianze scritte, verbali degli incontri

Preparare ambiente a reinserimento lavorativo (seminari di prevenzione)
I punti critici d’osservazione

Puntualità

Assenze e loro motivazioni

Trasferimenti

Attività ordinaria (tenuta registri, verbali, voti…)

Atteggiamento nelle riunioni

Mimica, postura, eloquio, abbigliamento

Relazioni con colleghi e utenza (aggressività/fuga)

Atteggiamento con DS, ATA e disabili

Comportamento nelle gite scolastiche (> ansia)

Accuse e denunce frequenti (quasi mai scritte)
Segnali per il dirigente scolastico

Sbalzi d’umore atipici nel soggetto, chiassate, denunce

Lamentele/conflitti con studenti/genitori/colleghi/DS

Frequenti contestazioni addebito/sanzioni disciplinari

Assenze reiterate e in costante aumento (malattia/altro)

Trasferimenti frequenti e ritardi sistematici

Reazioni verbali/fisiche spropositate, “note” a studenti

Accanimento deboli/disabili, programma non svolto

Stagionalità eventi/coincidenza con ricorrenze o gite

Improvvisa incapacità a gestire attività quotidiana

Inconcludenza di azioni e discorso (deragliamento)
La relazione del dirigente scolastico (1)

Dati anagrafici del dipendente;

Corretta indicazione dei presupposti normativi da cui trae origine
l’istanza (ex art. 13 L. 274/91) e la finalità della stessa (es.
inabilità a qualsiasi lavoro proficuo);

Lo schema indicante i mesi di assenza per malattia effettuati
nell’ultimo triennio;

Posizione relativa al profilo professionale (ruolo e materia);

Indicazione della cassa pensione e anni contributi maturati;

Anzianità di servizio nell’attività docente

Eventuale valutazione del Medico Competente

Eventuale documentazione medica in possesso dell’istituto
La relazione del dirigente scolastico (2)

Carriera scolastica: scuola, materia, classe, data di immissione in
ruolo, anzianità di servizio, trasferimenti, assenze e loro
distribuzione con eventuali motivazioni, ritardi, sanzioni, visite
ispettive, referenze precedenti istituti, anni contribuzione,
valutazione Medico Competente L. 626

Profilo personale e aspetti relazionali: rapporti con colleghi, DS,
studenti, genitori. Mutamenti improvvisi. Note significative.

Profilo professionale: gestione del lavoro e mutamenti recenti

Fatti contestati ed episodi salienti: descrizione fatti, contesto,
circostanze, testimoni, durata, sanzioni, denunce, controdeduzioni, difficoltà notifica atti, effetti prodotti (ritiri/abbandoni…)
La relazione del dirigente scolastico (3)

Indicare sempre nella relazione eventuale rischio di incolumità e
disservizio/diseducazione per utenza e personale scolastico

Fare cenno asettico al rapporto personale con l’interessato e
citare tutti i tentativi di conciliazione esperiti

Trattare con cautela i life events dei quali il DS è a conoscenza

Non formulare diagnosi mediche né esprimere giudizi

Rammentare che l’interessato ha diritto a richiedere copia della
relazione al Collegio Medico

Documentare con allegati alla relazione episodi e lamentele

Non cedere alla “tentazione del trasferimento per Inc. ambient.”

Affermare che visita in CMV è a tutela/interesse del docente
I possibili “allegati” alla relazione del DS

pubblicazione de “La Medicina del Lavoro” n°5/2004

lamentele scritte di colleghi/studenti/genitori

contestazioni addebito, sanzioni disciplinari, controdeduzioni

denunce (attive e passive)

lettere/minacce dell’interessato alla direzione scolastica

verbali di incontri/riunioni attestanti atteggiamenti inusuali

prospetto assenze degli ultimi tre anni

atti legali (es. diffide; denunce di mobbing…)

interventi sindacali

tentativi di conciliazione esperiti

certificati medici di cui l’istituto è in possesso ………
La visita medica in CMV (M. Tesoro)

Verifica inabilità/inidoneità permanente o temporanea alle
funzioni istituzionali e/o a qualsiasi lavoro proficuo

Si può fare ricorso entro 10 gg alla CM di II istanza

E’ competente la CMV del capoluogo di provincia dove è ubicata
l’Amm.ne di ultima assegnazione del dipendente

Non spetta alla CMV stabilire eventuale nesso tra il fatto di
servizio e l’infermità o lesione riscontrata

La convocazione a visita medica deve essere notificata almeno
10 gg prima della stessa

Nel caso di mancata presentazione ingiustificata si procede ad
archiviazione della pratica. Su richiesta motivata del pz. o del
medico la visita deve essere indettata nuovamente entro 30 gg.
I diritti dell’insegnante

Richiesta della visita in CMV attraverso la sua amm.ne

Ogni volta che lo ritiene opportuno (stato di salute)

Può concordare l’invio in CMV e la soluzione col DS

Può chiedere revisione provvedimento medico (II ist.)

Può giustificare impossibilità alla visita (una volta)

Può richiedere copia della documentazione alla CMV

Può rinunciare ad essere adibito ad “altre mansioni”

Può richiedere la 335/98 e la Causa di Servizio

Può richiedere presenza del medico di parte
Difficoltà, attenuanti e colpe della CMV

esame pratica veloce (talvolta frettoloso): relazione sintetica

ignoranza sul DMP insegnanti (no pubblicazioni)

documentazione inadeguata trasmessa dal DS

denuncia di mobbing da parte dell’interessato

tutela del posto di lavoro pz. e < stipendio (90-50-0%)

medico di parte (specialista) nega patologie psichiche

compito istituzionale non prevede attività terapeutica

archiviazione pratica 1° mancata presentazione ingiustif.

giudizi contraddittori o incomprensibili (burocratici)

confitto tra tutela individuo vs. tutela collettività del DS
Un caso emblematico:
la relazione ispettiva e ...

Esposti scritti genitori di alunni elementari (per paura e pianto dei bimbi)

Difficile gestione della classe (>incidenti, disordine, pestaggi, <vigilanza)

Aggressività verbale (urla frequenti e insulti ai bimbi)

Aggressività fisica (sculaccioni, strattonamenti ai bimbi, lancio quaderni)

Azione didattica inefficace (per attenzione e rendimento classe)

Conflitto con DS e colleghi, escandescenze, stravaganze, ansia

Manie di persecuzione (“complotti di colleghi e alunni”), negazione disagio

Passa dalla prima alla terza persona nel discorso (parlando di se stessa)

Deragliamento e discorsi sconclusionati e farneticanti

Esposti dei genitori 10 anni prima in altra sede (precedenti)

Contestazioni di addebito precedenti DS e segnalazioni al CSA
Un caso emblematico (segue):
… il giudizio medico
Giudizio CMV:
“Soggetto idoneo alle mansioni di insegnante
purché l’attività non si svolga in condizioni di
rilevante stress e conflittualità”
Commenti al questionario DMP

Utile. Formazione e supporto necessari al DS e neo-DS.

Stress in crescita. Non si può più fare finta di niente.

Occorre supporto specialistico sia medico, sia giuridico-amministrativo.

Mi inquieta il collegamento con la menopausa. E l’andropausa?

I DS sono lasciati troppo soli. Dove sono le istituzioni e USP/USR?

I rischi di denuncia per mobbing lasciano “in giro” molti casi di DMP.

Solo il buon senso e “il fai da te” mi guidano nell’azione da DS: troppo poco!

E’ oramai indispensabile contemplare rischio DMP nel DVR.

La scuola amplifica tutte le debolezze e predisposizione burnout.

Provo un grande senso d’impotenza di fronte ai casi di DMP.

A quando un’indagine sul DMP del DS?

Ricorriamo molto spesso ai trasferimenti pur sapendo che non è la soluzione.

Dobbiamo prevedere condivisione tra colleghi e sportelli d’ascolto.

Finalmente ci si rende conto che l’insegnamento è un mestiere usurante.
Timori del Sindacato

Rischio di alimentare un ennesimo stereotipo nella OP

Timore di dover ammettere errori in politica previd.le

No monitoraggio effetti riforme, nulla in ODG odierno

Paura di dover introdurre test psicoattitudinali selettivi

Sostenere riconoscimento rischi professionali con OP

Difficoltà per riconoscimento della causa di servizio

Paura della medicalizzazione del disagio (competenza)

Richiesta di finanziamenti istituzionali

I casi di DMP passano prima dal sindacato (mobbing)
Il ruolo del dirigente di fronte alla legge

Art. 32 C.I. “Il diritto alla tutela della salute”;

Art. 2087 C.P.C. “l’imprenditore è tenuto ad adottare
nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità
del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare
l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”
(anni ’40);

C.P.P. prevede sanzioni specifiche in caso di omissione dolosa
(art. 437) e colposa (art. 451) di cautele contro gli infortuni sul
lavoro. Punisce con la reclusione da 3 mesi a 3 anni “chiunque
cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una
malattia del corpo o della mente” (art. 582). Punisce con l’arresto
chiunque reca molestie o disturbo a qualcuno (art. 660)
Il medico competente (D. Lgs. 626/94)

Considera lo stato di salute complessivo (patologia professionale
e non) a fronte dei rischi professionali specifici per lo stesso
soggetto

Valuta l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il soggetto è
destinato

Stabilisce l’idoneità specifica alla mansione, cioè la compatibilità
tra le caratteristiche biologiche dell’individuo (deficit organici,
fisici o psichici) ed il profilo di rischio della mansione in esame
(caratteristiche ergonomiche, relazionali, organizzative e
procedurali)

3° comma Art 5 dello Statuto dei Lavoratori: il datore di lavoro
ha facoltà di far controllare l’idoneità fisica del lavoratore…
Il danno biologico (DB)

Dal punto di vista medico-legale il danno può essere definito
come ogni modificazione peggiorativa dello stato anteriore della
persona risarcibile (Corte Cost.le 1986: danno al “valore uomo”).

Tutti i fatti giuridicamente illeciti che possono determinare un
danno alla persona sotto forma di una diminuzione dell’integrità
psicofisica configurano un DB (oggi ++ “danno esistenziale”)

Il DB costituisce una menomazione dell’integrità psicofisica del
soggetto in sé e per sé considerata, in quanto incidente sul valore
uomo in tutta la sua concreta dimensione, che si collega alla
somma delle funzioni naturali afferenti al soggetto nell’ambiente
in cui la vita si esplica ed avente rilevanza non solo economica
ma anche biologica, sociale, culturale ed estetica.
DM M. Lavoro e Politiche Sociali 27.04.04

Lista 1: malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità;

Lista 2: malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità
non sussistendo conoscenze sufficienti. Include le malattie
psichiche e psicosomatiche da disfunzioni dell’organizzazione
del lavoro.

Lista 3: malattie la cui origine lavorativa si può ritenere
possibile e per le quali non è disponibile il grado di probabilità
Sono cioè introdotti i concetti di “probabilità”, “possibilità” e
“presunzione d’origine” tendenti a valutare la “matrice causale”
(combinazione di multifattorialità e diversa sensibilità
individuale).
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